| Recensione alla storia Una confidente per Aramis - 19/10/15, ore 08:47 | | Capitolo 48: Una pessima giornata | Fa quasi sorridere il fatto che i nemici siano sempre, dico sempre, in agguato e te li ritrovi ovunque. Lunette se li ritrova sempre avanti, neppure avesse stipulato un contratto con loro. Ma 'sti nemici non vanno mai in vacanza? A parte ironia, Lunetta non ha passato una brutta giornata, ma una pessima, catastrofica giornata.
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| Recensione alla storia Una confidente per Aramis - 18/10/15, ore 09:30 | | Capitolo 47: Arrivi e partenze | Fatica e guerra, questo è essere un moschettiere. Mi domando se la storia di Aramis fosse stata vera, se la Regina madre non ci avesse fatto un pensierino a far entrare anche le donne, ufficialmente, nel corpo dei moschettieri. Sperando che la missione vada a buon fine, spero anche che Lunetta se la cavi bene.
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| Recensione alla storia Una confidente per Aramis - 17/10/15, ore 09:45 | | Capitolo 46: In soccorso di un amico | Mi vien da pensare: tutto un complotto per togliersi dai piedi il Guascone. Mi ricorda molto alcune puntate della serie ma visto che stai seguendo quel filo non dovrei stupirmi. Jean mi è sempre stato simpatico, e mi dispiace che non abbia mai conosciuto i genitori. Speriamo che la situazione si risolva presto.
Lunetta è normale che si preoccupi per D'Artagnan, lui l'ha aiutata in molte situazioni, sono amici.
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| Recensione alla storia Una confidente per Aramis - 15/10/15, ore 09:26 | | Capitolo 45: L'inizio di una nuova avventura | Aramis ha ragione: Lunetta non può deludere le aspettative di nessuno. E' un ragazza rara da trovare e chi dice il contrario non ha capito niente. La ragazza non dovrebbe preoccuparsi più di tanto e deve credere in sè stessa e nelle proprie capacità, insomma, ha salvato la Francia e non è cosa da poco.
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| Recensione alla storia Una confidente per Aramis - 14/10/15, ore 10:35 | | Capitolo 44: Ritorno alle origini | Lunette ora sa chi erano i suoi genitori, un po' di nostalgia ci sarà sempre ma ora si è guadagnata una famiglia grande: quella dei moschettieri. E non è affatto male!
D'artagnan non si smentisce mai, sempre sanguigno in quello che fa. Tornare nei luoghi in cui si è cresciuti mette sempre tristezza ma è necessario per non dimenticare il passato, e vivere bene il futuro.
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