Recensioni di _EverAfter_

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Recensione alla storia Un altro giorno... - 15/02/19, ore 08:38
Capitolo 1: Un altro giorno...
I Classificato per il Contest "L'Amore, quello vero..." - Un altro giorno… di Ladyhawke83 

Grammatica: 9.9/10 
“[…] trascorsi dal momento in erano stati maledetti?” Manca il cui, ma è chiaramente un errore di distrazione. 
Per tutto il resto è perfetta. 

Stile e sintassi: 9/10 
Il tuo modo di scrivere mi piace, ma a volte – soprattutto all’inizio – l’utilizzo costante del capoverso rende un po’ meno scorrevole la lettura, così come la presenza di qualche virgola di troppo. Nonostante ciò, la lettura rimane fluida, rendendo il tutto godibile nell’insieme. Brava. 

Caratterizzazione dei personaggi: 9/10 
Cosa dire di questo nostalgico e malinconico Etienne Navarre consumato dal troppo amore e dal troppo odio? 
Sei riuscita davvero a rendere un’introspezione magnifica. Tutto in quest’uomo sembra urlare al tradimento, mentre ricorda l’amata attraverso gli echi della sua mente, che ormai sembrano quasi dei vagheggiamenti, poiché non riesce a figurarsela come vorrebbe. 
“Isabeau, la sua dolce condanna”. Una bellissima immagine, quella che sei riuscita a rendere. L’idea di un amore così sofferto da non essere più neanche fonte di gioia, ma appunto una condanna, una pena nella quale non vi è più posto per i dolci ricordi, né per le immagini malinconiche. 
È come osservare Navarre vittima e carnefice di quel desiderio che ha di rivedere Isabeau, quel barlume di speranza che ormai non ha più e che si materializza nel voler uccidere chi ha lasciato accadere tutto questo. 
“[…] Navarre se lo stava dimenticando, e più si sforzava di richiamarlo alla memoria, più i contorni del ricordo si facevano vaghi, opachi, distanti.” Credo che questa frase la possa capire solo chi ha davvero perso qualcuno. La paura più tremenda che si possa provare è proprio quella di non riuscire più a ricordare la persona che si ama. È una frase vera, che ognuno, nel suo piccolo, potrebbe provare. È un po’ come se la stessa Isabeau fosse morta, in quel continuo e sconnesso rammentare di Navarre, nel cui personaggio riesco a scorgere lo straripante desiderio di poter ricordarsi dell’amata, i cui contorni si fanno sempre più sfocati. 
“[…] si chiedeva come doveva essere tutto questo per lei”. Ed anche se l’amore è cattivo, doloroso e funesto, il protagonista non riesce a smettere di pensarvi, attraverso queste semplice frase carica di mille emozioni. 
Esprime appieno il concetto che questo contest di riprometteva di raccontare: un amore sofferto, difficile e che tuttavia non riesce a smettere di pulsare. Navarre ama Isabeau, così tanto da volersi immedesimare in lei, capire se prova dolore, se anche lei è vittima di quelle elucubrazioni che non fanno che portargli via ogni giorno un po’ più di senno. 
E l’amore tra Isabeau e Navarre è molto più di un semplice “Romeo e Giulietta”: è un amore maledetto, nel più etimologico significato della parola. È un amore corroso dalla gelosia di un amante respinto, un amore che – seppur volente – non può superare le avversità. Non gli è permesso, perché i due protagonisti sono costretti ad essere eternamente divisi dalle loro maledizioni. Anche qui, assistiamo ad un amore che divide, invece che vederne uno che lega. 
“[…] Tutto questo racchiuso in quella loro semivita, che nessuno dei due era più disposto a tollerare.” E chi mai potrebbe scegliere di rimanere lontano da una persona che si ama? Attraverso un semplice capoverso hai reso perfettamente non solo la solitudine dei due protagonisti, ma anche la loro frustrazione. Tollerare è un verbo azzeccato, richiama proprio l’idea di un’insopportazione di fondo, l’incapacità dei due amanti di continuare così, ancorati a quel non amore solo per il capriccio del vescovo. 
Sei stata davvero eccezionale, questa storia merita davvero. Bravissima. 

Attinenza alla citazione: 15/15 
Anche qui, punteggio pieno, la frase è perfettamente assortita all’interno della trama, anzi ne costituisce il senso principale: la maledizione dei due amanti ed il viscerale desiderio del protagonista di poter toccare ancora una volta la sua amata. Più di così si muore. Brava. 

Gradimento personale: 4.5/5 
La tua storia è davvero molto bella. Reca con sé speranze tradite, progetti al limite della follia e un amore vivo e ormai incorporeo, data l’ineluttabilità del destino che costringe i due amanti ad essere separati. Insomma, costituisce tutto quello che volevo leggere in una storia. Complimenti. 

TOTALE: 47.4/50