| Recensione alla storia Il rincontro - 23/10/16, ore 03:50 | | Capitolo 1: Il rincontro | Conosci la frase cliché: "È intelligente ma non si applica"?
Con tutto il dovuto rispetto, nonostante non conosca effettivamente il tuo livello d'intelligenza e acume, ti dico semplicemente che a volte un'idea abbozzata è l'unico punto a favore di una fanfiction e questo è il caso effettivo di cui parlo.
La prima del film è la scusante per far dire la fatidica domanda a un membro del gruppo mentre gli altri rifiutano perché lavorerebbero male solamente per via del successo risicato che riscuoterebbero le loro nuove canzoni.
La motivazione è plausibile ma da persona che ragiona talvolta di pancia quando si tratta di situazione analoghe, la trovo superficiale come risposta, anche perché un artista non dovrebbe MAI guardare al suo passato per creare un progetto futuro ma evolversi, rimanendo comunque coerente e valente per il suo fanbase.
Gli ABBA sono loro semplicemente perché c'è scritto che è una fanfiction sugli ABBA e c'è il riferimento di "Mamma Mia!", se no sarebbe potuta essere anche una storia sul rincontro di una delle band dei peggiori bar di Caracas.
La storia è ripetitiva e dispersiva - grammaticalmente e ortograficamente parlando - e le frasi sono scritte in una maniera scarna e poco incline a creare un pathos e un qualcosa di forte, senza nessuno schema d'idea ed elaborazione che la renderebbero quantomeno decente.
L'attaccamento di Benny verso quello che è stato il percorso ABBA qui è nostalgica ma accenna a un barlume di creare qualcosa di nuovo per se stesso e gli altri membri, tutto però è dettato da me stesso medesimo che estrapola i concetti anche troppo introspettivamente, nella storia questo non incide e colpisce profondamente, sembra esserci a caso per spiegare che gli ABBA sono sciolti, punto.
Nella maniera più oggettiva e costruttiva del mondo ti dico che è una fanfic piuttosto inetta e, nel caso non apprezzassi questo aggettivo, ribadisco che c'è molto limite e quindi non mi piace proprio, ecco tutto.
Non rende giustizia né agli ABBA che hanno creato in dieci anni una signora carriera del panorama pop e nemmeno alla scrittura come diletto e passione da approfondire con le dovute conoscenze da mettere in atto.
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