Recensioni di Hedoniste

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Recensione alla storia Guardiamoci velatamente, senza che nessuno lo sappia - 03/07/16, ore 07:05
Capitolo 1: Guardiamoci velatamente, senza che nessuno lo sappia
~Prima classificata al contest "Le storie vere sembra che parlino di noi"
Menzione speciale per la miglior grammatica

TOTALE PUNTEGGIO: 25,5/30

Sezione PRESENTAZIONE: 5/5
Titoli molto carini, sia quello della raccolta che quelli delle tre flash. Fanno parte di quella categoria che io definisco (molto impropriamente) titoli “stuzzichevoli”, quei titoli che lasciano chi legge in una sospensione di giudizio che si può chiarire solo proseguendo la lettura.
Rating, genere, avvertimenti, note: coerenti con la storia. Niente da segnalare.
Sinossi: attinente alla storia, spiega che si andrà a leggere tre flash con i relativi titoli e una citazione del testo. Avrei sostituito le citazioni con quello che hai scritto nelle note in fondo alla raccolta, ovvero con altri dettagli relativi alla collocazione temporale delle varie flash (per esempio, la prima è collocata prima o dopo la fine dell’opera originale?), ma capisco di essere io ad avere problemi con le citazioni dal testo :)
Incipit: in brani così brevi è difficile valutare l’incipit, dato che la prima frase equivale più o meno ad un quinto dell’intera storia. Comunque, le frasi d’esordio delle tre flash abbozzano da subito i personaggi e l’ambiente in cui essi si muoveranno nel resto della narrazione: Manaka in una giornata di pioggia, ancora Manaka nella sua stanza, Hikari e Manaka finalmente insieme.
 
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Sezione ORTOGRAFIA E FORMATTAZIONE: 4,5/5
Utilizzi senza problemi tutte le convenzioni tipografiche, non ho riscontrato errori di battitura o altre imprecisioni di questo tipo.
 
Sottraggo punteggio perché:
- non hai inserito un rientro dopo essere andata a capo. È un dettaglio, ma qui stiamo parlando della perfezione :)
- nella seconda flash non sei mai andata a capo, nonostante non facesse male un po’ d’aria tra le due occorrenza della parola “fotografia” (ripetizione che, forse, sarebbe sembrata meno pesante). Certo, con 135 parole non fa certo l’effetto di un muro di testo… un mattoncino, via.
 
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Sezione GRAMMATICA E STILE: 4,5/5
Grammaticalmente ineccepibile. Da una parte sei stata “avvantaggiata” dall’aver presentato un elaborato piuttosto breve rispetto alle altre ragazze, ma anche partendo dal presupposto che avrei ponderato i punti da togliere, facendo incidere gli errori nella tua storia più di quelli nelle storie più lunghe, il dato di fatto è che non c’è niente da segnalare. Complimenti!
 
Ti segnalo solo un dettaglio stilistico per cui ho sottratto mezzo punto:
-Quella che Manaka tiene nella mano
La locuzione corretta, per l’uso generale, è “tenere in mano”. Anche la preposizione articolata “nella” è corretta, ma suggerisce che l’oggetto stia sul palmo della mano stessa o che ne occupi comunque buona parte; nel tuo caso la foto è esplicitamente posizionata “tra il pollice e l’indice”.
 
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Sezione COESIONE DELL’UNITÀ NARRATIVA: 3,5/5
Sicuramente molto buona la coesione tra le tre flash, che mostrano tre momenti in successione nella storia di Manaka e Hikari. L’aderenza della storia al prompt è molto buona. Ogni elemento del pacchetto caratterizza una delle tre parti, non solo con la sua presenza, ma con la sua simbologia: l’ombrello come riparo dalla pioggia e dagli sguardi, la fotografia come “memento”, la magia dell’Amore che illumina le nostre vite.
 
Sottraggo punti perché:
- Una fotografia che ha ben fissata nella sua mente ma che per qualche motivo vuole renderla tangibile, non solo qualcosa di astratto.
Questa frase è una nota stonata nell’elaborato. Inizia con una ripetizione, “fotografia”, e culmina con un verbo sintatticamente discordante, “renderla”. A completamento del quadro abbiamo la semantica traballante del “voler rendere tangibile” una fotografia che, essendo un oggetto, è già tangibile. Credo che la correzione più adatta da proporre sia “Un’immagine che ha ben impressa nella sua mente, ma che per qualche motivo ha voluto rendere tangibile, non solo qualcosa di astratto”, ma veramente non sarei in grado di affermare con certezza cosa tu intenda con questa frase.
 
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Sezione ORIGINALITÀ: 4/5
Non conosco abbastanza l’opera originale da valutare se i momenti che hai deciso di mostrare nella prima e nella seconda parte siano presi dall’opera originale o meno, ma comunque sia trovo originale la decisione di costruire le fondamenta della storia su dei momenti tutto sommato “normali”, che si potrebbero tranquillamente tralasciare, e a cui invece tu hai scelto di dare valore. L’amore non vive solo di grandi gesti, ma di piccole emozioni quotidiane. Ottima scelta.
 
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Sezione RICCHEZZA DEI CONTENUTI: 4/5
Il lessico utilizzato non è banale, ogni parola ha il suo peso specifico ben definito all’interno della frase: il ritmo e la musicalità della lingua vengono rispettate quando non enfatizzate.
L’unica incertezza c’è stata sulla già citata ripetizione di “fotografia” che poteva essere resa meno pesante, motivo per cui ho sottratto un punto sempre in nome della proporzione con le altre storie.
 
 
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Sezione GRADIMENTO PERSONALE
Ottima storia, vorrei essere capace io di partorire qualcosa del genere in un’ora e mezza! L’argomento trattato non passerà mai di moda e la narrazione che ne hai fatto ha le tinte di un delicato acquerello. Non è quello che si possa dire una storia incisiva, eppure resta nella mente di chi la legge, danzando con leggerezza nelle pieghe della coscienza. Complimenti!