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Recensione alla storia You and Me - 16/12/13, ore 00:35
Capitolo 1: You and Me
Beh, interessante! Sebbene mi venga naturale immaginare che Ellie non avrebbe concesso a Joel nemmeno un briciolo di comprensione, e che anzi lo avrebbe abbandonato immediatamente, indovinando la fragile menzogna nelle sue parole - del resto non possiamo negare che Ellie, ragazza dotata di non poca intelligenza, sveglia e intuitiva, qualche dubbio l'abbia avuto; come spiegheremmo, altrimenti, quella domanda, in auto: "Joel, è tutto vero?". Insomma, o immaginiamo, "a modo mio", che lei non fosse di quelle persone che si concedono di vivere serenamente pur serbando nel cuore l'ombra di qualche enorme dubbio esistenziale, ma allora dovremmo immaginare che abbia creduto ciecamente all'asserzione di Joel, "sì, è vero"; o immaginiamo, "a modo tuo", che in lei sul rigore morale, ossia sull'incapacità di accettare l'errore dell'amico-padre, sia emerso qualcos'altro, e qui si entra nel tuo breve racconto. Breve racconto che credo davvero ben fatto, sia per l'adesione convincente e verosimile nello stile al personaggio di Ellie, sia per la complessità psicologica a cui sei riuscita a dar ragione, e che pure io ho trovato persuasiva, sebbene partissi da una idea diversa. La grande umanità che dimostra la tua Ellie nel accettare e giustificare l'errore madornale di Joel (che, ricordiamocelo, ha dannato per saecula saeculorum tutta l'umanità!), cioè la sua capacità di comprendere appieno i movimenti interiori all'animo dell'uomo, e di averne pietà, e commozione; l'aver coscienza, da parte della ragazzina, di essere alla fine dei conti un "surrogato", un rimpiazzo fortuito di quell'altra ragazzina, di quell'ombra che continua ad aleggiare nei pensieri di Joel; e sopratutto il comprendere appieno (a questo punto non può che essere così) l'enorme egoismo che ha spinto Joel a salvarle a vita; la tua Ellie, insomma, sa tutto questo, e ne esce con una incredibile capacità di perdono, e ciò nonostante non ci sembra poco credibile, ma tutt'altro! Senza contare che lei, la tua Ellie, deve ammettere che... una parte del suo animo, la parte egoista, al pari di Joel, non ha alcun interesse per le conseguenze nefaste che il gesto dell'uomo ha imposto alla Storia dell'Umanità, ma gioisce nel poter ancora godere della sua vita, sebbene forse il senso di colpa per essere complice nella distruzione dell'unico strumento offerto agli uomini per combattere l'infezione non la abbandonerà mai. Che altro dire? Mi è piaciuto molto leggere le tue poche righe, e rivivere con essere le forti emozioni che questo videogioco straordinario è stato capace di iniettarmi nelle vene! Ciao