Recensioni di Menade Danzante

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Dall'altra parte - 17/09/22, ore 20:50
Capitolo 5: Corse
Eccomi!!!

Max. Sapevo che sarebbe arrivata, me lo sentivo, e quando ho visto la conferma ero certissima che la fetta di torta dedicata a lei mi avrebbe un po' sciolta. Spoiler: avevo ragione.
Max è un personaggio meraviglioso che ha avuto modo di crescere tanto e di non rimanere in un limbo come è successo per diversi altri (mi viene in mente Lucas, che finora non ha avuto un arco tra i principali e che anche in questa stagione, pur avendo ottenuto una parte sicuramente significativa per la trama, non ha avuto particolare modo di essere riconosciuto come uno dei protagonisti; potrei citare anche Mike). Sin dalla sua presentazione Max ci ha fatto sognare e la bravura dell'attrice ha superato di gran lunga quella di tutti i suoi colleghi, cosa che le ha permesso di rimanere sempre un grande punto di riferimento per la serie. In questa stagione mi ha spezzato il cuore più volte, ma mi ha regalato anche tante emozioni positive fortissime. La scena che tu hai analizzato qui è stata tra le più potenti che la stagione ci abbia dato.
Secondo me hai colto davvero bene il punto della questione. La corsa che le vediamo fare potrebbe essere scambiata per un leit-motiv come tanti altri. Quante volte ci è capitato di vedere personaggi riuscire a vincere contro il cattivo di turno grazie al potere dell'amicizia e della determinazione? Spesso anche in modi fin troppo plateali e illogici. Ma qui Max è una storia diversa. Non è la classica protagonista/eroina che ha un momento di sconforto prima di ricordarsi che ci sono persone che la amano e trovare in questo il valore alla propria vita (in stile Sailor Moon, per intenderci, che io amo, ma di cui riconosco le debolezze senza problemi). Max sta subendo tutti i traumi che la vita le ha messo davanti ancor prima che noi la vedessimo comparire in scena. In questo punto della storia mente a sé stessa perché non sa come affrontarli e preferisce ignorarli, preferisce chiudersi a riccio ed evitare la cura che il confronto con gli altri potrebbe donarle, preferisce isolarsi perché si illude che da sola sia più facile avere tutto sotto controllo. Ma non è così e Max non lo capisce se non proprio negli attimi che tu hai descritto così bene dal punto di vista emotivo. Vedere i suoi amici preoccupati, disperati, che la chiamano, che le fanno sentire la sua canzone preferita per tirarla giù e restituirle la vita fa scattare qualcosa in lei, che ha una vera e propria epifania. Lei capisce all'improvviso di aver sbagliato tattica fino a quel momento e che non c'è niente di male ad aver bisogno degli altri, soprattutto quando gli altri non vedono l'ora di esserci per te. Il peso di questa rivelazione eleva a livelli altissimi il cliché dell'eroina che si rialza pensando ai sentimenti puri e dà una forza alla scena che fa letteralmente tremare.
Tu hai reso benissimo tutto questo, spingendo sui temi portanti della stagione (musica, legami affettivi, superamento dei propri limiti) e sulle emozioni. L'immagine di Max che ai piedi non ha le ali ma le note di una canzone è bellissima: hai riscritto il modo di dire sfruttando bene il materiale che la serie ha messo in campo e rendendo al meglio l'idea di musica salvifica che hai già avuto modo di affrontare nei racconti precedenti.
Sull'inspiegabile fiducia che tu citi ho trovato due possibili chiavi di lettura: da un lato mi è venuto in mente che lei possa essere stupita di vedere i suoi amici così fiduciosi nei suoi confronti (cosa che si ricollega all'idea che lei ha sviluppato di dover fare tutto da sola per risolvere i propri problemi); dall'altro ho pensato che lei possa non essere certa del piano, su cui però gli altri contano tanto, incitandola e riportandola al mondo della superficie. Qualunque sia la giusta interpretazione, a colpire è senz'altro il fatto che ora anche lei sia disposta a fidarsi - ad affidarsi - a qualcuno al di fuori di sé stessa ed è questo il vero superamento della condizione precedente. Non la guarigione completa, ma l'inizio del percorso. E il fatto che questo percorso inizi correndo è estremamente simbolico: dopo tutta la sofferenza vissuta, lei si tuffa con tutta sé stessa tra le braccia dei suoi amici ed è pronta a tornare a sperare.
Sono stata felicissima, a tal proposito, di vedere la parte finale in corsivo finalmente - FINALMENTE - piena di positività! Certo, sapendo quello che accade dopo un po' di magone viene comunque, però questa è una FF e come tale ritengo che finisca esattamente dove l'autrice ha messo il punto, quindi per me questo lieto fine vale e mi commuovo un po'.
Stilisticamente è molto bello che tu abbia deciso di chiudere la raccolta con il suo titolo. Sono quelle strutture ad anello che su di me hanno un effetto particolare, il classico "I see what you did there" che mi dà sempre la sensazione di creare una rete di sguardi d'intesa con chi è dall'altra parte di uno schermo. :')
Chiudo questa recensione con i miei più sentiti complimenti, ma questa volta ambivalenti: per la storia a cui verrà appuntata e per la raccolta tutta. Hai sfruttato al meglio la challenge e la casualità delle parole che ti sono state assegnate, e lo hai fatto per raccontare cinque personaggi davvero molto affascinanti e pieni di significato. L'hai fatto senza snaturarli e questo per me è sempre il punto principale. Davvero ottimo lavoro!
Come per tutte le cose che giungono alla loro fine, mi dispiace che queste merende non ci saranno più, ma sono anche super contenta di averle potute assaggiare una per una. Grazie mille per aver condiviso questo dolce con noi! <3
Alla prossima!
Recensione alla storia Dall'altra parte - 12/09/22, ore 19:35
Capitolo 4: Proibite
Ecco Steve!

Che sollievo tornare da giornate stressanti e vedere aggiornamenti belli! Grazie mille!
E grazie ancora di più per aver parlato di Steve. Lui è senz'altro uno dei miei personaggi preferiti e lo è diventato gradualmente, anche per ovvi motivi (quanto lo si odiava alla prima stagione?!). Penso che la sua evoluzione da bullo senza appello a bravo padre adottivo di una banda di nerd spostati sia stato gestito benissimo. La sua storia con Nancy un po' meno, e non so dirti con esattezza se li voglio rivedere insieme oppure no. :') 
Quel che è certo, però, è che, almeno in questa drabble, non ho dubbi su come sentirmi nei confronti di questa ship: devastata. Come nelle precedenti, il contrasto tra momento positivo e momento negativo è graffiante. Nonostante le questioni affrontate nella prima parte non siano propriamente rosee - la riflessione sulla società omofoba in cui sono immersi e l'impossibilità di realizzare il sogno di stare con Nancy in senso romantico certo non sono delle tematiche piacevoli -, tu hai scelto di descrivere il momento con un tono che non cerca di deprimere, ma anzi di invogliare a sperare che qualcosa possa cambiare. Arriviamo alla fine di quel paragrafo con un sorriso sulle labbra, perché Dustin fa questo effetto e perché la dinamica che lega quest'utlimo a Steve fa troppa simpatia: il fatto che un adolescente abbia colto i segnali che lo stesso Steve emette cercando di dissimularli è divertente, così come lo è Steve che pensa che a suo figlio serva un bagno d'umiltà. Sono tutti tratti che accompagnano piacevolmente chi legge, senza far prevalere il lato più triste di quello che provano i personaggi.
Per questo il passaggio dalla superficie al Sottosopra è così d'impatto. L'idea che Steve possa quasi riuscire a guardare il bicchiere mezzo pieno (ovviamente entro i limiti del "Potrebbe essere peggio", "E come?", "Potrebbe piovere") è lacerante. Nella concreta, tentacolare stretta della morte, il suo pensiero corre a Nancy e al piacere che gli procura la sua vicinanza... E' semplicemente straziante. Cioè, per favore, date una gioia a questo benedetto ragazzo perché se la merita - ma io lo vedo malissimo... Quanto è quotata la sua morte nella stagione 5? No, va be', non ci pensiamo, shhh.
Dicevo che non so se li voglio rivedere insieme perché questo riavvicinamento mi ha dato tanto il retrogusto di fan service strutturato con poca cautela e senza riflettere tanto: Jonathan è stato accantonato anche per motivi esterni alla serie, ma nella narrazione non l'hanno reso come avrebbero potuto e dovuto, quindi la crisi che lui e Nancy vivono risulta affrettata e senza veri motivi alla base, cosa che mi fa storcere il naso su Steve, che svolge solo il ruolo di ripiego nella relazione amorosa della generazione di mezzo. Però veramente dategli una soddisfazione nella vita prima di ucciderlo.
Voglio fare un'ultima osservazione prima di chiudere: ho apprezzato molto la rimodulazione della frase sul Sottosopra che abbiamo già letto nel capitolo dedicato a Robin. Mi è piaciuta perché non ha fatto altro che rafforzare, da un punto di vista stilistico, quello che ho evidenziato sul piano dei contenuti, rendendo evidente il contrasto tra quello che Steve pensa e quello che invece arriva a considerare Robin. Se quest'ultima è concentrata sulle proprie colpe (tutte presunte, Robin è una persona bella e innocente), Steve ha un ultimo slancio nei confronti di Nancy, che da un lato è di natura egoista, perché lui è preso dai suoi desideri, dall'idea di essere in sua compagnia, dall'altro però non riesce proprio a farsi rimbeccare per questo, non da me, almeno: viene voglia solo di abbracciarlo e di promettergli che andrà tutto bene, che potrà stringere Nancy più tardi, al posto dei rampicanti, e che non è ancora finita. Patato lui, e brava tu che l'hai reso così bene!
Ti rinnovo i soliti meritati complimenti. Grazie ancora per queste fette di torta! Mi dispiace che la prossima sarà l'ultima, ma non vedo l'ora di leggera, soprattutto sapendo che è la tua preferita. Sarà una merenda coi fiocchi!
Un bacione! 
Recensione alla storia Dall'altra parte - 05/09/22, ore 18:25
Capitolo 3: Frana
Buonasera!

Che bello, parliamo di Robin!
Sono contenta che una delle tue fette di torta abbia avuto lei come ingrediente principale. Mi è piaciuta da subito, e in questa quarta stagione ho apprezzato molto il suo approfondimento caratteriale e il suo modo di interagire con gli altri, in particolare con Nancy.
Il momento che hai deciso di approfondire qui è stato sicuramente uno dei più intensi della stagione, uno di quelli che mi ha fatto davvero credere che verso la fine avremmo perso qualcuno per strada: i nostri eroi, dopo un iniziale spiraglio di vittoria, si ritrovano a fare i conti con la mente alveare di Vecna e con un potere infinitamente più grande di loro e di quelli precedentemente affrontati, disposto a tutto pur di raggiungere il proprio scopo e che non ha fatto altro che condurli più vicino al cuore del Sottosopra per poterli controllare meglio.
Ma partiamo dallo spaccato di vita ambientato nell'infanzia di questo personaggio. Uno spaccato felice, piacevoe, di crescita, in cui vediamo Robin circondata da persone positive. La cugina è bonaria nel suo insulto, così come la madre, che trasforma un fallimento in qualcosa su cui ridere senza problemi, senza vergogna: non fa niente se Robin non ha ancora imparato a stare in equilibrio, imparerà e sarà bravissima, ma anche se non dovesse imparare, lei sarà lì ad amarla come merita. Questa madre, con una sola frase, vince 1 a 0 contro quella di Chrissy, ossessionata dal peso della figlia nella prima drabble di questa raccolta. La famiglia che vediamo delinearsi qui è uno spazio sicuro per Robin e questo è stato molto bello da leggere. Uno spazio sicuro che diventa un ricordo da custodire, ma che purtroppo non riesce ad alleggerire il dramma di quello che, ormai giovane adulta, sta affrontando nel Sottosopra.
Il ribaltamento della situazione mi ha stretto il cuore. Le parole che sente risuonare nella mente adesso non hanno più la connotazione di un momento felice passato in famiglia. Adesso sono insulti veri e propri, tratti per cui lei si colpevolizza. Nel momento di panico non ha la lucidità per riflettere che no, essere appesi al muro non è dipeso da lei, né dagli altri suoi compagni di avventura. Non ha la capacità di pensare con animo sereno e di capire che il nemico contro cui lottano è troppo forte per loro. Vive la situazione tragica come una punizione e trova in sé stessa difetti e problemi, come se l'ostacolo dovesse essere ricercato all'interno, dentro di loro - di lei - e non in Vecna e nel suo obiettivo malato.
Penso che questo tuo modo di affrontarla sia stato davvero IC. Soprattutto in questa quarta stagione l'abbiamo vista non rientrare in schemi precostruiti e quasi chiedere scusa per questo. I suoi amici sono un altro spazio sicuro, senz'altro, ma nel momento più buio i fantasmi tornano a pungolarla, a farla sentire inadeguata e a sottrarle la speranza senza che lei possa fare niente per recuperarla da sola. L'ho trovato estremamente realistico e ben gestito.
E' un piacere sapere come finisce, poi, questo frangente di storia, ma devo dire che sei riuscita a trasmettermi così bene l'angoscia, la paura e il senso di inferiorità che caratterizza Robin da farmi temere il peggio per lei. E questo è un ottimo punto a tuo favore: riuscire a "ingannare" chi già conosce il fandom e sa perfettamente cosa aspettarsi non è cosa da poco!
Rinnovo i miei soliti ma assolutamente sinceri complimenti! Non vedo l'ora di fare ancora merenda con questa torta buonissima! <3
Un bacione e a presto! :*
Recensione alla storia Dall'altra parte - 03/09/22, ore 18:58
Capitolo 2: Canzoni
Eccomiiii!

Qui l'inizio mi ha fatto subito sorridere, nonostante il pervasivo senso di angoscia della drabble precedente - e anche di questa, perché non va leggera questa raccolta! "THIS. IS. MUSIC!" è una battuta che guardando la serie mi ha uccisa: nel panico generale, Eddie e Robin che si trovano a discutere, anche se brevemente, su cosa sia musica e cosa, invece, non meriti di rientrare nel genere sono stati secondo me un modo eccellente per alleggerire la tensione almeno un po' e per dare comunque il senso di concitata urgenza di cui si caratterizza il momento a cui facciamo riferimento.
Anche per questo spaccato introspettivo trovo che tu abbia davvero restituito tutti questi aspetti. Nancy è in pericolo di vita e, per quanto ne sanno loro, da un momento all'altro dovrebbero vederla sollevarsi in aria in preda ad atroci sofferenze, ma Robin e gli altri stanno lì a sindacare sui gusti musicali di Eddie, che non ha nemmeno una cassetta di Madonna?! L'incredulità del ragazzo è palese e filtra benissimo attraverso le considerazioni sconcertate che gli passano per la testa.
Più di tutto mi è piaciuto il riferimento alla musica salvifica: è un tema che la serie porta con sé fino alla fine facendo un ottimo lavoro, ma qui c'è qualcosa di più perché non si tratta soltanto della rappresentazione di un pensiero comune, che ha radici anche molto lontane nel tempo (mi è venuto in mente Dante con la musica nel Paradiso, giusto per fare un esempio); qui parliamo di un emarginato, di un ragazzo che viene demonizzato dalla maggior parte dei suoi coetanei e dagli adulti perché gioca a D&D e perché ascolta musica giudicata non convenzionale, musica di protesta, satanica, che in confronto alle tendenze più pop degli anni '80 risulta alle orecchie dei tradizionalisti come mero rumore. Il punto forte di questo personaggio, secondo me, è che non l'hanno mai presentato con il patetismo con cui spesso si caratterizzano le vittime di una violenza. Eddie non è patetico, anzi: ha carattere, è simpatico, è divertente, è altruista, è spaventato e tutto questo lo rende umano. Sono questi i motivi per cui è piaciuto tanto, ma l'affetto che ha suscitato nel pubblico non deve farci dimenticare il punto di vista da cui questo ragazzo viene guardato per la maggior parte del suo tempo fuori dalla sua bolla ristrettissima di amici. Come tutte le persone bullizzate ed emarginate, anche lui ha cercato e trovato una valvola di sfogo, un hobby capace di salvarlo nei momenti più bui, e per lui quest'àncora è proprio la musica, quella, tra gli altri, degli Iron Maiden che ora vede messi in discussione. Certo, non allo stesso modo in cui verrebbero messi in discussione da un Jason, ovviamente, però è comunque abbastanza per ferirlo nel suo orgoglio nerd e fargli urlare in preda al furore che sì, anche il rock può essere considerato di diritto musica e che no, non è necessario che ci sia Madonna per riportare indietro Nancy!
La parte in corsivo mi ha toccata profondamente perché a mio parere mette in chiara evidenza il risultato dell'evoluzione di questo personaggio. Da ragazzo che si rifugia nella musica, Eddie diventa colui che non scappa più dal mondo, che rimane e che attivamente si impegna a salvare con la musica, non più ad essere salvato. La musica continua a svolgere un ruolo attivo, perché è sempre lei la chiave del piano per distrarre gli sgherri di Vecna, ma Eddie se ne fa veicolo senza più utilizzarla come uno scudo puro e semplice. E in questo atto emancipatorio, davvero apice di un percorso durato tutta la stagione, la dedica a Chrissy non può che essere sulle sue labbra. In suo nome, Eddie governa i burattini del mostro e le dà la pace che lei non è riuscita ad avere nella sua breve vita.
Non posso che farti di nuovo tanti complimenti per questa seconda fetta di torta. Stai preparando un dolce buonissimo, di cui vorrei la ricetta, grazie! :')
Un bacione e alla prossima! <3
Recensione alla storia Dall'altra parte - 02/09/22, ore 19:42
Capitolo 1: Cielo
Benninaaaaa!

E' da tanto che non giungo sui tuoi lidi. Non per motivi particolari, s'intende, ma perché semplicemente non sono stata molto su EFP e mi sono persa qualcosa.
Ho visto la raccolta nel post del pub e mi ha subito incuriosita. Non ho mai avuto la spinta di leggere FF in sezione, nonostante io segua la serie sin dall'inizio, però c'era qualcosa nella premessa che mi ha fatto entrare e continuare la lettura. Non me ne sono assolutamente pentita!
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai delineato i sogni e di conseguenza il personaggio di Chrissy in queste poche righe. Trovo che la ripetizione della frase d'esordio sia stata, a tal proposito, molto molto molto azzeccata: è una scelta stilistica che è riuscita a trasmettere tante cose insieme. Cito innanzitutto l'idea di monotonia e ansia in cui vediamo immersa la ragazza nella S4, ma questo modo di procedere mi ha dato anche la percezione di un'ossessione martellante verso i traguardi che via via Chrissy raggiunge. Perché ossessione? In fondo sono tutte cose belle - entrare nella squadra delle cheerleader, avere un ragazzo, perdere peso se (e solo se, ripetiamolo tutt* insieme) è un obiettivo che ti poni tu perché lo vuoi. Ma in ognuno di questi momenti riesco a vedere l'ombra delle imposizioni derivate tutte dall'essere la ragazza popolare e bella della scuola. A Chrissy non è concesso vivere la vita come vuole: deve diventare cheerleader perché questo è quello che fanno le ragazze popolari; deve essere fidanzata con il capitano della squadra di basket perché è quello che fa la ragazza popolare che è diventata cheerleader; deve perdere peso perché ha una madre orribile e perché deve mantenere il fisico perfetto per poter rimanere agganciata allo status quo di cui è vittima.
E' per tutti questi motivi, per tutte queste pressioni che Chrissy quel cielo non lo tocca mai. E' convinta di raggiungerlo ogni volta, ma quando poi effettivamente spunta dalla lista delle cose da fare l'ennesimo traguardo si rende sempre conto - più o meno consapevolmente - che in realtà non sono obiettivi suoi, ma di qualcun'altra, di una persona che non è lei.
E infatti l'unico momento in cui veramente raggiunge la felicità tanto agognata si caratterizza per la presenza dell'ultima persona che gli altri le vedrebbero bene accanto, cioè Eddie. Eddie è un toccasana per lei, e conoscendo il finale della sua storia è stato come se la serie avesse voluto concederle proprio quello spicchio di cielo che tu qui descrivi prima di farla morire brutalmente. Nell'arco di un solo episodio Chrissy ha compiuto un'evoluzione profonda perché ha superato un pregiudizio ed è stata capace di godersi il momento con naturalezza, ricordando un passato più felice del presente e sognando un futuro migliore. Futuro che purtroppo le verrà strappato via in un tramonto di sangue.
Questo focus introspettivo è davvero riuscitissimo e proprio grazie alla struttura che hai voluto dargli! Non potevi fare, secondo me, scelta migliore dal punto di vista dello stile adottato. Chrissy emerge nella sua complessità, che non viene mai sacrificata nonostante la brevità del componimento. Non riuscirei davvero a vedere trasposto questo sguardo su di lei in altra forma!
Che dire? Complimenti vivissimi!
Un abbraccio e, spero, a presto, perché voglio decisamente passare dalle altre fette di torta!

Menade Danzante
(Recensione modificata il 02/09/2022 - 09:10 pm)