Recensioni di meiousetsuna

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Recensione alla storia E' uno strano dolore, morire di nostalgia - 21/07/18, ore 09:43
Capitolo 1: E' uno strano dolore, morire di nostalgia
Valutazione del contest. Scegli il tuo premio! di Setsy
ninety nine/katniss_jackson con: È uno strano dolore morire di nostalgia

Grammatica: 4.55/5
porta con sè non solo = sé
E' uno strano dolore = la È con l’accento, non l’apostrofo
Sviste per le quali non sottraggo punteggio:
Basta poco-  = va sempre usato il trattino dei caratteri speciali — e prima e dopo va dato uno spazio (tutte le volte)
Stile: 14.75/15
Questo stile ha un ritmo equilibrato, non troppo lento e neanche troppo incalzante, movimentato nell’introspezione più che nei fatti, grazie a quell’entusiasmo puro dell’anima dei tuoi protagonisti che li mantiene tutti nel regno dell’infanzia. Le singole parole che hai scelto sono così… giuste. Si respira la primavera eterna che si rinnova quando si riesce a riportare su carta la magia dei migliori Disney; ho sentito quell’attimo felice che rende una fiction particolare malgrado una trama un po’ scarna perché una relativa semplicità lascia spazio al lettore per cercare — o ricercare — delle sensazioni personali.
Il prompt forse non spetterebbe a me commentarlo perché era scelto per un altro contest, ma l’ha usato talmente bene che non posso esimermi! È difficile dire se era nato per questa storia o la fiction è nata da esso, ma non importa capirlo.  È quasi la sintesi poetica del contenuto della tua storia, aderente per emozione e significato.
Il lessico non è particolarmente ricercato, ma è curato sia nelle descrizioni dello sfondo che nei dialoghi.
C’è solo un piccolo rallentamento nella scena centrale dove le parole “famigliare” e “bambino” sono ripetute molte volte; non tanto ravvicinate da essere un errore, ma frequenti per l’estetica del testo. Per il resto i termini sono adatti ai personaggi, alla loro età, e non ci sono cadute nel fluire della narrazione.
La parte finale è così tenera: il gesto di Mary di accoccolarsi per trovarsi occhi negli occhi con Bert è così intimo da parte sua, rispetto al suo contegno inglese che riesco a immaginare che lo farebbe solo per lui…
IC: 20/20
Teneri e unici come nel canone, i tuoi personaggi lasciano quel sorriso malinconico che resta dopo aver visto il film, sono davvero perfetti. Bert, protagonista principale, è quasi spaventoso nella sua credibilità. Umano, solare, simpatico, è il più adatto a parlare con un bambino nel suo linguaggio perché nel suo cuore non è mai cresciuto del tutto, in senso positivo, ovvio. Non è cinico, disincantato, arreso allo squallore della realtà, del mondo che segue solo le regole dei forti. Regala un sorriso con un cartoccetto di caldarroste e si interessa della sorte dell’altro piccolo spazzacamino, nel quale vede se stesso. Non rivede, vede, perché sono così simili, l’età formale non crea tanto divario come sembrerebbe. La sua è quel tipo di tristezza che si definisce dolce, che quasi non vorresti far andare via. Mary si vede meno, ma è uno splendore. Malgrado si mostri un pelino più accondiscendente, morbida rispetto al canone assoluto, tengo conto del prompt che hai avuto e che ti ha fatta virare verso una nota più delicata.
Naturalmente non si fa prendere in giro dal “non ha più importanza” ma decide di aspettare, perché lei è percettiva e sa sempre cosa è meglio fare. Loro che si guardano negli occhi si scrutano fino nell’anima. Mi ha catturata.
Trama: originalità e/o aderenza al canone: 14.25/15
Anche se con grande dispiacere devo dire che questa splendida trama si discosta di un bel pezzetto da quella originale. Almeno non mi risulta che i genitori di Bert siano arsi in un incendio e che lui sia stato così maltrattato nell’infanzia, e abbia sofferto tanta fame e freddo. Ovviamente, però, quella che descrivi è la più probabile della verità, il conto torna così, non con le visioni ― ma qui non possiamo protestare ― disneyane della realtà storica e sociale. Il dipanarsi della trama dipende tutto da questo presupposto, e sei stata aiutata dal meraviglioso IC dei personaggi. Bert sarebbe così; non cercherebbe rivalse dalla vita, ma vorrebbe abbellire quella degli altri. Tutta la scena col bambino potrebbe essere uno spin-off perfetto; anche il finale, che pare aprire uno spiraglio alla coppia Mary/Bert… bè, sarebbe bello. Non impossibile in senso stretto: vogliamo provare a volare?
Titolo:5/ 5
Il titolo non è “tuo”, ma pazienza; molte volte le citazioni sono molto più indicate di qualcosa di originale, poi se era un obbligo di contest precedente, tanto più. È talmente aderente che non potevi fare di meglio. Dolce, malinconico, parla ai ricordi dei lettori, purché questi abbiano vissuto almeno un po’. Dico vissuto davvero. Pensando ad un seguito ― che per altro è in uscita ― questa frase potrebbe essere il titolo d un brano della colonna sonora.
Gradimento generale: 5/5
Sono stata trasportata nel mondo di Mary Poppins come poche volte! La trama è calibrata, i personaggi così puri e credibili, e lo stile rimanda a una versione moderna di Dickens, con la sua attenzione alle sofferenze dei più piccoli e indifesi. Di solito per “colpire” il lettore si grida di più, ma qui non è servito.
È struggente questa fiction, questo finale dolce amaro. Bert non perderà Mary, ma neppure la avrà mai, credo. Incantevole
Totale: 63.55/65

 
 
Recensione alla storia Vento dall'Est - 21/02/18, ore 11:06
Capitolo 1: Vento dall'Est
Settima prova del contest: Ten litte Indian Boys
AcquaSaponePaperella con: Vento dall’Est
Grammatica: 4.80/5

dopodichè = dopodiché, con accento acuto. In genere, ottima: basta fare attenzione
Stile: 14.85/15
Delizioso, disneyano ma con quel tocco astratto dato dal personaggio non soltanto non umano, ma con una specie di doppia natura. In questo caso specifico le frasi brevi sono ideali, perché non è Mary ― che è una donna dalla parlantina (super)sciolta, come sappiamo ^^ ― ad esprimersi.
È come se i pensieri dell’ombrello/pappagallo fossero insieme profondi, perché è intelligente, ma brevi e molto scanditi, per la sua rigidità, proprio quella del materiale; funziona! Com’è scritto su CD di Aladdin, per omaggiare la scomparsa di Ashman: “grazie ad un uomo che ha dato a una Sirenetta una voce, e a una Bestia, un cuore” qui l’ombrellino dirà: “grazie a una Autrice che ha dato ad un Pappagallino un’anima”. Sono davvero colpita. Restano due piccole perplessità che mi hanno impedito di dare un voto pieno; una è più ovvia, in un componimento con un linguaggio curato come questo, dire “io e lei” invece di “lei ed io”… è poco da gentleman inglese, come l’ombrello è.
L’altra è la frase finale. E qui mi ero sbagliata: è giusto che Mary non fosse a casa Banks per i bambini: ti ho restitutito 0.10
IC/caratterizzazione: 20/20
Una vera festa. Non è facile rendere protagonisti gli oggetti, lo vedo fare pochissime volte e trovo che quando riesce dia un tocco da fiaba. Cosa caratterizza Mary Poppins? La borsa e l’ombrello magico. Il quale ha con lei un rapporto di simbiosi, qui, che trovo perfetto. Devono fidarsi una dell’altro, per volare…
Anche Mary è IC, pur nell’apparire pochissimo: sbuffa, non è paziente in senso classico, materno, anche se è molto tranquilla e lungimirante. C’è anche una minimale partecipazione di Bert, senza nominarlo: che potevo chiederti di più?
Utilizzo indicazione/prompt/richiesta: 15/15
Questa è la prima drabble consegnata, ma dubito che ci sarà un mezzo di trasporto più fantastico, nel turno. Il viaggio c’è, si attraversa Londra volando, ma di più. Non è perfettamente chiaro da dove arrivi Mary, ma potrebbe essere anche da lontanissimo.
In fondo c’è bisogno che cambi il vento, quindi si presume che serva un aiuto, oltre ad essere un segnale. In più è lo stesso oggetto che racconta la storia ai lettori, quindi c’è una totalità davvero grandiosa in come hai esaudito questa richiesta. Devi essere fiera di questa prova.
Gradimento generale della drabble: 5/5
Mi pare evidente che non potrebbe essere maggiore. Quando si dice utilizzare al meglio un prompt, Acqua-chan! Poi il titolo…mi accorgo solo ora (ma era voluto?) che Vento dell’Est è anche Eurus Holmes, quindi qualcuno di legatissimo a Londra. La nota sarebbe slice of life, ed essendo già un film non c’è bisogno di segnalare il movieverse, ma davvero non posso sottrarre punteggio, stavolta…
Totale: 59.65/60
 
Recensione alla storia La malinconia in un mattino d’autunno - 03/12/16, ore 15:07
Capitolo 1: La malinconia in un mattino d’autunno
tesoro, ormai mi era venuta la fissa di leggere questa storia, non mi aspettavo Mary Poppins... ed ecco che il vento da nord mi ha dato adsl, e sono qui! ci sono piccoli miracoli. a volte *-*
sono quasi inquietata da questa lettura, che chiaramente non ha nulla di "stupidamente" infantile, anzi... mi ci sono trovata tanto
Anche io sono partecipe della struggene decadenza dell'autunno, più del fiorire della primavera. Forse non è il più sano dei sentimenti, ma entra nella mia anima.
Il freddo non così intenso da rendere problematico andare in giro, ma abbastanza da desiderare le caldarroste e accorgersi che le dita sono un po' intirizzite.
I tetti di Londra sono stati in sogno per il piccolo Bert e perchè mai non dovrebbero più esserlo per l'adulto?
chi se non lui è eternamente col naso tra le nuvole?
e forse ci sarà una magia meravigliosa, una ragazza speciale che farà volare aquiloni, persone e tazze di tè.
una delizia, come sempre.
vado a fare il tè, magari lo berrò sul soffitto!
tua, Setsy