Recensioni di FeelingRomanova

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Recensione alla storia A.N.G.E.L.S. - 20/05/13, ore 19:01
Capitolo 7: Capitolo 6
Naira POV.

“Kya eka dina!*” sospiro, buttandomi sul letto con le braccia spalancate. Sono tornata a casa da un bel po' di tempo, ma solo ora sono riuscita a liberarmi e trovare qualche minuto per riflettere sui fatti della giornata. Sono solo le quattro del pomeriggio, ma le ragazze e io abbiamo provato emozioni bastanti per anni e le cause sono riassumibili in un solo punto: abbiamo poteri magici!
Il solo pensiero dei poteri mi fa accartocciare le budella. Mi terrorizza l'idea di poterne abusare come finiscono per fare tutti i personaggi dei miei fumetti preferiti. Io non so cosa significhi essere una Guardiana, non so se i miei poteri finiranno per corrompermi e rendermi malvagia, io non so nulla di tutto ciò che ci sta succedendo e questa mio non sapere mi spaventa, tutta questa storia mi fa paura.
Smetto di pensare. Gli eventi di oggi mi hanno stancata; mi appoggio un braccio sugli occhi chiusi sperando di addormentarmi, ma qualcuno bussa alla porta della mia camera. Sbuffo infastidita da quando sono tornata non ho avuto un attimo libero.
“Che c'è ora?!” sbotto irritata.
Dalla porta entrò la mia dama di compagnia che, con la sua sola presenza, è in grado di farmi sentire immediatamente in colpa per come le ho risposto; Chantal, 31 anni di procace bellezza, mi aiutava sempre, ascoltandomi con pazienza quando avevo un problema, sopportava le mie urla quando ero irritata e mi sgridava quando mi comportavo da bambina viziata. Era stata la mia balia, era tuttora la mia dama di compagnia e avevo intenzione di nominarla mia consigliera se mai fossi diventata regina.
“Avete un problema principessa lo so.” sorride, per nulla scalfita dalla mia scontrosità “Parlatene con me, vi ho sempre aiutata.”
“Questa volta non è possibile.” rispondo.
“Perché?”
“È un problema troppo personale e… difficile da spiegare.”
“Provateci.”
Maledizione! Come spiego a Chantal che ho dei poteri magici i quali mi sono stati donati per proteggere i mondi di tutto l'universo, ma che non sono sicura di cosa questo dono comporti. Ho paura di arrivare ad abusare di questo dono perché non so cosa realmente significhi.
“Hai presente quello che dice zio Ben a Peter sui suoi poteri. Secondo te cosa intendeva?”
“Sai un po' di tempo fa, quando morirono i miei genitori, andai a vivere da mia nonna. Era molto anziana e un po' tocca, ma io le volevo bene”
Io la guardai storto: e questo cosa c'entrava?
“Aveva l'abitudine di raccontare a tutti la sua provenienza da un mondo sconosciuto che lei chiamava Meridian” alzo la testa di scatto “Buffo vero? Ma lei ne era così convinta. Quando descriveva questo mondo immaginario diceva sempre che un tiranno lo dominava, ma che -il Cuore ci avrebbe aiutati-. Quando diceva queste cose i suoi occhi si illuminavano speranzosi. Ed è proprio questo che credo siano le responsabilità di cui parla zio Ben. I poteri magici servono per portare la speranza e mantenerla accesa.
Sorrido. Le sue parole mi hanno aiutato molto. Chi deve tenere accesa la speranza delle persone e se tiene a mente questo suo dovere non diventerà mai malvagio ne sono sicura.
Chantal mi guarda mentre sono persa nelle mie elucubrazioni.
“Io so perché siete preoccupata.” la guardo con gli occhi sbarrati “Temete di diventare una regina malvagia, che abusa dei suoi poteri, ma non dovete assolutamente preoccuparvi: il fatto stesso che voi siate tormentata da questo pensiero vi rende un'ottima sovrana. Chi teme di essere ingiusto è colui che, più degli altri, si comporterà da giusto.” e, sempre sorridendo, si mette le mani sui capelli all'altezza delle orecchie “E per aiutarvi ho un regalo da farvi. Tenete questi orecchini; sono un portafortuna fatto forgiare appositamente da mia nonna. Lei diceva che potessero proteggere dal male.”
Mi fece scivolare sul palmo destro un paio di piccoli orecchini in argento con un pendente del tutto simile al Cuore di Kandrakar. Vedendo che non reagivo, ma rimanevo semplicemente a bocca aperta li prese per mettermeli alle orecchie.
Imbarazzata tocco i gioielli e dico:
“Mi dispiace per prima quando sei entrata. Ti ho trattata male.”
“Non preoccuparti” sorride piegando la testa a destra “Vorrà dire che quando tornerai ti sottoporrai senza lamentele ad un'intera sessione di lezioni di etichetta e prove d'abito. Ṭhika hai**?”
Annuii pensierosa, ma solo dopo alcuni istanti riesco a elaborare veramente quello che mi ha detto.
“Cosa?! Sei crudele!”
Lei scoppia a ridere, facendomi arrossire come una deficiente.a meraviglia, trovo che l'idea di staccare un po' da battaglie e cose varie, Niara mi piace molto come persona!


Recensione alla storia A.N.G.E.L.S. - 20/05/13, ore 18:53
Capitolo 6: Capitolo 5

Lily POV.

 

Ho ascoltato tutto il discorso della signora Lin, ho viaggiato fino a qui, ho osservato i vestiti i miei vestiti e quelli delle mie compagne, stupendomi del loro buon gusto, ho seguito quelle persone bizzarre in questa strana struttura e ora sto guardando la bisnonna di Ai, misteriosamente ringiovanita, parlare con quattro altre ragazze che presumo essere la generazione di Guardiane precedente alla nostra.
“Chissà chi sono.” mi chiede Naira.
“Le precedenti Guardiane, suppongo.” rispondo.
“Come lo sai?”
“Sono quattro ragazze giovani che conoscono la signora Lin. Inoltre sono vestite con la tunica che tutti qui indossano. Ma comunque è una supposizione.” ma non ottengo conferma delle mie idee perché proprio in quel momento l'Oracolo si siede a gambe incrociate sul podio.
“Bene!” dice l'attenzione di tutti su di sé “È giunta l'ora che io vi spieghi quale sia la vostra prima missione. Come già saprete il compito di una Guardiana è proteggere tutti i mondi.”
“Non ho ancora capito questa storia dei mondi. Quanti ce ne sono?” chiedo curiosa.
Una delle vecchie Guardiane, con la pelle scura e i capelli corti neri, sorride gentile.
“Ai presente le stelle nel cielo? Bene. Ogni stella corrisponde ad un mondo. Quando una stella nasce, nasce un nuovo mondo e quando una stella si spegne vuole dire che un mondo è stato inghiottito dal male.” spiega. “E la missione primaria delle Guardiane è proprio proteggere i mondi dal male.”
L'Oracolo muove una mano e contorni della stanza, i muri scompaiono e tutti ci troviamo a galleggiare nel nulla. Nel centro di questo luogo nasce, come se stesse sbocciando, il cielo notturno con tutte le sue stelle.
“La vostra prima missione è appunto aiutare il mondo di Arax, la stella Sirio del vostro firmamento.” allunga il dito e tocca una stella brillante che si allarga diventando un pianeta dalle dimensioni simili a Giove, circondato da una luce calda “Fino a poco tempo fa Arax era un mondo luminoso, ma ora l'oscurità del male ha offuscato la sua intensa luce.” con un altro movimento della mano fa sparire il pianeta riportando la sala torna normale “ Ma ora è forse meglio che torniate a casa, sarete molto scosse.”
Sul suo viso spunta un sorriso che accentua i suoi tratti infantili, facendolo sembrare per la prima volta un normale bambino di 5 anni.
Frastornate da tutte quelle informazioni ci avviamo tutte e cinque verso l'uscita, ma una voce ci blocca.
“Fermatevi! Abbiamo un regalo per voi.” la guardiana dai capelli rossi porge ad Estelle una lucina azzurra con un sorriso. “Si chiama Shinny e sarà un vostro compagno fedele.”
La luce si allarga e si contorce su sé stessa fino a prendere la forma di una bizzarra creaturina: piccola, circa 30 centimetri, molto simile ad uno scoiattolo, con il pelo bianco, orecchie lunghe da coniglietto e tre macchioline azzurre in mezzo al muso, poco sopra gli occhi del colore della liquirizia, una verticale e due orizzontali (più o meno così \ | /).
“È davvero carino.” sussurra Estelle stringendo tra le braccia la creaturina che contenta fece le fusa “E ha davvero un nome delizioso.”
Usciamo dall'edificio e qui ci blocchiamo. Nessuna di noi sa come tornare a casa. In nostro aiuto uscì anche la signora Lin per accompagnarci a casa. Appena varcata la soglia della porta tornò ad essere l'allegra vecchina che avevano conosciuto.
“Per la prossima volta è importante che sappiate come arrivare a Kandrakar. Basta che desideriate arrivare a Kandrakar.”
Un lampo di luce Kandrakar scompare. Atterriamo al centro del salotto di casa di Ai e mentre la signora Lin si allontana per andare in un'altra stanza, noi ci mettiamo a discutere della novità.
“Allora? Cosa avete deciso?” chiede Genevieve.
“Non possiamo rifiutare l'aiuto a Kandrakar e alla nonna.” dichiara Ai risoluta.
Estelle annuisce concorde mentre continua ad accarezzare dolcemente Shinny.
“Anche per me va bene. Sarà divertente.” ridacchia sempre allegra Naira.
“Sono d'accordo con voi. E ora la cosa più importante è...”
“Scegliere un nome per il nostro gruppo!” esclama Naira. “Che ne dite di << Le super mitiche>> o <<Le protettrici di mondi>> o anche <<Le eroiche ragazze>> oppure...”
“Io credo” la blocca Genevieve “Che se proprio si debba scegliere un nome è necessario che questi sia semplice e facile da ricordare.”
“Tempo fa anche noi scegliemmo un nome facile. Lo avevo inventato unendo le nostre iniziali. Will la custode del cuore, Irma la guardiana dell'acqua, Taranee il fuoco, Cornelia la terra e io ka guardiana dell'aria, le W.I.T.C.H.”
“Unire le iniziali.” dico pensierosa “È una bella idea. Ai, Naira, Genevieve, Estelle e io, Lily. Viene fuori A.N.G.E.L.”
Naira scuote la testa esempre sorridendo, cosa che mi fa seriamente irritare.
“Sono spiacente mia cara Lily, ma hai dimenticato una cosa, o meglio una persona.”
“E chi?"
“Ma Shinny ovviamente. Così noi cinque più quell'amore di animaletto fa A.N.G.E.L.S.”
“Noi eravamo le <<Streghe>>, mentre voi siete gli <<Angeli>>. Angeli che custodiscono Kandrakar, in pratica gli angeli custodi della Fortezza.”
Ci salutiamo e torno a casa. Entro nel mio appartamento e mi butto sul divano lasciando la casa nella completa oscurità.
Non dubito più di Kandrakar, solo uno sciocco lo farebbe dopo aver toccato con mano la Fortezza, ma devo metabolizzare tutto ciò che mi è successo nella giornata.
Chiudo gli occhi e mi addormento.

Bel capitolo! Shinny è l'animaletto vero? Prima non riuscivo a capire per cosa stesse la S., ma adesso che l'ho scoperto ho capito che sarebbe stata l'ultima cosa a cui avrei pensato!


Recensione alla storia A.N.G.E.L.S. - 20/05/13, ore 18:46
Capitolo 5: Capitolo 4
Genevieve POV.
 
Finito il viaggio cado a terra sfinita, sono completamente prosciugata di ogni energia.  Di fronte a me si apre la vista di un panorama piuttosto bizzarro. Di fronte a me si erige un’immensa fortezza composta da arcate, balaustre e altissime torri completamente decorati da arabeschi il tutto costruito in uno strano materiale di un colore indefinito tra l’azzurro e il bianco, mentre noi ci troviamo ai piedi di un enorme portone.
“E’… è… magnifico!” esclama Naira “Così immenso, così bello, così…”
“Spaziale” mormora la bisnonna di Ai “E’ spaziale vero? Come sono spaziali le vostre nuove tenute.”
Mi guardo: ho i capelli raccolti in una coda alta con delle ciocche che mi coprono l’occhio destro indosso una tenuta a pezzo unico verde con una gonna a sinistra, un paio di pantaloni aderenti viola lunghi oltre il ginocchio, un paio di stivali bassi, dei guanti senza dita lunghi oltre il gomito e una fascia dello stesso colore.
Mi volto verso le mie amiche e noto anche come sono vestite. Ai con i capelli legati in due code basse da cui sfuggono due ciocche, indossa qualcosa di simile ad un qipao verde con due spacchi laterali dai quali spuntano dei corti leggins viola, dal gomito partono due maniche svasate anch’esse viola, ai piedi portavano sandali cinesi legati alla schiava; i capelli di Naira erano legati solo alla fine, veste una maglia viola con scollo a barca e con le maniche tagliate sulle spalle, una gonna verde sfrangiata, un paio di calze a righe di due altezze diverse, delle ballerine ed un nastro verde al collo; Estelle sfoggiava capelli liberi dal cappuccio e uno strabiliante numero di punti di pelle esposti, una maglia a collo alto e senza maniche verde, una gonna viola con spacco profondissimo a destra, un paio di stivali più alti del ginocchio e un copri spalle viola; Lily invece aveva una frangia scomposta che cadeva sugli occhi con i capelli acconciati in due code basse, esibiva una veste viola con minigonna e un piccolo rombo ad altezza ombelico, una maglia verde con scollatura profonda e manche ampissime, un paio di stivali di poco più bassi del ginocchio e un nastro stretto come collana.
Ma la cosa più stupefacente sono delle ali dall’aspetto fragile che spuntano dalla schiena di ciascuno di loro.
“Ora mi credete?” chiede con un sorriso ironico l’anziana signora. E aveva ragione ad essere così divertita, a questo punto era impossibile non crederle; tutto era reale e tangibile.
“Che materiale è?” domanda Lily facendo scorrere le dita sulle volute di un muro “Non sembra pietra, ma non è neanche metallo.”
“La sai una cosa? Non lo so proprio. Con tutto il tempo che ho trascorso qui non l’ho mai chiesto a nessuno.”
“Ma come si fa ad entrare? Questo portone è immenso ed è chiuso.”
Appena dico queste parole il portone si apre. Dall’ingresso ci vengono incontro tre persone: una donna dall’aria felina con i capelli scuri tagliati corti e con indosso una tenuta da combattimento, un uomo molto bello con capelli biondi, gli occhi azzurri e uno sguardo simile a quello di un cobra e una bambino di circa 5 anni con riccioli bruni, incredibili occhi banchi e un particolare tatuaggio sulla spalla destra.
“Benvenute a Kandrakar nuove Guardiane. Io sono l’Oracolo, la guida della Congrega.” il bambino parla con una voce squillante, ma per niente infantile.
“Che carino!” urla Naira saltando verso il bambino e afferrandolo “à la” peluche.
“Signorina” dice il bambino rimanendo serio e impassibile “Potrebbe rimettermi a terra. Non gradisco questo tipo di attenzioni.”
Ridiamo tutti per questa scena comica a parte Ai, già calatasi nel ruolo della leader, che arrossisce imbarazzata e si inchina come a scusarsi.
“Scusatela.” traduco il gesto del mio “capo” e allontano Naira dal povero malcapitato “Continui pure.”
“Loro, invece, sono Orube e Lord Cedric due componenti della Congrega, sono guerrieri addestrati a Basiliade.”
“Orube, ancora ti porti dietro il serpentone?! Credevo che prima o poi lo avresti scaricato o ucciso.”
Hay Lin ride spensierata mentre Lord Cedric le ringhia dietro con uno sguardo omicida che spaventerebbe una statua di marmo.
L’Oracolo li ignora, si gira e ci invita a seguirlo all’interno della struttura. Appena varco il portone sento una vampata di forza mi travolge e non solo a me: anche le altre ragazze si stanno riprendendo e la signora Lin era tornata giovane, niente più rughe, capelli più lunghi e sani. Ma i suoi occhi continuano ad essere privi della luce.
Attraversiamo lunghi corridoi, immensi androni e saloni decorati quando, dopo aver attraversato l’ennesimo immenso portone, ci troviamo in una sala più grande delle altre con alte gradinate sui lati e al centro della quale si erige un podio circolare. Ad aspettarci intorno a quella parte rialzata ci sono quattro ragazze vestite con la tunica azzurro che, a quanto pare, qui va molto di moda.
Una di loro, dai capelli castani, si gira e sorride:
“Ciao Hay–Hey. È tanto tempo che non ci vediamo.”

Allora, anche questo fantastico, il ritorno delle W.I.T.C.H. non poteva mancare, hai descritto molto bene Kandakar, le emozioni e le sensazioni di Geneviev, ottime anche le descrizioni degli abiti (nn che me ne intenda), ma se posso dire la mia sono venute molto bene. Corro a leggere il prossimio capitolo!

Recensione alla storia A.N.G.E.L.S. - 20/05/13, ore 18:38
Capitolo 4: Capitolo 3
Allungò una mano in fronte a sé tenendo il palmo rivolto verso l’alto; subito si udì il rumore di una porta che sbatte e un piccolo cofanetto in lucido legno nero con intarsi in argento galleggiò fino alla mano tesa della signora Lin, dove si appoggiò con la dolcezza di una foglia che cade.
“Tanto tempo fa” iniziò con voce profonda “Una grande carestia colpì la Terra e per salvare gli esseri umani quattro draghi disubbidirono ad un ordine divino. Furono puniti, ma una ninfa di nome Xin-Jin usò il proprio potere per liberare le loro energie, consumandosi e lasciando dietro di sé solo un amuleto di cristallo. Quel monile era il Cuore di Kandrakar.”
Mentre diceva queste parole lo scrigno si aprì da solo e di fronte alle ragazze si sollevò un gioiello bizzarro: una sfera di vetro inserita in una montatura complicata che ricordava il vorticare delle onde.
“Da quell’evento ebbe origine la Congrega, un’assemblea di saggi provenienti da ogni mondo riunita in una costruzione al centro dell’infinito, nata per proteggere tutti i mondi dal male. Ma un giorno il male prese il potere nel Metamondo, allora la Congrega decise di erigere una muraglia a protezione dell’universo. Ma la muraglia non durava in eterno ogni cento anni si indeboliva così cinque ragazze legate da una forte amicizia vengono ogni volta elette per chiudere i varchi che si aprono. Ognuna di loro possedeva un diverso potere legato ad un diverso elemento naturale: aria, acqua, terra, fuoco e infine l’energia del Cuore di Kandrakar. La generazione precedente di Guardiane ha liberato il Metamondo, rimettendo sul trono di quel mondo la legittima erede. Ma ora abbiamo bisogno delle Guardiane per sconfiggere il male in tutti gli altri mondi.”
“Aspetta!” la fermò Ai “Cinque poteri e quindi cinque ragazze prescelte, cinque amiche. Nonna! Non penserai di dare a NOI i poteri.”
“Proprio così. Appena siete entrate ho capito subito che eravate voi le prescelte.”
Detto questo la donna lasciò andare lo scrigno, che invece di cascare a suolo rimase sospeso a mezz’aria, congiunse le mani a coppa sotto il Cuore e sollevò le mani con il monile sulla testa.
Subito tutto intorno a loro si oscurò, la stanza scomparve e si ritrovarono a fluttuare nell’aria. Dal monile partirono mille raggi di luce he quasi accecarono le ragazze.
“A te spensierata Naira, la travolgente energia dell’acqua” e subito una fluida scia blu turchese uscì dalla sfera centrale del gioiello; “La forza indomabile del fuoco è per te Genevieve, abbine cura. Timida ed insicura Estelle a te dono la possente voce della terra” due stille, una rossa calda e fiammeggiante, mentre l’altra smeraldina e compatta; “Infine l’aria e la sua leggerezza saranno le tue compagne, leale Lily.” l’ultima scintilla era quasi invisibile, grigia.
Poi si voltò verso la nipote abbassando le braccia
“Nipotina mia, allunga le mani” Ai ubbidì e la donna le fece scivolare il ciondolo nelle mani “E’ ora che questo fardello passi a te, il Cuore di Kandrakar ora è tuo. Fanne buon uso. Il suo potere è immenso.”
“Cosa intendi?”
“Dovrai scoprirlo da sola tesoro mio.”
Detto questo chiuse lo scrigno e la luce tornò nella stanza, ma al posto dell’oscurità nella sala piombò il silenzio. Silenzio rotto solo da Lily che con uno sguardo allucinato ripeteva come un mantra “Non ci credo”. Nessuna di loro sapeva cos’altro dire.
“Ragazze andate a casa e pensateci” disse gentile Hay Lin “Ma, per favore, non concentratevi nel capire se io sia pazza o meno, riflettete invece su ciò che comporta: è meglio credermi, anche nel caso in cui vi abbia mentito, e avere la possibilità di salvare qualcuno oppure non credermi e rischiare delle vite.”
Dopo un lungo silenzio Genevieve si alzò in piedi di scatto.
“Io le credo signora Lin.” dichiarò risoluta. “Non so se lei sia una bugiarda, una pazza o una buontempona, ma non posso permettere che qualcuno rischi per la mia codardia.”
Dopo un lunga pausa fece scorrere lo sguardo su ciascuna i loro.
“E voi ragazze? Volete comportarvi come codarde?”
“Non osare darmi della codarda!” esclamò furiosa Ai “E non puoi neanche darmi ordini. Io non mi faccio certo comandare a bacchetta.”
“Allora non stare lì impalata e fa qualcosa!”
“Te l’ho già detto: Non. Darmi. Ordini!”
“Smettetela!” urlò Lily ripresasi dal suo shock “Lo so che litigare vi scarica la tensione, ma il vostro urlare non aiuta nessuno. Bisogna ragionarci con calma.” poi prese un profondo respiro e si voltò verso l’anziana “Lei può darci qualche prova concreta di ciò che afferma, signora Lin?”
La donna sorrise: era fatta, le aveva convinte. Prese loro mani delle ragazze e si concentrò.
“Certamente! Venite qui.”
Pochi attimi dopo, nella stanza, delle ragazze non restavano che sei piccole scintille di luce

Si, forse sei più brava in terza persona, a differenza di me, che vado meglio in prima, anche questo capitolo è fantastico, le A.N.G.E.L.S. mi stanno appassionando, trovo che tu abbia perfettamente reso l'idea delle personalità delle ragazze.

Recensione alla storia A.N.G.E.L.S. - 20/05/13, ore 18:22
Capitolo 3: Capitolo 2
Estelle POV.

Esco dall'aula a testa bassa stringendomi al petto i libri. mentre i miei compagni si precipitano in fretta fuori urtandomi. Non lo fanno certo per maleducazione, in una scuola per ricconi come questa l'educazione viene insegnata prima di ogni cosa, ma io sono insignificante, mi confondo facilmente con l'arredamento.
Chiudo i testi di scuola nell'armadietto ed esco; appena sono fuori l'uragano Naira mi travolge.
“Come è andata la giornata? Sei stata interrogata? Qualche punizione? A me il professore ha detto che se non imparo a frenarmi farò tantissime figuracce a corte.” la sua voce si fa seria “Come se mi importasse di quel mondo di ipocriti”.
Mi siedo sull'erba picchiettando accanto a me invitando la mia amica a sedersi; lei mi sorride, ma non si vicino a me  e allo mio sguardo dispiaciuto allarga il sorriso
“Non voglio rovinare quei bellissimi fiorellini.” spiega indicando con un cenno della testa.
Mi volto seguendo il suo sguardo e noto dei bellissimi raperonzoli che prima non avevo visto. Questi fiorellini mi fanno sempre sorridere; così piccoli, all’apparenza fragili, ma che riescono a sbocciare anche nei climi più rigidi.
Ma oggi non sono in vena di ridere. Sono arrabbiata con Genevieve e Ai; stamattina mi hanno deliberatamente ignorata mentre io cercavo di aiutarle.
Ad un certo punto qualcosa mi spinge in avanti, mentre due braccia mi cingono il collo. La spinta mi fa cadere il cappuccio e subito la luce m colpisce ferendomi gli occhi; sento il calore del Sole bruciarmi la pelle.
Qualcuno mi copre il volto, mentre nel mio campo visivo entra un volto sorridente con brillanti occhi verde fiele. La ragazza congiunge di fronte a se in segno di preghiera.
“Mi dispiace Estellina. Puoi perdonarmi?” mi chiede con un vocina da bambina “Oggi sono così felice e non ho proprio pensato al tuo problema.”
“Certo nessuno problema.” rido.
Dal portone dell’edificio esce un nutrito gruppo di ragazzi facenti ala al passo di due studentesse, due bellezze angeliche: Ai e Gen. Fisicamente diverse, ma con a stessa capacità di attirare nugoli di maschi.
Ci alziamo per raggiungere le nostre amiche, mentre queste si adoperano per allontanare gli ammiratori. Aa fine ci avviamo tutte e cinque fuori dalla scuola in direzione della casa di Ai.
Le chiacchere mi distraggono e quasi quasi mi dimentico del rancore provato stamattina. E' probabile che non mi abbiano ignorata apposta. arrivate di fronte a casa Hua, Ai si ferma e ci guarda.
“Forse è meglio se oggi andiamo a casa di Lily, la mia bisnonna è venuta a trovarmi”
“E dove sta il problema? Presentacela.”
Leggermente riluttante la giovane cinese apre la porta di casa e ci lascia entrare. Nell’ingresso elegante in stile orientale c’è un’anziana signora dall’aria allegra vestito con un sai azzurrino decorato da laccetti di varie lunghezze e colori.
“Ai, bentornata a casa. C’è qualcuno con te?”
“Sì. Nonna loro sono le mie amiche: Genevieve, Naira, Lily ed Estelle.” dice.
Curiosamente non ci ha indicate mentre ci nominava. Chissà come farà a riconoscerci?
“Siete cinque.” Mormora felice. Poi continua voce più alta “Piacere. Mi chiamo Hay Lin e sono la bisnonna della piccola Ai.”
Entriamo nel salotto mentre la signora ci prepara un pranzo intrattenendoci con alcuni racconti sulla sua gioventù. E continua a raccontare anche mentre noi mangiamo il riso con la carne che ci ha cucinato fino a che Gen, che non l’ha persa mai di vista, non la interrompe.
“Mi scusi” inizia quasi timida “Ma lei è cieca.”
L’anziana fa scorrere lo sguardo su tutte noi e noto solo ora i suoi occhi; sono vitrei, privi della luce quasi bianchi come i suoi capelli.
“Sì” risponde “Ma non sono nata con questo handicap cara Lily. Mia ha accecata un incidente.”
L’interpellata sbatte le palpebre.
“Io non ho parlato”
“Ma io ho visto la tua domanda nella tua aura.”
Aura? Cos’è?
“La forza interiore di ognun di noi, che se non viene controllata rende visibile non solo la vostra forza, ma anche i vostri pensieri. Ecco cos’è un’aura.” Sorride probabilmente perché, percependo queste auree, ha sentito il mio sgomento.
“M…m…ma come è possibile?” balbetta Naira.
A quella domanda la donna assume un’espressine seria accentuando e rughe intorno agli occhi facendo sembrare lo suo sguardo fisso molto più profondo.
“Ragazze, ho un dono per voi, ma prima devo raccontarvi una storia. Una storia antica come il mondo.”

Allora, bellissimo anche questo capitolo, c'è qualche errore di battitura, ma per il resto è tutto a posto, concordo sul fatto che se avessi seguito l'ordine del nome sarebbe diventato noioso, Estelle è già la mia preferita, mi somgilia molto, complimenti ancora