Recensioni di Chara

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Moma-Son - 07/03/13, ore 09:22
Capitolo 1: Moma-Son
Non so per quale motivo io sia qui, adesso. So che dovrei studiare, ricopiare gli appunti perché già dopo tre giorni sono indietro da morire e divento scema, perché prima o poi mi cadrà la mano. Ma per fortuna ho i cerotti da mettere sulle vesciche che mi crescono. Tra l'altro stanotte non ho dormito una mazza, e stamattina ho lasciato una recensione di nove punti alla smarties, ma ho deciso che la recensione da lasciare a te sarà breve. Per i miei standard. Per i miei standard a te, più che altro. Quindi la voglio sotto gli otto, chissà se ci riuscirò.
Dunque, non l'ho riletta, adesso. Mi è solo caduto l'occhio sull'immagine, l'ondina ("ina") con l'autografo di quel santo (?) uomo che ti fa scrivere queste cose così belle. Lui è il tuo Slash, Slash è il mio Eddie, capisco cosa ti scoppia dentro quando lo vedi o ne parli o ne senti parlare perché è la stessa sensazione che provo io, quell'orgoglio, per cosa è riuscito a fare e per quante sensazioni è riuscito a trasmetterti, quell'orgoglio di dire che tu capisci cosa lui abbia voluto dire nelle sue canzoni, quella stima per ciò che è diventato e quella devozione per cui, insieme a te tantissimi altri ma mai allo stesso modo, lui è diventato ciò che è. Alla fine si è tutti parte di una stessa famiglia quando si ama qualcuno, però nessuno lo amerà mai come lo amerai tu e tu non amerai mai come lo amano gli altri. Egoisticamente, mi piacerebbe dire che noi amiamo un po' di più... ma non si può sapere, quindi mi tengo nella mia mente quest'idea del mio amore diverso dagli altri e non lo dico, perché se lo dicessi allora non sarebbe più diverso. O forse sì.
Che cazzo sto dicendo?
Il punto è che ero venuta qui perché avevo visto che avevi pubblicato l'ultimo capitolo prima dell'epilogo di Imre ed Abi e volevo fare la conta delle recensioni che mi mancano da lasciarti. Solo che ho visto questa e mi sono detta: "l'ho già letta, so cosa volevo dirle da più o meno prima che nascessi e da prima che nascesse la storia, perché non dovrei farlo?".
E ti dico quello che ti avevo già detto a suo tempo, ma che continuerò a ripeterti perché non fa mai male e perché è bello sentirselo dire: tu non hai scritto niente di che, ne sei consapevole? Intendo, hai scritto il flash che ha Eddie per Moma-Son, mi sta bene, e mi sta bene anche che siano le tre canzoni più importanti, quelle che hanno dato l'input, ma in realtà... è una cosa semplice.
Eppure, nella sua semplicità, tu hai centrato in pieno quel grande avvenimento che è la lampadina, l'idea nella testa di un'artista, quell'idea che poi prende forma e noi veneriamo per anni e anni e sempre di più.
Magari ho detto una cosa sbagliata, non lo so, magari in realtà è un avvenimento grandioso e tutto il resto, magari sì, magari no, se, ma... io non ci vivo con i se e con i ma, io so solo che quello che hai scritto per me è davvero una figata, che riesci a trovare il lato sorprendente di ogni cosa, se anche scrivessi di te che vai a fare la spesa nel negozietto sotto casa lo scriveresti prendendo tutti i dettagli, esaminando tutto e facendoti un sacco di domande. Sarà la fotografia, sarà quel cazzo che vuoi, ma i dettagli spesso danno più la visione di insieme di quanto la visione di insieme possa dare da sola. E tu centri sempre il punto, cazzo!
Recensione alla storia Jeremy - 11/10/12, ore 12:41
Capitolo 1: Jeremy
Bene, cerchiamo di ridurre questo svantaggio perché altrimenti non andiamo d'accordo. Io sono una brutta persona perché non rispondo mai alle tue recensioni meravigliose e nemmeno te ne lascio, e sono anche una brutta persona perché continuo a sproloquiare e non lascio mai raccontare niente a te. Lis, devi fermarmi. Anzi, devi dirmi: "stai zitta, brutta cretina, ho una cosa da raccontarti". Perché lo sai che io voglio sentirle le cose che mi dici ma se non butto fuori i miei casini poi divento nevrotica e con la combinazione delle quattro ore di sonno con annesso pullman delle sette degli studenti proprio non è consigliabile o auspicabile a nessuno.
Vedi? Anche adesso sto continuando a parlare dei cazzi miei e non ti sto dicendo niente.
Dovrei lasciar parlare la storia, ed in effetti questa storia parla. Ma parla davvero così tanto che io non so nemmeno da dove cominciare perché dice già tutto lei.
Partiamo dal presupposto che, con Eddie, hai trovato il tuo Slash. Faccio questo paragone perché così so regolarmi su quanto tu sia follemente innamorata di lui (insomma, ce l'hai come immagine del profilo e pure di copertina su facebook, a breve mi aspetterò di vederlo soppiantare Dave anche qui su efp). Eddie è tutto, la sua voce e quello che trasmette quando riempie il microfono con i suoi sputacchi ti fanno davvero vibrare come un diapason (ti piace un sacco mettere in mezzo questo paragone quando si può, quindi deduco che ti piaccia e allora lo uso per te, magari ti fa piacere u.u). Vorresti essere il microfono per ricevere tutti i suoi sputacchi meravigliosi, vero? Ma certo, ti capisco benissimo :3
Lis, per parlare di questa storia dovrei fare uno spudorato copia e incolla della tua recensione, soprattutto quello che mi hai detto riguardo alla musica e anche un sacco di altre cose. Però io sono assolutamente contro il plagio, soprattutto in questo ultimo periodo. Lo sono sempre stata, però dai non farmi dilungare su queste cose con più di quattro ore di sonno arretrato.
Comunque, questo Jeremy è la prova di quanto anche tu ti sappia immedesimare in una canzone (forse sei stata proprio tu ad avermi insegnato come si fa, magari anche involontariamente però l'hai fatto) e riesca a tirare fuori situazioni e immagini che non abbiamo mai visto. Insomma, io non ho mai visto un ragazzo che va in classe e si spara però l'ho visto quando ho letto queste tue parole. Tutto quello che scrivi io lo vedo, tutte le sensazioni che accenni io le ho sulla mia pelle.
Non tutti ci riescono, Lis, davvero. Anche le scrittrici con una tecnica impeccabile spesso sono fredde perché non sentono davvero quello che scrivono. Ma tu senti tutto, sei un po' come il tuo Imre. Solo che ti piace sentire tutto e sguazzare in tutte queste immagini e cose e persone e momenti fino ad uscirtene fuori con queste cose così.
Così e basta. Non belle, non bellissime, non brutte, non bruttissime. Non ci sono parole per inquadrarti, perché tutto quello che si poteva dire l'hai già detto tu e dire qualsiasi altra cosa sarebbe inutile e superflua.
Un po' come questa recensione, che è svarionatissima e ti fa capire come sto messa in questo momento. Ma non potevo non lasciartene nemmeno una, te le meriti troppo anche se sono sconclusionate e orribili.
Tante coccole Lis :3