Recensioni di Feel Good Inc

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Il giardiniere ha tagliato la testa a Mike con le sue cesoie - 29/01/12, ore 14:34
Capitolo 1: //
O, mio, Dio.
Tami, ancora una volta mi ricordi perché amavo e amo tuttora follemente quel secondo volume della saga di Peggy Sue. Una storia tanto semplice e al tempo stesso tanto forte. La storia dei miraggi, di come subdolamente si sostituiscono alla realtà - e diventano anzi la realtà per eccellenza nelle menti più deboli: l'ho sempre trovata una metafora affascinante, non dissimile da tante cose che effettivamente avvengono nella vita reale, specie in quell'età in cui si ha più bisogno di stimoli per andare avanti - quel difficilissimo periodo che è l'adolescenza.
Una storia su Sarah, ti confesso, non me la sarei mai aspettata, ed è stata una piacevole pugnalata. Vorrei lanciare un'imprecazione ma mi trattengo - è pazzesca. Hai ritratto appieno quel momento che nel romanzo viene tralasciato e via, dotandolo di umanità, verità, dubbio, ragione e caos (Aveva scritto quella frase in un momento di lucidità, cioè, di follia, o meglio entrambe le cose, ma comunque non era questo ciò che contava, e poi aveva altro a cui pensare. -> Non ci sono parole per esprimere quanto mi abbia colpita questa frase. Così come tante altre, che non sto qui a citarti perché finirei col copiare la storia intera); e come al solito io sono qui a bocca aperta, intimidita dal tuo talento.
Perché di talento si tratta.
Grazie, di nuovo. Sei bravissima.
Fabi
Recensione alla storia Due molecole di idrogeno e una di ossigeno - 15/01/12, ore 02:03
Capitolo 1: Pił altri stupidi componenti
Nel giudizio ho espresso le motivazioni per le quali la tua storia ha vinto il contest. Qui posso prendermi la libertà di rivelare quelle per le quali l'ho adorata follemente.
Peggy Sue ha accompagnato la mia adolescenza, e forse questo è un eufemismo. Credo di aver letto almeno quindici volte ciascuno dei primi tre libri. Dal quarto in poi già ero meno presa - probabilmente perché gli Invisibili, che erano la colonna portante della storia di questa povera quattordicenne, erano scomparsi, e la trama iniziava ad andare da tutt'altra parte: cosa che è poi inevitabilmente avvenuta, facendomi 'smontare' del tutto nei confronti dell'originalità di Brussolo. Ma torniamo a noi.
La tua storia è Peggy. E' ciò che era Peggy nel Sonno del demonio, in quell'avventura che - lo ricordo benissimo - io consideravo una specie di 'videogioco raccontato' (ogni capitolo, con gli ostacoli del giardino da superare, mi sembrava un vero e proprio livello) e che mi ha fatta appassionare in particolare alla sua tormentata storia con Sebastian, l'adorabile Sebastian che mi ha lasciato dentro una voragine, quando l'autore ha bellamente deciso di strapparlo via dalle mani di Peggy che tanto aveva fatto pur di salvarlo.
La tua storia riprende in mano il fandom là dov'è al suo culmine, lo plasma in una situazione che è nuova e al tempo stesso del tutto canonica, e lo restaura, praticamente. E' come se con questo breve pezzo avessi riportato un'intera saga al suo splendore originale. Giuro che non esagero, Tami. Questo è esattamente ciò che mi hai trasmesso.
Grazie. Di vero cuore.
Fabi