Recensioni di Saelde_und_Ehre

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Il viale dei ricordi - 31/07/20, ore 19:55
Capitolo 1: Il viale dei ricordi
Ciao, carissima^^
Conoscevo già (grazie a te) la storia di Vasilij e Ludmilla, ma con questo piccolo racconto sei riuscita a darle uno spessore ancora più umano, ancora più straziante. Sogno idilliaco, immagini raccapriccianti e suggestioni si confondono gli uni negli altri fino a perdersi in una realtà peggiore di qualsiasi incubo: fa male pensare a quanto in fretta sia precipitata la vita di questa famiglia, in quanti pochi giorni l'idillio di una vita felice si sia trasformato in una tragedia quasi difficile da descrivere a parole. Mancavano così pochi giorni all'apertura del parco, gioiello dell'Unione Sovietica, pochi giorni prima che il sogno di Ludmilla potesse compiersi, ma è bastato un semplice, fatale errore per spazzare via tutto quanto, comprese le vite di Vasilji e Natasha. E il dettaglio del marito e della figlia che si allontanano sulla ruota panoramica (fisicamente, ma non solo), lasciando Ludmilla indietro, l'atmosfera dissonante del parco in festa che si spegne trasformandosi in un luogo fantasma, sono un po' come la metafora perfetta di questo sogno distrutto.
Spesso mi viene da chiedermi se quel disastro si potesse prevenire o evitare in qualche modo, ma temo che la verità a riguardo sia ancora molto lontana.
Che dire? Complimenti per questa bellissima storia!
Alla prossima^^
Recensione alla storia La Foresta Morta - 13/07/20, ore 15:52
Capitolo 1: La Foresta Morta
Eccomi qui^^
Tutti, più o meno, conosciamo o abbiamo sentito parlare del disastro di Chernobyl (anche se magari non eravamo ancora nati) e dell'impatto che esso ha avuto sulla natura e le forme di vita nella Zona Rossa.
Tu qui lo rivisiti da una prospettiva diversa, più onirica e fiabesca, in un certo senso anche "allegorica".
La protagonista di questa storia è una figura indistinta, una sorta di "io lirico" nel quale il lettore si immedesima. Si ha come l'impressione di essere insieme a lei/lui, a camminare nella foresta, a vedere ciò che ella/egli vede e a percepire le presenze silenziose degli spiriti che vi abitano.
È un luogo "morto", ma al tempo stesso pieno di vita.
La sensazione che aleggia sulla storia è quella di una sacralità violata, come se la figura si fosse introdotta in un tempio profanato: permane l'atmosfera di misticismo, ma l'ombra del sacrilegio aleggia su ogni cosa, corrompe la natura e cela orribili segreti dietro la propria apparente bellezza.
Bellissima, in particolare, l'immagine del lupo, guardiano fedele e custode dei segreti della foresta. Forse, lui che è abituato a viverci li conosce molto meglio degli uomini che hanno provocato il disastro, e mette in guardia la protagonista affinché non varchi la soglia del luogo che è ormai diventato dominio esclusivo degli spiriti che lo popolano.
Un racconto molto bello, che si apre a varie interpretazioni. Alla prossima!^^
(Recensione modificata il 13/07/2020 - 03:54 pm)
Recensione alla storia Come falene - 24/12/19, ore 18:26
Capitolo 1: Come falene
Ciao carissima,
ecco che finalmente riesco a passare anche da te.
I toni del tuo racconto ricordano quasi una fiaba triste e malinconica, anche se ciò che scrivi è successo davvero.
Il particolare dei denti luminosi è davvero inquietante: è qualcosa che si imprime nella mente e lascia subito intuire che c'è qualcosa che non va. E la figura delle falene, delle creature delle fiabe, di quella felicità effimera che si trasforma presto in tragedia...
Tra l'altro, conoscevo poco questa vicenda, ed è stato bello approfondirla attraverso questa storia.
Complimenti!^^
Recensione alla storia La vita vera - 30/11/19, ore 16:50
Capitolo 3: Capitolo 3
Ciao, carissimo!
Questa storia ha molti pregi: non solo la documentazione assidua e dettagliata, ma anche l'assenza di "poverinismo", di politicamente corretto, di illusioni di redenzione giusto per instillare un po' di speranza.
Per Rizzelli non c'è redenzione, è una discesa inesorabile verso il baratro con un finale che si impone come un pugno nello stomaco. Forse, come dicono anche altri, Laura avrebbe dovuto chiedere il divorzio e spedirlo a forza al Ser.T prima che le cose precipitassero, e invece si ritrova a fare da badante a un marito tetraplegico e i risparmi di una vita sperperati al gioco. Ma la sorte peggiore è toccata alle figlie, che si sono viste bruciare il futuro e dovranno, senza alcuna colpa, lavorare duro per rimediare agli errori del padre.
La tua storia fa capire chiaramente che queste patologie rischiano di rovinare non solo una persona, ma intere famiglie, talvolta in maniera irreversibile. E non c'è scusante, perché chi cade nel vortice spesso "se l'è cercata".
Davvero ben fatto, carissimo. Alla prossima!^^
Recensione alla storia La vita vera - 22/11/19, ore 15:22
Capitolo 2: Capitolo 2
Ah, carissimo, che rabbia...
Vedere un uomo come Rizzelli (tutto fuorché l'ultimo poveraccio) mandare a rotoli tutto quanto in questo modo fa prudere le mani. Tutto per inseguire un "sogno" che sogno non è, ma che piano piano sta rovinando non solo le sue finanze e la sua salute mentale, ma anche la vita di Laura e quella delle figlie.
È una realtà dura, questa, una discesa nel baratro della dipendenza e della perdita del controllo di sé. La ludopatia è una brutta bestia, perché è subdola: non ha conseguenze "visibili" sul paziente, ma intanto ti scava dentro e ti distrugge, in certosino e inesorabile silenzio.
Complimenti per il climax che hai creato, è davvero serrato e angosciante... e purtroppo, temo che il peggio abbia ancora da venire.
Resto in attesa del seguito, senza illusioni di sorta.
Alla prossima!