Recensioni di Lulub89

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Recensione alla storia Leo (Io non ho finito) - 04/11/17, ore 23:35
Capitolo 6: Mercoledì, 28 dicembre 2011
Credo sia uno dei tuoi capitoli più riusciti, sicuramente uno tra i miei preferiti! Non solo perché hai creato per la mia “ship” una di quelle storie d’amore che piacciono a me, ma perché l’hai mantenuta in perfetto equilibrio con quello che abbiamo scoperto nella terza serie e con il clima ed il filo della tua storia originale!
Lo so che adori Irene, e che lei parla prepotentemente nella tua testa, mi piace quando la lasci uscire perché ancora una volta, il tuo personaggio è anche il mio ed è un piacere vederla muoversi tra le stanze di casa sua, toccare i suoi oggetti, ascoltare i suoi pensieri, amarla e inevitabile piangerla!
L’atmosfera, i movimenti, le considerazioni, i ricordi, è tutto così poetico...
Hai creato un mood in cui è stato facile percepire gli odori, i colori, la presenza degli oggetti; quell’albero storto mi fa inevitabilmente pensare a quello in casa di Cris, sicuramente perfetto, da rivista e che rappresentano l’essenza di due famiglie: fredda e di apparenza quella di Cris, calda e di sostanza quella di Leo.
La mansarda, il vecchio divano, l’odore del mare, la pioggia, la passione, il sentimento, il coraggio delle scelte...Leo non poteva che essere il frutto di tutto questo.
E quando il loro amore clandestino è condannato all’epilogo dei migliori amori travagliati arriva lei, Asia, a salvarla...avrò riletto quel passaggio almeno cinque volte! L’arrivo inaspettato della sua bambina racchiude per me così tanti significati suggestivi che ancora una volta mi fanno amare questa famiglia e te che me la racconti.
La parte intima con il suo Leoncino è complice e tenera come sempre e ancora una volta si vede quanto siano simili e quanto Leo sia destinato a somigliare a sua madre sempre più.
E poi ci lasci in sospeso ad attendere il ritorno di Irene e aspettiamo, aspettiamo sospirando con tutti loro...
Recensione alla storia Leo (Io non ho finito) - 30/10/17, ore 17:00
Capitolo 64: Venerdì, 24 agosto 2012
La dedizione di Asia non è mai sacrificio ma necessità ed è ogni volta così spiazzante che rende l'amore per il suo fratellino veramente struggente!
Lei non solo è disciplinata, studiosa, pratica e mentalmente forte, ma possiede anche un lato più istintivo, sentimentale, sensibile che è straordinariamente vivo e dinamico...ecco perché non le è sfuggita l'affinità elettiva tra sua mamma e Leo! Ho provato molta tenerezza per questa sua consapevolezza e ammirazione nel vedere che nel tempo non si sia mai indurita e trasformata in gelosia o invidia! Le gelosie tra fratelli sono normali, soprattutto quelle verso un fratellino più piccolo, eppure Asia è così matura e innamorata della sua famiglia da capire che non c'entra la quantità d'amore, il "voler più bene", ma conta il modo di amare in maniera diversa ed esclusiva persone diverse ed uniche! Irene e Leo sono uguali, persino nella malattia, la stessa, lo stesso modo di affrontarla, suppongo che almeno una volta nella mente di Asia sia balenato il pensiero del "perché a lui e non a me?!", ed immaginarmela alle prese con quel velato o palese senso di colpa, me la rende ancor più cara!
Lei ha accolto con coraggio il passaggio di testimone che con naturalezza sua madre le ha lasciato, ma è una responsabilità grande per i suoi pochi anni, soprattutto alla luce di un destino che con lei non è stato di certo benevolo!
Se da un lato è vero che Asia non abbia avuto paura a sostituirsi a sua mamma, dall'altro c'è il timore di non esserne all'altezza, di non essere come lei e confrontarsi con una figura così straordinaria può essere davvero ingombrante!
È ovvio che Leo voglia sua mamma così come vorrebbe la sorella "di prima" quella con cui si litiga per le stupidaggini o si è complici nella quotidianità e non quella che si prende solo responsabilità pesanti, quindi lo so che non volesse ferirla intenzionalmente, ma le ha confermato esattamente questa paura!
Le lacrime di frustrazione, tristezza, sconforto e malinconia le ho sentite tutte e mi avete spezzato il cuore come al solito! E poi non dimentichiamoci che anche Asia è molto giovane, chi si sostituisce a sua madre per lei?!
Credo che il Leoncino questa cosa la percepisca e cerchi di sopperire come può, nell'unico modo in cui lo sa fare: allontanandola per proteggerla, irritandosi per un corteggiatore insistente, chiedendole un purè che non sarà mai buono come quello della loro mamma ma che saprà comunque d'amore reciproco!
Lui, che in tutto questo "elogio" che l'Asia che hai creato si merita, sta male e fa stare male...ho perso il conto delle volte che gli veniva da piangere, per motivi diversi ma sempre più che validi, e a me veniva da piangere con lui perché fai provare anche il male fisico!
Fai sempre arrivare al momento giusto Ulisse e il dottor Carlo, per farci tirare un po' il fiato, ma sta volta la Lisandri, che di solito mi rasserena, mi ha davvero affondata, e come se non bastasse ce lo manda pure in oncologia dove sappiamo che odia stare!
È arrabbiato, ferito e confuso...vorremmo tutti stringerlo forte, eppure come una sorta di rispetto, fai capire che è meglio stargli alla larga, lasciarlo lì e guardarlo amorevolmente da lontano!
Sei sempre bravissima!
Recensione alla storia Leo (Io non ho finito) - 16/09/17, ore 16:16
Capitolo 59: Domenica, 19 agosto 2012
"Beccarmi il cancro"...Leo sa essere davvero spiazzante, sembra che ne parli come se si fosse beccato un raffreddore, come se l'essere ironico sulla questione la rimpicciolisse ad un "intoppo" nella competizione con i suoi ipotetici rivali in amore. Eppure è sempre così leale nel parlare delle cose, senza timore di chiamarle con il proprio nome che lo sappiamo non stia sminuendo il problema ma avvolgendolo nel suo linguaggio, capisco però la perplessità dei suoi interlocutori.
Mi aspettavo il commiato da Mattia come un momento triste proprio perché l'ennesima "parentesi di vita vara" stava lasciando indietro, ancora una volta, il nostro Leoncino, ed invece la commozione l'ho ritrovata tra le righe di un tono scherzoso e nelle corde di due ragazzini della loro età.
Adoro poi ritrovare l'origine di quei piccoli dettagli che, nel momento in cui vengono svelati, ti rendi conto di quanto ti siano rimasti impressi nella mente perché famigliari ed appartenenti al mondo ed alla gestualità dei personaggi! Quante volte abbiamo visto quella pallina da tennis tra le mani di Leo nei momenti di stress o di svago?
Sento miei il gusto della libertà e la riappropriazione degli spazi in conflitto con il senso di solitudine e di noia, mi piace come i sentimenti convivono in lui anche se in contrasto; Leo è così complesso che paradossalmente è più semplice capirlo!
Le visite ai suoi braccialetti bianchi hanno sempre una nota poetica, anche se i bambini sono inquieti, se lui non si rasserena e persino se nei suoi pensieri più intimi c'è la parola "sega"! La riflessione circa la scelta di aver rifiutato la preservazione della sua fertilità non solo è in linea con il suo modo d'essere, ma anche con il pensiero d'invincibilità che deve esserci alla sua età! Per un sedicenne è già abbastanza "matura" la consapevolezza di voler essere padre in futuro, ma non si può di certo pretendere che possa accettare la possibilità che ciò non possa avvenire "normalmente". La tenerezza del pensiero rivolto a quella bambina alla quale darebbe il nome di sua madre, viene sconvolto dalla prospettiva terrificante di non arrivare nemmeno all'età "utile" per desiderare un figlio! È sempre un po' una montagna russa leggerti...fai sorridere e fai piangere a distanza di due frasi. Certo è che la consapevolezza che il suo Leoncino arriverà ben prima del suo desiderio, rincuora e rende più leggera la profondità di un argomento così delicato.
E mi piace come sei passata dai piccoli appena nati, a quelli che ancora devono arrivare, da Rocco ai bambini nella ludoteca...di tutti loro hai mantenuto la forza vitale che inevitabilmente circonda ed avvolge Leo. Non importa quanto sia arrabbiato o nervoso, si sente che alla fine riesce sempre a rubarne un po' di quella forza vitale!
Giulia. Non ha alcuna responsabilità per il suo ritardo, ma nell'attenderla ho provato la stessa stizza che mi ha assalita per anni ad aspettare un perenne ritardatario! Quando il desiderio è tanto ed il tempo è poco, ogni minuto andato è un minuto sprecato. La capisco perfettamente l'unqueitudine del nostro Leoncino, soprattutto quando Giulia non riesce a dissimulare ciò che è successo, facendo temere a lui, e anche a noi, il "peggio". Leo è davvero incalzante, quasi esasperante, quando si tratta di sapere una verità anche dolorosa ma poi nessuno lo batte nel fingere per proteggere! Due pesi e due misure, ma lui è fatto così ed in fondo è uno dei suoi tratti più rappresentativi!
La vera delusione però è Daniele, non tanto perché ci abbia provato con la ragazza del Leone, ma perché ha atteso il momento in cui il Leone è in gabbia ferito. A volte il tradimento di un amico è peggiore di quello di un amore e in questo caso "l'amico" è proprio un vigliacco!
Il pugno non è stata una sorpresa, le cure complici di Ester nemmeno, così come sai rendere sempre perfettamente puntuale la Lisandri in ogni sua manifestazione.
La chiusura del capitolo è stata la botta finale...ogni volta che la rileggo mi si forma un nodo alla gola e non c'è bisogno di ulteriori parole...
Solo un'ultima cosa vorrei dire a Leo: "...Cause I could use some friends for a change. And some nights, I’m scared you’ll forget me again. Some nights, I always win, I always win…" ...nessuno ti dimenticherà ed arriveranno amici veri con i quali compirai grandiosi cambiamenti, perché alla fine tu vinci sempre!
Recensione alla storia Leo (Io non ho finito) - 24/08/17, ore 16:08
Capitolo 56: Giovedì, 16 agosto 2012
Ah quel pane e marmellata...così dolce, non solo nel suo sapore, riporta la mente altrove...il non poterlo toccare comunque rende l'inizio giornata di Leo ancor più cupo, come il suo umore!
Ho apprezzato molto la figura di Mr.Simpatia, non per i modi con cui ha assistito il nostro Leoncino, al quale ognuno di noi avrebbe voluto tenere la mano e confortarlo, ma perché rende un ambiente un po' idealizzato, più reale e credibile. D'altronde non tutti i medici provano empatia e non tutti gli infermieri sono cordiali! Ciò non toglie che non sappiano svolgere bene il proprio lavoro ed ho gradito il tuo solito equilibrio nel rendere questo infermiere antipatico al punto giusto senza farlo esagerare o stereotiparlo!
La figura del dottor Alfredi invece è sempre rassicurante, ma anche estremamente professionale: lui bada al benessere emotivo del paziente ma poi è perennemente concentrato sul suo lavoro, ne è completamente assorbito, sento il lavorio della sua mente nel cercare, nel capire, almeno questo è ciò che percepisco di lui e che a volte me lo rende un po' sfuggente.
Se da un lato mi hai resa orgogliosa del comportamento stoico di Leo nell'affrontare questo esame così invasivo e doloroso, dall'altro mi intenerisce il desiderio di avere accanto i SUOI infermieri ed ovviamente la sua mamma; e poi mi fa sorridere come il suo pudore sia ancora un po' infantile, "la mia privacy è salva", adoro che la chiami "privacy", mi sembra un bambino, ahah!
Mi piace che una giornata davvero pesante si risolva bene e che tu abbia dato a Leo la sua giusta dose di cure, di attenzioni, di svago adolescenziale e di zucchero!
È vero che lui "se lo merita sempre", ma questa volta se lo merita davvero in doppia dose!
E quel cornetto che gli ha fatto trovare Matteo al suo ritorno?! Ho amato quel gesto gentile, perché sei fai il bene poi in qualche modo ti ritorna indietro, anche sotto forma di cornetto!
Recensione alla storia Leo (Io non ho finito) - 18/08/17, ore 17:30
Capitolo 4: Lunedì, 26 dicembre 2011
Questa volta, oltre a levarmi il fiato mi hai anche tolto le parole perché ogni singola frase, dialogo ed immagine che hai creato mi ha suscitato un'emozione che ora non riesco a restituirti! Ho sorriso, mi sono commossa, preoccupata, intristita, ho provato ansia, tenerezza, meraviglia, allegria, stupore, COMPLICITÀ...mi hai fatta ridere...
Sono emozioni quasi private! Purtroppo o per fortuna qui non c'è tempo e non c'è spazio per raccontarle e contenerle, ma tu, che le senti arrivare, e vivi il loro travolgerti facendocene poi dono, già sai tutto ciò che vorrei dirti! Non è una scusa, giuro, anzi perdonami se questa volta non cito nemmeno un'immagine o una frase come mi piace fare di solito, ma non riesco proprio a scegliere, non posso.
Questo 26 dicembre lo attendevo come si attendono le cose belle ed è stato la mia "sorpresa ossimora": stupefacente e inaspettato proprio perché è esattamente ciò che mi aspettavo da te! Come in ognuno dei tuoi capitoli si percepisce, anzi, si legge il tuo amore per Leo e per ciò che stai realizzando, ma questa volta, forse, gli hai messo tra le righe anche un po' della tua magia!