Recensioni di Watashiwa

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Fallen Angel painted in Red - 15/11/16, ore 23:35
Capitolo 1: Fallen angel painted in red
Buonasera!
Dunque, innanzitutto quello che posso dire per cominciare è che le what-if possono essere delle idee molto intriganti e che possono funzionare per la grande riserva di informazioni e azioni che possono mostrarsi nella loro impertinenza e sorpresa.
Anche per chi conosce pochissimo la serie, è abbastanza riconducibile il fatto che si tratta di fatti molto drammatici e cupi e questa idea non fa eccezione, si sviluppa secondo un proprio circolo lineare, arrivando verso una fine più distesa e che forse chiude il cerchio, anche se ovviamente la questione è molto più spinosa e ci sono tanti aspetti da prendere in esame quando si parla di autolesionismo.
Questa one-shot ha elementi di un thriller parecchio palpabili fin da quando cade la goccia sulla fotografia di Sarah, riesce con uno stile discorsivo ma al contempo avvincente, una salita verso poi la bruttissima scoperta che la donna fa riguardo la sorella, non potendolo sopportare per via del profondo affetto che prova per lei, che introduce anche vaghi riferimenti all'horror.
Sarah non può sopportare che Helena compia quei gesti sconsiderati perché la annullano e la rendono sempre più debole e incapace di vivere; sapere che lei possa morire e non accorgersi del male che fa a lei e a se stessa la corrode e le nuoce davvero tanto, fin da quando era piccolina.
Le descrizioni relative al momento intimo tra Helena e l'oggetto che l'aiuta a completare quel disegno così scabroso e infermo mi hanno veramente tolto il fiato, poi mi hanno fatto venire dei brividi e poi mi hanno lasciato un forte senso di delusione.
Bada, non per lo stile o per come le hai raccontate (tutto il processo è stato sublime) ma proprio perché sapere che qualcuno faccia queste cose egoisticamente e al contempo senza curarsi troppo delle conseguenze per soffocare qualche fantasma mi fa soffrire.
Poi anche io sono emofobo ma non ho potuto fare a meno di immaginare la scena in sé perché é raccontata con un filo logico e descrivi il piacere come una droga malefica che quasi non può essere debellata e distrutta perché dona sollievo all'inizio ma tutto così momentaneo.
Helena è come se fosse una bambina e come tale non comprende subito la linea sottile tra il bene e il male e quindi quando giura alla sorella che non farà più lo posso ritenere plausibile e comprensibile, anche se ovviamente il percorso sarà molto lungo e particolareggiato.
Il flashback di loro da piccole penso rappresenti al meglio quanto le piccole cose tra di loro non siano cambiate nei momenti del bisogno e risultino essere amorevoli e dolci l'una con l'altre; tra i piagnistei di Sarah e l'imprevedibilità di Helena, hai dipinto un momento carino quanto sentimentalmente palpabile, limpido come la bellezza dell'affetto provato.
Ho compreso (o comunque, ho provato a farlo) anche perché lei abbia lo stesso l'infermità mentale nonostante il background più sereno che le riguarda: Helena ha un modo di reagire all'ambiente molto più fragile e confusionario della sorella, tutte le complicazioni, le parole a lei (e alla sorella) rivolte e i divieti ricevuti la opprimono e rendono veramente (ed esageratamente) vulnerabile, tormentata da fantasmi che pensa di combattere con le loro stesse dolorose armi.
C'è una bella differenza tra le due sestre e il fatto che la stessa Sarah abbia ignorato il tutto sperando che Helena risolvesse da sé è significato tanto, più di quanto possa sembrare.
Hai un modo di descrivere il loro rapporto quasi come se ti appartenessero e tu sia molto legata alla loro psicologia e questa cosa mi incuriosisce molto, quasi quasi potrei dare una possibilità a questa serie TV e farmi un'idea più corposa, anche se ovviamente so già che mi dovrò aspettare tutt'altro rispetto a questo slice of life.
Penso che il finale disteso e più luminoso dopo tutto quel buio sia molto azzeccato e spieghi benissimo non solo l'affetto intrinseco che c'è tra entrambe ma anche come la vita possa essere diversa dall'inferno che entrambe hanno vissuto per conto loro, nonostante la vicinanza che entrambe hanno avuto il piacere di vivere insieme.
Tra l'altro bei gusti musicali: i Clash fanno sempre la loro porca figura!
Forse mi sono dilungato un poco di più rispetto al solito ma credo che per te sia una fic che valga tantissimo per sforzo e creatività e quindi non potevo non filosofeggiare un attimo e andare dritto al punto.
È una fic scritta ortograficamente in maniera eccellente, con frasi comunicative e immediate piene di emotività, unendo thriller, mistero, dolore e una serenità che si spera rimanga col passare del tempo, scacciando i fantasmi con entrambe che imparano dagli errori per poter vivere quella grande fortuna al meglio, meglio di quanto lo abbiano fatto fino a quel momento.
Complimenti vivissimi, penso sia uno dei punti più alti della tua bibliografia!

Un abbraccio,

Watashiwa

Recensione alla storia Vanil' & Shokolad - 06/11/16, ore 23:25
Capitolo 1: Vanil' & Shokolad
Di nuovo buonasera!
Sai, un po' mi dispiace non conoscere nemmeno un po' questa serie perché rende il mio parere un po' inconsistente (diciamo) però comunque quello che posso dirti è che leggendo e approfondendo la lettura e i gesti delle due sestre mi ha veramente commosso e permesso di vedere in un modo diverso i rapporti di sorellanza, considerando i trascorsi che sembrano colpire tantissimo il personaggio di Helena.
Dopo un inizio abbastanza inquietante e teso dove quest'ultima sembrava avere un altro tipo di portamento e di intenzione, c'è la distensione con la condivisione della sorpresa e le confessioni a cuore aperto di due donne più vicine di quanto sembri e quasi legate da un nodo indissolubile, un affetto però diverso dal solito, forse maturo e meno stucchevole di quanto abbiano certi fratelli, direi.
Quella serata è veramente importante per entrambe per recuperare un po' di quella normalità di cui avevano bisogno e pensavano quasi di possedere più, inghiottite dalla vita che le rende più dure per vari e tanti motivi.
Penso di essermi più interessato al carattere di Helena, a tratti un po' squilibrato e pericoloso ma comunque tormentato e bisognoso di un solido appoggio come la sorella per non andare fuori controllo.
Vivere in un ambiente bigotto come quello della clausura, con la sola musica pronta a consolarla e al contempo isolarla da un mondo troppo cattivo per lei, che sarebbe stato capace di inghiottirla se non fosse stata troppo forte per andare avanti.
Helena e Sarah sono (qui azzardo, secondo la mia visione) quasi due facce opposte della stessa medaglia che possiedono una la personalità diversa ma complementare dell'altra ma proprio perché appartenenti ad una stessa entità l'una è come se non possa vivere senza l'altra.
Infatti per me sono diverse ma non opposte, perché ci sono dei gesti (come il contare i capelli su tutti) e modi di parlare e rivolgersi che fanno intendere quanto tutto sia cupamente bello tra di loro, con i respiri e quei gesti fisici necessari per sentire la presenza altrui e cibarsene, senza arrendersi alla vita e alla sua crudeltà.
Il pezzo finale dove si addormentano insieme è infatti molto intimo, costellato di quell'innocenza che solo in quell'istante possono afferrare e fare loro e penso sia il fulcro di questa one-shot perché ne spiega totalmente l'essenza, descrivendo la parte più vulnerabile e umana del tutto.
Mi spiace non poter dire nient'altro oltre al fatto che è una shot pulitissima a livello grafico/ortografico perché non conosco la serie e di conseguenza le ragazze in questione.
Però sappi che mi hanno intrigato molto e in quest'atmosfera introspettiva e dove i dialoghi svolgono un ruolo cruciale te la sei cavata con molta maestria e precisione, dando un'impronta caratteristica a due sorelle donne, unite e piacevolmente uniche al contempo.
Complimenti sinceri!

Un abbraccio,

Watashiwa