Recensioni di _aivy_demi_

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Recensione alla storia Ritorno a Broadchurch - 07/10/20, ore 14:31
Capitolo 1: Ritorno a Broadchurch
Buongiorno cara, eccomi qui a procedere a ritroso in ordine sul tuo profilo, perché ho già letto tutti i tuoi ultimi aggiornamenti. Per me che non conosco il fandom, mi è risultato subito chiaro il tutto a grandi linee: la trovo sempre una cosa intelligente ed azzeccata da parte dell’autore, quella di dare un’infarinatura nella prima parte della storia. Così so a cosa rischia di andare incontro la donna, dove e stata e il motivo per cui è andata via, ed eventualmente, ciò che può trovare tornando. Non è una donna dalla vita facile, anzi, noto in lei già tensione e fragilità dalle prime battute: un personaggio umano, con un gran peso sulla schiena. Si preannuncia un ritorno difficile e non certo leggero, ma la presenza del bambino serve a togliere del peso alla serietà della storia, rendendo il tutto simpatico ma anche personale. Coinvolto suo malgrado, Hardy si occupa della situazione che sembra facile ma non è affatto – ehhhh avere a che fare con un bambino annoiato mica è facile! – però se la cava egregiamente.
Amo ciò che hai fatto: hai raccontato un fatto vero, tramutato in storia per piccoli, raccontanto attraverso le parole di colui che ha vissuto il tutto, compreso di conseguenze fisiche e di salute. Il piccolo è coinvolto ed entusiasta, ma sento i pensieri del detective alternarsi alla storia fittizia con base reale. Parole pesate per Freddy, gelide verità fatte di ricordi per lui. Un mix che hai gestito bene con il cambio di font così da rendere chiaro e godibile l’intreccio tra racconto e realtà.
Il finale leggero e dolcissimo mi ha fatta sorridere, perché una vita serena se la meritano tutti qui, soprattutto con i trascorsi terribili del lavoro dei due.
Mi hai regalato uno spaccato di quotidiano che nasconde molto di più, doloroso passato che ha segnato coloro che furono coinvolti nel caso, ma che credo abbia aiutato a farli legare? Forse, chissà, fatto sta che ho adorato questa OS emotiva e dai tratti fanciulleschi in certi punti. Sono riuscita ad inquadrare i personaggi attraverso i loro dialoghi, ed ho avuto modo di spiare dallo spiraglio che hai aperto nella mente di uno di loro, facendomi capire che c’è di più, molto di più, ma che non era il momento adatto per farlo sapere. Perché c’è un bambino, ed è giusto che la narrazione prenda una piega adatta a un protagonista così piccolo.
Spero partecipi ancora ad iniziative simili perché vedo che l’ispirazione ti porta a piccole chicche come questa, alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3