Recensioni di Chemsha

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Recensione alla storia I am the context. - 24/11/16, ore 17:02
Capitolo 1: I am the point.
Ciao Khaleesi! Capitando sulla sezione film, non trovando nulla che mi interessasse stavo riconsiderando titolo x numero racconti e come un flash scorgo questo film. Uno tra i miei preferiti sia come trattazione dell'argomento che come qualità della fotografia, dialoghi e tutto. Vogliamo parlare di Ezra Miller? Un amore malato nacque da questa sua rappresentazione. Maledetta me che mi sono appena ricordata del libro che avrei voluto leggere! Dopo questo film mangiai una valanga di articoli sul tema e sul film. Ora basta, sarebbe ora che parlassimo del tuo racconto. Mh, io non credo che Kevin provi odio, o almeno non l'odio cui ti riferisci tu. Leggendo ho sentito un odio che penso sia rivolto a chi conosci appena, di chi ti da fastidio l'esistenza perché preferisci non comprenderla. E Kevin no, è troppo troppo troppo di più. Prova troppo. È stracolmo di sentimenti puri che fanno a pugni con i sentimenti duri e freddi che metabolizza dall'esterno. È una richiesta di attenzione, di cura, di amore. Quando scocca le frecce è come se urlasse in faccia alla madre, agli educatori ciechi della scuola "sono il risultato delle vostre azioni. Quelle azioni di cui non vi siete presi il carico". Siamo figli della societa, di ogni suo membro che incontriamo o scontriamo sulla strada della nostra vita. Ogni azione è reazione di azioni. Ora non voglio dire che è tutto carne o pesce. Solo che le influenze sono reali. E la condizione viscerale di feto è la nostra vera prima relazione. Vorrei aggiungere che non si sente solo con le orecchie e mi piace pensare (non so se è veramente così) che sentimenti sia l'unione di "sentire con la mente". Io lo sento urlare: "Rimarrò il solo di cui dovrete occuparvi" perché nella folla ci siamo persi, abbiamo perso tempo rincorrendo l'orizzonte dimenticando che la terra e rotonda e torneremo a confrontarci con ciò che è rimasto indietro, ciò che nella calca è crollato ed abbiamo pestato. E io ti chiedo: rimedieremo?
Chiamala rabbia, non odio, una rabbia che distrugge per costruire.
La scrittura solletica l'ottimo. Brava 😃
(Recensione modificata il 24/11/2016 - 06:09 pm)