Che dire, o meglio scrivere? Toccante? Assolutamente. Di più. Mi vengono in mente le parole della mia professoressa di letteratura:

"Un'amicizia piuttosto ambigua." 

Parole dette senza malizia e senza voler criticare nulla. 

Mi piace pensare che Ariosto abbia voluto fare in modo che il lettore leggesse fra le righe - pensiero un po' ingenuo forse, ma io sono fatta così.

Bellissimi i pensieri di entrambi i personaggi: il fiero Cloridano e il fedele Medoro. 

Ricordo che quando ho letto il canto mi sono sentita stringere il cuore: perché Cloridano pensa solo a Medoro, torna indietro per lui, combatter per lui, mentre Medoro, beh,

pensa solo a portare in salvo il corpo Dardinello.

Tu invece hai reso Medoro, come dire, sullo stesso piano di Cloridano per quanto riguarda l'oggetto della preoccupazione. Mio Dio come mi esprimo male.

Concludo facendoti ancora i complimenti. Le tue parole mi hanno profondamente toccata. 

Lennie