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Recensione alla storia Sogno o storia poco importa - 22/07/12, ore 18:35
Capitolo 5: Wrath

Di nuovo ciao, torno a farmi viva con una nuova recensione! In questa sono comprese quelle dei capitoli 3 e 4, così forse anzichè tre brevi e confusionarie ne avrai una lunga e confusionaria :D Comincio subito!

Nel terzo capitolo ci ritroviamo a cena dagli Arthurs, e ci cali subito nell'ambiente semplice e confortevole che s'instaura attorno ai due padroni di casa. Scopriamo che Chiara vuole entrare a far parte del mondo della musica, se non come rock star - come la protagonista aveva accennato nello scorso capitolo - , almeno come roadie, per farsi un'esperienza toccando con mano gli ingranaggi della complessa macchina che è la band. E' qui che si fa chiaro il terzo grande bivio, la terza più definita differenza tra le due amiche, e che, oserei dire, consiste nella particolarità principale di questa storia. Non è la protagonista, la persona attorno al quale viene costruito il racconto, che è più vicina alla band. Non è la nostra ragazza ad essere fissata con la musica, a voler fare esperienze con la band in questione, ad avvicinarcisi più direttamente, ad aspirare a grandi avventure sul palco o dietro le quinte. Ma è la sua amica, e quindi un personaggio secondario, le cui grandi avventure sono viste e commentate da dietro gli occhi di un personaggio ben più importante. Chiara è più estroversa e vogliosa di provare anche l'estremo, quello che la tenta, come ho detto nella mia prima recensione. L'amica invece fa da sorellona maggiore, e preferisce interessarsi alle sue cose, forse più concrete (visitare l'ospedale a Oldham, fotografare alle cerimonie portando a casa qualche soldo, prendere parte agli incontri ai club femminili). Questa caratteristica in un primo momento disorienta un po', perchè ormai siamo abituati alle storie forse un po' più facili dove la protagonista è già, o ci finirà presto, al centro del mondo della band (tipo come roadie, o cose così). Ma è questo il bello del tuo racconto, la caratteristica che trovo più originale e intelligente e che forse me lo fa piacere così tanto: è davvero diverso, perchè il punto di vista è praticamente estraneo - almeno per ora: se in un futuro la protagonista entrerà in contatto diretto con la band non sarà un danno, anzi, ma la curiosità è che la storia sia iniziata così. In questo capitolo la cosa diventa chiara e io ci tenevo a farti sapere quanto ho apprezzato questa particolarità. Non so se mi sono spiegata bene, in quel caso dimmelo che riprovo a formulare ):

E infine, le scartoffie! I foglietti gialli stropicciati e macchiati sui quali sono stati scritti, alla rinfusa, i versi di canzoni che, come Columbia, avrebbero scosso un decennio intero con le sue generazioni. Mi sembra logico che la nostra lei ne rimanga affascinata, ma questo suo fascino ce lo fai sentire in un modo profondo e non invasivo, facendoci capire quanto lei venga colpita da queste canzoni ma senza esagerare. Questo tuo modo di descrivere le emozioni è semplicemente superbo. Forse qui è ancora poco chiaro, ma in qualche capitolo più avanti diventa palese, e ne riparlerò ;)

Nel capitolo 4 ritroviamo la protagonista ancora alle prese con i misteriosi foglietti gialli, persa nelle loro parole e nella magia così reale di cui sono intrinse. Così assorta, incantata da dimenticare tutto il resto, anche gli impegni del mestiere: ti confesso che quando ho letto che era riuscita a trovare un lavoro come fotografa di cerimonie, ho capito subito cosa sarebbe finita a fare questa ragazza. Quello che Noel, e lo rivelerai nei prossimi capitoli, ha ben in mente. Altro che roadie! Tutte queste storie di roadie su roadie lasciano tremendi vuoti nelle vicende di una band, cancellando l'esistenza di ogni altro ruolo correlato possibile. Quindi so già che si farà valere, la nostra fotografa!

E incontra Paul McGuigan, fornendoci una descrizione impeccabile, direi (tanto che mi chiedo come mai abbia deciso di fotografarlo, perchè diciamolo, non è uno dei soggetti più entusiasmanti da immortalare! Ma il mestiere è il mestiere, no? Guigsy mi perdoni).

Ma la parte che ho preferito di più in assoluto di tutto il capitolo, è stata quella in cui lei si siede al pianoforte della casa degli sposi e inizia a suonare Fade away. Lei non ha idea di quale sia la melodia originale, ma ugualmente si sente "ispirata", e ne compone una sua versione. La riarrangia, senza conoscere l'ufficiale! Noel avrebbe poi reagito male ma di per sé è una cosa che d'istinto mi sa di poesia. Mi è sembrata una cosa bellissima, BELLISSIMA, a me non sarebbe mai venuta in mente. E' geniale. Mi è piaciuta un sacco. Non ho altro da dire, spero di aver reso l'idea!

Passiamo al quinto capitolo. "Wrath", collera, e direi che il titolo è azzeccatissimo! Noel che letteralmente strippa e mette alle strette Paul, accecato dalla rabbia, senza rendersi conto di apparire un po' ridicolo agli occhi degli astanti. La sua reazione, comunque, è azzeccata tanto quanto il titolo. Semplicemente, non vedo altri modi in cui Noel Gallagher potebbe reagire davanti a un "furto" di una sua creazione (specialmente a quei tempi, dove la sua indole di capo stava venendo fuori ed era molto meno gestibile di ora, sempre che lo sia mai stata). Sei stata molto brava a interpretare il suo carattere e il suo atteggiamento, come anche quello di Paul che non si fa intimorire dalle minacce del nanetto sopraccigliato, ma comunque non lo stuzzica per non farlo scoppiare del tutto.

Mi stupisce invece, come stupisce lei stessa, la reazione che questo comportamento del ragazzo innesca nella protagonista: lei, che è così timida, riservata e discreta, tira fuori una risposta così sfacciata! La cosa non stona, comunque: è un piacevole cambio di rotta, che ci predice come il maggiore dei fratelli Gallagher provochi il suo lato più aggressivo, con la sua prepotenza. La scena delle 20 sterline come diritto d'autore è impagabile: così si chiude la bocca a un Gallagher!

E poi arriva l'altro, e stavolta è lui a chiudere la bocca, alla nostra protagonista però. Il suo comportamento da marpione sfacciato ma irresistibilmente attraente è, com'è lampante, pienamente azzeccato per la sua persona. E' Liam, semplicemente. Entrambi i fratelli hanno un atteggiamento, se non forse un carattere nel caso di Noel, facilmente leggibile e interpretabile. E a leggere e interpretare le mosse di Liam, in questo caso, è proprio la ragazza che si ritrova stordita, succube della sua bellezza e del suo modo di fare avvenente. La ammutolisce e questo, alla fine, la fa fuggire via di soppiatto. Ma di questo parlerò nella prossima recensione, qui è ancora troppo presto per aprire una riflessione!

Non mi resta che ri-ri-rifarti i complimenti. I capitoli stanno sfilando via con velocità e leggerezza, io me li sto letteralmente divorando, e niente mi è ancora rimasto incastrato fra i denti (scusa questo pessimo gioco di parole, è per rendere l'idea). Più vanno avanti, meno trovo probabile che questo capiti mai! Ti ammiro molto. Continua così. (:
Posterò altre recensioni nei prossimi giorni, per ora mi fermo qui! Aggiorna presto mi raccomando, tu che ce la fai :D ciao!


Recensione alla storia Sogno o storia poco importa - 22/07/12, ore 18:34
Capitolo 3: Smells like... Winter (Piano)

Eccomi con la seconda recensione! Questa sarà mooolto più corta della prima, qui passo direttamente a commentare ciò che ho letto senza soffermarmi a parlare del tuo stile e dei tratti generali, visto che a tal riguardo mi sono dilungata troppo già l'altra volta! :D Rinnovo comunque i miei migliori complimenti, bello bello questo secondo capitolo. Sei stata coerente con la narrazione, e anche le sensazoni che mi hai trasmesso la scorsa volta non si sono smentite! E' un buonissimo lavoro (:

Dunque dunque, mi addentro nella storia. Ritroviamo la protagonista - di cui non si sa ancora il nome, intrigante! - in giro per le strade di Oldham, a sorseggiare thé e visitare i vari luoghi di suo interesse. Qui incontra Kate, e qui mi devo inchinare: geniale questa "coincidenza" nella vita della ragazza, che fa la conoscenza proprio della moglie del chitarrista degli Oasis. Naturalmente io non l'ho capito finché non è stato annunciato il nome completo di suo marito, e in quel momento mi sono espressa con un "aaaaaaaaaaaaaaah!" di comprensione lungo e stupito :D insomma, davvero astuto! La protagonista poi dev'essere davvero molto tenera con tutti i suoi dubbi sui vocaboli e i tempi verbali, anche questa è una difficoltà che è normale che incontri! Mantieni bel saldo il contatto con le loro origini mentre racconti, e questo è importante. Non sapevo invece dell'esistenza di questi "club" per sole donne che avessero lo scopo di fornire informazioni e aiuto, ho imparato qualcosa di nuovo!

Della presentazione di Bonehead mi è piaciuto molto come tu sia riuscita a dare immediatamente l'idea di "bellissimo esemplare della working class locale" che è, cito le tue stesse parole, rendendo così la sua simpatica figura subito chiara sia nella mente della protagonista che nella nostra di lettori.

E poi ci parli, attraverso le esperienze raccontate dalla ragazza, della scena musicale che si presenta in quel periodo che lei, a quanto pare, sembra vivere appieno. E condivido totalmente la tua visione delle cose: vero che in quei mesi c'era il grunge sul palco, ma il vuoto lasciato dai grandi del passato ormai svaniti si sentiva parecchio, e pesava. Per colmare questo vuoto sarebbe poi nato il Britpop di lì a poco (io preferisco chiamarlo Britrock, però), ma per il momento ci si doveva accontentare di sentirsi un po' instabili, poco "rappresentati", come si sta sentendo la protagonista del resto. Sono proprio curiosa di sapere cosa proverà, che emozioni le si scaricheranno addosso quando finirà a un'esibizione degli Oasis! Aggiungo una curiosità insignificante, ma che lì sul momento mi ha fatto sorridere: nomini gli Stone Roses alla fine del paragrafo. E' capitato che proprio mentre stavo leggendo, stessi ascoltando il loro album, precisamente This is the one. Non so per quale motivo, ma mi è sembrata così perfetta quella canzone per queste righe! Sarà la melodia piena di allegra e aggressiva speranza tipica delle loro canzoni, o il sussurro di Ian Brown, non saprei, però mi ha lasciato una bella sensazione!
Subito dopo questa "rivelazione", chiamiamola così, ne ho avuta un'altra, ma questa è davvero stupida: tiri in ballo Tori Amos, che io ho sempre e solo sentito nominare ma che (purtroppo dico ora, visto l'entusiasmo con cui la citi tu qui) non ho mai ascoltato. E la descrivi come un "folletto dai capelli rossi e gli occhi di berillio". Non ho potuto fare a meno di pensare alla protagonista della mia storia, Beryl, che ha proprio i capelli rossi e gli occhi verdi proprio come il berillo. Penso che la Amos abbia qualche anno in più di lei sulle spalle, ma il paragone mi è venuto automatico, per quanto sciocco sia! Perdona queste mie ultime considerazioni, non centrano proprio niente con tutto il resto :S

Torniamo alla storia, che è meglio. Concludo dicendoti che ho apprezzato tantissimo l'ultima parte, quando la ragazza entra nel negozio di strumenti e si siede al pianoforte, iniziando a suonare. Si capisce come sia davvero attaccata a questo strumento, e alle emozioni che le trasmette. Qualcosa mi fa pensare che abbia una voce bellissima, tra l'altro, non so perchè questa sensazione! Il fatto poi che fuori intanto stia passando Liam (perchè è Liam, vero?) e che la senta, è un'altra coincidenza che mi è piaciuta. Mi è piaciuta non solo per la casualità in sé, ma anche perchè non è caduta nel banale: è solo un mio parere, ovviamente, ma penso che se tu fossi stata una che non è capace di scrivere, saresti finita col fare entrare Liam nel negozio, magari con un'aria trasognata, e far incontrare i due. Invece ti sei "fermata" prima, lasciandoci con la curiosità in bocca! E' lo stesso gioco che giochi all'inizio, quando la protagonista rifiuta l'invito di Kate a unirsi a lei per andare a vedere il concerto. Sono passati mesi da quel 18 d'agosto al Boardwalk, e lei, per un motivo o per un altro, non ha ancora rivisto quella band. E' intrigante! :D

La chiusura, come nello scorso capitolo, ha quel che di profetico che fa da ciliegina sulla torta: cause things are gonna change so fast.

Chiudo qui, con la consapevolezza di averti lasciato una recensione ancora più sconclusionata della prima. Spero di rifarmi rifacendoti i miei migliori complimenti di nuovo, mi raccomando non perdere l'entusiasmo e continua con questo racconto, non credo tu stia proprio deludendo nessuno!


Recensione alla storia Sogno o storia poco importa - 29/06/12, ore 17:31
Capitolo 1: Welcome to the jungle

Bene, intanto ciao (: prima di cominciare, premetto che non so esattamente cosa salterà fuori da questa recensione, perchè questo tuo capitolo è molto diverso da qualsiasi altra cosa io abbia mai recensito, in questo genere! Quindi mi scuso in anticipo se sarò un po' confusionaria. Anche se non ho mai lasciato "tracce del mio passaggio", come dici tu, sui tuoi lavori, sappi che ne ho letti altri oltre a questo, e ne sono sempre rimasta molto incuriosita. Il tuo stile è molto, molto particolare, non l'avevo mai incontrato prima. E' serio, conciso, preciso, formale, a volte un po' freddo, ma assolutamente impeccabile nell'ortografia e nella sintassi. Allo stesso tempo, il significato delle tue creazioni rimane profondo e misterioso. Forse è proprio perchè non sono abituata a questo stile che non sono mai riuscita ad apprezzare a fondo ciò che scrivi, notando il tuo talento ma non riuscendo a centrarne l'esatta espressione. Nel caso sia stata un po' ambigua, chiarisco che questi sopra sono tutti complimenti, ho parlato nel senso buono dei termini :D ti chiederai perchè ho deciso di farmi sentire ora, lasciando una recensione per questa storia! Forse per due motivi principali: intanto perchè mi è sembrato che fosse un po' più semplice delle altre, più "terra-terra" per la mia misera comprensione, diciamo. E poi, soprattutto, perchè mi ha comunicato qualcosa di magico. C'è sempre quella sensazione, quell'alone di mistero che l'avvolge, e in più è costellata di dettagli, espressioni o accorgimenti, che elencherò qui sotto, e che mi hanno davvero conquistata. Quindi, di solito lo scrivo a inizio recensione, ma ora che ho introdotto lo posso dire: piacere di conoscerti, lietissima di lasciare una traccia anche su una delle tue raffinatissime creazioni e complimenti, questo capitolo è spettacolare (:

Per non fare più confusione di quanta non ne abbia già fatta, vado in ordine col testo! Innanzitutto, l'apertura. Molto si capisce dall'apertura, ed è la parte che io leggo con più attenzione, non so perché. La tua mi ha presa subito. "L’autobus affollato proseguiva stancamente la corsa lungo Flixton Road. Ad ogni fermata salivano persone stanche ed intorpidite dopo una lunga giornata di lavoro." Ho notato una cosa tipica della tua narrazione, ovvero il fatto che tu farcisca la frase di tanti particolari, come aggettivi o avverbi, che la rendono piacevolmente più piena, e che ci descrivono l'esatta situazione in cui ci troviamo. Questo "trucchetto" con te funziona perchè questi particolari li sai infilare nel punto giusto e nella quantità giusta! In questo capitolo, la cosa ricorre in tutto il testo. Secondo esempio: "l'ennesima e squattrinata Pall Mall", più avanti, è un'altra espressione che istintivamente mi è piaciuta, e che dice molto senza parlare troppo. Sempre riguardo a queste prime frasi, voglio chiederti una curiosità: Flixton Road esiste davvero? :D devi sapere che io sono un po' fissata coi nomi delle strade. Mi è capitato di andare a cercare il codice postale di Manchester per inserirlo in un mio capitolo, quando avrei potuto benissimo inventarmelo e buttarlo lì, essendo poco importante. E così, ero curiosa di chiederti se anche tu ti sei documentata o se è un nome di fantasia (: La stessa domanda te la faccio riguardo a Chiara, la seconda protagonista di questo capitolo. Non che sia importante saperlo in quanto lettrice, però se posso chiedertelo, è un personaggio di fantasia o ti sei ispirata a qualche tua amica, per esempio? (:

Già che l'ho nominata, faccio qui qualche considerazione su di lei (tanto per andare in ordine col testo come si era detto). Nelle prime righe, nominando Chiara e parlando di parole indecifrabili e capelli rossicci, ci fai capire che la persona che parla è una ragazza italiana che si trova in Inghilterra. Questo modo di presentare la situazione quasi subito, ma implicitamente, mi è piaciuto molto.
Poco dopo, questa Chiara viene descritta brevemente. E' una tecnica che ho trovato molto intelligente, e che sfrutti per tutta la durata del racconto: la tua è una descrizione breve e mirata, che consiste nel trascrivere in modo essenziale le cose importanti, notabili di una persona o di un luogo, e cioè quelle cose che vengono viste e osservate dagli occhi della narratrice.
Da questa prima descrizione emerge il primo bivio tra la ragazza che parla e Chiara. Il secondo lo troviamo poco più avanti, quando ci siamo spostati dentro al Boardwalk - "'Il Boardwalk, che culo!' in uno splendido italiano", ho amato questo pezzo! Chi non avrebbe reagito così? Peccato che la correzione automatica del pc abbia storpiato il nome del locale, qualche riga più avanti D: quando la narratrice è lì che si dispera davanti all' "enorme, enorme, enorme boccale" di birra, i due caratteri principali sono già stati delineati. Arrivata solo a metà del primo capitolo, posso già dire di sapere che Chiara è una ragazza estroversa, curiosa, piena di passione per la vita e che trasmette questa voglia di vivere in modo esplicito e allegro, magari anche più squilibrato. L'altra, invece, è più riflessiva, remissiva, introversa, e grande osservatrice, come si dichiara anche lei. E' forse un po' più timida e spaesata, scrupolosa, inesperta in quell'ambiente in cui si ritrova perchè trascinata da Chiara (gli "Sweet qualcosa"). Entrambe sono attente agli stimoli che gli giungono da fuori, essendo pronte a riceverli in quanto nuove inquiline dell'Inghilterra. Però, se la prima reagisce di getto e con energia, la seconda dà decisamente l'impressione di essere una che interiorizza ogni sensazione o segnale, e lo fa proprio in un silenzioso pensiero. Ti faccio veramente i miei migliori, migliori complimenti, perchè riuscire a dare un'idea così netta, pulita e precisa, ma allo stesso tempo molto intensa di ben due personaggi in contemporanea, e facendolo con poche parole, utilizzando al meglio confronti e brevi riflessioni, beh, questo non è da tutti, assolutamente no!

Passo a dire qualcosina sul Boardwalk. Intanto, ti sei guadagnata molti punti extra per la brillante trovata di far capitare tutto nel giorno del primo concerto degli Oasis, 18 agosto 1991! Che classe, ci hai messo anche un riferimento storico! Il pizzico finale!
Mi è piaciuto tantissimo come hai descritto l'ambiente, hai reso alla perfezione l'idea di pub che tutti abbiamo in mente e che probabilmente deve trasudare dalle pareti del Boardwalk. Anche gli inglesotti, tirati in ballo come "fauna locale" e "indigeni", mi sono stati simpatici!

Infine, come ultima riflessione, spendo due parole sull'ultima parte. Quel tamburello abbandonato sul palco, e intercettato come qualcosa di particolare e buffo, ci prepara all'arrivo del terzo protagonista, lasciandoci l'acquolina in bocca. Poi, senza perdere la grazia e la profondità dello sguardo della ragazza, attraverso il quale stiamo vivendo tutto, Liam entra in scena. Cito: "Dopo aver tenuto il capo chino, appoggiato alla mano sul microfono, il cantante alzò lo sguardo. Vestito con poche decine di sterline, sarebbe stato un tipo anonimo, di quelle ombre che ti passano accanto per strada per poi sparire per sempre." E' vero, l'atteggiamento di Liam è proprio quello, capo chino e poi primo verso, primo ruggito. Ed è anche vero che a guardarlo con superficialità, non appare come il personaggio marcato che in realtà è. L'immagine dell'ombra, del passante insignificante ma che poteva essere qualcosa di più, l'ho apprezzata tantissimo. L'attenzione e l'arguzia di questa ragazza individuano subito qualcosa di speciale, forte, selvaggio ma allo stesso tempo angelico in quest'"ombra". Una bellezza dolce, vero anche questo, in completo, meraviglioso contrasto con l'atteggiamento, gli abiti, la voce, lo sguardo. Tutto è attrente, nella gioia e nelle cicatrici di questo cantante piombato lì dal nulla col suo gruppo-nullità, nel caldo e ormai già familiare Boardwalk. Questo la nostra protagonista lo percepisce subito.
"Quella fu la prima volta che lo vidi". La frase finale è la frase finale per eccellenza, ha un che di profetico ma non sfocia nell'esagerato. Mi ha lasciata con lo stupore e la curiosità in bocca, ed è così, sono davvero stupita da questo capitolo e da questa avventura che hai appena cominciato (anche se risale a un vecchio progetto, ho capito bene? Ah, i vecchi progetti sono le cose migliori!), e ti ringrazio per aver voluto condividerla qui. Aspetto con ansia/pazienza l'aggiornamento, e rinnovo i miei complimenti per questo fantastico capitolo e per la tua ottima capacità narrativa :D chiedo perdono per questa recensione senza capo nè coda! A presto!


Recensione alla storia My Life As (Oasis') Roadie - 23/06/12, ore 18:32
Capitolo 28: This Guy's In Love With You

Rieccomi! Accidenti, sto perdendo la vista per riuscire a scrivere al buio (troppo caldo per accendere la luce). Questo non mi scoraggerà, comunque! Al massimo digiterò una a al posto di una s, o una ù al posto dell'invio, ma non siamo qui a preoccuparci di questo, no?
Dunque, cercherò di fare una recensione breve e intensa, come del resto è breve e intenso questo capitolo! (Da notare: un tuo capitolo breve equivale a un mio lungo LOL)

Intanto, thumbs up anche per questo! Chissà se arriverà un giorno in cui potrò sventolare la bandierina rossa per un tuo capitolo! Ahah, dico così perchè non penso succederà, ormai sei ti sei affermata dell'area "stimati" degli autori che conosco!

Va bene, procedo sennò sembra che stia divagando per arrufianarti un po' :D grande ritorno della coppia Gallagher - Welsh, insomma! "[...] buttarmi giù dal divano,

che la sera prima era apparso un congeniale compromesso per i nostri istinti a cui la camera da letto sembrava una meta fin troppo remota." Porca miseria, questi sono periodi, cazzo! :D sei di una segacia e una capacità di sintesi impressionante, non smetterò mai di dirtelo! Anche per questo mi sento un'idiota a correggerti quella ripetizione di "a parte" nelle frasi seguenti xD
"Vedevo come doveva sforzarsi per leggere l'orario", "
firmato da chissà quale designer dal nome vagamente svedese", ahahahahahahah! So che non è una recensione costruttiva se mi limito a citare le tue stesse parole, ma è per farti capire quanto mi spatacchi mentre leggo :D
Per rifarmi, apro una considerazione riguardo a Meg Matthews. Perchè Cass permette che Noel porti avanti anche la storia con lei? Voglio dire, l'avevi detto in un capitolo precedente il perchè, gli fa da "copertura", e cose così. A fine capitolo poi si chiariscono le sue intenzioni, lui non avrebbe problemi a mandare a fanculo Meg e fare outing (si dice o è una cosa che riguarda solo le coppie omosessuali?) con lei. Ma quello che mi dico io è diverso: noi lettori non sappiamo molto di quest'altra "storia d'amore" di Noel. Cioè, potremmo saperlo, basterebbe cercare su Wikipedia...però il mio consiglio è questo (se tu non hai già pensato di farlo più avanti): potresti tirare fuori un po' più spesso Meg, o magari dedicarle anche solo una parte in cui però spicca un po' di più. Anche se sei stata molto brava, anche solo attraverso la descrizione di Supernova Heighs, a farci arrivare un'idea di lei come una donna viziata, capricciosa, superficiale e insulsa nel parere di Cassandra. Boh, è solo uno spunto, non prenderlo troppo sul serio! (:
Altra domanda inutile per questa parte: Shropshire? Esiste una contea (o qualunque cosa sia) chiamata così? Sei una vera esperta cacchio, io mi limito a Yorkshire, Cheshire, Lancashire, Hertfordshire...no basta xD
Già da questo inizio, comunque, si capisce quanto la protagonista sia più allegra e rilassata - sia per fine del suo pesante stress, che probabilmente grazie al ritrovato equilibrio sessuale con il Capo :D potrei citarti almeno un paio di considerazioni della ragazza a conferma, tipo i suoi piani malefici che involvono la piscina di casa Gallagher, o la vaga idea di vendere sue foto pietosamente compromettenti ai giornali :D piuttosto, però, cito un altro dettaglio che, come mio solito, ho intercettato tra le righe! "Rovesciai il resto dell'acqua nel lavandino." E' fantastico. E'il re di ogni dettaglio. Il sogno di ogni spostata come me. Rovesciare il resto dell'acqua nel lavandino è una cosa che facciamo tutti quando beviamo ma poi non abbiamo più sete. E per questo mi ha dato l'idea di qualcosa di davvero reale (:

stessa cosa vale nella scena successiva. Quando Cass esce di casa e si avvia verso la fermata dell'autobus, ignara di essere seguita, si perde nelle sue riflessioni: doccia, Gem, colazione, no forse è troppo presto, poi le chiavi in tasca e il loro tintinnio, John...insomma, ci porta dritti nella sua dimensione di realtà rilassatissima e tranquilla. E poi l'epic win col giornalista :D buona la continuità "casuale" che ci metti: il fatto del paparazzo che viene usato come "seme" all'inizio, mentre la fine è incentrata proprio su di loro.

Seconda parte. "

Continuai a camminare con lui lungo il marciapiede, ogni singola vetrina di negozio o finestrino d'auto che rifletteva il baluginio di un sole al tramonto sulla City." Che bella immagine ((: Bello anche lo scambio di battute tra lei e Noel, "Gli piaceva quando lo chiamavo a quella maniera, [...] mi tirò un po' a sè , - pensa che io sia uno stronzo schiavista -, fece il segno delle virgolette." "Allora prova a portarti Jason a letto, la prossima volta." :D

Quando la scena riprende da dentro la Royal Festival Hall, entriamo in un'altra dimensione. L'ambiete è strano, una loggia intera vuota, per sole due persone. Ma appunto per questo è bellissimo! La storia procede - mi è piaciuto il richiamo alle dichiarazioni di Noel riguardo alla droga e alla sua diffusione, "è come prendere una tazza di thèèèèè", no? - e si arriva al punto caldo. Un po' di flufffff! A leggerlo dalla prospettiva che hai posto tu, ovvero che lui l'ha cantata per la sua ragazza lassù nella loggia, sembra proprio che la realtà sia stata quella e che lui non sia andato lì a fare il duetto con Bacarach tanto per fare (come purtroppo è). Cass lo dice citando Half the world away, è proprio vero che lui compone dei veri e propri tributi ai musicisti che rispetta e che hanno influito su di lui (pur passando per plagiatore).
Ma ritorniamo alla scena clou! Due frasi particolarmente dolci di Cass mi hanno colpito. "Non di meno eravamo felici di rincorrerci". E qui non ci sta niente se non un: AAAAAAAAWWW :D "Crescendo di archi, di voce, di tutto" (:

Nella scena finale, la riflessione di Cass calza a pennello (e non mi riferisco a quella sulla camicia a righe di Noel). "Cominciai a comprendere, forse era solo che per lui era normale, non voleva stupirmi con quella canzone, era una cosa come un'altra. Ci teneva a me, in quei mesi di stare assieme anche mentre eravamo in tour me l'aveva dimostrato più volte e quello era soltanto un altro modo." Esatto! Ha centrato in pieno!
Ma allora perchè, perchè buttare tutto all'aria con l'ennesimo litigio?! :D ahah, no, scherzo, in realtà (purtroppo) questo litigio ci sta. Spero che non sia niente di serio, perchè i due sono usciti da un periodo bello lungo di crisi, e un altro sarebbe un po' pesante. Però è un punto interessante questo: outing? Non outing? Hanno ragione entrambi. Il modo in cui litigano poi è fantastico, lo dice anche lei, si fanno gran castelli in aria! :D

Bene, direi che dopo questa sfilza di commenti inutili me ne manca solo uno un po' più generale! Come ti ho già detto, bello bello. Complimenti. La cosa particolare di questo, e che me l'ha fatto apprezzare di più, è stato il fatto che è pur sempre una song-fic, ma anzichè le strofe in grassetto che separano le varie parti, il testo l'hai trascritto attraverso le parole di Noel mentre canta. E Cass che ci fa i suoi ragionamenti imbarazzati dopo è impagabile :D

Ok, ho concluso anche questa recensione! E' molto più corta e confusionale dell'altra, ma perdonami, sono 35 gradi per tutti xD aspetto presto un aggiornamentoooo! ;) byee!


Recensione alla storia My Life As (Oasis') Roadie - 23/06/12, ore 18:26
Capitolo 27: Acquiesce

Chiedo umilmente scusa per il ritardo vergognoso con cui posto questa recensione, ma del resto ormai è nota a tutti la mia predisposizione a fare le cose tardi (basta confrontare le date di aggiornamento dei miei ultimi due capitoli). Posso giustificarmi almeno in minima parte dicendoti che in contemporanea a questa ho scritto anche la recensione per il capitolo 28! Procedo subito con i commenti per questo.

Intanto, come sempre, lascia che ti faccia i complimenti. Il mio giudizio per questo capitolo e super favorevole...quando non lo è stato, del resto? (: ho notato una cosa che in particolare mi è piaciuta, e l'ho notata "staccandomi" dalla lettura, ovvero uscendo per un attimo dal guscio che si forma attorno a ogni lettore/lettrice che si immedesima nella storia. Osservando da fuori questo capitolo, sommando le caratteristiche generali, si nota come ancora una volta tu abbia azzeccato e portato avanti in modo splendido l'intreccio tra lo svolgimento e la canzone protagonista. Acquiesce è una gran bella canzone, l'essenza degli Oasis come dice Noel (anche Some might say, anzi forse quella lo è di più, parere mio): Liam che la canta col suo tipico ruggito, ma soprattutto la melodia e il ritmo, sono incazzatissimi! Mentre il ritornello è liberatorio, quasi allegro. Non è tanto il testo che ricalca il susseguirsi degli eventi e delle sensazioni provate dai personaggi; qui entrano in gioco proprio la musica e le emozioni che questa trasmette, e che trasmetterebbe se anche fosse un pezzo strumentale. Quindi non è tanto ciò che capita in questa parte che più rispecchia la canzone, ma piuttosto il modo in cui queste cose capitano e il modo in cui l'hai raccontata. Una vera song-fic insomma!

Dopo questo saggio generale, mi metto ad analizzare le parti (: prima parte: molto buona. Un periodo di crisi, indipendentemente che fosse dovuto dal litigio con Noel o no, ci stava eccome nella vita lavorativa di Cass. Non dico che fosse stata facile fino ad ora, del resto ricorda anche lei il primo licenziamento, per esempio. Quello che voglio dire è che un "bel" periodo nero, lungo e pesante, è uno stacco che ci sta giunti a questo punto della storia della nostra roadie. Tutto liscio non va mica bene! :D e poi aiuta anche chi legge a "farsi un'idea", nel caso se lo fosse mezzo dimenticato, di cosa sia e quanto sia pesante il suo mestiere. Insomma, tra calo di fiducia in sé stessa e calo delle prestazioni, Cassandra sta attraversando un momento non poco incasinato - e questo si riflette non solo sul suo umore, ma anche sulla condizione del suo povero appartamento.
Sempre nella prima parte citi superficialmente Liam, il suo ego spropositato, ma anche i momenti allegri che la protagonista era abituata a passare con lui e Bonehead. Ebbene, qui sorge in me una curiosità tanto stupida quanto impossibile da non chiederti: è mai possibile che ricapiterà, durante il corso della storia, che Cass, in preda ad un irrefrenabile ritorno di fiamma (o anche una sbronza, meno poetico ma sarebbe ok) torni tra le braccia di Liam? :DD daidaidaidaidaidai! Sempre Noel è noioso! (Non è vero, tra tutto quello che gli accade la relazione con Noel è tutto tranne che noiosa. E' che sono io che sono passata dalla parte di Liam.)
Riga dopo riga e giorno dopo giorno, arriviamo alla serata del party della Creation. Non perdi nemmeno un colpo, accidenti! Il '95 è un anno pieno stipato di impegni ed eventi del genere per la band, e tu giustamente non lasci buchi di tempo perso, perchè loro non ne avevano. Complimenti :D mi è piaciuta molto questa parte, perchè l'hai descritta in modo superbo e terribilmente divertente, attraverso l'acidità della povera Cassandra, un pesce fuor d'acqua. Mentre leggevo mi sembrava davvero di essere lì alla festa di fianco a lei, al bancone, e potevo vedermela benissimo mentre si guardava attorno un po' annoiata e un po' a disagio, con in mano il drink. Bella la scena del conferimento dei Rolex (e delle chiavi, un'auto tanto figa quanto inutile per il nostro senza-patente Gallagher), Liam stupito come un bambino, hai detto bene, e gli altri che si insultano andando a creare uno scambio di battute divertente. Lisa Moorish, no ti prego! Preferisco Patsi, se proprio dev'essere! xD
Ma poi, scena successiva, adios divertimento e spazio alle folate di vento gelido. Cassandra sa che l'ordine di idee a cui è giunta nei mesi precedenti non è calibrato così perfettamente, capisce che da qualche parte c'è una falla, e chissà quanto ci metterà a decidersi di smettere di nascondersi e ragionarci su. A fine capitolo la cosa si risolve e i due fanno pace, ma la situazione è comunque tronca, lo è rimasta da quel giorno in cui lui le ha detto di amarla e lei è fuggita. Ma torniamo alla storia! Lui è davvero freddo con lei, accidenti. Anch'io ci sarei rimasta male se mi avesse detto così, eh. Anzi, sarei scoppiata a piangere, cosa che lei, essendo lei, è riuscita ad evitare - per quanto a stento. Il mini aneddoto del disegno del drago mi ha fatto spataccare, anche se so che non avrebbe dovuto :'D

Seconda parte! Ottima l'introduzione, hai legato benissimo con quella precedente. Benson e Hedges potrebbero ricomparire più avanti, che dici? Anche se, dovessi scegliere, preferirei la ri-entrata in scena di Liam xD a parte le cavolate, mi è piaciuto proprio tutto il "filo" che hai seguito per arrivare ad aprire la scena ai Brit.
"L'ira funesta della proprietaria", ahah! Il piglio di Cass è sempre più perfettamente tedioso, ironico, divertente, segace, aspro. E quello che mi stupisce di più, in positivo è chiaro, è sapere che a te viene da scrivere "così" naturalmente! Cioè, tu butti giù così, sei nell'ottica di Cassandra. Ti ammiro sinceramente per questo! Non ti dico quanto mi devo "calare nel personaggio" io per descrivere sensazioni, pensieri e dialoghi di Beryl, che è così viziatella ed ha un atteggiamento così forte, il contrario di me insomma, nel bene o nel male :S

"Decisi di prendere posto accanto a Thom Yorke, certa che almeno lui non m'avrebbe rivolo parola per tutta la sera dato che pareva disprezzare più o meno l'intero genere umano." LOL! E' davvero così, c'ha quella faccia da alieno! :D cito un paio di altri dettagli riguardo alla serata: intanto quello spezzone del live ad Earls Court (mamma mia mamma mia! No words are worth) e la performance di Jackson. Anche io lo detesto. Lo spettacolino dei fratelli con quel reprise di Parklife non l'avevo mai visto, non ha prezzo! :D Peccato invece per il video di Wonderwall! Sarebbe stato bello se Cass fosse stata nel backstage al momento delle riprese, come con Whatever. E invece era troppo impegnata a dannarsi oltreoceano! xD (sto scherzando naturalmente)
Another good thing: il non-annuncio esplicito della vittoria per la Best Band. Se avessi detto: "e i vincitori sono...gli Oasis!" sarebbe stato terribilmente banale. Invece Cass che praticamente se lo perde, e che si accorge che l'annuncio è stato dato solo quando questi sono sul palco, non so, è carino (: riprendo un'ultima cosa per questa parte, poi passo oltre! "Smontare giù dai tacchi", ho particolarmente apprezzato questa espressione! Anche se è un dettaglio, riflette la mentalità della ragazza (:
Quindi ottima parte anche questa, solo una piccola pecca: la punteggiaturaaaa :D ogni tanto ti scappa qualcosa. Niente di grave però :D

Third part! Vacanze a Creta, LOL, me lo vedo proprio il Gallagher ad abrustolirsi al sole mediterraneo, perchè incapace di muovere un passo nell'acqua! Ahah! Possiamo perdonarlo però, dai, poche righe dopo si cimenta in un atto di estrema, malcelata galanteria, rimandando il concerto per permettere a Cass di andare da John. Di questa parte mi è piaciuto anche un piccolo dettaglio, lo scambio di sussurri tra Patsi e Liam. E' intimo e molto dolce, anche se è qualcosa di minimale, perchè è una dolcezza implicita, raccontata dagli occhi di Cass che la vede e basta, non ci ragiona sopra - come sto facendo io, lo so di sembrare un'ossessa con tutti 'sti dettagli ai quali probabilmente nemmeno tu fai tanto caso! :D
E si arriva da John. Non so, quando la scena si sposta su di lui, è come se fosse una fanfiction a parte! In senso buono, dico. E' una multiband, no? Sei brava a far passare Frusciante per qualcuno di magico, comunque. Può darsi che te l'abbia già detto un paio o due di volte prima, perdonami :D

"Cambierebbe forse qualcosa se ti fermassi invece di andare via? Smetterebbe il mondo di girare?" Bellissime parole. Sono per caso di qualche canzone? (:
Buon modo per chiudere il capitolo, quel riferimento alla parola junkie. E anche tenero (:

Ci avviciniamo alla fine! Della quarta parte ho amato, adorato l'attacco. Se fossi una brava recensitrice (non penso si dica) ti saprei anche spiegare perchè, ma non riesco! :D non so, forse il fatto che si apra con una battuta, poi una frase che indichi la circostanza ma che al tempo stesso la lasci indefinita, e poi la mitica risposta di John. No, queste sono elucubrazioni troppo tecniche, mi piace e basta :D Cass mi stupisci (ma non troppo, essendo una vera delinquente) col trucco del contatore. Se si potesse fare anche adesso accidenti! E invece le compagnie telefoniche moderne sono infregabili!
Ma il top della conversazione con Frusciante, coerente nella sua stupefacente semplicità con tutte le altre conversazioni, è il momento in cui lui le chiede il suo nome. E' assurdamente fantastico! Nessuno ci aveva fatto caso che non gliel'avesse mai detto. In effetti lei è formalmente un estranea per lui, no? Ma ti chiedo: era una peculiarità che avevi calcolato fin dall'inizio dell'entrata in scena di John, o te ne sei accorta anche tu adesso che a lui mancava il suo nome? In ogni caso è geniale!


Per quanto riguarda il discorso Thomas Gallagher, preferisco non esprimermi, o si aprirebbe una parentesi enorme! Ti basti sapere che hai descritto benissimo quello che deve essere stato, almeno da quanto ho capito da Behind the music! Ti dirò la verità, a primo impatto ho pensato che fosse un po' "scarna" la cosa. Però questa sensazione si è dissipata quasi subito: tu dopotutto racconti la vicenda con gli occhi di Cass, ovvero come ho già detto ti limiti a descrivere quello che vede, mentre riflessioni e sensazioni sono legate quasi esclusivamente a quello che sente lei dentro. Non avresti quindi potuto immedesimarti in Liam o Noel. Penso di aver fatto un discorso abbastanza insulso, visto che è naturale perchè scrivi in prima, vabè xD ma soprattutto la cosa si è "completata" nella scena successiva, quella con Noel.
Mi ha ricordato un po' la fine del mio ultimo capitolo. Anche qui, pur essendo le situazioni diversissime da tutti i punti di vista, i due personaggi si riappacificano lasciando "a metà" una questione, come ho detto all'inizio. In questa scena va benissimo così, quello del "ti amo" è l'ultimo dei loro problemi! Veramente bello l'inizio, Noel che riprende a balbettare, mi sono sentita proprio come Cass in quel momento. E il bacio è semplicemente fantastico. Più di quei baci sdolcinati, io preferisco quelli carichi di tensione, dolore e voglia di consolare! Lo so, sono una persona malinconica, ma è così :D sembra che significhino di più, non so. Cass in quel modo gli assicura che va tutto bene e che lei è lì. E poi si sfocia nella passione! Niente da dire o aggiungere, fine perfetta per questo capitolo e per il periodo di crisi della protagonista. "Rimasi a godermi quel momento che avvertivo compleatamente fuori dal tempo e dallo spazio, come se non sapessi neppure chi fossi io e chi l'uomo che avevo accanto. Tolto tutto, reso all'osso, rimanevamo solo noi due abbracciati e nient'altro." Cass che finalmente si rilassa! E' vero, ed è bellissimo (:

Bene, direi che ho concluso con questa recensione! Passo a postare l'altra! Spero di non essere stata troppo puntigliosa o di non aver divagato troppo, come mio solito :D ancora complimenti!