Recensioni di _aivy_demi_

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Recensione alla storia Il buio più profondo - 22/06/20, ore 01:02
Capitolo 9: Sola in mezzo alla folla
Buonasera cara, eccomi qui per procedere con la lettura della long. Un piccolo specchietto iniziale a spiegarmi come la serpe sia venuta in possesso di Claire mi ci voleva proprio, perché è un essere che mi ha sempre dato tanta curiosità, davvero. La sua situazione comunque è decisamente grave direi nel momento in cui viene richiamata da Jarlaxle… quando lui sorride è già una cosa pericolosa di per sé ma quando non lo fa è ancora peggio. Però noto la nettissima differenza tra il modo di leggere la mente di Kimmuriel ad esempio e del nuovo arrivato, che mostra invece una innata brutalità e menefreghismo. Immagino anche lui sappia essere un filino più delicato, ma sapendo che concezione hanno lì sotto della gente di superficie, beh, penso ci abbia davvero calcato la mano. Doloroso, e chiaramente evidente, me l’hai fatto sentire sulla pelle attraverso il tuo modo chiaro di far esprimere la protagonista, con gesti e pensieri. Interessante il suo tentativo di ergere una barriera mentale, efficace a sufficienza da reggere l’argimago.
Complimenti per la resistenza, per l’astuzia e soprattutto l’arte di adattamento di questa persona. Mi stupisce sempre di più il modo in cui riesca a fronteggiare in modo passivo e studiato le difficoltà che si trova davanti, sfruttando ciò che sa fare e quello che ha imparato vivendo con gli elfi. Jarlaxle invece è un mistero che continui a portarmi avanti capitolo per capitolo perché lui lo amo e lo odio tutte le volte, prima fa così, poi scruta nei suoi occhi cercando risposte e sa, intuisce, ma se la gode lo stesso la faccenda. Hanno una sorta di affinità di fondo quei due, incredibile.
Un’affinità che credevo pure di ritrovare nell’improvvisa consapevolezza del ritorno di Kimmuriel che sembra averne passate tante in maniera violenta, ma che dal lieve sollevarsi della presenza di lei poi torna ancora più freddo… non credo di averlo mai visto così, considerando che avrebbe dovuto avere a che fare con l’arcimago. Brutto presentimento? Beh, brutto presentimento. È come se la donna comunque fosse consapevole di quel malsano rapporto, ma considerando il tipo di vita che è costretta a fare, probabilmente se lo fa andare bene perché non può ambire a qualcosa di più stabile, meno pericoloso e criptico.
E torna Dinin? Ahi ahi ahi, buono o cattivo auspicio? Non saprei, anche perché non so come ragionano bene gli elfi in frangenti simili, insomma, sono una razza molto studiata ma che tende a lasciarsi andare all’ira e all’impazienza, soprattutto con una razza “inferiore” come quella umana. Ehhh ora però ho capito e la cosa si fa interessante: Kimmuriel da un lato la sta perdonando ma dall’altra Dinin è stato piazzato come spia da parte del capitano.
Furbo, decisamente furbo.
Ma il problema ora non è questo, bensì ciò che capita nell’ultima parte del capitolo: una gravidanza.
Bene, ottimo.
Perfetto.
Non solo il suo essere immischiata nelle faccende elfiche rischiando la vita di continuo le crea problemi; non solo ha una relazione insana e allucinante con uno di loro, adesso ha pure scelto di portare avanti la gravidanza portando in grembo un mezzo sangue. Saranno guai, guai seri e ne sono assolutamente certa.
Tenero il trafiletto dedicato alla serpe, è stato dolcissimo ed emotivo di netto stacco con tutta la tensione del resto: quindi sente, percepisce, desidera, vive in un mondo suo dove sta bene, ed è bello saperlo. Una piccola parentesi di quiete in tutto.
Sono innamorata dei tuoi personaggi, fatico a stare dietro a capitoli così lunghi ma a conclusione ammetto di amarli immensamente, come tutto ciò che concerne ambientazione, fatti, tradizioni, abitudini. Sono costruiti così bene, gestiti in un mondo tanto vasto a cui però non manca nulla e c’è una cosa che amo: mai nulla è lasciato al caso, c’è sempre un perché, anche se piccolo, legato a tutto. Non vedo l’ora di riprendere la lettura cara, alla prossima e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia Il buio più profondo - 27/05/20, ore 14:47
Capitolo 8: Il male necessario
Buonasera cara, eccomi qui per andare avanti con la lettura della tua storia. Me contenta che ci si sposti dal protagonista femminile a Entreri, e amo come quelli della Gilda dei ladri abbiano reagito al messo della donna. Avrei così tanto voluto vedere le loro facce, credimi… ma tu questo lo sai, e so che stai gongolando! In poche righe hai dato un’impronta del presente dell’uomo, di come si muova, di come venga considerato e quali siano i suoi spazi. Si preoccupa comunque per Claire, c’è da dirlo e sottolinearlo, tanto da rischiare per lei e volerla incontrare ancora il prima possibile. Come se Claire però avesse bisogno di essere difesa: ha un’insana ma fruttuosa relazione con Kimmuriel, ma noto che lei se la sa cavare – come ho avuto modo di percepire dai capitoli precedenti – utilizzando testa, lingua e corpo, in senso letterale e non solo quello.
Finalmente ho capito come si muove lei e perché, i patti che ha stipulato con gli Elfi (o per meglio dire, le condizioni che loro hanno posto) e il motivo per cui lei torna lì e quello che fa in superficie per loro. Vorrebbe andarsene, e come darle torto, ma ha bisogno di una mano, e quale modo migliore se non corrompendo la guardia con il metodo che le riesce meglio e che le ha salvato la vita più di una volta lì sotto? È furba, scaltra, strategica e arguta, mi piace, e ragiona molto per “mali estremi, estremi rimedi.” La adoro anche per questo, proprio perché non è la classica paladina senza macchia che si muove nel mondo retto della giustizia. Però è in grado di pensare le cose e ficcarsi in guai davvero dolorosi, come l’incontro con il principe della casata regnante della città: sei riuscita a farmi comprendere come ogni singolo gesto o parola lì sia assolutamente da soppesare per evitare di morire, e nonostante non sia illesa è comunque riuscita a concludere il patto con la pelle ancora attaccata e il cuore pulsante. Un buon risultato, vista la situazione. Il tutto l’hai reso particolarmente vivido, anche nell’utilizzo della terminologia per i dialoghi: ho percepito la tensione, la preoccupazione e la paura di ogni passo, di ogni virgola usata. La odiano, ma ogni merce di scambio è ben gradita se le vien considerato il giusto valore.
Salto dal mondo sotterraneo a quello di superficie, dalla protagonista femminile Claire alla sua controparte Sabriel: mi piace come siano così diverse in tutto, anchei l tipo di vita che fanno e le scelte che le hanno portate ad essere ciò che sono. Sapere che la ragazza (che ora riesco a collocare anche in termini di età) ha una famiglia e due bimbi è una cosa dolcissima, è bello vedere come nonostante l’attività che svolge abbia avuto il tempo e il modo di potersi muovere e farsi una famiglia. Affascinante la presenza di questo gatto che viene tenuto a bada da una delle campane di lei, ma vorrei capire anche perché è costretta a farlo. È come se fosse una presenza che ha accompagnato i precedenti Abohrsen fino a lei, ma presumo che ci voglia qualche cosa, un motivo, una prova, perché la bestia possa in qualche modo accettare il ruolo del nuovo negromante. P.s. che cosa carina la lettera dell’uomo che lei ha aiutato, è davvero di una dolcezza genuina.
Amo come sai passare da momenti di quiete familiare a situazioni tese e al limite della morte: riesci a muoverti bene in entrambe le direzioni senza mai essere scontata, dando la giusta attenzione ed il giusto peso a particolari e nozioni, lasciando in sospeso però certi elementi – come è giusto che sia. La trama è fitta e si muove in parallelo in due mondi completamente differenti, riesci comunque sempre a mantenere il filo del discorso senza risultare pedante o ripetitiva. Mi invogli a coler procedere al più presto col capitolo successivo cara, alla prossima e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia Il buio più profondo - 07/05/20, ore 17:00
Capitolo 7: Splendide creature
Buongiorno cara, eccomi qui per continuare a leggere la long. Non so se ho già avuto modo di dirtelo ma amo Jarlaxle, sul serio: il suo atteggiamento, i suoi modi di fare e parlare, il suo esporsi ed essere così pavone, ma attento ad ogni singola azione parola o pensiero attorno lo rendono tanto affascinante ai miei occhi. Mi ha colpita dalla prima volta di cui ho letto di lui ma qui l’ho proprio adorato. Claire dal canto suo ormai sa come muoversi bene in un mondo tanto diverso dal suo ma che ha imparato a conoscere; noto però che a parte coloro che sono presenti già da anni all’organizzazione, gli altri la detestano e non la desiderano, sono sconvolti e disgustati dalla sola presenza. A questo punto devo pensare che lei sia davvero preziosa per loro, altrimenti non farebbe avanti e indietro dal mondo della superficie al loro ogni anno, tutti gli anni.
Kimmuriel è un altro di quei personaggi affascinanti perché è proprio grazie a lui, a cosa dice e fa che riesco a comprendere quel mondo e quella gente: è così gentile con lei, così legato, anche se sonda la sua mente tentando di carpire il più possibile ogni volta di più. Ho la sensazione sia delicato e sinuoso, forte ed austero, e sicuramente possessivo e geloso visto ciò che ha fatto all’elfo che ha tentato di fare del male a Claire. Beh, il cofanetto è decisamente un modo pratico per dimostrare quanto lui tenga alla salute ed incolumità di lei. E ripensando alla sua prigionia iniziale, ora la vedo avere una stanza per sé e le dovute attenzioni di quello che è il suo compagno (?) lì: una sorta di salto di qualità, di status sociale potrei dire all’interno dell’organizzazione. Il rapporto che Claire ha con questo Kimmuriel è affascinante, sul serio, qualcosa che li porta a cercarsi, a parlarsi ma spesso a sondarsi e cercare di trovare un equilibrio fisico, ma penso la cosa fondamentale per lui sia quella di avere possesso sulla mente di lei, non tanto sul suo corpo. Il tutto così diverso dal capitano che dal canto suo più sembra gentile e solare – solare uno di loro? – più sembra poterti manipolare come soppesasse ogni singolo respiro di ogni istante di vita. Quello mi preoccupa, perché ho paura del momento in cui lui perderà realmente le staffe.
Ci sono momenti tranquilli, di tensione, momenti un filino di schifo e altri in cui la profondità di legame è palese quanto ambigua.
E si torna in superficie, a Sabriel, al mondo che deve proteggere e mandare avanti nonostante la difficoltà nel farlo, e sono rabbrividita quando ho visto che tramite un portale passa nel mondo dei morti per poter adempiere ad un dovere alquanto macabro e triste. Interrogare un trapassato attirandolo ma almeno la certezza della vita di Claire c’è, è palpabile. Questo ultimo passo mi ha dato tanta tenerezza davvero, che contrasta incredibilmente con il rapporto assurdo e insano della donna con l’elfo.
Leggo e mi restano domande, trovo una risposta e altri quesiti si affacciano: sai bene come centellinare le informazioni ed incuriosire ulteriormente il lettore, come sai gestire davvero bene personaggi profondi e caratterizzati in modo variegato e particolareggiato. Certi momenti sono molto evocativi ed interessanti, come le differenze abissali tra i comportamenti e le tradizioni di razze diverse che porti comunque a galla mano a mano. Alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia Il buio più profondo - 03/05/20, ore 12:47
Capitolo 6: Fershadal
Buonasera cara, eccomi qui per continuare con la lettura della tua long. Ho cominciato speranzosa di veder arrivare la spia dell’assassino a liberare Claire, me l’aspettavo mentre tra i cunicoli imperversava la battaglia. Mi dicevo “dai, dai che tutto va secondo i piani ed è tutto a posto, verrà tirata fuori da lì e potrà scappare!” Di fatto è successo, ma non mi aspettavo affatto ciò che ha fatto lei: non c’è da biasimarla, anzi, ha lavorato d’astuzia e diffidenza tanto da agire preventivamente. Ragionato molto da “o lui o me” però mi è dispiaciuto vederla ammazzare colui che era lì per aiutarla. Che bello l’arrivo della serpe, un’immagine descritta in modo affascinante ed evocativo, ti sei soffermata sui particolari, il colore, la consistenza, tutto: bestia incredibile e bellissima, letale e furba, dedita agli ordini di colei che ne indossa il gioiello.
Ho sentito fino a qui il sollievo dell’oste dopo le minacce di Artemis, a veder arrivare Claire e nelle condizioni in cui è, beh, è normale si sia adoperato tanto. Insomma, essere presi di mira da un assassino non deve essere certo il massimo, anche se non sa delle condizioni di quest’ultimo: è già stato un colpo al cuore vedere lei in quelle condizioni, se poi ci metto in conto anche l’infiltrato che ha ammazzato e poi Ertreri che è arrivato in quelle condizioni terribili… mamma mia, una sofferenza continua per me uffa! Vederli interagire in maniera così tenera mentre lei tenta di ricordare che non può permettersi gesti amichevoli di nessun tipo con lui, nemmeno in simili stati, è molto triste. Lo vorrebbe, vorrebbe curarlo e confortarlo si vede ma lui come sempre non cede.
Colpo di scena, indoviniamo con chi dovrà avere a che fare lui? Adesso piano piano si incrociano le strade dell’assassino con quelle di lei, che lui naturalmente non conosce. Non solo ha ricevuto il richiamo dell’Elfo Oscuro a cui sembra essere legata indissolubilmente Claire, ma sembra dover entrare nuovamente in contatto con quegli esseri. Lo scoprirò più avanti immagino, come scoprirò il modo in cui lei ha avuto il serpente. Sono comunque felice di sapere che ora entrambi stanno meglio, ma non voglio sapere esattamente dove lei stia andando in realtà, e credo che neppure Artemis dovrebbe, Claire altrimenti passerebbe certo non pochi guai in questo caso. Un capitolo decisamente interessante, ricco d’azione e di H/C di quello bello, dove si nota comunque una sorta di restrizione, di barriera tra i due personaggi che in ogni caso ci tengono l’uno all’altra. Li sento tanto vicini, come amici, come quasi una famiglia, come fossero davvero qualcuno uno per l’altra ma con dei limiti imposti. Che l’assassino non voglia legarsi? Ha comunque mostrato il giusto interesse nei suoi confronti, e questo mi ispira particolarmente. Mi piace come mostri questa capacità innata e furbizia che ha la donna nel riuscire a cavarsela nelle situazioni più disparate, come mi piacciono i gesti e le parole non dette di Artemis. Sono curiosa di vedere come evolverà cara, è sempre un piacere leggere i tuoi racconti, alla prossima e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia Il buio più profondo - 24/04/20, ore 15:27
Capitolo 5: In trappola
Buongiorno cara, eccomi qui per continuare la lettura della tua long. Ahhhh adesso ho capito perché Claire si trovi in una situazione simile, ma come ho fatto a non arrivarci subito cazzarola? Era così chiaro, così intuitivo e io sono andata a cercarmi tante altre soluzioni. Per arrivare all’assassino, che domande. E la cosa carina – carinissima aggiungerei! – è che lui va a vedere di lei in continuazione, spiato naturalmente. Dai, non si può dire che non conti nulla per lui la donna, non è possibile altrimenti non farebbe così. Certo è comunque che Claire ha davvero la capacità di riuscire a destreggiarsi a parole in qualsiasi situazioni, anche quelle in cui si trova in maggior svantaggio.
Che tuffo al cuore il sogno della donna, il ricordo del passato, della vita quotidiana e di ciò che era. Quindi lei dal momento in cui ha avuto il primo contatto con gli Elfi sembra dovrà tornare da loro ad ogni stagione invernale. Naturalmente ancora adesso mi chiedo il motivo, e più avanti sicuramente lo capirò, ma ora sto tentando di capire il perché e il percome di questa cosa, un obbligo a cui sembra non potersi sottrarre anno dopo anno. Affascinante comunque come l’Elfo sia riuscito a contattare la protagonista e chissà come naturalmente abbia bisogno di lei in un momento così lontano dal ricongiungimento, fatto sta che si insinua in tutto questo anche Artemis che dimostra sempre un’arguzia fuori dal comune, speriamo il suo piano funzioni.
Mi sembrava strano quest’ultimo non stesse ancora facendo nulla per la ragazza, strano davvero, e infatti scopro che il piccolo essere accanto al rapitore di fronte alla cella di Claire non è altro che un infitltrato che deve aiutarla a scappare. Ottimo, perché la faccenda non sembra affatto migliorare. Per quanto mi piaccia veder un po’ soffrire i personaggi – lo ammetto, sono una lettrice sadica sappilo – adoro anche il ritorno degli altri, come Sabriel ad esempio: il tempo passa per tutti e lei è cresciuta ed ha affinato le sue tecniche, tanto da diventare una perfetta rappresentante del suo ruolo. Devo ammettere che mi ha sfiziata parecchio la scena nel bosco, l’idea di questi esseri che si mostrano tramite i cadaveri che trovano e presumibilmente occupano, è bellissima. Vederli così è stupendo davvero, interessante e molto evocativo devo ammetterlo, come vedere Sabriel così potente. Non vedo l’ora di vedere come procede tutto cara, storia complessa multipersonaggio che si muove attraverso i dettagli, i particolari che la arricchiscono e che la mostrano a 360° sono ben studiati e mai superflui. Caratterizzazioni particolareggiate aiutano a comprendere i personaggi e soprattutto le loro azioni ed i pensieri, alla prossima cara buon lavoro e buona ispirazione! :3