Recensioni di Daphne09

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Ein glückliches Leben - 18/12/15, ore 22:37
Capitolo 16: Wer ist Schuld? - Di chi è la colpa?
Cara Angelika,
Eccomi qua dopo anni e anni luce. Sono felice di essere riuscita a leggere questo capitolo che ci ha fatto ridere, piangere, arrabbiare e tanto altro.
Dunque, qui partiamo da un punto di "non ritorno" in cui Till ce l'ha a morte con la figlia ed il (futuro) cognato e quest'ultimo, da bravo 49enne maturo, è andato a chiarire la questione col diretto interessato. La loro discussione a tratti mi ha fatta rotolare dalle risate. Sì, sono matta (nulla di nuovo).
Parallelamente, un polverone si sta per rialzare: Kaspar e l'allegra compagnia dei cocainomani danzanti tornano alla riscossa- E qui cadiamo in un buco nero carico di depressione con tutti i ricordi che riaffiorano densi come il fumo di una Lucky Strike (tu l'hai descritto meglio, però).
Nonostante tutto, la nostra Anna ha un dolce uomo da aspettare a casa dopo una giornata di duro lavoro: Doom!
Lui la ascolta, la coccola, le consiglia e la sostiene, ma anche questo saldo pilastro sarà destinato a traballare per l'ennesima volta... Sempre per colpa dei medesimi episodi la vita di Annerose risulta rovinata. Eppure, ciò che non ti uccide ti fortifica, e credo proprio che non sia questo dettaglio a determinare l'importante relazione che Christoph e Anna stanno via via ufficializzando (e che Till sta accettando).
A (s)proposito: Il problema Kira sta giungendo sempre più alla luce e non vedo l'ora di leggere il momento in cui Anna e la figlia di Kurspe si confronteranno! Sarà come avere un incontro fra me e te (dato che la bionda ha la tua età e l'altra una ventina d'anni uahuahuah).
A proposito di confronti: Olliiii? Dove seeeei? Vieni da mammina tua!
Ebbene sì, qui c'è ancora tanta carne al fuoco e non vedo l'ora di leggere questi ultimi risvolti!

Detto ciò, ti faccio ancora una volta i complimenti per il tuo stile inconfondibile e la bravura che caratterizza delle descrizioni tanto ottimali da risultare tangibili.

Un abbraccio,
Daphne
Recensione alla storia Ein glückliches Leben - 24/11/15, ore 16:27
Capitolo 15: Machen wir Nägel mit Köpfen! - Facciamo le cose per bene!
Angelika of my heart,
da quanto tempo, eh?
Come preannunciatoti in audio-conferenza ieri sera, su questo capitolo ci sono tante cose da dire mwahahah!
Innanzitutto: Annerose, cara mia, ma ti daranno l'oscar per i migliori film mentali prima o poi! Va bene che Christoph è un po' rimbambito e non si sa esprimere al meglio, ma anche te cerca di essere comprensiva! Ormai dovresti conoscerlo.
Doom, carissimo... Anche te un po' di tatto però! "La nostra scopata", "Farai sesso solo con me"; va bene tutto, ma sei proprio un mammalucco certe volte! Sicher, du bist dum!
Mentre per te Paul devo spezzare una lancia a favore; sei un figo.
"L'ho perso."
"Che cosa? Il treno? Il tram? Oh no, le chiavi di casa!"
Ancora mi piego dalle risate.
E poi, a parte le sue uscite comiche, è stato davvero un genio: con poche parole (serie) si è fatto capire; inoltre, con la storia dei suoi trascorsi fino all'89 ha svelato la sua vera personalità: prima di essere un allegro cazzone ha dovuto soffrire anche lui.
A proposito di fatti comici:
Ad Anna borbotta la pancia e, cadendo dal pero, fa: "Doom, non abbiamo usato protezioni!"
E lui (con altrettanta disarmante tranquillità): "Eh sì, hai ragione!"
*Per fortuna che c'è l'andropausa!*
Tutto ciò, però, è interrotto da un intermezzo super-drammatico in cui lei continua a pensare a tutte le colpe che la stringono in una morsa di tristezza, e il ricordo di Chiara continua ad emergere, questa volta (anche) come incentivazione a rialzarsi e a combattere contro Kaspar.
Dunque, il padre lo difende perché davvero lo crede innocente (sei un po' rincoglionito, lasciatelo dire). Dunque, credo che, nonostante la sua alta figura di politico, lo farà sbattere in gattabuia non appena scoprirà come sono andati veramente i fatti. In fin dei conti, la sua carriera potrebbe essere messa a repentaglio soltanto se lui difende un criminale consapevolmente. Certo, in giro si chiacchiererebbe su di lui per non poco, ma credo che saprebbe accettarlo, dato che l'unica colpa che ha avuto l'uomo è stato di mettere al mondo un figlio biondo quanto malefico.
Finalmente ad Annerose, nonostante i duri strascichi del suo passato che continua a portarsi dietro, si iniziano ad aprire nuove prospettive: in questo capitolo emerge quella del lavoro.
Dopo il buio (hallelujah) un po' di luce! Questo studio legale sembra proprio fatto per lei: grazie all'italiana Heidi potrà imparare comunque il tedesco e mettere in pratica ciò che inconsciamente ha appreso durante la propria vita.
Dopo il soddisfacente colloquio, però, c'è il concerto: quando si dice che uno sguardo vale più di mille parole... Anche perché dette da Doom sarebbero un flop dietro l'altro!
Dunque, i due finalmente ufficializzano la loro relazione davanti a Till che, però, risulta contrariato.
Paparino, ti sei portato il bel batterista appresso come un cagnolino anche quando non serviva ad una beata mazza; che cosa ti aspettavi? Che fossero amici felicemente saltellanti verso l'orizzonte? Consegni Christoph a tua figlia insieme al mazzo delle chiavi di una casa nuova di zecca e li lasci lì da soli, senza nemmeno il tè in casa! Che cosa ti aspettavi?! E intanto l'hai lasciata in balia degli ormoni e dell'eroina! Okay, non sapeva quasi nulla (eccetto di Oliver), ma accidenti! Sai che Doom è uno serio quanto rimbambito, di che ti preoccupi?
Beh, è ovvio che non gli faccia piacere che sua figlia sia la bambola di gomma di tutti i Rammstein, ma dovrebbe anche ponderare sul fatto che ora sia diversa. Inoltre, anche Anna ha i suoi torti: avrebbe dovuto rincorrere il padre e spiegargli come stavano le cose.
Nonostante ciò, ho previsioni positive dal colloquio fra i tre.
Ultima scena esilarante: "Till, io e Anna stiamo insieme."
Davvero? Da quando?
Se l'avesse detto ad alta voce mi sarei rotolata fino a Roma!

Dunque, passando al punto di vista della correttezza formale:
Non ho nulla da dirti! Questo capitolo è praticamente perfetto (e non lo dico perché mi stai simpatica); ogni virgola e parola è al proprio posto, e riesci sempre e comunque a intercambiare i punti di vista in terza persona con rapidità ed esperienza. Sei fantastica!

Credo di averti detto tutto, in caso ne riparliamo in audioconferenza. u.u

Un abbraccio,
Daphne
Recensione alla storia Ein glückliches Leben - 16/11/15, ore 20:46
Capitolo 14: Ich will Dich - Voglio te
Angelikaaa,
Per una volta non sono in ritardo *piove, grandina, si ghiacciano le strade*, e devo dire che ne è valsa assolutamente la pena.
Sono rimasta totalmente inebriata dal capitolo: finalmente un avvenimento soft dopo tutte le tragedie, anche se immagino questa sia una pausa, data la vicenda legale che vede -sebbene in parte- anche Anna coinvolta.

È iniziato tutto da dove si era praticamente concluso: Anna, guarda caso, viene scortata da Christoph fino all'albergo e, il giorno seguente, suo padre ha la brillante idea di farla venire a prendere da lui.. Ma quanto stavo ridendo!
Questo, devo ammettere, è stato "il capitolo delle ansie": la donna che si faceva le paturnie sull'opinione che Doom avrebbe potuto avere di lei, concedendosi così rapidamente, e lui che temeva di essere troppo avventato; stavano dando vita ad una sorta di amore platonico- non platonico, fatto di piccoli gesti rubati che piacevano e turbavano i personaggi. Ci hai proprio fatto soffrire!
Improvvisamente, salta su Till con questa fantomatica "sorpresa" per la figlia, che però Christoph ci ha spifferato a inizio capitolo; 'taccisua, poteva star zitto?
Ho apprezzato infinitamente la reazione di Annerose, sorpresa come una bambina a Natale, nella sua nuova casa da adulta, con il suo nuovo fidanzato adulto. Finalmente una svolta positiva e non dolorosa!
Okay, dopo tutti questi preamboli si può deliberatamente arrivare al dunque.
In poche parole, ti stai facendo una miriade di paturnie per niente: la scena di sesso è stata molto spontanea, in cui emergono a pieno i caratteri dei due personaggi: lei inizialmente timorosa dell'opinione di lui, e lui tentennante a riguardo della sua fretta; fortunatamente, prevale la tensione sessuale fra i due, che fa spifferare tutto, dando vita ad uno degli amplessi più belli che io abbia mai letto. O forse, il più bello.
Dopo aver reagito con l'impulsività che la caratterizza, Anna sputa tutti i suoi sentimenti che, al contrario delle sue aspettative, rendono Christoph ulteriormente convinto sulla scelta che ha fatto lasciando Brigitte (ignorando il fortuito caso delle azioni, che gli ha fatto scoprire il tradimento).
In questo momento si può pienamente dire che i due hanno fatto l'amore: non c'erano droghe di mezzo ad esaltare la qualità delle prestazioni, soltanto chimica e sentimento, a tratti addirittura più potenti della prima. Il desiderio -come avevo già spiegato sotto il capitolo che comparava Oliver e Kaspar- di soddisfarsi reciprocamente è prevalso, dimostrando quale sia la chiave per far star bene veramente una persona, anche se rimango dell'opinione che una scintilla di ricambio a parità aggiunga un surplus che nemmeno il più esperto in campo possa aggiungere; e di questo Anna se n'è accorta molto bene.
La scena di sesso era dettagliata, ma non tanto da schifare il lettore, forse perché hai utilizzato quella sorta di super-potere che hai di far provare i sentimenti dei personaggi a chi ha sotto gli occhi un prodotto della tua penna. Anna e Doom attendevano da tanto tempo questo momento, e ora che sono tutti e due cambiati (e maturati) a dovere, hanno potuto metterlo in atto. Sì, perché se fosse -casualmente- successo prima, non si sarebbero accorti di quanto i due si desiderassero, e non solo dal punto di vista sessuale, non riuscendo ad intavolare a modo una relazione, o comunque con tanti problemi. [E qui mi viene alla mente il verbo "impiattare" xD]
Le metafore con cui a tratti hai arricchito la scena, aiutano lo "spettatore" a comprendere il tutto ulteriormente; inoltre, credo di aver assistito alla miglior descrizione di un orgasmo che abbia mai letto. Tutti dietro a dire "Mi sgretolo fra le sue mani nell'orgasmo"- Eh cavolo, sembra che se lo stiano inventando o che facciano un sommesso copia incolla dai principali romanzetti popolani; non che sia un'amante del genere, ma se trovo una scena erotica, è scritta identica ad altre centomila. Al contrario, tu hai saputo cogliere nel segno il puro piacere dell'atto, che chiaramente aveva dei retroscena agognati, senza però descrivere lei come la classica figona e lui come il Rocco superdotato della situazione.
I due si vedono reciprocamente "belli", che differisce ampiamente dal "sexy"; ergo: conosco l'uno i limiti ed i difetti dell'altra, ma hanno imparato ad accettarli, se non addirittura ad amarli.
Infatti, tanto per citare il mitico Kelso di "Scrubs": Potresti scoprire che la cosa che odi tanto è quella che ti manca da morire quando non c'è.- C'entra relativamente con la vicenda, ma ci sta sempre.
Detto ciò, non so davvero più che cosa dire; credo di averti fatto capire che apprezzo smodatamente questo capitolo, quindi smetti di vergognarti! :D

Un abbraccio,
Daphne
(Recensione modificata il 16/11/2015 - 09:06 pm)
Recensione alla storia Ein glückliches Leben - 16/11/15, ore 18:42
Capitolo 13: Chiaras Vergangenheit - Il passato di Chiara
Tadaaan,
col fiatone tra una recensione e un'altra arrivo qui, prima che mi dimentichi i dettagli e li confonda con quelli del prossimo capitolo. 
Dunque, questo, come gli ultimi, è un capitolo carico di novità ed intriso di emozionalità. 
Il tutto inizia in maniera un po' confusa, tra Anna e Christoph che faticano a tenere a bada gli ormoni: passi il massaggio, ma sulla porta, mannaggia la Miseria, si potevano dare una svegliata! 
La scena di Doom che le bacia il collo con passione, per poi fermarsi e fissarla con fare sardonico ha un che di comico, forse perché sto ad ascoltare i tuoi machiavellici commenti sottobanco. u_u
Ti pareva che dopo un attimo lieto come quello, non dovesse incombere un'atmosfera deprimente: Anna inizia a sentirsi in colpa della sua felicità, come spesso succede dopo i lutti, e ha paura di non onorare abbastanza la memoria dei propri cari se osa sentirsi a proprio agio; insomma, vaga da un opposto all'altro. 
Infatti, ad acuire questo pesante stato d'animo ci pensa proprio il funerale di Chiara, a cui lei va accompagnata dai suoi tre pilastri. Da quando l'ha conosciuta, Till si è fatto il tour della morte, insomma.  
Nonostante la drammaticità del tutto, sorge spontaneo un sorriso nel momento in cui ci si chiede politicamente la presenza di Christoph e, in cuor mio, sono sicura che questa volta il padre di Annerose non sia poi così entusiasta del fatto che la figlia frequenti un membro della sua band. Basta vedere com'è finita con Oliver, sebbene si trattasse di una questione ben diversa; spero che continui ad essere così aperto di mente, data anche la buona condotta della donna. 
Oltre all'alto tasso di drammaticità del momento, che tu hai reso assolutamente palpabile, è risultata interessante anche la parentesi che mette il modo di vivere ed esternare le emozioni in Germania; quello era un funerale frequentato da italiani, quindi celebrato in maniera particolarmente passionale, lasciando sorpresi i tedeschi. Devo essere onesta, quando Richard ha commentato con una nota quasi dispregiativa la vita italiana, mi è stato proprio sulle ••..<i> Ma fatte li ca**i tua, tu! </i>
Sorprendente è l'irruzione nel momento di estremo sentimentalismo da parte del cugino di Chiara, che affibbia ad Anna una grossa responsabilità: il quaderno/ diario segreto dell'amica; questo è un ottimo modo per incriminare a tutti gli effetti Kaspar e far scoprire al lettore tutta la verità senza troppi preamboli, flashback e descrizioni -a volte- anche noiose. Prafa racazza u_u
Detto ciò, non mi resta ce salutarti e iniziare a mettermi lo smalto (non posso andare in negozio con 'ste unghie oscene!) e poi fiondarmi a leggere l'attesissimo quattordicesimo capitolo, nel caldo tropicale dato dal riscaldamento a manetta (tra un po' giro in bikini).

Un abbraccio,
Daphne
Recensione alla storia Ein glückliches Leben - 16/11/15, ore 18:24
Capitolo 12: Ich brauche Ihn so sehr! - Ho così bisogno di lui!
Carissima Angelika,
finalmente sono riuscita a giungere qui e recensire questo capitolo davvero ricco di eventi e novità! Avevo preparato una recensione sul Memo del cellulare, ma poi quel min**ione me l'ha cancellata; non puoi immaginare la strage di insulti che ho fatto.

Bona, arriviamo al dunque:
In questo aggiornamento si nota una duplice metamorfosi di Anna: quella dal "aggressore" a "vittima" -con cui parte il capitolo-, raggiungendo a sua volta uno status di "rinascita".
Sai che sono molto confusionale e, dato il turbine di pensieri, non so davvero da dove partire coi commenti. Dall'inizio, forse? -Okay!
Dunque, Anna, dopo aver appurato la gravità delle sue azioni, ha percepito un senso di colpa che, questa volta, non sarà alleviato dalla droga e, riprendendo a vivere dal punto in cui aveva iniziato a farsi, ha due lutti a cui far fronte: quello di sua mamma e quello dell'amica Chiara.
In ogni caso, la causa dei fatti può ripercuotersi calamitosamente sulla sventurata protagonista: se non fosse stato per l'egoismo della donna, la madre avrebbe potuto curarsi e, magari, vivere qualche anno in più; inoltre, avrebbe potuto fare una telefonata a Till già da tempo, in modo tale da assicurarsi una vita agevolata. Peccato che non i se e con i ma non si va molto avanti, infatti.
Ora passiamo al punto ancor più dolente: Chiara.
In questo caso, si può affermare in piena regola che la colpa ricada principalmente sulla protagonista. Se non avesse intrapreso il suo percorso nel fantabolante mondo dell'eroina, a quest'ora non sarebbe a piangere una delle poche persone fuori dal nucleo famigliare che le voleva bene. Inoltre, questo decesso causerà non poche conseguenze e ripercussioni legali, che vedranno Anna coinvolta, ma non come accusata; in fin dei conti, la sua è solo una responsabilità morale e non legale.
Ad aiutarla a rialzarsi, sebbene Oliver ce l'abbia a morte con lei, ci pensano Landers, il padre e Doom. Ecco, proprio su quest'ultimo mi piacerebbe soffermarmi: ho trovato a dir poco esilarante la scena in cui Annerose dice "Devo parlare con Alois", e Christoph si ingelosisce sistematicamente; ancora rido!
Proprio a tal proposito, ho trovato di un disarmante realismo la descrizione della scena di Anna spaesata per strada, alla ricerca della caserma; i pensieri vacui che viaggiano per la sua mente annebbiata, più per il lutto che per gli strascichi della droga.
Ho apprezzato parecchio anche il momento precedente a questa scena: Landers che fa il Malgioglio della situazione e consiglia alla donna i vestiti da indossare. Ho interpretato questa scena in maniera un po' particolare (magari sono solo i miei viaggi mentali):
•I vestiti che da anni erano nell'armadio di Anna e che lei non aveva minimamente valutato, equivalgono alle caratteristiche che celava all'interno del suo animo e che mai aveva osato far uscire;
•La presenza di Paul, ovviamente, rappresenta l'importanza di qualcuno che ci stia accanto, e la potenza dell'affetto incondizionato dei nostri veri amici.

Tornando sul filo della trama, sono sempre più convinta che Alois sia figlio illegittimo di Christoph; vuoi che due berlinesi con vent'anni di differenza si assomiglino in questo modo? Il caro investigatore dovrà imparare a chiamare Anna "mammina", temo!
Anzi, e a tal proposito ti dico che ho amato infinitamente i momenti tra l'italiana e Doom: dalla spensieratezza fra le strade della capitale tedesca, con cui, a poco a poco, la trascina fuori da quel turbine nero in cui si era calata, all'attimo in cui rimane assuefatto da quella naturalezza che lui stesso le ha provocato.
(Tra parentesi: quando è entrato in bagno in preda agli ormoni pre-andropausa temevo che fosse per fare qualcos'altro e non semplicemente per guardarsi allo specchio. XD Okay, son scema).
Ovviamente, la situazione è stata interrotta sul più bello, nel momento cruciale in cui il timido (o rinco?) Christoph le chiede di compiere un gesto tanto determinante come quello di appoggiare le gambe sulle sue. Sappi che ti ho odiata infinitamente in quel momento. u_u

Concludo la recensione facendo la solita monotona parentesi sul tuo stile: come sempre riesci a cogliere nel segno (si dice così?) e rendere l'idea di tutto ciò che sta accadendo, riuscendo a concretizzare anche i sentimenti. Sempre e comunque brava! :*

Detto ciò, ti saluto! So che avrò certamente dimenticato qualcosa, dato che divago come se non ci fosse un domani. Al limite, ti aggiungo una postilla su whatsapp.

Un abbraccio,
Daphne