Recensioni di Cida

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia La Ruota degli Angeli - 30/05/24, ore 18:11
Capitolo 13: Paese reale (di sudditi e re) - Parte 2
Arriva la cavalleria!
E anche se non lo puoi vedere, puoi immaginarti il mio balletto interiore nel trovare il riferimento alla Ruota degli Esposti: perepereperepereperepè! Ok, il fatto che sia in disuso da mezzo secolo non ruota (ahahahah) a mio favore (che, poi, lo sappiamo quanti anni ha Gigliolo? Ho un vuoto. Perché magari mi travia il fatto che Caterina sia, credo, coetanea di Livia ma potrebbe essere che lui sia, invece, più vecchio… eeeeh, aspetta che sono riandata a leggere: Caterina ha circa 10 anni più di Livia, QUINDI, FORSE Gigliolo potrebbe averne tranquillamente un’ulteriore decina di più… eheheheheheheheheheheh) e non dici molto più di questo ma intanto ce l’hai buttata lì e tu non fai mai niente per caso, per cui
Sono una brutta persona se ti dico che il nome Madre Filippa mi ha fatto ridere? XD Anche se, diciamolo, più che far ridere la Madre Superiora fa inquietare nel suo essere praticamente più una donna di politica che non di carità. Non mi intendo abbastanza di Napoli per aver colto le tue licenze poetiche, ho trovato, invece, tutto costruito molto bene, compresa la scelta di far avvenire la conversazione fra Ricciardi e la Madre in quella specie di catacomba dove ci ho letto molteplici sottintesi: la gravità dell’argomento che trattano, l’oppressione dell’omertà…
Inutile dire che sono assolutamente curiosa di capire chi i bambini stessero aspettando (Un vecchio ospite?) ma, per ora, mi tocca continuare a friggere nella mia curiosità. 
E che suor Agnese volesse parlare lo si vedeva lontano dieci km sin dall’inizio (occhi verdi, capelli fulvi… neanche te lo sto a dire a chi ho pensato ù_ù) e un po’ gongolo ancora perché tempo fa ti dissi che il Munaciello è sia un ladro che un essere mostruoso ma è anche - e soprattutto - un figlio illegittimo e vista la frase finale… chissà.
Chissà che, poi, tu non mi faccia un ribaltamento delle carte in tavola che manco Borghese XD
Ti mando un abbraccio e spero che il mio essere una pagliaccia patentata un po’ sia servito. <3
Alla prossima,
Cida.
P.S A quanto pare non sono in grado di scrivere in ordine cronologico neanche una recensione XD
Recensione alla storia La Ruota degli Angeli - 19/05/24, ore 20:02
Capitolo 12: Paese reale (di sudditi e re) - Parte 1
Hello!
Data la mia latitanza, un capitolo un po' di recap ci voleva perché, d'altra parte, se da lettrice sulla mia lavagna mentale abbia appuntate un sacco di possibilità è anche interessante, oltreché giusto, vedere come i personaggi arrivino alle loro personali conclusioni che possono essere in linea o differire con quelle che si fanno i lettori e su chi ha ragione l'unica che lo può saper solo tu (hail potere!!!) perché (come ben sappiamo) è anche possibile che Riccardi prenda delle linee di pensiero sbagliate prima di spolverare la pista giusta.
Vedere Don Pierino mi ha fatto molto piacere, perché è un personaggio di un certo spessore e, quindi, mi è molto piaciuto come tu ti sia soffermata a mostrare come sia un curato fuori dagli schemi, soprattutto in realazione a quel periodo, quando, in realtà, da meravigliarsi dovrebbe esserci poco perché è proprio come Don Pierino che dovrebbero essere tutti. E, come al solito, l'hai dipinto molto bene e perfettamente IC, con le sue stoccate ai vari piani alti. Ah le stilettate di dolore che non mi provocano i vari riferimenti "Al giorno dei morti" ToT
Credo, inoltre, che - oltre al recap - questo discorso con Don Pierino sia anche importante per il ritorno alla discussione sul Munaciello e alla sua natura duale (che potrebbe sposarsi con una delle mie ipotesi), senza contare la chiusura finale che (oltre al canonicissimo memento a vivere) ben rimanda al concetto che, spesso e volentieri, non serve andare a scomodare le leggende per le nefandezze degli uomini.
Per il momento Garzo, invece, prima o poi doveva capitare XD E ci sta un momento più leggero per stemperare i momenti più cupi e, sì, senza il suo grande fardello non ti dico che Luigi sarebbe stata una persona solare ma sicuramente molto più giocosa e pungente ;) Si rimane fedelissimi (per rimanere in tema periodo storico XD) al canon, soprattutto per la voglia di Garzo di mettere in manette il primo poveraccio di turno. Comunque come lo intorta con la dialettica lui, nessun altro... Giusto forse Lidia che, però, ha dalla sua qualche asso confusionario in più XD
Spero di riuscire a tornare prima questa volta, perché sono davvero curiosa di sapere che fine abbia fatto Maione e quale intuizione abbia avuto. Inoltre, mi chiedo se vedremo sempre la storia dal pov Ricciardi o se seguiremo qualche altro personaggio come nella serie. Se lo hai già detto perdonami della mia dimenticanza ma sto un po' sbarellata in questi giorni @-@
Una abbraccio e a presto,
Cida
Recensione alla storia La Ruota degli Angeli - 23/04/24, ore 18:27
Capitolo 11: Le lacrime dell'Inferno (servono a qualcosa) - Parte 2
Ma buonasera! <3
Finalmente riesco a ritagliarmi un momento per passare da questa seconda parte.
Separerò il momento di tregua fra Bruno e Ricciardi dall’argomento caso, quindi: procediamo.
Mi rendo conto che ci siano ancora tante (e troppe) cose in sospeso fra loro due, ma questo momento così intimo che hanno passato assieme che è, addirittura, sfociato in questo tocco così sentito, appassionato come il bacio che si sono scambiati mi ha veramente scaldato il cuore. Il fatto che il russare di Bruno abbia accompagnato Ricciardi in un minimo di riposo mi ha fatto ridere, lo ammetto, ma l’ilarità si è subito trasformata in qualcosa di più caldo perché, in qualche modo, Bruno riesce - anche senza saperlo - ad alleviare quel terribile fardello che Luigi si porta appresso. Temo di non ricordare da dove viene la cicatrice sulla nuca di Ricciardi ç_ç Ma quel momento in cui Bruno distende, con il tocco delle sue mani, tutti i nervi tesi di Ricciardi è veramente una cosa talmente familiare che non so neanche bene come descriverla. Io, però, avrei voluto sapere cosa Bruno aveva intenzione di dire a Ricciardi: che cosa ha capito, perché qualcosa ha capito o intuito.
Ma ora veniamo al caso. Intanto per la povera bambina abbiamo un nome: Annina (stra-sigh). Quando hai posto il focus sul fatto che chiunque l’abbia uccisa abbia una forza sovrumana, anche io ho fatto subito lo stesso collegamento di Bruno: ossia che l’assassino di Gigliolo e dalla bambina possa essere la stessa persona. E, così, sono andata a vedere, di nuovo, velocemente i primi capitoli perché ho pensato ad una cosa. Il fantasma della bimba appare sotto alla casa di Ricciardi dopo che Gigliolo è già morto, QUINDI, la bambina potrebbe essersi imbattuta nel suo assassino mentre costui scappava dalla casa di Gigliolo. E, ORA, considerando che il caso Gigliolo non sembra essere collegato a quello dei furti… potrei aver sempre visto la cosa dal punto di vista sbagliato. Perché io davo per scontato che la bambina si fosse imbattuta nella banda di ladri ma se, invece, si fosse imbattuta negli assassini di Gigliolo e fosse stata lei lì per rubare? Perché il Munaciello era sì un ladro (tra l’altro legato ai pozzi) ma anche un essere mostruoso, come potrebbe essere il nostro assassino.
E ho anche ripensato alla brutalità del Golia, capace di fracassare un cranio di un uomo e di spezzare il collo di una bambina senza battere ciglio. Gigliolo faceva la carità ad orfanotrofi e reduci di guerra. Potrebbe essere che questo energumeno non sia veramente una macchina spietata ma qualcuno con una mentalità fragile (che sia per i traumi di una guerra troppo cruenta o per altro) che non abbia i mezzi per rendersi conto di quello che fa, venendo magari manipolato da qualcun altro? Perché La Ruota degli Angeli continua a tornarmi in mente ancora e ancora e se, dietro all’omicidio di Gigliolo, ci fosse la rabbia (e/o l’avidità) di un figlio abbandonato?
D’altra parte: Tu che ci fai qui? Come hai fatto ad entrare?
I need to know >.<
Un abbraccio e alla prossima,
Cida
Recensione alla storia La Ruota degli Angeli - 13/04/24, ore 16:48
Capitolo 10: Le lacrime dell'Inferno (servono a qualcosa) - Parte 1
Hallo!
Approdo su questo capitolo decisamente più preparata sull’argomento che sai ma ciò non implica che sia immune alla gravità che permea fra queste righe, sotto i più svariati punti di vista.
Io credo tu sia stata bravissima a saturare il capitolo con le emozioni che vuoi far provare tramite i tuoi personaggi. In questa prima parte c’è impotenza, c’è dolore, c’è stasi, c’è rabbia, c’è frustrazione.
Perché non è mai una gioia trovare un cadavere ma ancor meno lo è quando la vita rubata è quella di una piccola bambina dal collo spezzato. Grazie al tuo refresh alla mia memoria claudicante, essendo il fantasma lì, è chiaro che sia proprio lì che l’hanno uccisa e, dall’esame preliminare di Modo, sembra ora sicuro che abbia affrontato proprio lì il suo assassino, un assassino brutale che ha visto spegnersi quella vita strangolandola fino a spezzarle l’osso del collo senza battere ciglio: chi diavolo può essere così senza cuore da aver fatto una cosa di questo tipo? L’idea del ladro gentiluomo si volatilizza così com’è venuta, sebbene non possa ancora del tutto escludere che non sia un poveraccio quello che ripulisce le case dei ricchi: criminalità organizzata? Mi lascio ancora aperte diverse porte. Inoltre rimane il quesito di capire il perché quella bimba fosse lì che mentre percorreva quei tunnel si è imbattuta nel munaciello che l’ha inseguita finché non l’ha presa (tutti i vari riferimenti alla possibile violenza, poi, terribili ç_ç). Perché la bimba non è ricca ma non è neanche un’orfana e un motivo preciso per cui si trovasse lì ci dev’essere per forza. Ma ancora non riesco a figurarmi un valido motivo. Argh!
E tutta la tensione esplode inesorabilmente nell’ennesimo confronto fra Ricciardi e Modo perché il primo un po’ mente e un po’ cela e lascia l’altro ad elaborare i pochi elementi che ha e che, purtroppo, non aiutano a dipingere Luigi con la migliore delle luci, perché per amor di logica c’è solo un motivo per cui Ricciardi potesse sapere come mai quella bimba fosse lì sotto e cioè che l’abbia uccisa lui. Il tarlo che logora Modo è perfettamente plausibile ma, per fortuna, l’essere umano non è fatto di pura logica, è fatto anche di emozioni e Bruno si rifiuta di credere che quella sia la verità perché Luigi lo conosce (e lo ama, LO AMA) e sa che non potrebbe mai fare una cosa del genere e, in tutto questo strazio, penso ci sia un piccolo stralcio di quella che è la bellezza della mente umana: rimanere aperta all’impossibile e quando ogni spiegazione logica distorce quella che è la realtà, ecco che Bruno ha un’intuizione che lo porta tremendamente vicino alla verità, seppur senza avere la minima idea di che verità si tratti. E sebbene Ricciardi non molli, quel che pronuncia senza riuscire a bloccarlo, segna la prima crepa nella sua corazza: chissà se si allargherà.
Questa tregua è un respiro profondo per tutti, ho ritenuto molto importante il passaggio in cui Bruno ammette a parole che non ritiene Luigi pazzo e il discorso sulla fiducia è veramente un tassello fondamentale: chissà se entrerà in quella zucca dura di Ricciardi. ù_ù
Ti mando un abbraccio e alla prossima <3
Cida
Recensione alla storia La Ruota degli Angeli - 02/04/24, ore 19:32
Capitolo 9: La luce delle stelle (e quella delle lampare) - Parte 2
Buonasera,
dato che le mie accuse sono già state abbondantemente fatte (e approvate da una giuria, persino) mi accingo direttamente a commentare questo capitolo che è da cardiopalma per molteplici motivi. E vado elencandoli.
Motivo numero uno: il mezzo infarto che non gli è preso a Maione a correre per mezza Napoli, con tanto di divisa abbottonata alla bell’e meglio, che poraccio, non ci capisce un’acca nell’essere svegliato a quell’ora di notte da Nelide (!!! questi punti esclamativi vanno ribaditi), un po’ perché Ricciardi non è particolarmente chiaro (zero), un po’ perché si ritrova nell’occhio del ciclone del battibecco tra commissario e medico legale e, poraccio part two, tiene a tacere tutti i dubbi dacché ha troppo rispetto per Ricciardi, anche se lo butta giù dal letto nelle modalità di cui sopra e senza un apparente valido motivo.
Motivo numero uno e mezzo: Nelide che fa la posta dalla finestra XD
Motiveo numero uno e trequarti: fugace apparizione di Enrica! °O°
Motivo numero due: i molteplici riferimenti al concetto di manicomio e di andare ai pazzi che ben sappiamo quanto siano un trigger incredibile per il buon Ricciardi che, tuttavia, non fa nulla per rendersi meno infervorato - e lo dico solo per non aumentare il suo disappunto - in quel susseguirsi di supercazzole (le dice, le dice!) senza nemmeno crederci davvero per convincere i due ad assecondarlo. E lo ammetto, tutti questi riferimenti mi hanno proprio fatto male (e lo hanno fatto pure a lui) perché pronunciate, a maggior ragione, proprio da Bruno feriscono ancora di più. Modo, dammi del pazzo ancora una volta e non rispondo davvero di me ci credo che non si fidi a liberarsi della coscienza con qualcuno. Però, come detto precedentemente, se Modo e Maione avessero saputo, probabilmente, lo avrebbero trattato più da sano di mente che in questo modo (uahahahahah). Tanto più che Maione potrebbe persino crederci viste le parole dette da suo figlio… ma vabbé, sto divagando.
Motivo numero tre: l’entrata nel cunicolo. Cavolo, quella è da rimanerci secchi per davvero (Come hai fatto ad andarci tu? °-°) la sensazione di claustrofobia nella discesa, la paura dell’ignoto e della caduta, Gott, mi hanno messo un’ansia addosso incredibile. Sei stata molto brava a rendere questo aspetto. E poco mi importa se Bruno allunga una mano riconciliante perché tutto questo ci fa arrivare dritti al…
Motivo numero quattro: il cadavere sotto casa di Ricciardi è una bambina, porca merda! Tu me la pagherai, sappilo! XD
Ed il fatto che sia in quell’anfratto, non mi rende più tanto sicura che li abbia colti sul fatto lì perché che diamine ci faceva una bimba nei cunicoli? Di sicuro non viene dall’accesso di Ricciardi perché era sia troppo distante che troppo stretto per buttarci un peso morto seppur di un corpicino piccolo (e cavolo quanto male mi fanno queste supposizioni). Ancora, però, non è chiaro se sopra a quel punto ci sia un pozzo e ce l’abbiano buttata da lì, oppure l’abbiano uccisa in qualche abitazione e, poi, l’abbiano trascinata lì sotto per non farla trovare: la posizione del corpo non esclude ancora nessuna delle due ipotesi. E, soprattutto, perché nessuno ne ha ancora denunciato la scomparsa? Mannaggia a te (detto con la voce di Bruno), urge recuperare subito qualcosa che faccia ridere al più presto!
Ora ti saluto che devo andare a riprendermi ù_ù
Non so se te lo meriti un abbraccio questa volta ma te lo do lo stesso <3
Cida
P.S Mi è piaciuto tantissimo il riferimento al quadro di De Chirico che, poi, si rifà al cambio di regia della seconda stagione con la nuova sigla: è una di quelle attenzioni ai dettagli che mi piacciono assai ma in tutto questo trambusto stavo rischiando di dimenticarlo XD Le licenze poetiche nelle fic, a volte, ci vogliono ;)