Recensioni di padme83

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Recensione alla storia Scintille nel buio - 15/01/21, ore 12:07
Capitolo 16: Capitolo 16
Ed eccomi di nuovo qui ^^
Un capitolo molto intenso, in cui la storia assume contorni sempre più delineati. La cosa oscura a cui è stata promessa Sigyn appare in tutto il suo orrore, e se persino un guerriero come Loki ne rimane impressionato, allora significa che ci troviamo in presenza di qualcosa di spaventoso oltre l’immaginabile. Loki ha studiato a fondo le antiche pergamene e ora ha ben chiaro in mente ciò che spetta alla fanciulla, e questo gli provoca un disgusto e un turbamento tali da cadere preda di incubi terribili. L’immagine di Sigyn incatenata e offerta al mostro che vive tra le radici dell’Yggdrasil e forte e perturbante, e ha la potenza degli antichi miti – il riferimento ad Andromeda è evidente. Lei ancora non sa cosa effettivamente l’attende, ha scoperto di essere la scintilla - l’ultima – ma la promessa fatta dal padre quando lei era ancora una bambina le è sconosciuta. E tuttavia, in lei stanno avvenendo grandi cambiamenti, sta aprendo gli occhi su un mondo la cui complessità prima non è mai riuscita a cogliere, chiusa dentro una vita morigerata e scandita da riti precisi, i quali, però, stanno man mano perdendo il significato più profondo. Non è una vestale, ma una donna, e lo sta scoprendo ogni qualvolta si trova accanto all’astuto e affascinante principe di Asgard. Ne è attratta, anche se ancora non riesce ad ammetterlo, non sopporta di vederlo attorniato da altre donne e scambia la gelosia per riprovazione, perché, anche se sicuramente non può accettare il comportamento sfrontato e a volte brutale di Loki (e degli Aesir tutti), dall’altro non può fare a meno di esserne irrimediabilmente affascinata. E Loki, da parte sua, è sempre più invischiato nell’incantesimo che Sigyn sembra aver gettato su di lui (in un interessante ribaltamento dei ruoli): ora che ha scoperto la verità vuole innanzitutto salvarla – e ci mancherebbe, mi viene da aggiungere – ma a sommarsi alla giusta ribellione verso qualcosa che va contro le stesse leggi dettate da Bor c’è l’insopprimibile desiderio che la ragazza gli suscita, e che lo porta a pensare a lei e a lei soltanto, tanto da non accorgersi, quasi, della presenza di Sif al suo fianco. Ma è proprio in questo momento che Loki muove i primi, determinanti passi che lo porteranno poi a ribellarsi totalmente alla volontà del padre, cercando di portare via a Thor quel trono che Loki crede appartenergli di diritto. Se la promessa di Sigurd va contro le leggi degli Asi, mettersi in mezzo a un giuramento lo è altrettanto, ma questo non fermerà il giovane principe dal tentare di salvare Sigyn, andando contro, per la prima volta in piena coscienza, la volontà di quel padre che ama e ammira in un modo quasi spaventoso.
Direi che le pedine sono ormai tutte quante posizionate sulla scacchiera, non resta che aspettare la mossa che darà inizio alla partita. E noi siamo qui per proprio per questo <3
È sempre un piacere mia cara, ti mando un bacione e ti faccio tanti, tanti complimenti :*
A presto!

padme
Recensione alla storia Scintille nel buio - 10/01/21, ore 17:10
Capitolo 15: Capitolo 15
Ciao cara <3
Proseguo a passo di marcia (più o meno) almeno fino a quando perdurerà l’entusiasmo proprio d’inizio anno, quello che fa stilare un numero imprecisato di liste di buoni propositi destinate a essere puntualmente disattese già a febbraio.
Detto questo, entriamo subito nel vivo del commento e ti prego, per questa volta concedimi di esprimere tutta la mia solidarietà al povero Odino. Perché io LO sO cosa significa avere a che fare con due figli maschi che morire se vanno d’accordo quando sono insieme (e anche quando non lo sono). Avere due terremoti in giro per casa, il cui unico scopo è distruggertela, la suddetta casa, farebbe saltare i nervi a chiunque, figuriamoci a uno come Padre Tutto, che già in condizioni normali devi stare attento a non fargli saltare la mosca al naso. Anche se io, a questo punto, sarei curiosa di sapere l’opinione di Frigga a tal proposito. Che mi sa che di esaurimenti ne ha passati parecchi anche lei. Tutto questo per dire che il passo dedicato a Odino mi ha strappato mezzo sorriso, in un capitolo che invece trasuda angst da ogni parola. Voglio dire, mi ci sono ritrovata tantissimo, perché è così che succede quando ci sono due marmocchi maschi in casa, soprattutto quando si tratta di azzuffarsi fra di loro e allearsi invece se qualcosa li minaccia dall’esterno (tipo I GENITORI >.< e noi non abbiamo nemmeno un regno da spartire). Non oso pensare cosa succederà a settembre, quando andranno tutti e due nello stesso asilo.
E così, Odino alla fine ha fatto la sua scelta – la scelta che tutti si aspettavano, persino Loki, anche se è umano come tutti, e fino all’ultimo si è aggrappato alla segreta speranza che forse, in qualche modo, il padre si sarebbe reso conto delle manchevolezze di Thor e del suo essere, invece un candidato più adatto a succedergli al trono. Il punto è che Odino conosce benissimo i suoi figli, vede l’arroganza e spregiudicatezza di Thor ma anche il suo grande cuore, così come non gli sono sconosciuti tutti i risvolti oscuri dell’animo di Loki, una voragine nera che tutta l’intelligenza e l’abilità con la magia del secondogenito non possono mascherare – non del tutto, almeno. Nel giro di poco, quindi, Loki si ritrova ad aver perso tutto ciò per cui negli anni ha lottato: il trono di Odino e, infine, Sigyn.
Sigyn, che ha perduto per sempre, e per la quale ha compiuto proprio quella discesa nell’oscurità che il padre non può perdonargli. La scintilla ora è perduta, è solo questione di tempo e l’essere mostruoso cui è stata consacrata fin dalla nascita la rivendicherà per sé, rendendo vano tutti gli sforzi compiuti da Loki e dallo stesso Thor per salvarla. Sappiamo bene però che il dio dell’inganno non si arrende facilmente: l’editto inoppugnabile di Odino è solo uno dei tanti tasselli che porteranno alla future macchinazioni di Loki per togliere di mezzo il fratello, e a tutto ciò che ne conseguirà. E ancora Loki non conosce la verità sulle sue origini…
Hai sempre un modo impeccabile di tirare le fila delle tue storie, una volta che ci si cade dentro, poi è impossibile uscirne: è una dote che ti invidio non poco <3
Alla prossima (prestissimo)!
Un bacione :*

padme
Recensione alla storia La danza degli spiriti - 03/01/21, ore 16:13
Capitolo 1: La danza degli spiriti
Ciao cara <3
Questa è la prima recensione dell’anno e non potevo lasciarla che a te e a questa storia meravigliosa, ricolma di malinconia e di struggente bellezza.
Come al solito, le suggestioni che sai evocare sono infinite, ma in questo caso quelle che più mi hanno impressionato sono direttamente ricollegabili a certe due sorelle che entrambe amiamo moltissimo. Come non pensare a Heatcliff che insegue il fantasma di Cathrine all’inizio di Cime Tempestose – allo stesso modo, per un istante Sigyn sfida le intemperie del Solstizio e quasi inveisce contro il gelo e la tempesta di neve. Inoltre, la stessa immagine iniziale, Sigyn accoccolata e infreddolita sopra una poltrona davanti al camino, mi ha ricordato tantissimo una scena di “Jane Eyre” (il film di Fukunaga del 2011): la piccola casetta immersa nella brughiera, una bufera invernale e all’improvviso qualcuno che bussa alla porta: in quel momento il desiderio di Rochester in Jane è tale da farlo comparire sulla porta (e Fassbender con tanto di cappotto con bavero alzato e i capelli spettinati e umidi di neve è una visione che obbiettivamente sarebbe in grado di fare secco chiunque), al posto di Rivers – sapevo che nel libro non c’era niente del genere, per cui subito ho immaginato che si trattasse di un’illusione, di un abbaglio di Jane, resta il fatto che quella è la scena più bella ed emozionante di tutto il film.
Comunque (conclusi i miei soliti preamboli, che potrebbero aver un senso come non averlo affatto), il Solstizio d’Inverno segna un passaggio – il passaggio da un ciclo vitale ad un altro – rappresenta un confine, un istante in cui le porte tra i mondi si fanno più labili e attraversarle non è impossibile – anche se richiede un prezzo da pagare, un sacrificio molto alto, ma tutto si può dire tranne che Loki sia soggetto da arrendersi, o da lasciare qualcosa di intentato nel perseguire i suoi scopi. E lei vale bene ogni rischio, anche chiedere aiuto a Hela, anche pronunciare incantesimi volti a ribaltare l’ordine naturale delle cose – perché Sigyn è morta, e i morti non dovrebbero essere disturbati. Eppure, le parole della dea della morte lasciano chiaramente intendere che è stata Sigyn stessa a scegliere di rimanere incatenata alla casa dove un tempo ha trascorso momenti felici e pieni di passione insieme a Loki. Forse, dopo la caduta di quest’ultimo dal Bifrost, la disperazione di Sigyn è stata tale da non poter sopportare l’idea di essere separata da lui per sempre. In fondo, i fantasmi cosa sono se non un desiderio, un nodo irrisolto, qualcosa di sospeso cui nemmeno la morte ha potuto porre rimedio? Non c’è pace per Sigyn, nemmeno da morta, e non c’è pace per Loki, che come sempre riesce a raggiungerla per pochi istanti destinati a svanire troppo in fretta, a scivolargli via dalle dita come sabbia – come una perla sfuggita a un’acconciatura scintillante e mai più ritrovata.
Hai ragione, certe notti, certe ricorrenze non fanno altro che acuire il senso di perdita, perché una volta lasciate alle spalle la spensieratezza e l’innocenza, si fa il bilancio di ciò che nel frattempo s’è perso, e il conto diventa anno dopo anno più salato.
Cos’altro posso aggiungere? Grazie, grazie per quest’ultimo anno passato insieme, grazie per la dedica che mi ha profondamente commossa e grazie per le tue meravigliose storie, diventate ormai una costante della mia vita cui non potrei più rinunciare. Speriamo che il prossimo anno porti un po’ di serenità, e dia modo di guarire un po’ di ulcere.
Un abbraccio cara, con tanta ammirazione e affetto :*
A presto!

padme
Recensione alla storia Scintille nel buio - 26/12/20, ore 17:07
Capitolo 14: Capitolo 14
Ciao cara <3
Cerco di riprendermi un po’ dal grigiore di queste giornate dedicandomi a qualcosa di indiscutibilmente bello, ovvero le tue storie.
Siamo entrati davvero nel vivo della vicenda e a questo punto il presente e il passato si intrecciano e si fondono fino a creare un laccio sempre più stretto. Le atmosfere si fanno più cupe e anche i pensieri dei personaggi seguono la stessa china, tanto da portarci a dubitare che il garbuglio in cui si sono infilati i personaggi possa prima o poi trovare una soluzione. Le condizioni di Sigyn sono ancora più misere di quanto avevi lasciato intuire nei capitoli precedenti, costretta a vivere in un mondo buio, nel quale ha imparato a muoversi ma che rimane comunque pieno di insidie. L’incontro con Kalfr dura appena qualche riga ma lascia comunque addosso un senso di profondo disagio, tanto da far sentire vividissimi sia il disgusto che la rassegnazione di Sigyn. Ma più di tutto fanno male i ricordi, le memorie di un passato che non accenna a scomparire – ma in fondo Sigyn nemmeno vuole lasciarlo andare, si attacca invece disperatamente a ciò che è stato, al suo amore straziante e proibito ma al quale ha donato tutta se stessa. Lo farebbe ancora, perché nonostante tutto non può pentirsi di aver vissuto, di aver assaporato fino in fondo quanto di più magnifico e terribile la vita abbia da offrire.
Loki, ferito nell’orgoglio, persevera nell’intento di dimenticarla – senza peraltro riuscirci, perché Sigyn è sempre lì, conficcata nella carne come una spina infetta. Persino Thor se ne accorge, e nella sua irruenza cerca di spingere il fratello ad agire, ad andare a riprendersi colei che è evidente considera ancora sua. Ha indubbiamente senso pratico Thor, ma temo che gli sfugga l’intera visione d’insieme, perché non è solo una questione d’orgoglio, ci sono forze assai più spaventose in gioco, e, dopotutto, anche lui dovrebbe saperlo, dato che ha rischiato la vita insieme a Loki proprio per cercare di salvare Sigyn. Entrambi i figli di Odino peccano di arroganza, e quella sfoggiata da Thor non è meno infida di quella di Loki: il primogenito di Odino semplicemente non vede ciò che gli sta accadendo davanti agli occhi, è così sicuro di sé da non accorgersi del crescente risentimento di Loki, crede di poterlo ammansire, col tempo, perché sì, Loki ha il carattere che si ritrova, ma davanti a Thor prima o poi capitolano tutti, perché non dovrebbe farlo anche l’irrequieto dio dell’inganno? E qui casca l’asino, perché non solo Loki non si piegherà al volere di Padre Tutto, ma scatenerà su Asgard la forza più devastante dell’Universo pur di dar sfogo alla sua brama di potere e vendetta. Davanti alla storia dei due fratelli Thor non riconosce qualcosa di già visto, Loki invece sì – è la storia più vecchia del mondo, dopotutto. Tra le fiamme di quel fuoco probabilmente Loki vede delinearsi il suo futuro, anche se ancora ignora la verità più terribile di tutte, quella che provocherà la rottura definitiva. Nell’osservare quei giganti dal sangue misto, in fondo, Loki non sa di trovarsi davanti all’immagine di sé stesso.
Tenere le redini di un personaggio tanto complesso è davvero un’impresa – un po’ come afferrare le briglie di un cavallo quasi impossibile da domare. Appunto, quasi. Perché a te, mia cara, riesce benissimo <3
Grazie per tutto, ma, sopra ogni cosa, grazie, grazie per le tue bellissime storie! Non smettere mai <3
Un bacione grande :*

padme
Recensione alla storia Scintille nel buio - 12/12/20, ore 17:19
Capitolo 13: Capitolo 13
Mia cara Shilyss… buon compleanno!
Spero che tu stia trascorrendo questa giornata nel migliore dei modi <3
Contribuisco anch’io, o almeno ci provo, ma la verità è che il vero regalo sono io ad averlo ricevuto, dopo aver letto questo capitolo intenso e bellissimo.
Ogni volta mi sorprendi e mi incanti con la tua capacità di scavare nell’animo di un personaggio tanto complesso – penso che ad avere a che con uno come Loki ci sia niente di meno che da perdere il senno. In questo momento, poi, ce lo mostri ad una svolta critica, perché l’astuto e sfrontato dio dell’inganno ha appena scoperto di essere stato sconfitto – e di essersi a sua volta ingannato, confidando in una vittoria che in realtà non c’è mai stata. Il male oscuro che credevano di aver debellato, salvando Sigyn da un destino orribile, in realtà non ha fatto un solo passo indietro e rivendica per sé colei che fin dalla nascita gli è stata promessa. La cecità di Sigyn è un segno rivelatore, poiché nonostante la ragazza abbia lasciato Asgard per rifugiarsi nel Tempio, i tentacoli della cosa che ancora la vuole per sé l’hanno raggiunta ugualmente. Loki assapora il gusto amaro della sconfitta e si tormenta, si arrovella attorno a pensieri via via sempre più cupi, a domande cui ora sa dare una risposta precisa – e ognuna di esse è una stilettata nell’anima. Finalmente comprende ciò che Sigyn gli ha tenuto nascosto, la sua volontà di proteggerlo – da se stesso, principalmente – una volta compresa l’ineluttabilità della sua condizione; ma sopra ogni cosa brucia il tradimento di Odino, che sapeva, e non solo ha assecondato Sigyn nel suo proposito di lasciare Asgard e Loki, ma ha anche taciuto la verità al figlio. Odino sapeva che la missione quasi suicida di Loki e Thor in realtà non era andata a buon fine, e se non lo sapeva da subito l’ha comunque capito immediatamente, nel momento in cui Sigyn si è rivolta a lui per un consiglio. Loki vede il padre sempre più distante, quasi irraggiungibile, i suoi sensi di mago percepiscono, benché a un livello ancora inconscio, che ci dev’essere per forza qualcosa d’altro a spingere il sovrano dei Nove Regni a preferire sempre e comunque Thor a lui.
I due fratelli al momento sono ancora uniti, ma l’ombra cupa del risentimento e dell’invidia già striscia fra di loro, anche nel momento in cui si trovano l’uno accanto all’altro, a fare i conti con una verità terribile che se da un lato smuove in entrambi l’istinto ad agire, a fare qualcosa – Loki la chiamerebbe vendetta, per Thor sarebbe giustizia, forse, o comunque la volontà di aiutare il fratello – dall’altro in loro si fa strada la consapevolezza che, questa volta, nemmeno i superbi figli di Odino posso piegare il destino alla loro volontà.
Però.
Sigyn è condannata a una vita di stenti al Tempio e a un destino ancora più orribile dopo, e ho come l’impressione che molti nodi siano ancora da sciogliere, che altre possibilità ben presto si presenteranno davanti ai nostri eroi. E Loki, in particolare, non è proprio il tipo da lasciarsi scappare l’occasione di tessere nuove trame.
Ma noi siamo qui proprio per questo, e facciamo il tifo per lui, nonostante tutto.
Per Sigyn, poi, c’è tutto l’amore del mondo <3
Un bacione e a presto, mia cara.
Complimenti, come sempre, e ancora TANTI AUGURI!!!
Con affetto,

padme