Recensioni di Menade Danzante

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Recensione alla storia Another splinter under the skin - 23/01/21, ore 19:33
Capitolo 1: Another splinter under the skin
Ciao!

Ho fatto un giro per pura curiosità nella sezione senza aspettarmi di trovare niente di particolare, e invece ho visto questo aggiornamento su Dracula della BBC! Mi sono fiondata subito a leggere e ho trovato un bellissimo contributo a questo fandom praticamente inesistente. Complimenti!
Mi è piaciuta l'idea di questo What if? così forte ambientato nel primo episodio. La scelta di far morire un personaggio principale, letteralmente portante di tutta la storia, è sempre coraggiosa e qui ho apprezzato particolarmente la fine che hai deciso di dare a Jonathan. Trovo molto credibile che nelle sue condizioni abbia deciso di lasciarsi completamente andare alla morte per trovare rifugio non solo dall'agonia che ancora lo attende, ma anche eventualmente dai ricordi che ne potrà conservare qualora dovesse sopravviere.
Trovo che tu abbia reso benissimo la componente introspettiva. La digressione iniziale è stata un ottimo mezzo per entrare nella vicenda e recuperare i punti salienti della prigionia. Hai ripercorso i tratti principali di Jonathan in modo brillante, evitando agilmente il rischio di cucire un riassunto del primo episodio. La riflessione sulla religione e i richiami al lessico della luce, e quindi della speranza, sono stati senz'altro ottimi: hanno creato un bel contrasto con quello che è non solo il tema della OS, ma anche l'atmosfera stessa del castello di Dracula. Sottile il riferimento alla terra natìa che trattiene Jonathan con radici invisibili, che ho collegato alla terra nelle bare di Dracula e più in generale al tema del sangue: tutti elementi conservatori e tradizionalisti che nella serie hanno un ruolo non indifferente.
La frase "Non aveva più metà di quello che era da offrire in sacrificio" mi ha esaltata. Questo concetto di avere il proprio essere, che è il sangue e che a lui ormai sta venendo a mancare, secondo me racchiude bene tutto il significato che esso ricopre nella storia e ti faccio i complimenti perché sei riuscita a condensarlo in una frase così breve con le parole giuste al posto giusto.
Per quanto riguarda la descrizione della vampira, penso che tu abbia fatto un ottimo lavoro a calarti nel punto di vista di un uomo vittoriano: l'attenzione per l'aspetto fisico, la ricerca di una femminilità prescritta e aderente ad un dato modello culturale, la constatazione di un canone non rispettato sono tutti elementi che trovo perfetti nella psicologia del personaggio in questione e che contribuiscono a far aumentare l'angoscia sia per lui che per noi lettori e lettrici. Il fatto che la vampira non risponda a ciò che Jonathan si aspetta di trovare in una donna mette in allarme noi quanto lui, soprattutto quando lei si esprime e si muove in maniera troppo sensuale per essere considerata rispettabile negli standard dell'epoca. La norma infranta e l'horror si fondono bene nel crescendo di tensione.
Sulla violenza sessuale da parte di Dracula ho un dubbio: ricordavo che fosse una sorta di allucinazione indotta dal vampiro per rendere piacevole il prelievo di sangue. Non che sia meglio, chiariamoci, è una violenza immensa ai danni della vittima e l'orrore di Jonathan resta azzeccatissimo e comprensibile, ma è solo per capire come l'hai letta tu nella serie! Ho apprezzato a prescindere, comunque, l'idea di inserire questo particolare perché credo che sia quello che convince definitivamente Jonathan a compiere il suicidio: l'abuso di Dracula è l'ultima terribile violazione della sua persona a cui è disposto a sottostare. In questi attimi finali della sua vita ritrova la lucidità e sfrutta il punto debole della vampira - la fame - per porre fine alla sua esistenza e, probabilmente, anche a quella dell'avversaria, perché non ce lo mostri, ma dubito che Dracula sarebbe felice di essersi fatto fregare da una delle sue spose. Anche la frase finale, la sua introduzione in scena, mi fa optare per una fine molto tragica, dato il senso di glaciale terrore che mi ha trasmesso. Altro particolare horror che ho apprezzato e che mi ha fatto saltare sulla sedia: il polso che si rompe. Agghiacciante, bravissima!
Ti faccio i complimenti anche per lo stile: l'intero testo mi ha trasmesso una grande attenzione e cura per i dettagli, cosa che apprezzo sempre con piacere. La storia scorre senza problemi fino alla fine, con i giusti ritmi e assecondando l'introspezione di Jonathan.
Bellissima l'immagine del titolo. Restituisce degnamente l'atmosfera della shot ancor prima di iniziare la lettura!
In conclusione, complimenti vivissimi! Sono contenta di essere entrata nella sezione! Ti faccio anche tanti auguri per il contest!
Un abbraccio e grazie per aver condiviso questo scritto!

Menade Danzante