Recensioni di eccardia

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Recensione alla storia La pioggia non cessa nemmeno quando è Dio stesso a distanziar le nuvole. - 26/11/14, ore 21:03
Capitolo 1: La pioggia non cessa nemmeno quando è Dio stesso a distanziar le nuvole.
Non solo mi interesso all' RPF Storico e robe varie (come ti avevo già detto nella recensione della tua fic precedente), ma il tredicesimo canto dell'Inferno è sempre stato il mio preferito; da brava appassionata di storia ho letto molto dell'Imperatore Federico II e conosco bene Pier delle Vigne: spiegando meglio, la coppia di cui hai voluto scrivere è una mia OTP sia nella storia che nella Divina Commedia (sì, ho tanta fantasia e non so come usarla). Tra l'altro, non sono quasi mai su EFP è proprio oggi che girovagavo a casaccio ho trovato questa fanfic ed ero soddisfatissima; proprio per questo l'ho letta con un'attenzione assoluta.
Comprendo che hai trovato difficoltà, perchè storicamente non ci sono così tante informazioni precise e devi conoscere il periodo blablabla, ma è molto IC; te lo dico perchè a me il tuo Piero mi è piaciuto come hai descritto Federico attravero i suoi occhi e come hai descritto la loro relazione. Ho collezionato alcune biografie su quest'ultimo, in poche parole quelle considerate più accurate e consigliate (e soprattutto quelle che sono riuscita a trovare), e sicuramente tra i due uomini c'era una forte ammirazione, una grande amicizia, di sicuro un grande amore ma inteso in forma platonica.
Un'altra parte bella della storia è la prosa, ovvero hai interpretato il canto senza svagare ed inventare POV assurdi, basandoti sull'originale e traducendolo facendone un buon lavoro.
Penso di avertelo già detto, ma ripeto che andare avanti e provare a studiare da soli è utile: ciò che i professori ti spiegano è un'interpetazione che loro hanno imparato e dato che Dante non ci ha lasciato nulla con cui spiegava i suoi svarioni mentali, sforzarsi di crearne una propria senza farsi influenzare è una buon passo. Poi gli insegnanti in un futuro spiegheranno e si sarà già un po' pronti al trauma.
(Riguardo alla fanfic che ti riferisci sulle note, se parli di "Rami spezzati" di Ulissae l'ho letta anch'io quando sono entrata nel ciclone del fangirl, e sì è un bel lavoro).
Smetterò di shippare persone realmente esistite secoli prima di me finchè vivrò, è inutile che abbandoni il mio porto di ship.
Spero che questa recensione ti sia stata utile (ma dove? cosa?), ti saluto.
Recensione alla storia ''Tra Beatrice e te è questo muro.'' - 04/11/14, ore 20:04
Capitolo 1: ''Tra Beatrice e te è questo muro.''
"non ho mai shippato personaggi storici" MALE!
Tranquilla sto scherzando (sono poco seria, mi disp), è che siamo due contrari: vado matta per gli RPF Storici e Letterari e quando ho scoperto che c'era qualcuno come me che si diverte con la Divina Commedia, Decameron e documentari storici la mia mente ha fatto "Kaboom!".
Ognuno ha le sue manie insomma, è questo il bello. =°
Comunque, come prima fanfic su un tema che non hai mai sperimentato è un buon lavoro. E' scritta bene: solitamente mi vien da pensare che in certi fandom si trovi poco perchè è difficile scrivere buone fanfic su di esso, ma tu hai raggiunto l'obiettivo. A me sono sempre piaciute le one shot suddivise per paragrafi brevi ed introspettivi, e poi dalla prima parola all'ultima c'è una sola cosa da dire: tutto è canon.
Virgilio è realizzato benissimo, nessun verso si ripete ed è un piacere leggere tutte le riflessioni, perchè sono le stesse che può pensare anche chi legge.
Sei stata molto fedele alla Divina Commedia ricordando l'immagine di Beatrice che non può sorridere a Dante e riuscendo a trarne vantaggio trasformandola come base per la seconda parte della fanfic. Io questo dettaglio non me lo ricordavo, mi hai illuminata.
Mi fa piacere che con la Dante/Virgilio (Dantegilio? Virdante? Virgiante? Dargilio?) riesci ad apprezzare di più la Commedia, secondo me anche i professori dovrebbero cominciare a fangUrlizzare (??). Sarebbe un traguardone.
Chissà, magari tra un anno la rileggerai e ti verrà voglia di scrivere una Achille/Patroclo.
Ti saluto.
[whatever io nel triennio ho avuto come professoressa di italiano una che insegnava bene quindi con la Divina Commedia eravamo anche troppo organizzati. Una mia cara amica che ha fatto un'altra scuola invece era presa come te e quindi ha cominciato ad andare avanti da sola].

 
(Recensione modificata il 04/11/2014 - 08:06 pm)
Recensione alla storia Boh, mi ha mandato Beatrice... - 04/11/14, ore 12:20
Capitolo 1: Inferno, Canto I
Seguo questa storia fin da quando è stato postato il primo capitolo ma non ho mai recensito nulla perchè sono una vera culopesa. Maledetta me
Quando ho cominciato a studiare la Divine Comedy di Alighieri Senior in terza superiore, l'ho trovata un'opera davvero interessante (anche se il mio batticinque fu per il Decamerone e lo è ancora adesso); con questo, cominciai a leggere tutte le fanfic che su EFP venivano postate, ma ne rimasi delusa: parodie tutte uguali, ero annoiata e quindi abbandonai tutto.
Quando ho notato questa fanfic rimasi sorpresa e questo perchè... siete brave, cavolo.
La grammatica è perfetta (e se magari c'era qualche errore, well io proprio non l'ho notato), l'originalità sta nel fatto che non volete "denigrare" l'opera ma anzi, dimostrate di conoscerla bene. Le battute non sono mai fuori tono, sono studiate: ci "stanno", insomma. Questo significa che per ogni capitolo ci mettete cura, ed è un grane punto a vostro vantaggio.
[E poi Dante è proprio la fangurl/fanboy che io ho sempre immaginato].
Un merito va per i personaggi, perchè ci sono tutti, li avete inserite senza trasformarli in mere comparse e dando anche loro personalità.
Potrei continuare a recensire ma se dovessi farlo per tutti i 36 capitoli ci impiegherei decadi; mi impegnerò da ora in poi a lasciare una recensione per ogni tot. capitoli. Vorrei solo dire una cosa riguardo al capitolo/canto tredicesimo, perchè è sempre stato uno dei miei preferiti e adoro come l'avete reso: quando Piero l'albero azzurro Delle Vigne ha citato in causa ciò che le malelingue dicevano su di lui ho stappato lo spumante, perchè la Pier delle Vigne/Federico II è una delle mie OTP (sia nella Commedia che nella storia reale) ed è chiaro come l'acqua dell'Eunoè che i due erano amanti 5evah (attento Piero che ho visto che ti sei nascosto dietro la tomba infuocata del tuo padrone nel girone degli eretici, non fare il finto tonto che ti ho sgammatoH!).

Concludo: sappiate che al prossimo capitolo che pubblicherete sarò una Vigiliers contenta e che lo leggerò una, due volte.
Brave, brave davvero. Era da tempo che non si trovava una fanfic del genere

p.s. (Dante da Ravenna mi ha telefonato per dirmi che ha il pollice alzato per voi. Anche perchè io abito nella città dove è sepolto suo figlio *si patta*).
Recensione alla storia Rami spezzati - 27/08/14, ore 08:06
Capitolo 1: \\
Le volte che ho letto quesa fanfic le posso contare sulle dita della mano, circa cinque o sei: e contintuo ancora a spandere feels ovunque.
Il tredicesimo è uno dei miei canti preferiti e del resto è difficile non rimanese impressionati o addirittura affezionati a Pier delle Vigne; sin da piccola leggevo libri su Federico II Hohenstaufen e conosco molto bene la sua figura storica, come conosco quella dell'uomo che più gli fu vicino: in poche parole, scippo la Federico II/Pier delle Vigne sia nella Commedia che nell' RPF storico.
E' stata quindi una bellissima sorpresa trovarla, leggerla e rileggerla ancora, finchè le senzazioni del povero Piero non ti entrano dentro la testa e tu senti la sua desolazione e la sua impotenza nel muoversi, nel difendersi ma in particolare nel rivedere il volto del suo sovrano, non iracondo ma sereno e fiducioso. Tra l'altro una cosa che per me sfiora i limiti dell'angst più nero è che anche l'anima di Federico risiede all'Inferno, proprio nel girone che precede quello dei suicidi, ma Piero non lo sa (e nemmeno l'Augusto, penso).
IMHO, è bellissima, penso di averla già messa tra le preferite. Brava brava brava.

(curiosità che non frega a nessuno: secondo la cronaca di Matteo Paris, forse il più attendibile tra tutti i cronisti insieme a Salimbene da Adam - anche se quest'ultimo era molto di parte -, quando Federico II scoprì le colpe di Pier delle Vigne, qualsiasi cosa esse riguardassero, si disperò a tal punto da arrivare a dire che colui che stava perdendo, ovvero Pietro, era stato da sempre la metà della sua anima. Leggenda o verità, è una cosa bellissima, anche perchè sembra che Dante Alighieri, che avrà sicuramente letto questa cronaca, abbia voluto idealmente ricongiungere le due parti, almeno così ho letto una volta in uno studio del tredicesimo canto in un libro piuttosto vecchiotto).
Recensione alla storia Il cielo è nero - 27/08/14, ore 07:24
Capitolo 1: Il cielo è nero
Buona, interessante.
E' bello vedere fanfic scritte sulla Divina Commedia che non siano le solite e noiose parodie, ormai tutte uguali.
L'originalità sta che non hai scritto nè all'inizio nè alla fine a quale canto tu ti stia riferendo e da che personaggio parte il punto di vista; immagino sia una scelta voluta e meditata. Io l'ho letta un paio di volte per individuare a chi potesse appartenere ed ho pensato al canto di Pier delle Vigne e dei suicidi, il tredicesimo: è la frase/verso "Gli alberi, roventi, spogli, secchi, sono alti e sottili." ad avermi dato l'idea, e mi sono bilanciata da lì (oltre che il tredicesimo è uno dei miei canti preferiti come lo è il suo protagonista, sia nella Commedia che nella storiografia vera e propria). Molte parole hanno rafforzato questa mia idea, come "affanno", "impotenza" oppure "echi soffocati che scorrono invano" mi hanno fatto riflettere sulle anime dei suicidi chiusi dentro i pruni secchi. Poi c'è il fattore dell'insensibilità, del cielo nero che non si vede, della brezza che non si sente, delle lacrime che io ho visto come gocce di sangue, dato che gli occhi non sono lucidi; Pier delle Vigne è destinato a rimanere una pianta perchè ha sdegnato la sua vita e non ha il diritto di possedere un corpo, quindi in un certo senso ha perso ogni sensibilità, tranne che il dolore.

Mi fa piacere averla letta, anche se non sono tanto certa della mia versione dei fatti; se ho sbagliato puoi dirmelo subito, così so dove sbattere la testa.