| Recensione alla storia You see, she had nowhere else to go - 03/09/17, ore 20:03 | | Capitolo 1: You see, she had nowhere else to go | Ho letto questa storia per la prima volta quand'è stata pubblicata, eppure non ho mai recensito. Mi sono limitata ad inserirla nei preferiti per quella che è un po' abitudine, mia l'indole della lettrice silenziosa. Ho sempre dato per scontato che sapessi ciò che ne penso, credo, ma mi sono resa conto recentemente, proprio oggi, mentre la rileggevo, che di tanto in tanto uno scrittore ha bisogno di sentirsi apprezzato. E tu, che sei una delle persone la cui scrittura adoro, meriti di sapere quanto le tue storie ogni volta mi segnino al punto che spesso e volentieri torno a rileggerle, e come ogni volta mi facciano lo stesso effetto della prima.
Nello specifico quando scrivi di loro – di loro che sono un po' nel mio immaginario il tuo simbolo e le cui dinamiche apprezzo più di ogni altra cosa al mondo – non so mai cosa dire. Perché mi lasci letteralmente senza parole per la perfezione con cui li tratti, per il fatto che, nonostante la prosa elegante non ci sia delicatezza, nemmeno un accenno.
Persino una situazione come quella narrata non lo è. C'è la vulnerabilità di Rin, il suo detestarsi per ciò che gli concede osservare, il suo odio per Kirei, quello che traspare da ogni parola che pronuncia. C'è il divertimento, il macabro divertimento di Kotomine, il suo trovarla attraente nella sua debolezza, nella sua distruzione.
Ed è questo che la KireiRin è.
Vorrei poter dire tante altre cose, ma la verità è che, come già detto, sei in grado di farmi mancare le parole. Il che, di per sé, è forse un altro, enorme vanto.
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