Ciao shoutathedevil, arrivo con qualche mese di ritardo a recensire questa storia su una serie che adoro, e sulla quale si potrebbe scrivere potenzialmente di tutto, ma di cui è relativamente raro trovare fiction (forse perché caratterizzata da scenari e personaggi difficili da raccontare).
Devo dire che migliora di rigo in rigo, nel senso che i primissimi paragrafetti sono parecchio essenziali, ricchi di cliché anche, ma verso la fine hai sciorinato una riflessione cruda, spiazzante, molto incisiva, sul tormento di coloro che nascono e crescono in determinati contesti, e che spesso hanno il destino già segnato. Ammetto, infatti, che non avevo mai pensato alla corsa sfrenata di Genny in motocicletta come a una sorta di tentativo d'evasione dalla vita pericolosa a cui suo padre, Ciro e tutti gli altri vogliono costringerlo; sicuramente una visione interessante. Lo stile di scrittura è molto fluido e pulito e il testo vola via che è un piacere. Alla prossima!
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