Recensioni di stilla_scarlatta

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Recensione alla storia La verità, vi prego, sull'amore (O tell me the truth about love) - 22/05/12, ore 23:06
Capitolo 7: Claire Conrad
Eccomi qui,
questo capitolo è il mio preferito fino ad ora. Mi verrebbe da citare ogni singolo pezzo, ma visto che non posso farlo, mi limito alla scena che ha colpito dritto al cuore
"L’aveva amata quando non la conosceva, aveva amato le sue affascinanti bugie e vi si era abbandonato senza riflettere; adesso sarebbe riuscito ad amarla anche nella verità e anzi nonostante la verità?
Ora che il tumulto dei suoi sensi si era placato, si sentiva disorientato e confuso, come non gli era mai capitato prima: cosa significava ciò che era successo quella notte? Era stato solo un momento di debolezza da parte sua, oppure poteva essere l’inizio di qualcosa di più importante?
Doveva capirlo, fare chiarezza nel suo cuore, ma sapeva che non ci sarebbe riuscito con lei accanto.
Perciò, senza fare rumore e cercando di non svegliarla, sciolse la mano dalla sua, raccolse gli abiti ancora bagnati e si rivestì in silenzio.
La guardò ancora una volta e uscì nella notte.
A sua discolpa, deve dirsi che il detective non immaginava assolutamente quale dolore il suo gesto avrebbe arrecato alla donna che poco prima aveva tenuto tra le braccia, né di quale fraintendimento sarebbe stato la causa, senza averlo in alcun modo desiderato."

Credo proprio che Mac si pentirà di essere andato via, questa storia via via prende una piega quasi poetica, mi fai venire in mente l'epoca del romanticismo, che io adoro. Ora vado, finisco di leggere domani.
Baciooooo mia adorata scrittrice.
Recensione alla storia A mani nude - 03/05/12, ore 22:10
Capitolo 3: Parte terza
Eccomi di nuovo,
non avevo mai pensato a un Mac così sanguinario. Un divenire continuo della malattia, lo porta ad evolversi passando da un amore innaturale a omicida. C'è una parte che mi ha stregata:

"Attento a non lasciare dietro di sé tracce, andò nel bagno di servizio, si spogliò e sistemò i suoi abiti imbrattati di sangue in una busta di plastica: se ne sarebbe liberato più tardi, con calma.
Si infilò sotto la doccia e, mentre si insaponava quasi non rabbia, sfregandosi la pelle e i capelli tanto da farsi male come se, rimuovendo il sangue, potessero scorrere via insieme all’acqua rossastra anche il dolore e il senso di colpa, d’un tratto comprese quale fosse l’unica soluzione possibile per salvare se stesso e, insieme, riparare almeno a un po’ del male che aveva fatto, rendendo ad Aiden, in qualche modo, giustizia."

Qua mi riporti alla mente Macbeth quando uccide Duncan eppoi Banquo. Mi domando se il finale sarà ugualmente tragico. Mi spiazzi proprio con questa storia. La trovo splendida.
Mac è disposto a tutto pur di salvare la sua "vita" con Claire
Baciooooooooo
Recensione alla storia A mani nude - 03/05/12, ore 21:53
Capitolo 2: Parte seconda
Eccomi qui,
devo confessarti una cosa, mi hai fragata in pieno. All'inizio non avevo capito che la moglie di Mac fosse già morta.
Quando sono giunta a questo pezzo, che cito:

"Quel luogo era circondato, infatti, da una sorta di alone di mistero: nessuno tra gli agenti della sua ex squadra e, più in generale, nessuno di quanti lavoravano al Dipartimento vi aveva più messo piede da quella tragica mattina di settembre del 2001, quando la vita di tutti i cittadini di New York era stata irrimediabilmente sconvolta.
C’era chi pensava che Mac Taylor avesse fatto della casa dove aveva vissuto, insieme a sua moglie Claire, gli anni più felici una specie di santuario dedicato alla memoria della morta, nel quale non erano ammessi estranei.
Altri, invece, osservando quanto il tenente fosse riservato - talvolta fino all’eccesso - riguardo ai suoi sentimenti e alla sua vita privata, credevano semplicemente che si fosse rassegnato al suo lutto e non amasse parlarne non nessuno, né condividerlo, per non richiamare alla memoria attimi dolorosi del suo passato.
Certo, lui le aveva detto di non muoversi ma… che male c’era a dare un’occhiatina in giro? Del resto, non avrebbe toccato nulla."

Qui ho compreso il tutto. Mi sembrava strano che la moglie di Mac non cercasse di soccorrere la donna, qui hai svelato il perché.
Il povero Mac è impazzito, da una parte lo comprendo, per non soffrire ulteriormente sì è rinchiuso in quel guscio di quotidianità che poteva tenerlo in vita anche se a caro prezzo. Forse sarà solo finché non troverà qualcuno disposto ad amarlo oppure con Claire sono morti entrambi. Tristissimo ma d'effetto questo capitolo. Sei stata geniale.
Bacio
Recensione alla storia A mani nude - 02/05/12, ore 00:34
Capitolo 1: Parte prima
Eccomi qua,
una delle tante cose che ammiro in te è l'arte posta in mostra non solo da uno stile ben curato o meglio perfetto; ma il modo in cui riesci a creare un'intera storia partendo da alcuni particolari che sono stati seminati nell'arco dell'intera serie.

Pezzo da citare:
Certo, anche a lui bruciava il fatto non essere riuscito a sbattere in galera uno stupratore seriale, ma sapeva che per farlo bisognava seguire le regole.


Per fortuna, sembrava che lei avesse capito le sue motivazioni e non gli serbasse rancore; mesi prima gli aveva detto che stava studiando per prendere la licenza come investigatrice privata e lui sperava con tutto il cuore che la sua ex collega riuscisse a voltare pagina, rimettendo in carreggiata la propria vita. E che, soprattutto, non si mettesse di nuovo nei guai per colpa di quel bastardo di D.J. Pratt.

Credo che qua Mac abbia vissuto la seconda più grande delusione... il non essere riuscito a salvare sua moglie prima e ora questo. A mio parere è orribile, perdere così chi amiamo, sicuramente è più duro che perdere noi stessi. Se ci perdiamo possiamo ricercare soccorso e consolazione nei cari affetti, ma quando questi vengono a mancare non possiamo che perderci nell'attesa di soccombere. Visione alquanto pessimista la mia.
Continuo a leggere domani.
Buenas Noches guapa! Besos
Recensione alla storia La verità, vi prego, sull'amore (O tell me the truth about love) - 23/04/12, ore 23:03
Capitolo 6: Pura razza ariana
Eccomi tesoro!
Questo pezzo è un colpo di scena magnifico:

Tenente” disse Hopper, come in risposta alla sua silenziosa domanda “sapendo ciò che le è accaduto cinque anni fa, mi sarei aspettato che lei avesse molte domande da pormi sull’agente speciale Claire Conrad …”
Mac rimase immobile, mentre l’eco delle ultime sillabe, lentamente scandite, di quelle due parole per lui così cariche di significato, si spegneva.
“C-come ha detto?” esclamò, mentre per una frazione di secondo gli attraversava la mente l’idea (la speranza? il timore?) che l’orecchio lo avesse ingannato.
Blair Hopper lo fissava, meravigliato - e comunque soddisfatto - dell’imprevista reazione del suo interlocutore.
“Dicevo che mi sarei aspettato una maggiore curiosità da parte sua” rispose.
“No…No” ribatté il poliziotto, con un’espressione veramente indecifrabile sul viso “ha detto Claire Conrad?”.
“Proprio così” ribadì l’altro, ripromettendosi di scoprire al più presto come mai quel nome avesse sconvolto a tal punto il detective “Quando, circa quattro anni fa, è diventata uno dei nostri abbiamo dovuto costruirle una nuova identità per proteggerla da coloro che la stavano cercando per farle pagare il suo fallimento … e lei ha scelto questo nome”.
“Ma” aggiunse dopo una breve riflessione “non ha mai voluto spiegarmi cosa significasse per lei, né il motivo della sua decisione…”
“Comunque” aggiunse “sono stato il suo supervisore durante tutto questo periodo e le assicuro che è diventata un ottimo agente, uno dei migliori della sua generazione.”

Sono rimasta a bocca aperta a dir poco. Povero Mac doppio dolore...
Avevo visto giusto la tipa apparteneva alle forze dell'ordine avevo sbagliato però niente Interpool.
Io mi metto nei panni della dolce Stella, avrà preso Mac per il solito uomo che davanti ad un corpicino ed un sorriso da favola non capisce più nulla e diciamo pure non ragiona col cervello! Chissà se Stella riuscirà a conquistare il freddo Mac...
Questa storia mi attira sempre di più.
Bacio e dolce notte