Recensioni di Kary91

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Recensione alla storia Sentimenti - 27/12/15, ore 11:26
Capitolo 1: Sentimenti
Buongiorno!
È da tanto che non leggo una tua storia, ma sono stata davvero contenta di ricominciare con il nostro adorato Hook, che come ben sai ha un posto speciale anche nel mio cuore. Così come ce l’ha il film “Hook”, per questo non ho potuto evitare di apprezzare ancora di più la lettura di questa storia.
Mi è piaciuta molto l’idea che hai avuto di creare un prequel per Hook – ho amato il modo in cui hai scelto di giustificare l’azione di rapire i bambini con ciò che accade a questa ragazza. Tra l’altro, la decisione che hai preso mostrando una visione così negativa e triste dell’isola che non c’è, sfruttando il pov di questa giovane, mi è piaciuta. Mi ha sorpreso, ma l’ho trovata originale e in linea con il mondo più “realistico” dell’Isola che non c’è del film, che è appunto collegato all’altro Mondo, quello in cui viviamo noi.
Ho apprezzato il tuo OC, questa ragazza senza padre, che però si sente comunque addosso il peso dell’uomo che le ha dato la vita e che odia, perché non le ha mai nemmeno rivolto un cenno di riconoscimento, un gesto affettuoso. Odia tutto ciò che la circonda, perché non ha mai potuto essere una bambina proprio nel posto in cui i bambini non dovrebbero mai crescere, non dovrebbero avere responsabilità. Dove dovrebbero essere liberi – proprio come alla fine sceglie di essere lei. È così triste che per sopravvivere e conservare un po’ della sua dignità sia costretta a nascondere se stessa, a travestirsi da maschio. Ho trovato davvero realistico il fatto che abbia le sue difficoltà e che non sia un portento con la spada come molte Mary Sue figlie di personaggi importanti che spuntano fuori qua e là. L’hai resa vera e hai reso vere anche le sue riflessioni.
La parte in cui suo padre stesso la uccide è straziante, ma ancor più triste è il pensiero che riconosca di aver appena ucciso sua figlia. La parte finale, con le riflessioni di Uncino sul gesto e su Pan sono di grande impatto emotivo: è tristissimo pensare che a Hook interessi più il ritorno di Pan e la vendetta che non il fatto di aver appena ucciso sua figlia. Eppure, c’è quel piccolo turning point, la frase in corsivo che gli dona umanità e gli conferisce dei sentimenti contrastanti che è poi il motivo per cui lo amiamo così tanto: Il sorriso della ragazza, di sua figlia, avrebbe potuto essere solo e per sempre per lui...
Bellissima anche l’idea che la giovane tragga spunto dalle leggende indiane per trovarsi un nuovo nome e una nuova identità. Una nuova vita, proprio ora che la sua vita è finita.
 
Davvero una bellissima storia, complimenti!

Un abbraccio e a presto!

Laura