Recensioni di Miryel

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Recensione alla storia Vivere la vita - 28/09/20, ore 15:39
Capitolo 1: Vivere la vita
Allora.
Io non ti saluto. No. Non ti saluto manco stavolta perché io non conosco TLOS, o almeno non così tanto da poter dire di aver colto tutto, ma ho colto abbastanza... la maggior parte di tutto, così tanto che mi è salito il magone, che è diventato una palla di lacrime man mano che andavo avanti, che si è ingigantito quando iniziano a cantare Stand by me e, non meno importante, è stato insostenibile qui:
Un po’ come un decollo, le viene da pensare, riflettendo il sorriso di Joel carico di altri non detti. Rivolgono insieme gli occhi alle stelle, fianco a fianco.
Un po’ come la vita.

Io mi chiedo come cazzo ti permetti ogni volta di strapparmi il cuore e giocarci a tennis contro un muro? Quindi no, il mio saluto non te lo meriti manco per niente ma la mia recensioni sconclusionata e a caldo sì, quindi mettiti comoda che parto a razzo.
Ed è ai razzi che Ellie pensa. Non conosco bene questo personaggio, ma grazie a questa shot ho capito molte cose e, sia nel suo cuore che in quello di Joel, alberga la malinconia data da una vita passata: Joel per quella che ha vissuto e non può tornare, Ellie per quella che non ha vissuto ma che avrebbe voluto vivere. Mi piace come lei ricerchi la normalità attraverso i racconti di Joel. Di come si adatti a quello che era il mondo prima degli infetti, cercano di crearsi ricordi fasulli di qualcosa che c'è stato prima di lei. Un'invidia positiva, che è più fascino e la speranza che, un giorno, tutto torni come prima e lei possa finalmente abbracciare quella vita, con accanto un maestro come Joel, che veglia su di lei e le insegna tutto quello che deve sapere.

I ragionamenti di Ellie sono quelli di chi ha troppi pensieri in testa; passa dai razzi, ai viaggi, ai dinosauri, agli indiani. Pensieri confusi che in realtà poi si scopre siano collegati tra lor da un ragionamento assolutamente logico. E poi la leggerezza di quella promessa che Joel ha fatto, di insegnarle a suonare, che è un po' un modo per imparare qualcosa che fa appunto parte di quella vita che Ellie non ha vissuto: Joel che voleva fare il cantante, Joel che ha visto sfumare via ogni tipo di obiettivo, ma che mantiene vivo ciò che è stato e Ellie è il suo "registratore", quella che assimila, ascolta, sogna e cerca di fare tutte le esperienze pre-apocalisse che può. Dici "non può mancarle qualcosa che non ha mai vissuto." ma è pur vero che puoi bramarla, una vita. Forse in una situazione come quella che vivono loro la pretendi pure. Pensi di meritarla, e da "esterno" forse ti rendi anche conto di quanto le persone che l'hanno vissuta sia state fortunate e non ne erano al corrente. Non sapendo cosa li aspettava non potevano saperlo, e magari hanno sprecato occasioni, non hanno combattuto abbastanza. E Ellie combatte, per sopravvivere, e di fronte ad una vita normale pensa di sapere come fare per godersela al meglio.
Mio dio, lo so sto andando fuori tema ma ho fatto tutte queste riflessioni e il mio cervello continua a elaborare pensieri a riguardo ç__ç colpa tua che sei introspettiva e mi distruggi l'anima te possino acciaccate... mi toccherà giocarci, e lo sai che accadrà vero??? >_>

Ho adorato poi come il loro legame sia solido, malgrado parlino poco – a volte e per quanto sia difficile esternare sentimenti, alla fine quando serve lo si fa. Io deduco che Sarah sia la figlia di Joel e che deve aver visto Ellie come il suo riflesso e deduco che Sarah non ci sia più... e che dunque ci sia stato un momento in cui Joel ha dovuto colmare quel vuoto nel modo più sbagliato possibile ma... la sofferenza, in certi casi, porta ad aggrapparsi a molte soluzioni che possono ferire gli altri, ma gli intenti non sono mai cattivi e Ellie lo sa. Immagino che quando gli ha detto di non essere Sarah sarà successo qualcosa tra loro, dove lui l'avrà trattata come tale, e l'aver puntualizzato di non esserlo può essere stato uno schiaffo emotivo per Joel, un colpo forte che ha fatto molto più male ma che lo ha portato alla realtà. Lo ha aiutato a non perdersi e affrontare quel lutto/perdita. Spero di non aver detto niente di sbagliato con le mie supposizioni, in caso puoi bestemmiarmi contro XD

Infine, hai dato quella sensazione che c'è qualcosa in sospeso e che, con le parole di Joel, l'ammissione che Ellie non è Sarah, questo abbia messo un cerotto su una ferita che non è di certo chiusa, ma che almeno si sta pian piano curando. Immagino che vivere così, dandosi la mano e cercando di sopravvivere insieme, sia così difficile da rendere ogni altra cosa superflua ma, i sentimenti, a volte, sono troppo logoranti per lasciarli dentro e, anche durante un'apocalisse, ammettere che qualcuno ha ragione o chiedere scusa è qualcosa che può servire a sentirsi, per un attimo, in un mondo che non sta collassando. La fede nell'umanità che è sfumata via a volte torna in queste ammissioni, in momenti che non hanno niente a che fare con la speranza di sopravvivere il giorno dopo. E' solo umanità, che ancora loro due preservano e, quella canzone cantata così, stonata, fuori tempo, con leggerezza, è in realtà la liberazione di due anime che forse non ce la fanno più, che ogni giorno è sempre più difficile ma insieme sanno di potercela fare, ma a volte è bene dimenticare dove sono e cosa fanno e fingere che non ci sia altro che musica, leggerezza, spensieratezza e bei ricordi. Fasulli o veri che siano.

La cosa che poi rende perfetto il tutto è la canzone che hai scelto. Vivere la vita è una delle mie preferite del signor Mannarino, e se già potevo immaginare che fosse perfetta per la storia, quando ho finito di leggerla ho capito perché. "Esci di casa, sorridi, respira forte. Sei vivo, cretino" dice la canzone. E questo è vivere. Quello che fanno è provare a vivere, invece di sopravvivere e basta ♥ Poi hai scelto di inserire Arca di Noè e io niente... sottona per te, per loro, per Mannarino e per questa storia. Non so più che dire, c'è una Light diversa in questo racconto che si immedesima in un Joel che conosce la vita e in una Ellie che ne è incuriosita. C'è una Light che si immerge nell'animo umano che va incontro all'ignoto e, come sempre, fa poker con l'ennesima storia che strazia il cuore ma che, alla fine, dona speranza comunque ♥

Guascosazza, va bene... ti saluto, almeno alla fine, ma se puoi ridammi il cuore (possibilmente non strizzato e lacerato ç_ç) e non posso che farti i miei complimenti per cosa ho appena letto, per come lo hai scritto, per l'anima che ci hai messo. Mi hai lasciato troppe cose, addosso. E nemmeno ho detto tutto, ma sappi che l'ho amata e tu, ogni volta, mi sorprendi sempre ♥
A presto guascosazza che mi uccide **
Tu si lovva assai ♥
La tua amichevole Miryel di quartiere