Recensioni di Agatho

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Recensione alla storia Deadly rubies - 26/06/18, ore 14:26
Capitolo 1: Incontro
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Segnalo questa storia per eleggerla tra le scelte, entrare in questa onorevole categoria lo merita da tutti quanti i punti di vista letterari. Allego a tal proposito, per motivazione e spiegazione, due mie recensioni complessive per, rispettivamente, il 1' e l'8' ed ultimo capitolo della serie; nessuno dei quali supera una lunghezza rettamente misurata né cade mai, in nessun rigo, nel banale o nella noia.

Recensione Primo capitolo
Ed ecco l’inizio di un ritorno.
Un ritorno obbligato, normalmente fugato e mai voluto, ma qui incosciamente accettato e ricercato: poiché mosso da sentimento di affetto, e non solo probabilmente…
Se davvero volesse egoisticamente lasciare allo squalo il suo bocconcino, Daisuke troverebbe certo un modo per evadere da quella situazione, per fuggire senza farsi più ritrovare: anzitutto non presentandosi il mezzogiorno seguente o uccidendo freddamente i malavitosi sbarrantegli la strada. Ma i pensieri del pistolero vertono con forza verso ben altro, anche se controvoglia.
E questa è la contrapposizione che cristallinamente traspare dalle righe soprastanti, una lotta tra l’Io e l’Es, che non lascia spazio ad una scelta univoca e chiara.
Abilmente delineato, il dialogo mostra due identità tanto respingentesi a vicenda quanto avvicinate da reciproca attrazione, alimentata da bisogno utilitaristico da un lato e da bisogno cordiale(del cuore) dall’altro.
La pluringannatrice e ammaliante donna fatta di bramosia non dà via di scampo alla sua preda, intrappolandola e imbrigliandola per servirsene a suo piacimento, e chissà, forsanche per cavalcarla. Mossa da cieca e spasmodica avidità, Fujiko Mine mai ha avuto coscienza delle circostanze di pericolo nelle quali si immerge da capo a piedi, trascinando inoltre insieme a sé le sue marionette predilette. E questa volta è riuscita ad aggiungere alla sua collezione un pezzo veramente raro; che inizia fin da ora a cuocersi per bene attraverso la finale malizia farcita di parole sensuali ed un gesto provocante.
Rispettando con precisa profondità analitica e onnicomprensiva la personalità della bella criminale, lo scrittore traccia un ritratto perfetto di essa con pochi ma decisi ed essenziali tratti intensamente colorati, bastanti a far trapelare tutta la sua semplice mentalità.
Seppure esprimendo con altrettanta coerente introspezione la più complessa interiorità dell’ex-bodyguard di mafia, l’autore posiziona alla base dei suoi pensieri un singolare sentimento di affetto, che presumibilmente sfocerà in e scaturisce da un interesse amoroso nei confronti di lei.
Questa concetto dato per scontato, come una radicata scintilla nel suo animo, cozza con la vera identità di Jigen, e con essa infatti si confronta; l’ardua e azzardata idea di un’attrazione verso Fujiko non viene qui banalizzata, alienata dalla vera indole del nero tiratore e posta ingenuamente a sua caratteristica preponderante (come mi è capitato di leggere in sempliciotte ff scolorite spacciate per romanzi), ma viene cautamente introdotta nella mente del soggetto, causando remore e conflitti morali, lasciando che il lettore osservi cosa essa realisticamente possa provocare al suo interno.
In un’ambientazione noir ed erotica, dove la scelleratezza, gli intrighi e la lussuria sono di casa, si profila pertanto un introspettivo e avvincente romanzo a capitoli, che (spero) non sarà scevro di veemente intensità e d’imprevedibili colpi di scena.


Recensione Ottavo capitolo
Questo rocambolesco colpo di scena finale, il più sbalorditivo, termina in gran stile questa odisseica storia della quale il capitolo ne è lo stendardo rappresentativo, aggiungendosi in cima ai precedenti; tali colpi di scena sono i suoi veri protagonisti, fari rivelatori di questo racconto e delle personalità dei suoi personaggi, avendo armoniosamente scandito con ritmata cadenza le note di quest’avventura, colorata di azione noir e macchiettata da gocce d’erotismo.
Se sembrava difficile rispettare e superare l’avvincente trascorso letterario, ciò è stato eccelsamente realizzato, capovolgendo coerentemente idee preconcette nel lettore all’inizio della storia stessa, attuando un’evoluzione non solo di trama ma anche dei personaggi, rimettendo in discussione identità che sembravano destinate a rimanere incancrenite per sempre.
E l’irruento scuotimento è ciò che fa da padrone in questo piccolo romanzo, smuovendo persone, mutando gli animi, e colpendo senza pietà, anche chi lo pone in essere da artefice.
Viene investita in modo sublime e intensissimo l’interiorità dei protagonisti, la quale viene messa a dura prova, subendo perdite ma raggiungendo anche conquiste, salde e vere poiché ottenute con il patimento.
Quanto è accaduto tra Daisuke e Fujiko nel capitolo terzo “Scelta” era stata la rappresentazione dell’esasperazione psicologica reciproca, esplodendo nella violenza, passionale e poi fisica, dei due personaggi. Ma ciò che realmente provano l’uno per l’altro ha potuto farsi strada attraverso la loro mente e i loro pensieri grazie alle numerose quanto drammatiche e ferenti vicissitudini che hanno dovuto e saputo sopportare.
Nelle avversità e sofferenze più ardue si mostrano davvero i nostri io.
Non a caso si sono sinceramente trovati per la prima volta e saputi apprezzare come non mai al termine di tutto questo, ognuno con i suoi punti neri nel proprio animo, che resteranno, ma che sono già divenuti nobilitanti cicatrici della vita futura.
Uno stile che commistiona più generi e più livelli esistenziali, giungendo dall’azione più cruda al generare e visualizzare profonde onde nell’incoscio dei partecipanti, facendole risuonare negli osservatori.
La multitonale vivacità letteraria è la scintillante linfa che fa vivere questa opera, attraversante le sue scene ed i suoi tre protagonisti che non perderanno mai il posto nella nostra memoria.
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Se anche Voi, come penso, apprezzerete questa serie, non potrete che rimanere a fauci spalancate di fronte alla one shot della stessa autrice "Sublime Dannazione". Vi invito a leggerla cordialmente e vivamente, potrà solo procurarvi dolce ed intenso piacere letterario.
(Non segnalo tale storia poiché non serve, è sufficiente soltanto guardarla).
(Recensione modificata il 26/06/2018 - 02:31 pm)
Recensione alla storia Deadly rubies - 31/05/18, ore 21:26
Capitolo 8: Finale
Questo rocambolesco colpo di scena finale, il più sbalorditivo, termina in gran stile questa odisseica storia della quale il capitolo ne è lo stendardo rappresentativo, aggiungendosi in cima ai precedenti; tali colpi di scena sono i suoi veri protagonisti, fari rivelatori di questo racconto e delle personalità dei suoi personaggi, avendo armoniosamente scandito con ritmata cadenza le note di quest’avventura, colorata di azione noir e macchiettata da gocce d’erotismo.
Se sembrava difficile rispettare e superare l’avvincente trascorso letterario, ciò è stato eccelsamente realizzato, capovolgendo coerentemente idee preconcette nel lettore all’inizio della storia stessa, attuando un’evoluzione non solo di trama ma anche dei personaggi, rimettendo in discussione identità che sembravano destinate a rimanere incancrenite per sempre.
E l’irruento scuotimento è ciò che fa da padrone in questo piccolo romanzo, smuovendo persone, mutando gli animi, e colpendo senza pietà, anche chi lo pone in essere da artefice.
Viene investita in modo sublime e intensissimo l’interiorità dei protagonisti, la quale viene messa a dura prova, subendo perdite ma raggiungendo anche conquiste, salde e vere poiché ottenute con il patimento.
Quanto è accaduto tra Daisuke e Fujiko nel capitolo terzo “Scelta” era stata la rappresentazione dell’esasperazione psicologica reciproca, esplodendo nella violenza, passionale e poi fisica, dei due personaggi. Ma ciò che realmente provano l’uno per l’altro ha potuto farsi strada attraverso la loro mente e i loro pensieri grazie alle numerose quanto drammatiche e ferenti vicissitudini che hanno dovuto e saputo sopportare.
Nelle avversità e sofferenze più ardue si mostrano davvero i nostri io.
Non a caso si sono sinceramente trovati per la prima volta e saputi apprezzare come non mai al termine di tutto questo, ognuno con i suoi punti neri nel proprio animo, che resteranno, ma che sono già divenuti nobilitanti cicatrici della vita futura.
Uno stile che commistiona più generi e più livelli esistenziali, giungendo dall’azione più cruda al generare e visualizzare profonde onde nell’incoscio dei partecipanti, facendole risuonare negli osservatori.
La multitonale vivacità letteraria è la scintillante linfa che fa vivere questa opera, attraversante le sue scene ed i suoi tre protagonisti che non perderanno mai il posto nella nostra memoria.
Recensione alla storia Ma cosa ne sa Bukowski? - 31/05/18, ore 04:23
Capitolo 1: -3
Eccelsa ed al contempo originale rappresentazione della psicologia e dello stile propri di Daisuke Jigen.
Una profonda introspezione a tuttotondo che lascia ampio spazio anche all'ironia, verosimile come tutto il resto, la quale viene liberata attraverso l'epilogo in un sentito ed empatico sorriso finale, da parte del lettore naturalmente, giacché lui si è preso, senza piena coscienza, una gran bella gatta da pelare.
E questo rapporto tra Jigen e Fujiko è sinceramente realistico; poiché solo una sbronza e la mera attrazione fisica, ed entrambe insieme, possono provocare un interesse di Daisuke nei confronti di Miss Mine.
Allo stesso modo, lo stile è decisamente apprezzabile, in quanto vivace, diretto, non scontato e riuscente ad essere profondo con leggerezza; gli avvenimenti, fisici o astratti, sono resi in maniera davvero coinvolgente.

Per me è un "sì" pieno, e credo che anche chi leggerà questo piccolo ma emotivamente forte e problematico inizio di storia, raccontato con intensità in medias res (per farci immergere senza filtri nella psiche di Jigen), la penserà così; ci sono molte autrici, guaste scrittrici (autodefinitesi tali senza la minima abilità formale né tantomeno e soprattutto contenutistica), interessate a questa coppia particolare, chissà se riconosceranno e apprezzeranno un lavoro verosimile e composto bene.
Spero procederai senza remore con questo racconto fino in fondo.
Ti auguro buona ventura.