Recensioni di Macy McKee

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Double Mirror - 29/08/15, ore 11:43
Capitolo 1: Time will tell
*inserire qui gioia profonda ed eterna*
Non hai idea di quanto mi renda felice questa storia. Perché non succede mai, mai nella mia vita che io pensi "accidenti, vorrei davvero leggere una storia su *inserire qui argomento* ma non ne trovo" e poi io mi imbatta in una storia che parla proprio di quell'argomento. Mai successo. Fino ad ora.
Perché sono giorni che sto rovinando la vita a chiunque mi capiti a tiro blaterando sul fatto che vorrei leggere una storia ben scritta in cui sia presente un rapporto complicato fra due personaggi, un rapporto di amicizia-rancore, con battute acide e accuse e sensi di colpa e tante cose belle di questo tipo, ed ero rassegnata a trovarla fra tipo dieci anni.
E invece hai linkato questa storia ed è perfetta. È tutto ciò che stavo cercando e anche di più, perché non è solo scritta bene ma scritta benissimo, ergo doppio yay.
Nel caso non si fosse capito, amo il rapporto fra Harry e Peter, soprattutto il modo in cui lo tratti. Giuro, ho fangirlato come una scema per tutto il loro dialogo.
Ho fangirlato per mezz'ora anche sulla descrizione di Harry; il modo in cui confronti l'Harry che conosceva Peter, anche nell'atteggiamento e nel modo di vestire e nel passato, con l'Harry di "adesso" è magnifico e assolutamente azzeccato. Praticamente questa storia è la sintesi di tutte le mie ossessioni e di tutto ciò che cerco in una fanfiction xD Perché non l'ho recuperata prima? *si picchia da sola* Dov'era questa storia mentre rompevo le scatole tutti urlando "non ho più nulla da leggereee"?
Also, questa storia fa malissimo a ogni riferimento a Gwen, il che le fa guadagnare un milione di punti perché l'angst è il mio amore segreto.
Okay, credo di aver fangirlato abbastanza xD Insomma, avevo bisogno di questa storia nella mia vita e giuro che volevo fare un commento serio e professionale, ma la fangirl in me ha preso il sopravvento perché la storia mi piace tanto.
Recensione alla storia Sottopelle - 12/01/15, ore 18:36
Capitolo 1: Sottopelle
Quinta classificata a pari merito al contest 'I'd die to be where you are'
Grammatica e sintassi: 20/20 
Stile e lessico: 14,2/15 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione: 10/10 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale: 10/10 
Approfondimento dei personaggi/IC: 10/10 
Totale 64,2/65 
Grammatica e sintassi 
La grammatica è perfetta, impeccabile dalla prima all’ultima riga. Non c’è il minimo errore, di nessuno tipo: non ci sono sbavature né nella grammatica né nell’ortografia, e tutto è preciso dalla prima all’ultima virgola. 
Lo stesso discorso vale per la sintassi: le frasi sono costruite con grande abilità. 
Anche la punteggiatura è eccezionale: riesci a gestirla con maestria, variando i segni di interpunzione con sapienza. Riesci soprattutto ad alternarli in modo coerente e sensato. Dimostri inoltre una grandissima abilità riuscendo a gestire così bene i trattini: sono un segno difficilissimo da utilizzare, ma tu ne impieghi diversi senza mai metterne uno fuori posto, senza mai esagerare. La punteggiatura risulta così perfettamente equilibrata, varia e armoniosa. 
Stile e lessico 
Lo stile è davvero eccellente: non solo è scorrevole e chiaro, ma è anche evocativo, preciso e incisivo. È uno stile che ti cattura dalla prima riga e ti rimane nella mente, facendoti dire: “Ehi, quest’autrice scrive davvero bene, andiamo a leggere qualcos’altro scritto da lei.” E’ uno stile davvero unico, incredibilmente emozionante e perfetto per la storia. Riesci a creare una serie di immagini molto efficaci, ricreando in ogni singola frase la disperazione e la lotta interiore di Peter. Il modo in cui gestisci punteggiatura e lunghezza dei periodi, alternando frasi complesse a periodi di pochissime parole ripetute, ossessionanti, come una cantilena straziante che dilania la mente di Peter, è più che efficace. Riesci a ricreare perfettamente il conflitto che devasta Peter, rendendo il lettore partecipe della sua sofferenza. Ogni singola frase è un piccolo capolavoro, perché contiene in sé un significato profondo e dimostra una grandissima abilità nell’abbinare le parole. 
Il lessico è vario ed equilibrato: hai un vocabolario ampio e dimostri di conoscere perfettamente il significato delle parole che impieghi. Ci sono, tuttavia, un paio di casi dove la scelta dei termini non mi convince del tutto. Te li segnalo, per poter spiegare meglio cosa io intenda: 
- come una specie di fastidioso formicolio A mio parere, qui quel “una specie di” è superfluo, e stona un po’ nella frase perché abbassa il registro senza che sia davvero necessario. Personalmente, ti consiglierei di toglierlo, lasciando solo “come un fastidioso formicolio”: rende comunque l’idea, ma senza spezzare la frase. 
- Erano parole che gli venivano comunicate da un corpo che viveva passivamente In questa frase, il “comunicate” stona un po’ con il resto del periodo, sembra un po’ fuori luogo perché appartiene a un linguaggio tecnico che non è ripreso da nessun altro punto della frase. Personalmente, ti consiglierei di utilizzare una parola più semplice e immediata, meno tecnica. 
- così tante vite che contavano in lui Qui non mi convince fino in fondo il “in”: trovo che suoni meglio “contavano su di lui”. 
Attinenza al tema/utilizzo della citazione 
La frase è rispettata in ogni singola riga della storia, in ogni aspetto e in ogni significato. C’è tutto il senso della citazione, c’è tutta l’atmosfera che la frase porta con sé. 
Non ti sei limitata ad abbinare la frase alla storia, ma sei riuscita a creare una storia che contenesse la frase in ogni aspetto. La fanfiction è intrisa della frase, la richiama in ogni passaggio, riuscendo a creare un legame profondo fra citazione e narrazione. Nella frase è racchiuso il desiderio disperato di Peter di rivedere Gwen, a qualunque costo, e il tentativo incessante, drammatico, straziante di riaverla al suo fianco, anche se non può. Perché non c’è certezza nella sua ricerca, non c’è garanzia, e Gwen sembra scomparsa per sempre, per sempre fuori dalla sua portata. 
Sviluppo della trama/originalità/gradimento personale 
Questa storia è concepita e strutturata con grande abilità e precisione: ogni momento è espresso con un’intensità impressionante, e le riflessioni si susseguono in modo naturale e scorrevole, avvicendandosi come veri e propri pensieri. È un flusso libero di sentimenti che in realtà non sono così liberi, perché sono legati da una logica in un climax che si fa sempre più coinvolgente, sempre più drammatico. 
Riesci a ricreare le riflessioni di Peter in modo eccezionale, e la storia è caratterizzata da una profondità e una delicatezza che la rendono assolutamente originale e unica. L’insieme del tuo stile e dei concetti trattati rende questa storia efficacissima, facendone uno di quei racconti di cui è impossibile dimenticarsi. 
Approfondimento dei personaggi/IC 
Peter non potrebbe essere più realistico. Sia per quanto riguarda l’attinenza al suo carattere (dopotutto, lo Spiderman dei nuovi film è più “oscuro” rispetto a quello dei film precedenti e dei fumetti, e questo è ripreso perfettamente nella storia) sia per quanto riguarda lo sviluppo delle riflessioni all’interno della storia. Riesci a ricreare la mente non di un personaggio, ma di una persona vera e propria. 
Peter è plausibile, coerente, preciso dalla prima all’ultima riga. 
Non solo la sua introspezione è accurata: è anche estremamente coinvolgente. Il lettore si immedesima nei pensieri di Peter, condivide la sua disperazione, condivide il suo amore dilaniante per Gwen, Gwen che non c’è più, anche per colpa sua. E la lotta fra ciò che lui dovrebbe essere e ciò che vorrebbe fare è eccellente: la coscienza e il desiderio egoistico di essere vicino a colei che ama si scontrano in un combattimento straziante, che si ripercuote sulla vita e sulla mente di Peter e che sconvolge il lettore, proiettandolo fra i pensieri di Peter.