Recensioni di Nocturnia

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Ospite a sorpresa - 14/02/14, ore 21:46
Capitolo 1: Ospite a sorprera
Deliziosamente crudele e magnificamente Fiona Goode.
Non sai quanto ho apprezzato questo crossover, perché, diciamolo, le streghe dell'East End meritavano questo e altro.
Mi è piaciuto in particolar modo come hai saputo intrecciare i due universi e, soprattutto, il fatto che la Suprema sia talmente IC da farmela adorare.
Bellissima one-shot, complimenti. ♥♥♥♥

*porge tazza di cioccolata calda*
Recensione alla storia Never Let Me Go - 30/09/13, ore 14:02
Capitolo 1: Never Let Me Go
La mia prima reazione a pelle?
Mi sono messa a gridare Questa storia spacca il culo! per tutta casa. ♥

*si ricompone*

Ci sono tantissimi temi in questa one-shot, dall'abbandono alla comprensione, dall'accettazione al senso della vita stessa.
Bellissimo seguito del finale di American Horror Story, realistico e tragico, i tuoi Tate e Violet non deludono mai.

Seppur nella morte, hai reso benissimo il senso di crescita di Violet, il che mi è piaciuto molto, quasi a sottolineare una possibilità di vita persino nell'eternità.
Uno dei tuoi pregi è quello di narrare a livello comunicativo, chiaro, alternando questo stile a uno quasi poetico, un tipo di narrazione che ti rapisce per la profondità di un pensiero - per la verità di un pensiero - che riesci a racchiudere in poche righe.

L'amore tra Violet e Tate è davvero ben gestito, un esempio di come tra il prima e il dopo ci sia differenza, di come il cuore forse non muti mai alcun animo, ma combattere per esso sia comunque necessario.
Altro punto a favore, che avevo già ribadito in "Monster", è la tua capacità di analisi, quasi scomponessi l'adolescenza, senza mai però spogliarla del suo lato emotivo.
Insomma, io nelle tue storie mi ci ritrovo un sacco.
Grazie di cuore per aver scritto questa piccola perla. ♥ ♥ ♥

*lancia caramelle*
 
Recensione alla storia Monster - 01/09/13, ore 20:14
Capitolo 12: Ricordi
Questa è LA storia, fattelo dire.
L'epilogo, degno compagno degli altri capitoli, ci lascia il punto di vista di chi è rimasto, di chi, volente o nolente, porterà per sempre una cicatrice di quello che è successo.
È una chiusa silenziosa questa, un epilogo che rimane sospeso nell'aria, la polvere dopo la deflagrazione.
È una storia complicata, "Monster", un costante e accurato lavoro di ricerca, di introspezione, di analisi e di limatura continua.
Parte da una domanda semplice, ovvero "come descriveresti l'adolescenza?" e si dirama in mille direzioni.
Ai genitori, che del piccolo mostro della loro adolescenza hanno conservato quella squisita capacità di voltar la faccia e di coprire d'oro persino i ricordi peggiori.
Ai bambini, che ancora non ci sono dentro, e di come il mostro sotto al letto sia già nel loro petto, negli occhi della loro vicina di casa, forse persino nell'amichetto di giochi preferito.
Agli adolescenti, che come carne viva vengono buttati nella vita, troppo giovani per difendersi, troppo vecchi per essere scusati.

Alcune frasi, particolarmente incisive, mi hanno lasciato un senso di profondo disagio, la sensazione scomodo di voler andare a rispolverare la mia adolescenza e scoprire, con orrore, che un mostro lo sono stata anche io.

"Mia figlia apparteneva solo al lato sbagliato del mondo. Quello che noi, da adulti, ci rifiutiamo di vedere. Quello a cui, da ragazzini, non volevamo appartenere."

Il lato sbagliato, il lato giusto. Cosa si è disposti a fare per appartenere a quello che noi riteniamo giusto?
Cosa e, soprattutto, quanto?
Ma, ancora più importante, è davvero quello giusto, oppure la visione distorta d'uno status sociale?

"Significava avere paura dei mostri e cercare di ucciderli non appena si fossero avvistati, senza considerare che basta accendere la luce perché questi spariscano nel buio ormai cancellato."

Bellissima figura.
Avevo subito colto i tuoi riferimenti alle numerose stragi made in USA degli ultimi mesi, per non parlare dell'oscena proposta di armare persino i professori.
Invece che insegnare (fare luce) sul problema, si preferisce armare le persone, rendendole pericolose e prive di giudizio, perché quando è il braccio a rispondere - a sparare - ancora prima della mente, i mostri vivono già in noi, senza alcun bisogno d'essere evocati.

Un riferimento al padre di Suzie che, in maniera toccante, mi ha trasmesso la sensazione di uomo che scorge sotto la superficie, ma non riesce ad andare oltre.
Perfetto proprio perché rappresenta l'impotenza dei genitori e l'epifania di un periodo che potrebbe mutarsi, nuovamente, in tragedia.

Nota sui personaggi, perfettamente coerenti e dolorosamente vivi, nonché sulla questione aperta nel finale.
La guerra non finisce mai.
Oggi è stato Tate Langdon, domani sarà un altro.
Oggi è stato l'amore, domani potrebbe essere l'invidia.
La strage alla Westfield High School è stata una vescica di violenza esplosa con forza dirompente, ma rimane un punto - una piaga - nell'infinita storia delle tragedie americane.
Un punto d'una sutura destinata a non chiudersi mai.

Bellissima. Bellissimo epilogo, bellissima storia.
Valeva la pena di scriverla, valeva davvero la pena di leggerla e viverla.
Complimenti.

*innalza una statua in suo onore e stende il tappeto rosso. Poi spupazza senza ritegno* <3
(Recensione modificata il 01/09/2013 - 08:15 pm)
(Recensione modificata il 01/09/2013 - 08:17 pm)
Recensione alla storia Monster - 24/08/13, ore 20:26
Capitolo 11: Vendette (parte seconda)
Ci vuole una gran forza e una gran capacità d'introspezione, nonché di analisi, per riuscire a scrivere un capitolo del genere.
Le parole scivolano tra un pensiero e un sogno, tra un'immagine e un incubo, tra il vivo - il reale - e il morto.
Matura lentamente questo capitolo, ma si gonfia e si gonfia e si gonfia come una bolla infetta, salvo poi esplodere e dire , il mondo fa schifo e con la tua patina d'oro ci puoi solo pulire l'ammasso di speranze e vite infrante che hai lasciato sul pavimento.

Mi è piaciuto tutto, TUTTO, di questo capitolo.

Dalla tragica Violet all'ottusa ignoranza di Ben e al suo colloquio con Hyden.
Dall'amore che non basta mai al dolore che riempie sempre troppo.
Dalla giustizia che diventa vendetta (o forse lo è sempre stata, ma abbiamo dovuto chiamarla con un altro nome per non sentirci mostri, invece che uomini) alla disperazione assoluta di una generazione buttata.

Ci sono alcune figure, alcuni momenti descrittivi che mi hanno letteralmente estasiato, come quando Tate entra nella scuola

"I nervi grattavano sotto pelle, sfregavano la cute lacerandola dall'interno. Così tesi da spezzarsi da un momento all'altro. Così tesi da sentirne il vibrare durante le ore insonni della notte. La rabbia accumulata, il dolore, l'umiliazione e l'odio avevano scolpito la carne, formando placche ossee là dove dovrebbe esserci la cute. L'orrore si era fatto carne: loro, avevano finalmente risvegliato la Bestia. Loro, avevano richiamato ciò che si era assopito nell'abisso. "

oppure quando Violet si lascia andare agli ultimi sprazzi di vita, agli ultimi ansiti di agonia.

"Una raffica infinita di spari che avevano rimbombato nella sua testa e sembrava non volessero smorzarsi mai.
“No… non… non può… dovevamo sposarci a Las Vegas cazzo!”


Un'attenta lettrice della vita sa che in momenti drammatici, la mente si allontana dal corpo e cerca l'ultimo appiglio di quella che noi chiamiamo 'normalità'.
Davanti all'impossibile - all'inaccettabile - la nostra mente ci regala gli ultimi scampoli di quotidianità e fanno male come il sale in una ferita.

"I mostri, invece, non sanno difendersi dalla crudeltà degli esseri umani.
Per questo muoiono più facilmente
."

La tematica mostro/umano e trattata davvero bene, senza abusi e senza cliché, ma con un fondo di verità inoppugnabile.

"Monster" è davvero un capolavoro, un "mostro", una creatura diversa e fragile e bellissima.
Una creatura capace d'essere altro, d'essere ciò di cui il fandom aveva davvero bisogno, nonché una spietata analisi dell'adolescenza che, già in sé, è un piccolo mostro.

Complimenti, davvero.
Sono sinceramente ammirata per il lavoro da te compiuto, per la forza e la fatica che deve essere costato, ma fidati: è stupendo.

*sparge badilate d'amore e regala gattini pelosi* <3
(Recensione modificata il 24/08/2013 - 11:38 pm)
Recensione alla storia Monster - 19/06/13, ore 17:08
Capitolo 1: Famiglie
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
"Monster" non ha bisogno di presentazioni, perché la storia stessa parla da sola.
"Monster" è, appunto, un piccolo 'mostro' di bellezza e forza, una creatura che è stata capace di crescere e maturare, mostrandoci il lato d'ogni cosa, compresa la vita.
L'autrice possiede una prosa pulita, accorta, ben calibrata.
Non si perde in inutili figure retoriche e nemmeno scivola nella morbosità compiaciuta, laddove invece sarebbe molto facile caderne preda.
Keiko spoglia i personaggi e li studia - li sente - con una perizia tutta particolare, restituendoceli come immagini bellissime e tragiche.
Non si limita a scrivere del dramma Keiko, no: lei lo mostra, lo insinua nella mente del lettore, lo rende reale, vivo, pulsante.
Questa storia merita a pieno titolo un inserimento tra le 'scelte' proprio per l'ottimo lavoro che rappresenta, e perché è sempre più raro trovare qualcuno che la sofferenza la racconti per quella che è, senza cadere in scontati e abusati cliché.
Una piccola perla del fandom che merita assoluta visibilità.