| Recensione alla storia Odore di bruciato - 19/11/11, ore 11:48 | | Capitolo 1: // | Forse non è proprio horror horror, però è molto inquietante in una maniera piacevole e affascinante da leggere. Spesso per rientrare nel genere si forza la mano e si scrivono le cose peggio, raccapriccianti e orrende al punto di essere grottesche senza motivo. Nel senso, non è splatter, c'è una vena horror che è più insita forse nel modo di agire dei personaggi che nella scena dell'omicidio in sé, in questo ragazzino che si prepara a uccidere i suoi fratelli senza un minimo di dispiacere o dubbio. Più horror psicologico, diciamo, anche la scena macabra è molto ben studiata.
La morte di Quintus è trattata in maniera molto controllata (bisogna avere sempre il controllo di quello che si scrive quando si sperimentano generi come l'horror, secondo me, è facilissimo lasciarsi prendere dal macabro e dal perverso per paura di annoiare o di essere troppo soft), la scena è "orrida" e ci si può facilmente immaginare ad assistere all'omicidio. Mi piacciono tutte le sensazioni olfattive e sonore che hai inserito, l'odore di bruciato prodotto dal fantasma di Sextus, il suono del cranio di Quintus che si fracassa, rendono la cosa molto più credibile e reale.
Mi sorprendi sempre per come sai manovrare il piccolo Septimus: si vede benissimo già l'uomo che diventerà e che è mosso da Gaiman, e la sua mancanza di comportamenti infantili è più che comprensibile, visto le (in)sane tradizioni di famiglia. Mi piace che non si scomponga davanti al fantasma del fratello che lui stesso ha ucciso, mi piace che accetti il suo consiglio e si prepari razionalmente a sterminare i congiunti per il proprio scopo. Del resto è la guerra della giungla, uccidi o sii ucciso.
Complimenti per questo tuo esperimento, polla, a me è piaciuto proprio tanto. Continua a scrivere su di lui, ti riesce veramente benissimo! ^^
Rowi
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