Recensioni di ily 29

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Recensione alla storia Heavy In Your Arms - 03/11/13, ore 10:04
Capitolo 30: Lui - Epilogo
E anche questa volta siamo arrivati alla fine...
E (anche questa volta!) con le lacrime agli occhi e un profondo – quanto irrazionale – senso di tristezza.
Non lo so, ti sembrerò probabilmente una squinternata (ma tanto ormai avrai di sicuro imparato a conoscermi xD), ma ogni benedetta volta che arriviamo a questo punto (e considera che io ti seguo da All we are, per cui è da un po’ che devo sorbirmi questi tuoi finali :P) io mi sento male.
Ma proprio male.
E tutto questo, nonostante l’epilogo sia bellissimo, nonostante la storia abbia preso una piega assolutamente deliziosa e si prospetti una vita serena e tranquilla per questi personaggi.
Boh, sarà probabilmente il pensiero che non ci delizierai più con altri capitoli su di loro che mi mette tanta pena... Non lo so nemmeno io! :)
Va bene, *respira profondamente* resta comunque il fatto che tu sei sempre uno splendore di autrice tesoro, che scrivi tremendamente bene e, anzi, migliori ogni storia, ogni capitolo di più, che ci permetti di affezionarci in modo totale ai tuoi personaggi, che ci presenti sempre trame attraverso le quali ci insegni che l’amore trionfa sempre, che senza il rispetto e la fiducia reciproca non c’è rapporto che tenga, che una vita arida e senza ideali equivale ad un’esistenza vuota e, permettimi di dire, inutile.
Quindi, ho trovato la risposta alla domanda che mi martella il cervello ogni volta che penso al motivo per cui sono diventata così tanto dipendente (perché ormai è di dipendenza che stiamo parlando :D) dal tuo mondo, da ciò che scrivi e da come lo fai... E’ perché quello che racconti è pieno di speranza, di amore, di buoni principi, di persone che riescono a cambiare veramente per la persona a cui darebbero la propria vita.
E sono queste, purtroppo per te :P, le storie che mi appassionano, che mi fanno tornare un sorriso dopo averle lette, che quasi mi rincuorano, perché mi fanno capire – o perlomeno sperare – che dopo un brutto momento, ce ne saranno altri 100 che mi faranno completamente dimenticare di tutte le cose negative.
Okay, al momento starai pensando che mi sono appena fatta un cannone :DD e non potresti avere meno torto! Ahahhahaha :D
Cioè aspetta, sulla canna hai torto (a malapena so accendere una sigaretta -.-), però non avresti di certo torto a pensare che la mia testa ogni tanto (?) esce dal seminato.
Perché è così che funziona! AHAHAHA
Poi certo, se ci metti che è domenica mattina e che sono più sconvolta del solito, allora tutto ti sarà MOLTO più chiaro!!! ;)
Va bene, ho divagato come al solito... Ho scoperto di avere una capacità particolare ad utilizzare ventordici parole per esprimere un concetto che potrebbe essere facilmente sintetizzato in una frase: sei un’autrice (e una persona) strabiliante, e non potrei essere più felice di averti scovato.
Ooooooh, l’ho detto e adesso mi sento meglio! xD
Tesoro, non so che altro dire – strano ma vero :D.
Ti rinnovo solamente i miei complimenti per il tuo modo di essere, di scrivere, di vedere le cose, e ti ringrazio veramente per continuare a coinvolgerci in questa tua avventura che spero, proprio dal più profondo del cuore, ti porti lontano, ad avere tutto il successo che meriti.
Perché non ci sono tante persone come te, questo te lo posso assicurare.
Ti mando un bacione enorme e ti preannuncio già che in giornata arriverà la recensione anche per quell’altro capitoletto che mi ha già sconvolto l’esistenza! :D

Ps: Rileggendo quello che ho appena scritto, mi sono resa conto di non aver detto niente circa l’epilogo... Onestamente non ne ho trovato l’esigenza. E’ il naturale compimento di una storia fantastica (la loro) che ha visto concretizzarsi un progetto di famiglia, di vita insieme. E la presenza delle piccola Sophia non ha fatto altro che rendere tutto ciò ancora più vero e più splendido!

Detto questo, me ne vado davvero, te lo giuro! ;)

Ti adoro <3
Ily
Recensione alla storia Heavy In Your Arms - 18/10/13, ore 20:58
Capitolo 29: Tua
Tesoro bello, ci siamo già dette tutto e molto di più probabilmente, quindi (almeno per questa volta xD) cercherò di essere breve e concisa.
Ho pianto, ho pianto tanto in questo capitolo.
Ti chiederai il motivo.
Beh, credo di aver pianto per tante cose messe insieme: per il fatto di essere arrivati al capolinea, perché questa storia ha rapito ogni mia più piccola emozione ed attenzione, perché è stata un' esperienza spossante (nel vero senso della parola) quanto intensa, perché abbandonare due personaggi che hai tanto amato è sempre di una tristezza incredibile e per tante altre ragioni che, ora come ora, non sono nelle condizioni di trovare.
So che anche che in tutti gli ultimi capitoli delle tue storie finisco per dire sempre le solite cose... Sono noiosa :D, ma il senso di vuoto è sempre una costante in queste situazioni! 

"Già nel suo primo istante di vita aveva capito che, nonostante tutto, l'unico posto davvero sicuro in tutto il mondo, era tra le braccia di un uomo che conosceva appena, ma che aveva già imparato ad amare, proprio come era successo a me."
Non c'entra nulla con il discorso che ti ho appena fatto :), ma ho trovato questa frase di una bellezza sconvolgente... Probabilmente (anzi, senza il probabilmente), arrivata a questo punto ho toccato il punto massimo della disperazione. I singhiozzi sono usciti incontrollabilmente e vabé, darsi un contegno è stata una cosa dannatamente difficile! :D
Anche perché, riflette bene tutto quello che ci hai raccontato fino a adesso, la loro storia, il loro amore, tutto ciò che hanno saputo costruire insieme... Boh, non sarai della mia stessa opinione, ma io queste parole le ho trovate assolutamente illuminanti!

Okay tesoro, ho promesso di essere breve e, almeno per i miei standard, lo sono stata. ;)
Quindi non mi rimane che salutarti, mandarti un bacione grande grande :) e morire dalla curiosità di conoscere ciò che la tua *sempre più* brillante testolina ha partorito (mi riferisco alla nuova storia ovviamente!).

Un bacione tesoro <3 <3
Ily
Recensione alla storia Heavy In Your Arms - 11/10/13, ore 19:25
Capitolo 28: Bambino
Tesorino dolce, eccoci qua!
Sono in ritardo come mio solito (l’anticipo della settimana scorsa è stato solo un’eccezione a conferma della regola purtroppo!), ma, visto che conosci a memoria tutte le mie scuse e le mie giustificazioni, sarò buona e non te le ripeterò! :)
Allora... Ti continuo a dire che con lo scorso capitolo mi hai veramente lasciato con l’amaro in bocca.
Cioè, non si possono finire i capitoli in quella maniera, proprio N-O-N-S-I-P-U-O’!!!! xD
Però tu l’hai fatto ugualmente! Ahahahahhha :D
Fortunatamente (per te xD), ti sei rivelata sadica solo per metà... Lo saresti stata (e lì suppongo che avresti perso *ma proprio fisicamente* la stragrande maggioranza delle tue lettrici!) solo nel caso in cui questo capitoletto si fosse rivelato un’ecatombe, con tanto di aborto, liti furibonde, tentati suicidi (ovviamente i nostri AHAHAHAH) e chi più ne ha più ne metta!
Il lieto fine però non distoglie comunque l’attenzione dalla profonda angoscia che trasuda dal primo centinaio di righe.
Hai scavato veramente nelle cavità più profonde di questi personaggi, ogni capitolo di più, e, nonostante tutto, ci fai scoprire sempre qualcosa di nuovo, qualcosa che magari era stato solo accennato, che era rimasto latente, ma che non era stato ancora rivelato.
Vediamo Kristen e Robert in una situazione ad alto rischio, più rischiosa di qualsiasi altra situazione si siano mai ritrovati a vivere.
Lei si scopre (come spesso accade) combattuta tra la sua anima razionale, che cerca di farla convincere che non è stata colpa sua, che situazioni come questa accadono a chiunque, che è giovane ed in salute, che riuscirà a portare avanti la gravidanza e dare alla luce suo figlio, e l’altra, l’istinto, che non le permette di respirare, che la trascina in un mare di cordoglio e sofferenza, che la fa annegare nel più puro e profondo senso di colpa, per non aver ascoltato le rassicurazioni di suo marito, per aver banalizzato la propria condizione, per aver messo (almeno incoscientemente) al primo posto sé stessa e la sua realizzazione professionale, per aver portato avanti quel sogno di una vita finalmente diventato realtà, a scapito dell’integrità fisica e psicologica della famiglia che, con molto sforzo, sta cercando di creare insieme a Robert.
Divisa, confusa, frustrata, immersa in una realtà surreale, dove non riesce nemmeno a distinguere la realtà dall’incubo, vorrebbe solo essere rassicurata, tranquillizzata, confortata dall’unica persona che detiene il potere di rassicurarla, tranquillizzarla e confortarla, dall’unico che può farla sentire meglio con uno sguardo, una carezza, un abbraccio.
Dall’altra parte, però, Robert rappresenta anche l’ultima persona in grado di starle accanto.
Allo stesso modo di Kristen, anche lui è frustrato, confuso, inerme di fronte alla situazione che, al di là di ogni aspettativa, si trova a dover affrontare.
E, come hai scritto tu, decide di mollare, di cedere allo spavento che lo attanaglia, di abbandonare razionalmente le due persone che ama di più al mondo per proteggersi, per sottrarsi ad una situazione che sa di non saper gestire, per fuggire da un possibile dolore che, con un’altissima probabilità, finirebbe per dilaniarlo.
Beh, potremmo discutere all’infinito sulla liceità del suo comportamento, e comunque non giungeremmo ad alcuna conclusione.
E’ una di quelle esperienze che o si prova sulla propria pelle oppure sulla quale è difficilissimo riuscire a dare un parere oggettivo.
Ti posso dire solo che non mi sento di condannare Robert.
Siamo umani e la paura, in tutte le sue specificazioni, è un tratto così dannatamente umano di cui tutti, volenti o nolenti, finiamo per esserne vittime.
Ha conosciuto il significato della parola “terrore”, è stato completamente stravolto da questo sentimento, talmente tanto da perdere ogni briciolo di razionalità, tanto da concentrarsi, per un solo attimo almeno, solo su se stesso e sulla sua incolumità.
E’ anche vero che non tutti i mariti, in una situazione simile, avrebbero dimostrato un grado così alto di immaturità, fragilità (o, per meglio dire, debolezza), viltà.
Altri avrebbero preso il coraggio a quattro mani e sarebbero stati accanto alla persona che tanto dicono di amare.
Perché poi, alla fine dei conti, l’amore, se c’è, si manifesta anche in casi limite come questo...
Kristen non avrebbe potuto sottrarsi in nessun caso.
Lei è fisiologicamente “costruita” per sopportare drammi come questo, senza possibilità di fuga, senza rifugi in mondi sconosciuti.
E’ un dovere il suo quello di affrontare la realtà, in qualsiasi forma si manifesti, quello di non crollare, quello di essere forte per se stessa e per chi, purtroppo, non lo è.
Lei lo sa ma, come hai scritto tu stessa, la consapevolezza non rappresenta una consolazione.
Anzi, probabilmente aiuta solo a rendere il suo compito ancora più amaro.
Vabé, stare insieme ad una persona è probabilmente una delle cose più difficile che esistano (probabilmente seconda solo al crescere un figlio) e niente, bisogna armarsi solo di tanta pazienza! Ahahahhahha :D
Dirai che ho scoperto l’acqua calda :D, però questa è una conclusione a cui sono arrivata già da un po’ e, stranamente, ogni cosa che mi capita di leggere, di avere sotto gli occhi, di vivere nell’ultimo periodo conferma sempre di più la mia teoria.
Per quanto riguarda la riappacificazione finale, penso che sia una delle più belle atmosfere romantiche tu abbia mai creato in un capitolo...
In quelle venti righe c’è tutto: dolore, terrore, ansia, perdono, speranza, fiducia e tanto, tantissimo, tantissimissimo amore! :))
Quindi niente, questo per dirti che, purtroppo per noi, si vede che la storia è giunta agli sgoccioli... :”-(
Ma d’altra parte, sono arrivati ad un grado di comprensione l’uno dell’altra che fa quasi paura da quanto è intenso, profondo, da quanto non ci sono più segreti e dove gli occhi e i gesti parlano già molto più delle parole.
Donc, credo che ci sia ormai più poco da snocciolare...
Oddio, che tristezza!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :”-((((((((((((((((((((((((((
Vabé dai, prima che comincino i singhiozzi, me ne vado tesoro...
Ovviamente mi scuso per le scemenze che sicuramente ti avrò scritto (non rileggo mai quello che scrivo, quindi boh, ho i miei seri dubbi che tu ne possa trarne qualcosa di sensato! :D) e per la lungaggine dei miei discorsi che sono di una noia fatale.
Per fortuna, tu sei speciale e dalle mille qualità e sai apprezzare anche l’inapprezzabile ;D... Questo fa di me una lettrice particolarmente fortunata! ;)
Okay tesoro, allora ci sentiamo presto!!!
Ti voglio bene, sinceramente.

Un bacione grande grande <3 <3
Ily
Recensione alla storia Heavy In Your Arms - 30/09/13, ore 19:41
Capitolo 27: Cuore di pietra - Heart of Stone.
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Cioè, sono seriamente e sinceramente senza parole.
Io non so Lu come tu faccia a sentirti a posto con la coscienza dopo averci lasciato in questo modo, veramente, non lo capisco proprio! xD
No vabé, a parte gli scherzi, sei stata proprio una strega stavolta! Ahahah :D
Ma dico no, prima arrivi a farci pregustare un finale quasi bucolico, e poi ci annienti con questa fine che, sarebbe potuta essere strappalacrime, se queste non mi si fossero proprio congelate all’interno dei bulbi oculari...
Mah, sei perfida :P, e questo è tutto!
Allooooora, partiamo dal principio.
Ho un piccolo appunto da farti... Cioè, sei stata così insensibile :D da dispensarci dalle mille lacrime che avremmo versato in un ipotetico capitolo tutto incentrato sul loro matrimonio.
Hai risolto la cosa in una decina di righe e, se una parte di me ne è contenta perché, pur avendo condensato la descrizione in così poche parole, sei riuscita a rendere l’idea, a farmi emozionare :), senza cadere nella banalità e senza appesantire la storia, l’altra però, permettimi di dirti tesoro mio, che ti strozzerebbe! AHAHAHA
Sei senza cuore.
Io già ero nella condizione psicologica di crogiolarmi in un pianto senza fine leggendo del loro matrimonio, con una bella scorta di scottex a portata di mano, con gli occhi ridotti a due fontane, il cuoricino che batte come le ali di un colibrì, il mascara colato fino agli occhi, e tu, brutta carognetta che non sei altro :D, mi hai tolto questa gioia.
Basta, l’hai fatta troppo grossa stavolta. Mi sa proprio che non te la perdono... :P
Per tua fortuna, e tanto per indorarci la pillola, hai inserito tante scenette graziose :D (cioè, non so se la parola “vasca da bagno” ti suggerisce qualcosa ahahahahah) che sono state molto apprezzate. Ecco, probabilmente grazie a quelle hai riguadagnato qualche punto.
Poi poi poi, la notizia delle notizie... Kristen è INCINTAAAAAAAAAAA!!!! :D
Oddio mio chicca, con questa cosa mi hai definitivamente sconquassato.
Che poi, a pensarci bene, era una cosa del tutto naturale.
Non inserisci mai niente a caso ;), quindi il fatto che un paio di capitoli fa questo argomento fosse stato toccato con una certa “veemenza”, non poteva che farci pensare che prima o poi il lieto evento sarebbe accaduto.
A mia discolpa, posso solo dire che Kristen mi era parsa abbastanza irremovibile sull’argomento, quindi boh, non credevo che l’effetto-Walt avesse cambiato COSI’ tanto le cose.
Anyway, la cosa mi ha riempito di felicità fino all’ultima, infausta riga... Lì c’è stato il tracollo!
Ma andiamo per gradi, tanto ho tutto il tempo per farti sentire in colpa. Ahahahhah
Nicholas... Il tuo Nicholas è una persona veramente meravigliosa.
So di averlo difeso in più di un’occasione, soprattutto dopo aver scoperto la sua viscerale quanto, permettimi il termine, “torbida” passione per Robert, ma non posso trattenermi dal dire che è un amico stupendo. E’ riuscito a creare un equilibro tra il sentimento eterno che prova nei confronti di Robert, l’assoluta convinzione che non c’è alcun tipo di possibilità che questo amore germogli e la profonda e sincera amicizia che lo lega a Kristen...
Lui riveste i panni dell’amico, uno di quelli onesti, fedeli, leali che metterebbero a rischio la propria vita pur di non causare alcuna sofferenza alla persona a cui tengono.
Beh, è una gran persona, su questo non c’è alcun dubbio!
Una persona dotata di un autocontrollo unico, che ha preferito spianare la strada alla persona che ama e alla sua compagna, piuttosto che attaccarsi a stupide vendette e inutili ripicche, che sarebbero servite al solo scopo di allontanarlo da Robert e ad alimentare il suo astio.
Sono sicura che una scelta del genere possa rappresentare un enorme sacrificio, quasi un tormento... La cosa positiva è che, in maniera del tutto inaspettata, ha saputo trarre il meglio da questa situazione, guadagnandosi molto e tutto insieme, in molti modi diversi.
Vabé, non ti dirò quanto mi sono praticamente pisciata addosso dalle risate quando ho letto del siparietto che aveva messo su con Deena... :D
Leggere di una Kristen spaventatissima, agitatissima, sull’orlo dell’esaurimento nervoso :D, che trova, in compagnia di un decisamente più rilassato Robert, questi due a copulare amabilmente in una mezza specie di sgabuzzino, dietro ad una tenda, nella penombra, è stato stupendo.
Boh, me la sono immaginata e non ci riprendevo nemmeno fiato! AHAHAHHAHAHAH
Poi, l’apice della mia risata isterica l’ho raggiunto nel momento in cui Kristen, all’interno di una cornice che ha tutti i tratti dell’assurdo, trova la forza di compiacersi del fatto che avevano almeno rimesso apposto l’abito: “...se non altro, entrambi hanno avuto la decenza di mettere il mio vestito su una gruccia in modo che non si stropicciasse.”
Cioè, AHAHAHHAHAHAHAHAHHAHAHHAHHAHAHHAHAHH
Okay, lì sono ufficialmente morta e risorta! ;)
Va bene, dopo aver scritto una bella marea di cazzate :D, direi di fare la seria e darti una motivazione per non cancellarmi dagli amici su facebook! :DD
Hai accennato al fatto di aver ampliato una parte che io stessa avevo suggerito nella precedente recensione... Beh, ti ho già parlato della mia memoria ahimé abbastanza corta :), quindi in questo preciso momento non mi ricordo proprio parola per parola quello che ti ho scritto :D, ma suppongo che la parte a cui facevi riferimento fosse questa sorta di dualismo nella personalità di Kristen, dove cercano di convivere (non senza un certo sforzo, per la verità) il suo animo da fanciulla, piena di incertezze e spaventata dal domani, e la donna che si appresta a diventare, quella che ha scoperto di avere una forza interiore incredibile, che è capace di fare cose che non avrebbe mai immaginato, che decide della sua vita giorno per giorno, senza preoccuparsi di non poter sopportare sofferenza, perdite, dolori e dispiaceri, almeno finché avrà al suo fianco la persona che ha permesso e alimentato, anche senza volerlo, questa maturazione.
Cioè, io almeno penso che sia questa la parte a cui ti riferivi :D... Se non fosse così, aspetto con ansia tue delucidazioni!
Ecco, ho aspettato questo momento conclusivo per parlare dell’ultima parte, che è stata veramente un colpo al cuore, e non scherzo.
Già da quando ho letto la parola “presentimento”, mi si è letteralmente gelato il sangue...
Sapevo che sarebbe successo alla fine, che tu non saresti stata così benevola con noi (anche se confido ancora nel tuo <3 dolce e sentimentale), che uno shock del genere era palpabile, MA non posso negarti che fino all’ultimo ho pregato, sperato che non succedesse, che quella perdita restasse al suo posto... In alternativa, avevo già pensato ad un finale in cui, se proprio volevi inserire una scena sanguinolenta, appariva tipo un’Olivia che cadeva “accidentalmente” dal terrazzo :D, e si sfracellava come un fico che cade dall’albero.
Non sarebbe stata una cosuccia un po’ più allegra?!
E invece no, te lo eri messo in testa e così è stato...
Boh, sarà che io su questi discorsi sono particolarmente sensibile :) (cioè, a dirla tutta, mi sono accorta di essere suscettibile in un’infinità di discorsi xD), e quindi il pensiero di una creaturina che se ne va prima del tempo mi mette sempre parecchia tristezza.
Comunque, ti ribadisco che sono convinta sia tutta una tua montatura per farci stare un po’ sulle spine questa settimana...
La prossima avremo un bel pargoletto in salute! :D
Tesoro dolce, anche questa volta ti ho riempita di chiacchiere, quindi chiudo, ripetendoti che sei dolcissima e che è impossibile non affezionarsi a te, anche a distanza! :)
Ps: Hai visto quanto ho recensito in anticipo?? ;) Devi essere fiera di me ahahahahha

Love you so <3
Ily
Recensione alla storia Heavy In Your Arms - 26/09/13, ore 21:53
Capitolo 26: Nelle tue braccia.
Tesoro, come ti avevo promesso, eccomi qui! :)
So che tu non vuoi che mi scusi, ma sappi che mi sto veramente trattenendo a stento... Cioè, rimanere in pari con quello che scrivi, dirti il mio parere, leggere le tue risposte (che, peraltro, sono sempre meravigliose e decisamente chiarificatrici) non riesci ad immaginare nemmeno quanto sia importante per me.
E il pensiero di non riuscire ad adempiere a tutte queste cose mi intristisce da morire... Se potessi, ti giuro che farei solo questo! :)
Purtroppo (o per fortuna) la vita è fatta di tante cose, e per quanto cerchi sempre di organizzarmi, non riesco sempre a fare tutto o, almeno, a fare tutto esattamente come vorrei.
Ti ho già detto che scriverti quattro scemenze solo per farmi viva sarebbe una cosa veramente squallida. Ti farei perdere del tempo inutilmente per rispondermi, e questo proprio non mi va.
Quindi niente, spero mi apprezzerai, anche se non mi faccio sentire con una costanza paurosa :), però, vabé, per il momento è così...
Okay, adesso andiamo al sodo.
Onestamente, mi è piaciuto, ma veramente tanto, il modo in cui sei riuscita a riallacciare un episodio di “poco valore” e non propriamente recente come il primo incontro tra Kristen e Walt con tutto lo strazio che hai descritto in questo capitolo.
Veramente, ti faccio i miei complimenti! ;)
Se non avessi spiegato il “legame” tra i due, io non sarei sicuramente riuscita da sola a collegare questo Walt con il ragazzino goffo ed impacciato che si era fatto imbambolare da Kristen.
La cosa che però più mi ha colpito della prima parte del capitolo, che è anche la prova di quanto la mia mente sia contorta :D, non è stata tanto il rapimento in sé per sé, quanto la riflessione che Kristen fa, circa la sua esistenza fino a questo momento, la sua relazione con Robert, il sentimento che prova per lui, insomma, circa TUTTA la sua attuale vita.
Come ci hai spiegato tu, in quasi 30 anni di vita Kristen non è riuscita a fare quello step successivo, a compiere quel passo, che l’avrebbe portata finalmente ad avere quella sicurezza, quella consapevolezza di sé, delle sue capacità, della ragazza che è e della donna che potrà diventare. E
non è riuscita ad oltrepassare questo sottile confine nemmeno con Robert accanto.
Come ci hai detto tu stessa, nessuno dei due è realmente andato oltre. Certo, sono stati fatti sicuramente dei passi avanti, da parte di entrambi, ma queste piccole spinte verso il cambiamento sono state costantemente minate e ridimensionate da cadute abissali, che, non solo hanno messo a repentaglio, in più di un’occasione, l’effettiva riuscita della loro relazione, ma hanno altresì messo a rischio tutti i piccoli pezzi del loro personale puzzle che erano riusciti, non senza sforzo, a rimettere insieme.
E’ bastato uno scossone, per quanto psicologicamente destabilizzante, a far cambiare tutte le carte in tavola.
E’ stata proprio una situazione estrema, in cui Kristen si è ritrovata esattamente sul filo di un rasoio, in perenne bilico tra la vita e la morte, a far avvenire una vera e propria epifania. Kristen, avvolta dalla paura di perdere tutto ciò per cui aveva lottato tanto valorosamente, si trova schiacciata dalla consapevolezza di non aver concluso niente, di aver vagato tanto, senza una meta, e non aver conseguito assolutamente niente di costruttivo, di non aver messo le basi per nessuna cosa, troppo spaventata dalla paura di cadere, di farsi male, di mettere radici per sperimentare, per provare a realizzare i suoi sogni.
Beh, io credo che sia una paura comune a tutti gli esseri umani...
L’incertezza nel futuro blocca chiunque, dal più avventato al più posato. Tutti, almeno una volta nella vita, hanno avuto paura di prendersi le proprie responsabilità, di prendere decisioni definitive, di fermarsi senza andare alla disperata ricerca di qualcosa di più.
Credo (poi tu mi dirai se sto sbagliando) che tutto ciò si possa riassumere nella paura di diventare adulti. Kristen è ancora combattuta e, in qualche modo divisa, tra il suo sentirsi ancora profondamente figlia, alla ricerca del consenso e dell’affetto della famiglia, e il desiderio di un’autonomia completa, che vada ben oltre il semplice dividere un appartamento con un’amica o essere economicamente indipendente.
A mio avviso, uno dei problemi maggiori, e probabilmente anche il più banale, di questo personaggio sta proprio in questo. D’altronde, vista la parziale “assenza” di una figura genitoriale da emulare, da vedere come una guida, questa ragazza è dovuta crescere in fretta, imparando fin da subito ad assecondare genitori, sorelle, parenti, come fossero tutti dei bambini da viziare. Nessuno l’ha consolata quando ne aveva realmente bisogno, nessuno è stato capace di mettersi nei suoi panni, vedere le cose dal suo punto di vista, capire i suoi bisogni, spronarla a realizzare i suoi sogni, qualsiasi essi fossero. Probabilmente, le uniche persone che le sono state vicine in questo senso, e dai quali Kristen ha saputo assorbire presumibilmente le lezioni più importanti della sua vita, sono stati Deena prima e Robert poi.
Okay, tutte queste chiacchiere per dire appunto che non è sconvolgente il fatto che, proprio in uno dei momenti peggiori, Kristen abbia compreso una verità che non era riuscita a cogliere precedentemente. Un’altra cosa che mi ha colpito (e anche intristito in realtà) sono stati i suoi pensieri.
Non è stata tanto a preoccuparsi di salvarsi la pelle, o almeno non per salvarla fine a sé stessa. Voleva uscire viva da quel bagno per non condannare Robert ad una vita straziante ed infelice dopo la sua morte. Ha pensato a quanto si sarebbe sentito in colpa, a quanto avrebbe rimpianto di essersi lasciato ossessionare fino a quel punto da lei, a quanto avrebbe odiato sé stesso per averla messa in pericolo, a quanto non avrebbe digerito di essersi impossessato della sua vita per poi vederla morire nel peggiore dei modi, senza nessuno su cui sfogarsi, cui prendersela, se non con sé stesso...
Io lo amo più di me stessa, Ellen; e lo so da questo: tutte le sere io prego di potergli sopravvivere, perché preferirei essere infelice io, piuttosto che saperlo infelice. È la prova che l'amo più di me stessa.
Questo è quello che mi è venuto in mente non appena ho letto quella parte del capitolo.
Come quello che hai descritto tu, anche l’amore tra Catherine e Heathcliff va aldilà di ogni logica, di ogni razionalità. Va così aldilà da superare la morte stessa. Ed è un amore così forte, così alienante da riuscire a dimenticare completamente chi si è, per concentrarsi esclusivamente sui bisogni dell’altro, sui desideri dell’altro, sulla sua felicità, come se tutta la sua vita dipendesse dalle nostre mosse, decisioni, scelte.
Mi fa intristire questa cosa, perché sono sempre più convinta che sentimenti come questo possano esistere solo in queste storie, dove c’è sincerità, onestà, dedizione, pazienza, rispetto, amore.
Nella vita reale tutto si fa molto più confuso e nebuloso!
Va bene tesoro, ho scritto troppo anche questa volta...
Ti mando un abbraccio fortissimo e ci sentiamo (spero) presto! ;)

Un mega bacio <3
Ily