Recensioni di Blue Eich

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Did you know? I'm here to stay - 20/03/17, ore 03:59
Capitolo 1: Did you know? I'm here to stay
Complimenti, non riuscivo a staccare gli occhi dallo schermo! Davvero un ottimo lavoro, hai usato un linguaggio fine ma non eccessivamente, descrivendo meravigliosamente l'atto in sé. Lupin ti è riuscito molto bene come carattere con la sua sfacciataggine, Fujiko in alcuni punti forse io l'avrei vista comportarsi in modo diverso, ma è stata lo stesso una lettura davvero piacevole. Metto la storia tra le ricordate, alla prossima!
Recensione alla storia Delicate Treasure - 19/03/17, ore 00:03
Capitolo 1: Delicate Treasure
Uhm... Io non dovrei essere qui. Vedi, stavo andando dalla raccolta, ma mi è caduto l'occhio su questa poesia e... Beh, sappi che è per merito tuo se l'altra sera ho visto il film: appena ho sentito che c'era anche la mano di Miyazaki non ho esitato (e non sono rimasta delusa, concordo sul dire che è un capolavoro). Quindi penso sia la prima volta che ti recensisco conoscendo esattamente ciò a cui ti sei ispirato!
Mi piace il fatto che la poesia inizi con la parola lapislazzuli, decisamente di classe. Un bel paragrafo, che sintetizza perfettamente l'atmosfera di mistero che regna in quell'antico castello – o meglio, regnava, vista la fine che ha fatto.
Ti dirò, nonostante prediliga Lupin con Rebecca o con Fujiko (un classico), non mi è dispiaciuto affatto il suo rapporto con Clarisse. Dai tuoi versi traspare quanto il nostro ladro sia riuscito a conquistare il suo cuore (come ha detto Zenigata alla fine, sorprendendomi perché non mi aspettavo una battuta così smielata da lui), e i punti più importanti sono proprio la voce – chi non s'innamorerebbe di una voce così? – ma anche il fatto che Lupin riuscisse sempre a mostrarsi allegro davanti a lei, nonostante tutte le difficoltà. Quindi direi che l'espressione “accarezza affabile il cuore” è una vera meraviglia, delicatissima ma anche molto dolce! Però non bisogna dimenticare che Lupin nonostante le sue maniere galanti è pur sempre un ladro, e forse ciò ha contribuito a far innamorare ancora di più Clarisse – il classico cattivo ragazzo da cui bisognerebbe stare alla larga, un amore impossibile, ma sono cliché intramontabili che riescono sempre a catturare, perlomeno chi si accontenta di poco come me.
L'anello in effetti era proprio un simbolo di speranza, e Lupin con la sua astuzia è riuscito a mantenerlo al sicuro per gran parte del film, anche se inizialmente non ne conosceva il segreto.
Il verso dopo è davvero carino, mi ha fatto ricordare appunto tutte le loro fughe per scappare dalle guardie (che a proposito, mi sembravano ragni-ninja-meccanici per i loro movimenti) e tutti i momenti dove Lupin ha preso per mano Clarisse oppure addirittura in braccio, tra adrenalina e i sentimenti di lei per lui che crescevano sempre di più, perché il Signor Ladro era la sua unica speranza di salvezza (nonché probabilmente l'uomo che l'ha resa più felice in vita sua, trattandola con la galanteria che meritava, non come il suo “promesso sposo” che per fortuna non è diventato tale).
Immagino invece che il verso dopo si riferisca al momento dell'addio, nonostante si salutino con un “ciao” e la frase faccia sperare in un eventuale sequel dove Clarisse e il ladro si rivedranno (se ne esiste già uno non lo so perché ancora non mi sono documentata). Sei riuscito a descrivere molto bene tutta l'emozione racchiusa nella scena, la sofferenza di non volersi separare, la dolcezza e i tenui sorrisi... Insomma, l'ho immaginata di nuovo animarsi nella mia mente, anche se stavolta non c'erano immagini ma solo i sentimenti di entrambi messi su carta.
Anche il paragrafo finale ha la sua eleganza, seppur io non lo abbia compreso appieno – intuisco si riferisca sempre alla carriera criminale di Lupin, che però porta via con sé i ricordi di quell'avventura e mai dimenticherà il viso della fanciulla.
Un ottimo lavoro e sono felice, per una volta, di averlo potuto comprendere meglio del solito siccome conoscevo l'opera di riferimento. Quindi ti ringrazio per avermi (involontariamente) consigliato un fantastico film! (E fatto venire voglia di vederne altri, sperando ce ne siano ancora così belli).
Spero che questa recensione inaspettata ti abbia fatto piacere!
Alla prossima~
-H.H.-
Recensione alla storia Il sapore di una sigaretta - 19/03/16, ore 21:29
Capitolo 1: Il sapore di una sigaretta
Ciao, mio caro Watashiwa! Con un ritardo immane di cui mi scuso, eccomi qua.
Ad attrarmi mentre scorrevo il tuo profilo, è stata la trama di questa storia. Ho trovato un che di raffinato, di classico che non stanca mai, prima nel titolo e poi nell'introduzione. A proposito di questo ci tenevo a farti un piccolo appunto, nulla di che, proprio a riguardo del titolo: trovo che avresti potuto utilizzare un carattere più elegante per scrivere il titolo, in modo da far risaltare meglio i colori... Come ad esempio il Georgia, o metterlo in corsivo, non so; la scelta dei colori (può sembrare banale, ma non lo è affatto, anch'io amo colorare i miei titoli per dare un tocco di vivacità in più) è azzeccata, ma con poco avresti potuto renderlo più carino a primo impatto e dare un effetto diverso. Ovviamente è solo un piccolo consiglio, in fondo l'estetica è una cosa puramente secondaria; ho letto moltissime storie dallo stile splendido in cui era del tutto assente, o altre scandentissime dove gli autori si erano divertiti troppo a giocare con l'editing.
Grazie a questa storia, mi hai fatto scoprire il nome dell'ispettore Zenigata, che prima mi era del tutto ignoto, tant'ero abituata a chiamarlo in quel modo! 
Ho apprezzato particolarmente la descrizione di Fujiko, anche se con poche parole sei riuscito a cogliere tutti i suoi punti di forza e rendere il perché sia una donna così affascinante. Spesso è sufficiente usare poche parole, ma scelte con cura!
Sinceramente non avevo mai fatto caso al rapporto di Fujiko e Zenigata, tant'è morbosa la fissazione che Zenigata ha per il suo amato Lupin. Per cui è stato curioso leggere di uno Zenigata che viene messo in soggezione come tutti gli uomini dal fascino provocante di Fujiko. E' stato geniale, poi, che a "raccontare" ciò sia proprio l'assistente di quest'ultimo (non avrei mai saputo anche questo in quanto non ho seguito le prime serie, se non l'avessi specificato nell'angolo autrice) [inizio a chiedermi che aspetto abbia questo Oscar, credo che farò ricerche in merito]. Non ho idea del rapporto originale che abbia con il nostro commissario, tuttavia non mi riesce difficile immaginare una persona che nutra ammirazione per lui e non veda l'ora di aiutarlo ad acciuffare il ladro più famoso della storia. Come tu stesso hai sottolineato, si limita ad assistere passivamente, forse perché teme un giudizio di Zenigata. Ma a mio parere lui si limiterebbe a negare imbarazzatamente, senza sgridarlo o che so altro, ritenendola una cosa ridicola. Comunque, come ho detto prima, l'ho trovata un'idea molto curiosa e carina.
Passando al tuo stile, è fluido e usi come sempre parole molto ricercate e che si adattano al contesto in maniera perfetta. Non ho alcun errore da segnalarti o qualcosa che potrei consigliarti di cambiare, perché secondo me va perfettamente bene così com'è. Più cose tue leggo, più amo il tuo modo di scrivere!
Purtroppo penso di aver esaurito le cose da dire e se continuassi verrebbero fuori parole forzate, immagino che non sia questo che vuoi. Come hai detto la lunghezza non conta ma conta il contenuto! Se lo riterrai opportuno, passerò anche da qualche altra storia per "equità di tempo".
Comunque spero che il mio commento ti abbia fatto piacere, sappi che è stata una lettura molto piacevole!
Alla prossima
-H.H.-

 
Recensione alla storia De mortibus amoris - 07/03/16, ore 20:29
Capitolo 1: De mortibus amoris
Ciao Watashiwa, come ti avevo promesso eccomi qui. Sì, lo so, ti avevo vagamente accennato che avrei scelto qualcosa su Naruto, tuttavia ero curiosa di vedere qualcosa di scritto su Lupin. Diciamo che non sono una che si è divorata tutti gli episodi (solo quelli dell'Avventura italiana), anzi, le mie conoscenze sono perlopiù sulla sua fama più che sui casi singoli e ovviamente conosco i nomi e ciò che caratterizza i cinque personaggi principali, perciò mi sento in grado di recensire, vedremo cosa ne verrà fuori.
Hai trattato un argomento interessante: tutti, proprio per questa fama eterna di ladro migliore del mondo, non hanno mai lontanamente pensato di farlo morire (non senza un altro erede, almeno). Perché ci si aspetta che lui è Lupin, quindi scapperà anche dalla situazione più complicata ed eviterà la pallottola più inevitabile. E' questa sua scaltrezza a dare pregio alla sua figura, ormai storica nel mondo degli anime. Per questo è strano il pensiero di far morire quella vecchia volpe come un comune essere umano, come succederebbe se non si trovasse in un anime.
Molto dolce e delicata l'immagine di Fujiko che stringe un crisantemo in memoria di Lupin; l'ha ingannato molte volte, ma lo sanno tutti che erano destinati a stare insieme ed in fondo, al di là di tutto (gli imbrogli frequenti di Fujiko per avere un tornaconto e l'interesse altrettanto frequente di Lupin in ogni altro essere di sesso femminile che respirasse), si amavano.
Per quanto riguarda Zenigata, hai descritto perfettamente il suo stato d'animo. In uno degli ultimi episodi dell'Avventura italiana, Zenigata riesce a catturare Lupin e lo tiene in una cella di massima sicurezza su un'isola, stando ventiquattr'ore su ventiquattro con lui. Lupin ha inscenato ovviamente una delle sue solite recite, fingendo di star morendo di fame con un trucco un po' assurdo ed elaborato, pur di farlo entrare e chiuderlo lì dentro al suo posto. In quell'occasione, cioè vedendolo in punto di morte, Zenigata non ha esitato ad aprire quella porta per aiutarlo, perché gli vuole bene e sa che senza lui da inseguire il suo lavoro non sarebbe più lo stesso. Era disperato e combattuto sul fatto di credergli o meno, ma alla fine gli ha creduto (ed è rimasto fregato).
Perciò ammetto che anch'io questa volta ho creduto fino alla fine che fosse uno scherzo, magari un manichino realistico messo al suo posto, che sarebbe spuntato fuori in grande stile con il suo solito grande sorriso allegro e beffardo. E invece è proprio questo a valorizzare la fanfiction: pone fine all'era di Lupin III con un taglio netto, cupo e malinconico.
E' molto solenne il fatto che tutti vogliano lasciargli qualcosa di loro da portare con sé. Forse anche perché separarsene li aiuterà a pensare di meno a lui, andare avanti. Jigen e Goemon devono aver fatto uno sforzo enorme, per separarsi da ciò che avevano di più caro, ossia le loro armi. Ma l'hanno fatto per Lupin e ciò fa loro onore. Il regalo d'addio di Fujiko è stato proprio da lei: elegante, da vera donna di classe.
Ho amato davvero molto la calma e meticolosità con cui Zenigata prende la decisione di spararsi. Mi piace pensare che l'abbia fatto con la convinzione di continuare ad inseguire Lupin ovunque fosse finito (paradiso, inferno, sotto forma di spettro?) per potergli mettere onestamente le manette sul fatto, come un ispettore che si rispetti, invece che ad un cadavere senza più vita. Come hai voluto sottolineare bene con questa shot e come ha sottolineato Zenigata stesso in quell'episodio che ti dicevo, inseguire Lupin è la sua vita. Anche se riuscisse davvero a catturarlo, a quel punto la sua vita si completerebbe, non avrebbe nessun altro obiettivo da raggiungere, sarebbe arrivato in cima alla vetta più alta; e non è una cosa che uno come lui potrebbe sopportare. Quindi è stata la cosa migliore, per lui. Il colmo sarebbe se li avessero seppelliti vicini! XD
Penso che, alla fine, il rapporto che lega questi due sia uno dei più classici e proprio per questo uno dei più belli di sempre. Quindi hanno avuto il loro lieto fine, se la si vede da questo punto di vista ovviamente; io ho sempre immaginato che Lupin si sposasse con Fujiko, o ci uscisse almeno un figlio (anche se dopo aver visto l'Avventura italiana, beh, mi sono convertita a shipparlo con Rebecca, l'adorabile Signorina Lupin).
Penso di poter passare alla parte lessicale e grammaticale: qui il tuo stile è stato davvero fantastico, ogni aggettivo calzava a pennello e non ho scorto neanche un errore di battitura minuscolo. Sei riuscito a dare la giusta atmosfera al tutto, a descrivere bene i dettagli e le emozioni dei personaggi così cupi e tristi. Penso che la inserirò tra le ricordate, perché voglio ricordarla in futuro, anche se ovviamente sarà triste rileggere l'ipotetica e realistica morte di un grande mito dei vecchi classici.
Penso di non aver più niente da dire a questo punto! Spero che il mio commento ti abbia fatto piacere e mi auguro di poter passare presto da qualcos'altro di tuo :)
Alla prossima!
-H.H.-