Recensioni di paige95

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Recensione alla storia Mission impossible - 06/04/24, ore 17:51
Capitolo 17: Cap. 17: Face to face
Ciao, carissima!

Eccomi di nuovo qui a girovagare sul tuo profilo. Ricomincio da questo capitolo che mi è piaciuto tantissimo.❤️

La narrazione dalla prospettiva di Aethelred risulta molto limpida ed efficace per trasmettere i messaggi di cui è intriso il capitolo. È una prospettiva libera dall'odio e dalla sete di violenza, un'anima innocente e pura attraverso cui traspare la verità che qualunque personaggio di cui parli tiene nel cuore, che sia buono o malvagio.
Si intravede l'intenzione di un dialogo diplomatico e di pace tra i popoli che si stanno scontrando. Ed è bella la gioia di Aethelred, è prova di quella purezza nel suo cuore di cui parlavo. Ha accantonato qualsiasi sorta di astio, la gioia di rivedere suo fratello, - sangue del suo sangue - vince su tutto. Ma c'è l'ombra nera di Elsewith, che è tutto tranne fautrice di pace.
In questo momento anche la reazione che Ivar potrebbe avere durante quell'incontro è una mina vagante per Aethelred.
Ho provato grande dispiacere per lo stato d'animo di Aethelred. La sua sensibilità viene scossa da questa situazione di incertezza e di sofferenza.
Quest'uomo ha un cuore troppo puro per sopportare violenza e giustizie. Nell'incertezza di ciò che sarà si prende l'impegno di garantire la pace, qualunque cosa accada.
Con quella donna malvagia accanto al fratello è difficile auspicare un riavvicinamento tra i due. Una donna senza cuore li divide e questo dovrebbe già lasciar intendere quanto questa regina non sia una compagna adatta, specie per un re che deve guidare un popolo verso il benessere e che ha quindi grosse responsabilità verso generazioni di famiglie.
Da parte di Aethelred aleggia tra i due fratelli il rimpianto di un passato che è stato più disteso rispetto al presente.

La considerazione di Hvitserk è quella di uno spettatore esterno alla scena, è molto pragmatica e purtroppo anche molto realistica.
Alfred sembra come stregato da quella donna, il suo atteggiamento è la cosa più distante dal buon senso che esista.
Purtroppo la reputazione di Ivar lo anticipa e Alfred può approfittare di questo, non credendo nella sua sincera offerta di pace e attaccandosi peraltro ad una giustificazione religiosa.
Inaspettatamente Ivar tenta con la persuasione e questa è l'ennesima prova di quanto quest'uomo stia facendo un notevole percorso di cambiamento.

Il discorso di Alfred è molto da crociato (che di giusto avevano proprio niente nelle loro ragioni) e in questo suo pensiero ovviamente anche il fratello risulta dalla parte sbagliata della barricata, quasi contaminato dai pagani.
Per Althelred è un tuffo doloroso nel passato, un incubo che rivive e che cerca di superare in quel momento per trovare la forza di reagire, è indispensabile il suo intervento. Cerca di far rivivere quanto di buono possono ancora tutti vivere, l'unico presupposto è una pace totale e definitiva.
Aethelred incassa una serie di colpi bassi da parte del fratello che vanno ben oltre affari di guerra, sono questioni meramente personali che Ivar non può tollerare.
Ciò che realmente colpisce Alfred è l'amore che Ivar sa provare per qualcuno e questo è assurdo per lui; iniziano a insorgere i dubbi di averlo giudicato male, ma questo non sembra bastare per portare la pace.
Alla fine l'amore si dimostra l'arma più potente per spiazzare i nemici. Ivar è disposto anche a morire pur di vendicare l'amato da un'ingiustizia.
Aethelred è dilaniato al pensiero di perdere per sempre uno dei due uomini, nonostante le parole del fratello lo abbiano ferito lui lo ha già perdonato.

Mi è piaciuto tantissimo come hai gestito questo capitolo. Tra prospettive interne ed esterne alla scena, si è consumata una guerra verbale a suon di ragioni che, da parte dei vichinghi, erano animate solo da pace e amore.

Ti invio subito la recensione per l'altra long. ❤️❤️❤️

Un forte abbraccio,
Vale (sempre tua affezionata lettrice)
Recensione alla storia Mission impossible - 10/02/24, ore 22:04
Capitolo 16: Cap. 16: Unstoppable today
Eccomi anche qui!

Mi piace sempre tanto come hai portato avanti questa storia. Porti avanti più fili narrativi, tieni alta l'attenzione su tutti i personaggi, donando a tutti eguale importanza all'interno della trama e talvolta anche intrecciando le dinamiche. ❤️

Tiago resta per me un personaggio bellissimo, possiede la dote di unire cuore e ragione in maniera sublime. Nonostante la sua giovane età dimostra sempre di essere un ragazzo saggio. È vero, sminuirsi non è mai saggio, ma in questo caso lo è nella misura in cui riconosce il dato oggettivo della sua età e della sua inesperienza.
Il buon cuore di Tiago e il suo amore sincero nei confronti di Erik sono ancora una volta indiscutibili. Purché gli venga concesso, accetta di amare Erik con tutti i suoi pochi pregi ma soprattutto i suoi innumerevoli difetti.
Persino davanti alle parole di Erik, Tiago dubita che ci sia stata una redenzione, ma continua a non ritenere sia un problema, i sentimenti che prova per lui sono qualcosa che non può controllare, li prova sopra tutto e tutti.
Davanti a simili parole, Tiago non può che sentire davvero di essere una persona speciale per lui, forse illudendosi anche che queste sensazioni mai provate equivalgano a un sentimento d'amore. Le parole di Erik sembrano molto convincenti, volerlo al suo fianco sembra essere una dimostrazione d'affetto, con la speranza che queste sue intenzioni non abbiano un secondo fine, conoscendo la sua reputazione.
La scena tra Erik e Tiago infonde dolcezza e tensione in egual misura.

Il fatto che Ivar pensi a non mettere a rischio l'incolumità delle persone indifese è un'altra prova di quanto amare e essere amato abbia reso più puro il suo animo.
Qualcuno in questa battaglia, messa a punto da Ivar, sembra aver riscoperto l'istinto combattivo dei vichinghi, altri invece non riescono a sentire nemmeno l'ombra del dolore e così se ne restano in disparte lontani da morte e strazio.
Aethelred, dal canto suo, non riesce a sopportare un simile massacro. Prova emozioni opposte, ma entrambe molto intense, che lo fanno stare male. Non sa cosa sia davvero giusto, non sa se chi ha fatto male meriti di essere risparmiato oppure punito. Ciò di cui è certo però è che vorrebbe di nuovo la pace.
Bellissima la parte in cui Aethelred difende la regina e si commuove davanti alla vista del piccolo nipote, una presenza significativa in quella scena, un simbolo di innocenza per il futuro che verrà e che si spera sia pacifico. Lo scetticismo di lei è dettato dall'odio che ha potuto esperire sulla propria pelle, quasi non crede più che per loro siano in serbo tempi di pace.
Aethelred dimostra ancora una volta notevoli abilità di negoziato e di compromesso, una dote che ritorna nei dialoghi, nei pensieri e nelle scelte prese. Chiede una pace che sia rispettosa di entrambe le culture dei popoli.
Aethelred conosce bene il temperamento pacifico di suo fratello e sa che lui è la chiave per una pace vera e duratura; non serve nemmeno supplicare la pace dal fratello, egli ne è già pienamente convinto. In questa sua missione Aethelred si mostra sempre molto razionale ed empatico.
Ivar non si accorge forse che l'amore che si professano lui e l'amato è lo stesso in cui Aethelred crede, lo stesso che aiuta a combattere la violenza e la prevaricazione che minaccia sempre i rapporti tra gli uomini.❤️❤❤❤

Ci risentiamo qui il prima possibile!
Un abbraccio grande,
Vale (sempre tua affezionata lettrice)
Recensione alla storia Mission impossible - 22/10/23, ore 23:51
Capitolo 15: Cap. 15: The Witchcraft
Ciao, mia cara!

Non puoi capire la mia gioia di essere finalmente riuscita ad inviarti questa recensione. ❤️
Non mi mancano tantissimi capitoli per concludere questa storia (ne ho già in programma un'altra per proseguire la carrellata di storie dedicate a questi personaggi) e si inizia già a respirare l'atmosfera di un finale che non lascerà nulla al caso, rimetterà insieme tutti i pezzi e, come garantisci sempre tu, potrà lasciare un finale dolce (nel limite del possibile dei personaggi).

Il confronto tra Tiago e Astrid mi è piaciuto molto da entrambe le prospettive dei personaggi. Lasciare che il lettore mantenga un'opinione super partes tra i personaggi emerge spesso nelle tue storie e consente di entrare nel cuore di dialoghi e introspezioni.
Nello scambio di battute tra Ingrid e Tiago ho dimenticato per un attimo che Ingrid sarebbe stata disposta a diventare un'assassina pur di fare giustizia e Tiago non ha esitato ad amare un uomo dai valori discutibili. Si sentono vive entrambe le loro ragioni ed io non riesco proprio a dare torto o ragione a nessuno dei due. Questa sensazione è senza dubbio merito tuo, hai saputo equilibrare molto bene le motivazioni di entrambi gli interlocutori.

Ancora una volta il buon cuore di Tiago prende il sopravvento e vive nella convinzione che neanche il peggior malvagio meriti la morte, nonostante le sofferenze disseminate lungo il suo cammino.
Gli stessi personaggi che circondano Tiago si stupiscono delle scelte dettate dal buon cuore del giovane. Ciò che mi piace di Tiago è il fatto che la scelta presa non sia stata influenzata dal contesto, ma sia stata esclusivamente maturata e presa da lui; comprende ciò che sia giusto per sé e per gli altri, pur discernendo il bene dal male.
Nonostante tutto il male che Erik ha seminato, l'amore di Tiago continua ad essere sincero, esula da qualsiasi forma di cattiveria ai suoi danni o a quelli di altri. Per questa ragione Tiago sente in cuore e in coscienza che aiutare Erik sia la decisione migliore da prendere.
Su qualsiasi atrocità trionfa il sentimento dell'amore, Tiago ce lo insegna, ed è significativo il fatto che Erik stesso se ne stupisca, forse consapevole di non meritarlo ma sorpreso che qualcuno sia disposto ad amarlo senza secondi fini e senza alcun tipo di malizia.

Ho davvero apprezzato questo capitolo estremamente emotivo, in un certo modo è l'amore a vincere sopra qualsiasi tipo di odio e malvagità. Per quanto Tiago sia consapevole dell'indole malvagia di Erik, non si sente di giocare le sue stesse carte di superficialità e violenza, sa di non riuscire ad insegnargli l'arte della bontà, ma almeno è sicuro che da parte sua l'amore è sincero e questo sembra bastargli.

Quando finirò questa storia, mi mancherà. Queste vicende mi stanno accompagnando da tanto tempo e sarà come salutare una vecchia amica, anche se sarà solo un arrivederci per me ai tuoi personaggi. ❤️❤❤❤

Ti invio subito l'altra recensione!

Un abbraccio grande,
Vale (sempre tua affezionata lettrice)
Recensione alla storia Mission impossible - 20/08/23, ore 12:36
Capitolo 14: Cap. 14: Where is your halo now?
Ciao, mia cara!

Eccomi di ritorno e scusami tantissimo per la mia assenza.❤️

Il capitolo si apre con una nuova tensione tra Ivar e Aethelred, ma il fatto che innestino subito un confronto denota quanto per entrambi sia importante il loro rapporto.
Aethelred cerca la solitudine quando qualcosa tra loro sembra andare male, ha paura di affrontare le questioni scomode forse nel timore di avere delle conferme che possano fargli male. Per fortuna, però, Ivar e Aethelred sembrano compensarsi bene, Ivar non teme il confronto e cerca le confidenze anche con l'alto rischio di innescare qualche discussione, ma sempre auspicando ad un chiarimento.
Ivar arriva a sentirsi incompreso da Aethelred e sicuramente la posizione in cui si trova Aethelred crea molto nervosismo a quest'ultimo. Non dico che Ivar in questo sfogo del compagno rappresenti un capro espiatorio, ma poco ci manca. In fondo anche Aethelred sa che sarà difficile fermarli con la pace e che non hanno altra scelta che non sia quella di combattere, ciò lo fa soffrire, una parte di sé - che siano gli uni o gli altri a vincere con la forza - ne soffrirà; la guerra che sta per essere scatenata si combatte tra le sue origini e la sua attuale famiglia e non riesce ad ignorarlo.
Credo anche che la delusione che ora Aethelred sta gettando addosso ad Ivar sia in realtà rivolta a suo fratello e a tutto quello che sta permettendo. Per fortuna riscopre presto accanto ad Ivar il calore del luogo che ha imparato a chiamare casa, Ivar stesso lo aiuta in questo.
Il loro dialogo è molto bello e intenso, dà ancora una volta la misura del loro rapporto, tra comprensione e fiducia. Ivar promette all'amato di riportare la pace che lui ama cercando di risparmiare i più deboli (sarebbe davvero la svolta che segna il definitivo distacco dalla sua vecchia vita di violenze) e lo rassicura sul fatto che capirà se non vorrà prendere parte all'attacco.

Come ben sai, non sono per la violenza, ma capisco bene le motivazioni che possano spingere qualcuno a voler uccidere Erik.
Tiago aveva finalmente avuto la fortuna di trovare l'oggetto del maleficio, era felice per quel suo successo, ma la scena che gli si para inaspettatamente davanti spegne il suo sorriso, un turbinio di emozioni lo travolge: è geloso, sconvolto per la violenza che Erik usa, aveva riposto fiducia in lui credendo non fossero vere le voci su di lui. Ciò che lo tocca di più è ricordarsi della sua posizione sociale e per lui non può esserci un trattamento speciale, il sentimento sincero gli aveva solo provocato l'illusione di questo, in qualche modo si accorge che Erik ha sempre abusato di lui soprattutto nei sentimenti.
Non teme più di esternare delusione davanti ad Erik, quando restano soli anche gli alibi cadono e Tiago non riesce più a giustificare il comportamento di Erik come prova invece a fare davanti a Nissa (non è mai facile accettare la verità); per la prima volta lo considera un nemico per le persone deboli. Gli obiettivi di Tiago cambiano, ma la sua anima non perde purezza, non desidera il male di nessuno e in quell'accordo vuole preservare sia la vita di Erik sia la dignità delle serve; nel confronto con lui rimasti ormai soli non può certo ignorare la triste realtà e per quanto lo faccia soffrire si sente in dovere di porvi rimedio, forse sentendosi anche un po' responsabile della fiducia che ha malriposto in lui, accecato dall'amore che nutre per Erik.

È tra i capitoli che mi è piaciuto di più sui tuoi vichinghi. Mi rimangono impresse la complicità tra Ivar e Aethelred e la maturità con cui Tiago prende coscienza della realtà. ❤️

Ti invio subito l'altra recensione!

Un abbraccio grande,
Vale (sempre tua affezionata lettrice)
Recensione alla storia Mission impossible - 04/06/23, ore 16:50
Capitolo 13: Cap. 13: Fame & Gloria
Ciao, mia cara!

Finalmente riesco a tornare da te e a lasciare una recensione ad entrambe le long che sto leggendo sul tuo profilo. ❤️

Hai dedicato questo capitolo alla complessa personalità di Erik. Un uomo come Erik, che ha seminato così tanta sofferenza nell'arco della sua vita e continua a provare nell'animo emozioni poco nobili, non sa provare sentimenti del tutto sinceri. Eppure credo che ciò che prova per Tiago sia impulsivo, è un'attrazione che persino lui fatica a gestire e ad allontanare. In questo modo spiegherebbe la preoccupazione di Erik per le condizioni di Tiago che precipitano all'improvviso, lasciando l'uomo nell'impotenza contro i malefici di Ingrid.
Una donna, Ingrid. Una donna che è uscita dal suo stato di sottomissione e ha osato sfidarlo. Una donna che non solo ha colpito lui stesso sul vivo, ma lo ha anche privato di uno dei pochi piacere della sua vita, l'unica persona che riesca ancora a farlo stare bene e che si occupi di lui. Sotto questa luce dei fatti Erik non può certo restare a guardare mentre il resto del suo mondo si sgretola e una donna, ai tempi sottomessa a lui, osa sfidarlo, così tira di nuovo fuori il peggio di sé, quella parte di Erik che Tiago, dimostrando e trasmettendo il suo amore sincero, ha sempre cercato di soffocare. E si sa, vincere il male con altro male non è mai la scelta più saggia; sceglie ancora una volta l'inganno e la corruzione per raggiungere i suoi scopi, non sa che non esiste male che possa portare del bene e che così non aiuterà Tiago, la verità presto o tardi verrà a galla.
È necessario sottolineare però che questa furia vendicativa nasce nel cuore di Erik ora che Ingrid ha osato toccare Tiago mettendo a repentaglio la sua incolumità e trovo significativo questo.
Tiago dimostra ancora una volta il suo animo altruista, persino nella sofferenza pone al centro dei suoi pensieri Erik, affinché il suo abbraccio possa placare lo stato d'ansia che ha investito l'uomo. Erik fatica a gestire emotivamente questi momenti, è inedito per lui mostrare sentimenti così forti di perdita e ciò lo fa impazzire; Tiago rappresenta l'unico affetto che ha mai provato in vita sua, l'unica persona che lo abbia considerato degno di rispetto e non un essere rivoltante per ciò che ha commesso in passato e di cui non sembra affatto pentirsi.
So che mi hai detto che per Erik non ci sarà una luce in futuro, ma apprezzo molto come stai trattando il personaggio fin qui; comunque stiano le cose, grazie alla presenza di Tiago, Erik ha avuto la possibilità di vivere una situazione inedita per lui e questo non può lasciarlo indifferente.
Tiago non smette di sognare, conoscere Erik non ha spento la sua genuinità; diventare per Erik un compagno alla pari resta un desiderio, così Tiago si aggrappa ai segnali che l'uomo gli offre per continuare ad illudersi che un giorno possa realizzarsi.

In questo capitolo hai lasciato anche una piccola perla del rapporto tra Ivar e Aethelred. Hai aperto tantissime questioni tra loro molto significative.
Ivar continua a dimostrarsi un uomo volto a preservare la pace, ma - giustamente - non perde i caratteri della sua personalità. Ivar ha un temperamento estremamente forte, una forza che sopperisce la fragilità del suo fisico; la decisione di agire così prepotentemente in questa battaglia non è volta a calpestare i sentimenti di Aethelred, ma ottenere vantaggi per sé e altri con una sua vittoria.
Seppure non sia intenzionale la sofferenza inferta a Aethelred, teme di affrontare il dolore dell'amato. Ivar sta imparando ad amare Aethelred, si sta impegnando per essere un buon compagno, questa è sicuramente una grande sfida per lui e sta perciò imparando anche a maneggiare con più cura i sentimenti dell'uomo che ama; i rapporti umani restano ancora un punto debole per Ivar.
Per Aethelred la prova è sempre più dura e questa battaglia sarebbe il colpo di grazia per il suo cuore, sicuramente preferirebbe risolvere la questione senza spargimento di sangue.
L'equilibrio tra ciò che è giusto e ciò che è necessario fare per non lasciare che trionfi il male è delicatissimo. Hai posto entrambi gli uomini di fronte a scelte importanti e dolorose per sé e per altri che mettono a dura prova il loro rapporto.
Ogni scelta porterà vantaggi e svantaggi per tutti, mi auguro riusciranno a sacrificare il meno possibile spinti da amore e saggezza.

Ci sentiamo tra pochissimo sul secondo capitolo della storia sul soldato Ryan. ❤️

Un abbraccio grande,
Vale (sempre tua affezionata lettrice)