| Recensione alla storia Bloodborne: La Setta Dei Calici - 28/04/17, ore 13:26 | | Capitolo 1: incontrollabile | Eccomi qui per questa (tanto ritardata) recensione.
Comincio dicendo che mancano solo le campane, qui. Le campane invocano i cacciatori d'altri mondi.
Ho visto nei commenti che già ti hanno consiglio di sistemarre, più che il testo, il suo ordine: lo ribadisco anche io, cogliendo l'occasione. I blocchi sono funzionali quando separati, verissimo, ma possono dare un senso di videata che pesa un pochino. Usare bene le andate a capo, i dialoghi e le loro successioni può rendere il tutto molto più leggero.
Carina la scelta di non descrivere i personaggi in azione, però. Li de-personalizzi, rendendoli spazi vuoti nei quali possiamo immaginare chiunque con qualsiasi dettaglio. Certe volte è bello non avere delle linee guide ma essere, in spazi delimitati, del tutto liberi di disegnare ogni piccola cosa da soli, come meglio la si vuole.
Permette, richiamando il gioco, di vedere in quei cacciatori uno, chiunque e nessuno dei nostri personaggi se abbiamo giocato al videogame. Attento, però, a non scrivere dando per scontato che chi ti legge conosce il setting. Se lo conosce è ok, se non lo conosce potrebbe abbandonare la vicenda perché troppo complessa o strana.
Difficilmente un forestiero al gioco può distinguere innanzitutto cosa divida un cacciatore da una persona qualsiasi, perché ci siano tutte queste bare o dove stiano le -sottili- differenze tra i cacciatori della chiesa e quelli neri.
In maniere astute prova a dare qualche minimo strale esplicativo ma parlo per più avanti, non in questo primo capitolo. Va più che bene, anzi, visto che prepara al gusto dello scenario ed alla sua morale. I personaggi in azione sono non pochi ed è per questo che riprendo il consiglio sulla sistamazione del testo.
Aiuterà a capire di chi stai parlando, in che momento e come. I cacciatori Polveriera, comunque, con la P maiuscola se no sembrano che siano cacciatori-polveriere xD
Un piccolo appunto: i nastri di punti esclamativi sono, secondo me, da evitare. Già un punto esclamativo rende il concetto di, appunto, esclamazione od urlo e metterne tanti instupidisce un po' lo scritto. Se mi metti un maiuscolo integrale ed un punto esclamativo io capisco, a meno che io non sia stupido e potrebbe essere ma spero di no, che il personaggio sta urlando a squarciagola.
E considerando che viene da Loran, capisco il perché.
"Loran, buried in the sands..."
Essendo il principio della storia ed avendo molti personaggi è difficile definirli tutti quindi sono curioso per il proseguo e per come questi si svilupperanno man mano che la vicenda scorre. Devo però, a chiusura, farti presente il mio apprezzamento per quella subdola menzione alle fiale che non solo fa background storico ma rende anche il concetto della loro dipendenza.
Ora, quel punto è stato effettivamente carino e mi è piaciuto.
Ok, eccoti una bandierina verde per il principio.
Farewell, good Hunter!
May you find your worth in the waking world...
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