| Recensione alla storia Il coronavirus è arrivato. Il sesto libro no - 22/11/20, ore 01:42 | | Capitolo 1: Il coronavirus è arrivato. Il sesto libro no | Come già detto, non sono fan di GOT, però ammetto che le premesse di questa fic mi hanno incuriosita e considerato che era segnata nella sezione del cast (e che il cast è tutto meraviglioso e degno di nota *_*) ho deciso di fermarmi qui. Certo, poi qualcuno ha mentito e non è esattamente il cast a comparire, ma ci accontentiamo.
Se non ti offendi mi permetto di cominciare dalle note dolenti.
La prima è che in questo caso un “OOC” ce l’avrei messo tra le note. Comprendo benissimo la tua volontà di far risaltare la comicità della scena, ma dall’altra parte ti sei trovato a tralasciare la fedeltà della caratterizzazione – potrei sbagliarmi, perché di Martin so poco o niente, ma un uomo della sua età che scrive certi libri, non me lo immagino a dire “Oh mammina”. E questo è solo un esempio.
Un’altra cosa che ho notato è l’impostazione dei paragrafi in cui tendi a non andare mai a capo. Non so se è perché hai avuto problemi con l’html, ma specie nella seconda parte in cui Martin discorre con tartaruga e pavone, è scritto tutto attaccato e senza mai un punto a capo rendendo la lettura confusa.
A parte questo ho trovato molto simpatica l’idea di farsi aiutare dai suoi animali domestici, e tra l’altro mi uccide un po’ che uno di questi sia un pavone. LOL. (Comunque, lo so che sono pignola, ma il pavone non chioccia, paupula – non odiarmi.)
Il finale soprattutto mi è piaciuto, perché dai una chiusa spiritosa che si sposa benissimo con il senso di inutilità che ha dimostrato il povero Martin in questo caso. Fa ridere che il lavoro sporco – se vogliamo – glielo abbia fatto proprio una tartaruga e il pavone e, come dici tu, scegliere proprio quell’animale sapeva tanto di segno premonitore!
Oh, un’altra cosa che ho apprezzato è stato anche l’accenno al coronavirus – lo trovo simpatico e ti aiuta a definire un’ambientazione (specialmente temporale) in cui la scenetta si svolge.
p.s. ti segnalo la svista nelle frasi: “Forse la tecnica dello scrittore come giardiniere non che lascia fiorire il seme delle sue idee non è la migliore.”
“Oh ...molato bene. […]”
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