Recensioni di Dark Sider

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Recensione alla storia Il buio più profondo - 16/07/20, ore 11:13
Capitolo 16: Maschere
Ma quanto mi erano mancate Claire e le sue (dis)avventure? Tornare su questa storia è sempre un grandissimo piacere, perché so già che si tratterà di una lettura piacevolissima e interessantissima.
Anche questo capitolo, infatti, non è stato da meno, e anche se tu hai detto che a livello di trama non accade nulla, io l'ho apprezzato lo stesso. Anche questi capitoli d'intermezzo sono necessari, soprattutto in una narrazione lunga, e questo in particolare dà respiro alla trama, dopo una serie di avvenimenti concitati, e pone l'accento sul rapporto tra Claire e Kimmuriel e sul loro rapporto con il figlio.
Kimmuriel, a proposito, non mi convince molto: se ne sta sempre in giro a fare chissà cosa, e ora se ne torna con un graffio sul volto e l'acconciatura scompigliata. Un dettaglio trascurabile, si direbbe: è ovvio che se qualcuno va in missione, di certo non rimane pettinato come Legolas, ma se Claire lo nota, se a lei salta all'occhio quel fermaglio scomposto, significa che qualcosa di diverso c'è. Che Kimmuriel si sta esponendo più del consueto e forse più del dovuto. Mi domando se quello che sta compiendo non sia altro che ordinaria amministrazione, oppure se sia immischiato in affari più pericolosi e in cui magari Claire è anche invischiata per vie traverse e inconsapevolmente. Insomma, ho questa sensazione per cui Kimmuriel sta facendo qualcosa che, più avanti, si rivelerà, se non fondamentale, quantomeno importante.
Intanto, in questo capitolo ci godiamo una scena, per così dire, familiare e quasi normale, per ciò a cui è abituata Claire di solito. Il suo amante torna a casa, i due si desiderano e si vogliono, e poi tutta la loro passionalità è interrotta dagli strepiti di Casien (dillo, piccoletto, che hai fatto apposta). Insomma, momenti di insolita normalità, che si discostano in modo piacevole e interessante da quelli che sono i toni fin'ora tenuti nella storia. Casien è davvero la chiave di svolta, non solo per Claire, ma in qualche modo anche per Kimmuriel. Il Drow, infatti, studia il piccolo, dapprima quasi schifato e guardingo, poi lasciandosi andare a un apprezzamento che ha stupito tanto Claire, quanto me. Siamo abituati a leggere di un Kimmuriel austero, che rimane sempre sulle sue, mentre qui è rimasto affascinato da questo piccolo esserino, anche se è mezzo umano e anche se è un maschio, dettaglio che nella società Drow è più una maledizione che altro.
L'interagire tra Calire e Kimmuriel mi piace sempre moltissimo: salvo restando che non si tratta di un rapporto sano o da idolatrare in alcun modo, loro due insieme mi piacciono davvero moltissimo: è una cosa che avevo già detto verso l'inizio e che qui riconfermo. Nonostante Kimmuriel sia in posizione di vantaggio, in questo rapporto snaturato, Claire ha comunque voce e spazio nella loro relazione, seppur in maniera limitata. Si prende la libertà di dire quello che pensa, anche se poi Kimmuriel la riprende severamente; lei non prova per lui il terrore che sente per gli altri Drow, quando la minacciano, e si sente a suo agio con lui (il fatto che rimanga tranquillamente con la camicia aperta la dice lunga su quanto sia in confidenza con il Drow, quantomeno a livello fisico). Inoltre, è interessante notare che Kimmuriel si adopera per procurare piacere alla propria partner, non solo con il corpo, ma anche con la mente: certo, è per il divertimento di avere supremazia e controllo, ma ci sono molti modi di poter avere supremazia e controllo, e lui sceglie dopotutto quello meno invasivo e più piacevole per Claire. Azzarderei a dire che, in qualche modo, a lei ci tenga.
Che tenga, invece, al bambino, è evidente, soprattutto quando avanza la raccomandazione di tenere nascoste le sue doti, e io non posso che dirmi assolutamente d'accordo con lui, perché in un mondo spietato come quello dei Drow, rivelare di un simile potere in questo neonato mezzosangue potrebbe essere estremamente pericoloso, tanto per lui quanto per Claire.
Entriamo anche nel merito dei piani di Vierna, che aprono delle strade davvero molto interessanti allo sviluppo della trama. Il fatto che Claire si senta in colpa nell'apprende di aver contribuito a mettere nei guai Drizzt conferma che il suo avvicinamento alla mentalità Drow è lento e inesorabile, ma non ancora completo. E forse non potrà mai esserlo del tutto.
Interessante anche la parte di Sabriel, soprattutto nel combattimento, che hai descritto in maniera chiara, vivida e davvero coinvolgente. Ho apprezzato molto che la donna ricordi ancora Claire, quando esercita la sua dote di fischiare gl'incantesimi, dote che le salva la vita: questo denota, ancora una volta, quanto Sabriel tenga a Claire, quanto questa sia stata una figura importante per lei e quindi per quale motivo ci tenga tanto a ritrovarla.
Intanto, nelle indagini per comprendere chi stia facendo stragi di carovane e vite, viene fuori un nome, un nome che servirà a Sabriel per potersi di nuovo recare dai Calyr e avere, forse e finalmente, delle risposte più chiare. Suppongo che questa sarà l'occasione anche per rivedere Lirael e il suo Disonorevole Cane.
Concludo dicendo che Moggot m'intriga moltissimo: sono davvero curiosa di sapere la storia che si nasconde dietro questo gatto che dorme sempre, e che è pericolosissimo risvegliare. Ovviamente, inutile dire che sono curiosissima di sapere anche per quale motivo si sia risvegliato proprio in quest'occasione e abbia aiutato Sabriel. Si tratta di un personaggio davvero molto interessante, che mi fa sorgere molte domande e m'intriga parecchio.
Un altro capitolo coinvolgente, ben scritto e che è scorso benissimo. Leggerti è sempre un grandissimo piacere. Complimenti, la storia è sempre avvincente e interessante.
Un abbraccio, alla prossima ♥
Recensione alla storia Il buio più profondo - 28/05/20, ore 09:58
Capitolo 15: Un passo verso l'ombra
Un capitolo totalmente dedicato ai drow, che non fa assolutamente sentire la sua lunghezza e che si legge che è una meraviglia. Come ho già detto altre volte, i capitoli lunghi in questa storia non mi dispiacciono affatto, anzi: si ha la sensazione di star leggendo un buon libro, e io amo i libri con tante pagine.
Ma torniamo alla narrazione vera e propria. Alla fine, Claire è riuscita a trovare un posto che fosse disposto ad accoglierla e ha anche trovato la gentile compagnia delle cinque ragazze che vi lavorano, in particolare di Aisha, che è davvero molto affascinata dal piccolo Casien. Non ho mai creduto che la ragazza avesse cattive intenzioni nei confronti di Claire e del suo bambino: la sua curiosità è genuina, e anche un po' ingenua, è la curiosità di una ragazza che agogna la libertà, di una ragazza prigioniera che della vita ha visto ben poco e che è costretta a vivere reclusa. Per lei è un po' come sognare a occhi aperti, immaginare.
Casien è un bambino davvero adorabile, che mi sta piacendo moltissimo. Ovviamente, si comporta come tutti i neonati della sua età, e non si dimostra prematuro con lo sviluppo, ma in linea (poteri psionici a parte), ma ne stai comunque anche delineando il carattere e l'attitudine, aprendo uno spiraglio su quello che sarà quando crescerà, e quello che vedo mi sta piacendo moltissimo. È testardo e pretenzioso, come suo padre, ma è anche curioso e spontaneo come un umano (si mette i pugnetti in bocca, e dato il disgusto provato da Rei'gy a riguardo, non credo sia un comportamento che un neonato drow tenga abitualmente). È interessante notare come il piccolo Casien non sia accettato da nessuna delle sue razze di appartenenza. Gli umani lo temono, perché è un mezzo-drow, e quindi figlio di creature crudeli e pericolose; i drow, dal canto loro, disprezzano il bambino perché è un mezzo-umano, una creatura indegna e inferiore, che sporca la purezza della razza. Casien vive sospeso tra due mondi, nessuno dei quali lo accetta davvero: non appartiene veramente a nulla, non gli è dato d'identificarsi con niente e questo credo che, quando crescerà e acquisterà consapevolezza della sua posizione, potrebbe causargli qualche sofferenza che potrebbe farlo crescere in maniera non proprio sana.
Le interazioni tra Claire e Casien mi piacciono moltissimo, si vede che lei è una madre amorevole e attenta e che tiene a suo figlio più che a qualunque altra cosa al mondo, tanto che asserisce che lui sia la sua luce nell'oscurità. Ogni cosa che Claire fa, da quando è nato suo figlio, viene fatta in funzione di lui e della sua sicurezza. Claire si fa più audace con tutti, anche con i drow, e più crudele pur di tenere suo figlio al sicuro. Ancora una volta, qui la vediamo tenere un atteggiamento moralmente discutibile (anche se non mi è dispiaciuto per l'oste, dato che in fin dei conti non era una persona innocente. Credo che, in futuro, Claire arriverà a fare del male anche a persone fondamentalmente buone, ma per ora a quelle riserva le sue preziose spille da vendere e i comportamenti moralmente discutibili li riserva a personaggi non propriamente positivi). Non mi viene da dire che la nascita di suo figlio l'abbia cambiata, quanto piuttosto che abbia portato alla luce un'attitudine che Claire ha acquisito nei suoi anni di permanenza a Menzoberranzan, ma che ha sempre aborrito, pur sapendo che fosse presente dentro di lei. Ora, semplicemente, questo modo di essere ha la possibilità di emergere, perché ha un motivo per farlo.
Vedere Jarlaxle all'opera è sempre un piacere e anche qui il Capitano non si smentisce con il suo atteggiamento pittoresco e ambiguo. Lui sembra l'unico sinceramente interessato e affascinato dal bambino. All'inizio mi ha colpito il suo cambio di atteggiamento mentre lo osservava, con il sorriso che gli si raggela in volto mentre lo guarda e il suo interesse che cresce: credevo che questo atteggiamento fosse rivolto al piccolo, che avesse notato qualcosa in lui, e invece poi ho capito che il suo interesse era stato catturato dallo stemma della Prima Casa con cui il bambino sta giocando.
Mi ha fatto sorridere il fraintendimento che c'è stato sul lasciare il bambino: di nuovo, Claire dimostra di essere aggressiva e impulsiva quando si tratta di proteggere il suo piccolo, tanto da essere pronta ad affrontare persino Jarlaxle. Il Capitano è stato comunque molto chiaro circa la sicurezza e l'incolumità del bambino, quindi credo proprio che Calire non abbia nulla da temere. Ammetto che ora sono molto curiosa di vedere il primo incontro tra Kimmuriel e suo figlio, e vedere le reazioni del primo a riguardo.
Arriviamo poi a un interessantissimo avanzamento di trama, grazie all'incontro con Vierna in cui Jarlaxle trascina anche Claire per accertarsi della sua fedeltà. Come hai detto, il piano della donna è volutamente ancora fumoso, ma sembra chiaro che ci sia di mezzo una guerra e Drizzt e, data la follia della donna, non sarà sicuramente nulla di buono. Dinin infatti è convinto che la sorella fallirà nei suoi intenti e ho apprezzato molto la sua sincerità nel dirle ciò che pensa, pur conoscendone le conseguenze. Mi è piaciuto quest'atteggiamento sfrontato eppure consapevole, anche se mi è dispiaciuto davvero moltissimo vederlo punito con tale ferocia. Interessante che abbia detto che Vierna ha il braccio più debole di Briza: di nuovo, Dinin vuole sottolineare quanto la sorella abbia solo la pazzia dalla sua, ma concretamente non sia poi così forte. Staremo a vedere chi dei due avrà ragione, anche se sono propensa a credere che quest'atteggiamento non porterà Vierna molto lontano. La donna e Jarlaxle hanno anche parlato di una spia umana alla quale è stato affidato un artefatto da consegnare: che questa spia sia Entreri, misteriosamente scomparso e che in questo capitolo si circonda di ulteriore mistero non comparendo?
In Ancelterra, intanto, la piccola Lirael continua la sua conoscenza con il Disonorevole Cane, che si convince essere una creatura non malvagia (sì, credici, Lirael), ma che intanto le consegna un libro preso direttamente dalla zona più proibita della biblioteca, un libro che contiene il mezzo per esplorare il ghiacciaio e non credo proprio che l'obiettivo del cane sia semplicemente quello di fare una passeggiata tra le nevi.
Interessantissima la parte in cui ci mostri le linee di sangue esistenti e le tre superstiti. Bello il concetto per cui, più numerose sono le persone che detengono un potere, più questo sia diluito tra tutti, e quindi meno potente nel singolo. Ora comprendo meglio il motivo per cui il Clayr ha bisogno di riunirsi per avere delle visioni chiare del futuro.
Un capitolo davvero molto interessante, dove gli eventi iniziano a muoversi e a prendere pieghe davvero molto, molto interessanti. Questa storia mi sta piacendo sempre di più, man a mano che proseguo con la lettura, e tornare qui è sempre un piacere.
Alla prossima :)
Recensione alla storia Il buio più profondo - 21/05/20, ore 18:05
Capitolo 14: Cambio di marea
Ero davvero trepidante per questo capitolo, e infatti l'ho letto senza riuscire a staccare gli occhi dalla pagina.
Mi è piaciuta davvero moltissimo la prima scena, sia per la descrizione del rituale in onore di Lolth, che lasci solo intravedere, ma in maniera efficacissima, che con brevi e sapienti pennellate lascia intuire facilmente natura e svolgimento di questi rituali anche a un lettore che non conosce la società Drow. Per chi, come me, invece la conosce, c'è questo apprezzatissimo "vedo non vedo" che non è ridondante, non dice troppo, ma è calibrato quanto basta per mostrarci l'inconfondibile indole di queste affascinanti creature e i loro usi.
Ho apprezzato tantissimo anche il dialogo tra Kimmuriel e suo fratello (che, benché sia spregevole) non posso fare a meno di adorare, per il modo subdolo in cui si approccia al prossimo. I personaggi infidi mi affascinano sempre moltissimo. Ora, ho avuto un'impressione sul fratello di Kimmuriel, ovvero che stia facendo il doppio gioco (a proprio favore ovviamente). Me lo ha fatto pensare il fatto che abbia avvertito Kimmuriel circa le intenzioni del fratello minore nei suoi confronti. Appurato che ilo secondogenito non voglia ucciderlo per migliorare la propria posizione, che cosa può averlo spinto a mettere in guardia Kimmuriel? Non certo amore fraterno, né timore nei confronti di questo quartogenito che non è all'altezza di Kimmuriel, figurarsi di lui, e quindi non rappresenterebbe una reale minaccia, nel caso prendesse in qualche modo effettivamente il posto di Kimmuriel. il fatto che, quindi, gli abbia rivelato un'informazione del genere, mi fa pensare che ci sia qualcos'altro sotto, qualcosa in cui il primogenito può anche essere coinvolto: magari è stato lui a convincere il quartogenito a cercare di prendere il posto di Kimmuriel, magari sotto ci sono macchinazioni politiche più complesse di quel che ci è dato sapere fino a questo momento. In ogni caso, questi intrighi familiari mi piacciono sempre moltissimo, quindi sono davvero curiosissima di scoprire di più a riguardo con il proseguo della storia.
Intanto, vediamo Claire alle prese con un parto inaspettato e devo ammettere che è stata davvero fortunata a incontrare quei mercanti: come lei stessa riconosce, sarebbe morta senza il loro aiuto. È vero che i mercanti non sono le migliori delle persone, ma non mi sento di biasimarli del tutto: i Drow hanno la reputazione che hanno, e non è facile accettarli solo perché sono mezzosangue o figli di umani. Casien, per quanto innocente e dolce e inconsapevole, è pur sempre un Drow (e, caspita, quanto ha preso da suo padre: una vera sfortuna per Claire). Mabel le ha dato il bambino in braccio, cosa che non tutti avrebbero fatto. I più lo avrebbero ucciso o avrebbero cacciato lui e Claire immediatamente, lasciandola in mezzo alla tempesta. Lei invece le restituisce il figlio e i mercanti le consentono di rimanere finché non si sarà ristabilita abbastanza da poter viaggiare da sola. Non le migliori delle persone, dunque, ma nemmeno le peggiori, a mio avviso: hanno tutto sommato reagito bene, considerando che Casien è un Drow. Non posso dire che Claire sia stata sfortunata, anzi.
Hai davvero reso benissimo il rapporto tra Claire e suo figlio, con un'intensità davvero coinvolgente e dolcissima: hai saputo rendere meravigliosamente il legame profondo che c'è tra una madre e suo figlio, quell'amore totalizzante e incondizionato che la donna prova per il suo bambino, per il quale sarebbe disposta a fare ogni cosa. Vederli interagire intenerisce ed è davvero meraviglioso: soprattutto mi piace il fatto che il bambino riesca a comunicare con la madre, condividendo con lei le sue sensazioni, cosa che rende il loro legame ancora più intenso e totalizzante, ancora più intimo e stretto. Questo piccoletto mi piace molto, e con la madre forma una coppia davvero interessante: credo che, crescendo, questo bambino possa avere grandi potenzialità.
Mi voglio soffermare un attimo sulla scelta del nome del bambino da parte di Claire: un nome Drow. È vero che lei ha detto di averlo fatto perché un nome da umano le sembrava sbagliato per lui, ma credo che il motivo sia anche che Calire si sia avvicinata alla società Drow più di quanto pensi e riesca a immaginare. Suo figlio è mezzosangue, mezzo umano e mezzo Drow, eppure lei ha deciso di dargli un nome Drow, facendolo, a tutti gli effetti, figlio dei Drow e appartenenti a loro. Non ha voluto identificarlo con gli uomini, perché forse anche lei stessa se ne è distanziata. È diventata più Drow che umana, e si sta allontanando anche dalla sua vita passata, da quei ricordi a cui un tempo si aggrappava e che erano tutto per lei.
Interessante, a tal proposito, notare il cambio di atteggiamento di Claire con la nascita del figlio: il senso di protezione che naturalmente emerge nei suoi confronti, ci mostra quanto la sua natura sia mutata. Fin'ora, si è sempre mossa in un mondo ostile, ma nel quale aveva dei protettori. Adesso, invece, è suo figlio quello che deve essere protetto, e Claire ci mostra di essere stata plagiata dai Drow, dal loro modo di fare, essere e ragionare, e inizia a diventare crudele. Inizia quella sua discesa nell'oscurità che p sempre stata lì, celata ad attendere, e che ora invece può mostrarsi apertamente.
Jarlaxle, ormai è diventato pleonastico dirlo, è sempre meraviglioso, arguto, spigliato, attento e io lo adoro. Mi chiedo chi sia questa spia infiltrata tra i mercenari e se sia davvero una spia. Potrebbe anche trattarsi di Dinin, magari spinto anche da interessi personali nel cercare informazioni su suo fratello, ma non lo vedo così pratico da entrare nelle stanze di Jarlaxle e frugare tra i suoi documenti. Decisamente no.
Vierna è un personaggio molto interessante: ha la spietata efferatezze delle Drow, ma anche un'evidente follia che la rende decisamente pericolosa. Darà decisamente del filo da torcere a tutti quanti.
Anche sul fronte Entreri stanno succedendo delle cose davvero molto interessanti: credo che sia stato lui a dar fuoco effettivamente alla torre? Assolutamente no. Almeno non in maniera volontaria. Attendeva notizie da Claire, non aveva motivo per lasciare il luogo dove lei sapeva che fosse prima di aver ricevuto nuove da lei su suo figlio, quel figlio che ha promesso di proteggere. Deve essere successo qualcos'altro, una causa di forza maggiore che lo ha spinto a nascondersi o addirittura ad abbandonare Calimport. Con tanto di Pascià al seguito, che può far sempre comodo. Sharlotta mi preoccupa, per via del malinteso che si è venuto a creare: da una parte lo trovo succosissimo e mi fa fregare le mani per i possibili risvolti della trama a causa d ciò, dall'altra m'inquieta il pensiero di quanto siano in pericolo Claire e il suo bambino. Forse essere richiamata da Jarlaxle prima del tempo la terrà più al sicuro di quello che crede. Certamente, Menzoberranzan è piena di pericoli, ma la Superficie non si sta rivelando meno impietosa.
Un capitolo davvero avvincente, dove moltissimi eventi si stanno mettendo in moto, promettendo dei risvolti davvero interessanti, che sono davvero ansiosa di scoprire. Leggerti è sempre una garanzia e un grandissimo piacere.
A presto ♥
Recensione alla storia Il buio più profondo - 14/05/20, ore 10:08
Capitolo 13: Figlio di Tenebra
Tornare su questa storia è sempre un immenso piacere.
Ho letteralmente divorato il capitolo, soprattutto perché ero davvero curiosa di sapere come sarebbe andato il parto di Claire, ero curiosa di vedere e conoscere questo bambino. In realtà lo sono da quando si è scoperto che lei fosse incinta. Quindi sei stata davvero crudelissima a concludere la parte di Claire con questo cliffhanger che mi ha lasciato addosso una grande curiosità e voglia di proseguire nella lettura per conoscere le sorti di questo piccolo, la cui sfortuna è essere mezzo drow.
Apprezzo sempre moltissimo la cura nei dettagli e il realismo che metti nel descrivere la gravidanza di Claire, nel parlare di una condizione tanto bella eppure tanto complessa, soprattutto per una persona che è costretta a viaggiare e si trova intralciata dalla gravidanza, dalla quale però riesce a trarre anche vantaggio, con quell'atteggiamento subdolo che ha imparato dai drow. Ogni occasione, per lei, è buona per ottenere qualcosa di positivo e vantaggioso, che sia una zuppa calda oppure un passaggio su una carovana per raggiungere Baldur's Gate (la mia mente non può che essere corsa all'omonimo, splendido videogioco). È comunque interessante notare come quando Claire si trova dinanzi a una persona che trova piacevole e deve/vuole ingannarla, viene assalita dai sensi di colpa: questo denota che, comunque, qualcosa della bontà della sua vita precedente rimane. Claire non è una persona malvagia, è solamente una donna che ha dovuto imparare a sopravvivere, che si è dovuta adattare a una realtà diversa e crudele e che ha adottato dei comportamenti necessari, seppur contro natura. Sospetto che, con il passare del tempo e con la protezione dell'imminente figlio, questa oscurità che si trova in Claire sarà destinata ad aumentare, a sopraffarla inevitabilmente, perché ormai la sua impostazione mentale è quella e, anche se non lo vuole razionalmente, il suo modo di agire è diventato simile a quello dei drow.
Mi è piaciuto il fatto che Claire non sapesse cosa fossero le doglie e quindi si sia sentita completamente impreparata a riguardo, anche se ritengo che per lei sia stato anche un bene, perché sarebbe stata colta da un panico ancora maggiore se si fosse resa conto che stava per partorire proprio nella carovana di quei mercanti. Proprio nell'ultimo posto in cui avrebbe voluto farlo. Il terrore di Claire è comprensibilissimo e condivisibile, ma Mabel e Arch mi sono sembrate delle persone per bene, quantomeno in grado di ragionare, quindi mi auguro che abbiano il buonsenso di non lasciarsi prendere dall'irrazionalità, quando vedranno il bambino, ma daranno la possibilità a Claire di spiegarsi, o quantomeno non si macchieranno di omicidio nei confronti di un infante, che di per sé non ha alcuna colpa.
Entreri è sempre meraviglioso: nonostante il suo comportamento strafottente e aggressivo, io continuo ad apprezzarlo tantissimo, soprattutto per quella velata sensibilità che dimostra ogni tanto, che è sepolta dentro di lui, ma che comunque esiste, c'è, e ci sono occasioni in cui riesce a vedere la luce, come in questo caso è la risposta che verga per Claire, ovvero di fargli sapere quando nascerà il bambino. Giustamente, la invita alla discrezione, perché i ladri hanno iniziato ad associarlo a Fershadal e potrebbe diventare davvero scomodo per lui se lo vedessero anche partire dopo un ennesimo messaggio della serpe.
Le informazioni su Drizzt sono arrivati nelle mani del nostro assassino e ammetto di essere davvero curiosa di sapere come riuscirà a trarne vantaggio. Le riflessioni di Entreri su Drizzt mi sono piaciute davvero molto, perché lasciano emergere come per l'assassino il suo lavoro è privo di stimoli, fatto quasi in maniera meccanica, perché non riesce a trovare sfide, qualcuno all'altezza, mentre con Drizzt non è così. Il drow è riuscito a tenergli testa, è riuscito a terminare in parità il loro scontro e tutto questo per Entreri è stimolante. Finalmente si è trovato davanti un degno avversario, che ha piacere di affrontare.
Questa parte su Lirael è stata davvero molto interessante. La creazione del Disonorevole Cane è stata descritta benissimo: è stato molto bello leggere le sensazioni della bambina nell'utilizzare la magia e cosa essa risveglia e come. interessantissimo è anche il concetto che un incantesimo, superata una certa soglia, non possa più essere interrotto, a sottolineare come l'incantatore controlla la magia ma solo fino a un certo punto.
Ciò che è successo durante il rituale mi ha fatto formulare un sacco d'ipotesi: il fatto che Lirael abbia contaminato la magia della Carta con la Libera Magia, senza neppure averlo fatto con intenzionalità, mi fa pensare che lei abbia una predisposizione naturale all'utilizzo della Libera Magia, forse anche collegata alle sue origini in parte avvolte nel mistero. Oppure, dato che la magia si è incanalata nella statuetta del cane, anziché nel fantoccio, potrebbe essere stata proprio la natura di quest'ultima ad alterare l'incantesimo e ad attrarlo su di sé. Di certo, sono convinta che il Disonorevole Cane non sia del tutto impregnato di magia della Carta, come pensa Lirael, perché già il suo nome la dice molto lunga (almeno è stato onesto) e in più quei segni della Libera Magia da qualche parte devono pur essere finiti. Credo che lui sia una creatura ibrida, a metà tra la Carta e la Libera Magia, forse con una preponderanza della prima, dato che l'incantesimo era comunque maggiormente composto da questa. Il suo status di ibrido spiegherebbe perché è in grado di sopportare entrambi i tipi di magia.
Un capitolo davvero succoso, che ho adorato e che mi ha lasciato tantissima voglia di proseguire con la lettura di questa piccola perla.
Complimenti e alla prossima ♥
Recensione alla storia Il buio più profondo - 06/05/20, ore 20:46
Capitolo 12: La spia riluttante
Ciao! ^^
Ho amato davvero questo capitolo, fin'ora è assolutamente uno dei miei preferiti e l'ho letteralmente divorato.
Claire si è decisa a rimettersi in viaggio, dopo aver tergiversato più del dovuto e di quanto avesse preventivato presso i nani. Di certo, il suo comportamento non è da biasimare: finalmente, ha trovato un posto tranquillo, dove si sente accolta, compresa e accettata e dove non deve tenere sempre alta la guardia, stare attenta a quello che fa e a come lo fa, a quello che dice e a come lo dice. Ha trovato un luogo tranquillo, una parvenza di normalità, e non dubito che, se suo figlio non fosse mezzo-drow, sarebbe rimasta anche per il parto.
Claire mi ha fatto molta pena e tenerezza in questo capitolo. Il momento in cui può essere finalmente tranquilla e rilassata come non le capitava di essere da tanto tempo coincide anche con un grande dissidio interiore a causa di Drizzt. Lui è la creatura su cui deve raccogliere informazioni: all'apparenza, nulla di più semplice, nulla che non abbia già fatto innumerevoli volte, eppure il drow riesce a conquistare inaspettatamente la sua simpatia e a far riemergere quell'umanità che è rimasta sopita in tutti quegli anni costretta tra le grinfie crudeli dei drow.
Mi è piaciuto molto come Claire capisce che lui sia una brava persona, che sia un drow diverso da tutti quelli che ha conosciuto, che abbia un'animo puro e buono, tanto da muoverle dentro tenerezza e senso di colpa, ma al contempo come il suo istinto guidi il suo modo di porsi, facendola sentire inquieta quando Drizzt porta le armi o bloccando i suoi naturali gesti di affetto, ben conscia di sapere che cosa l'aspetterebbe se si trovasse di fronte a un drow crudele come è abituata a conoscerli.
Ho davvero adorato la dualità che l'accompagna in tutto il rapporto con Drizzt. Non provare simpatia nei suoi confronti è impossibile, dato che rasenta una perfezione che è quasi fastidiosa: ci ricordiamo, così, che lei è vissuta per dieci anni tra i drow, ha appreso il loro modo di vivere, si è adattata alla loro società e cultura, eppure non è una drow. Per quanto abbia imparato ad assumere degli atteggiamenti tipici di questa razza, per quanto l'inganno e la manipolazione siano divenuti per lei naturali, Claire non è una drow e mai lo sarà. E Drizzt risveglia quel suo lato squisitamente umano che ha dovuto imparare a imbrigliare. E parimenti lo fa quel suo figlio non ancora nato, a cui parla con una dolcezza che trovo sempre meravigliosa e pertinente.
Mi è piaciuta la parte del sogno di Claire. Il suo timore per Jarlaxle è talmente radico che il drow la perseguita anche nei sogni, anche in quei momenti in cui lei immagina il suo defunto Thomas. probabilmente il nostro variopinto amico sarebbe molto scontento di sentirmelo dire, ma sinceramente non riesco a comprendere fino in fondo questo suo profondo terrore. Certo, Jarlaxle è infido, subdolo, manipolatore, e comprendere le sue intenzioni nascoste dietro una maschera di artefatta affabilità è un'impresa ardua, eppure non lo trovo violento come molti altri suoi simili. Certo, è pur sempre un drow e questo non va dimenticato, ma lo ritengo più "affabile" di molti altri. Più di Rai'gy, ad esempio, che un po' mi piace e un po' odio. Come tutti i maghi, tende a darsi arie (anche a ragione, aggiungerei), ma lui riesce a esserlo in maniera maledettamente fastidiosa. Un po', lo ammetto, ho gongolato quando Jarlaxle gli ha lasciato intendere che sa che gli ha taciuto e cosa.
Ho amato anche la scena in cui compare Fershadal: le interazioni tra Claire e la serpe sono sempre molto dolci, soprattutto perché è evidente come la creatura d'ombra sia l'unico essere che Claire reputa davvero amico e con il quale si lascia andare liberamente a gesti d'affetto, come baciarlo sul muso. È sempre molto triste e doloroso notare come Claire sia profondamente sola e come tutto ciò che sta subendo la stia portando a corrompersi, a votarsi al male anche senza rendersene conto, per sopravvivenza, necessità e abitudine, quando invece di fondo il suo è un animo buono, che ancora sa provare simpatia, senso di colpa e che dopotutto agogna solo a tornare a casa.
Molto coraggiosa (e comprensibile) la sua decisione di crescere suo figlio (io scommetto che sia un maschio) lontano da Menzoberranzan, nella quale non vuole fare ritorno. Sono davvero curiosa di vedere come questo si intreccerà con gl'interessi di Jarlaxle e le pretese di Kimmuriel (e sinceramente mi preoccupa più il primo del secondo, ché se Claire continua a fargli bene il lavoro, a lui magari nemmeno frega nulla se rimane in Superficie).
Ad Ancelterra, abbiamo modo di approfondire la figura di Lirael, che non avrò la Vista, ma può di certo vantare un controllo della magia superiore anche a persone più adulte di lei. Questo suo talento va di pari passo con una curiosità anche troppo grande: la piccola non comprende il limite fino al quale è saggio spingersi, e certamente la sua giovane età non aiuta. La sua sete di conoscenza, di sapere è talmente grande da surclassare persino il buonsenso. Mi è piaciuto molto il meccanismo della biblioteca, con le stanze ad accesso limitato e con questo alone di mistero ad avvolgerla: è pericolosa persino per i bibliotecari che ci lavorano, tanto che hanno escogitato dei sistemi molto sofisticati per poter chiedere aiuto. Cosa si annida di così oscuro tra gli scaffali? Creature pericolose? Libri animati? Insomma, sono davvero curiosissima di scoprirli.
Intanto Lirael ha modo di "fare la conoscenza" di Sabriel e Petrus, che indagano sul misterioso pericolo che viene dall'Ovest e che sembra bene non sottovalutare, dato che neppure i veggenti sono riusciti a vedere di cosa si tratta. Certamente, se prima era qualcosa di cui essere preoccupati, ora inizia a diventare qualcosa da temere. Mi chiedo se Lirael avrà modo di incontrarsi di persona con Sabriel, che la ragazza ha acutamente riconosciuto come Negromante prima e Abhorsen poi: sicuramente, il suo aiuto potrebbe essere prezioso. La ragazza è giovane, ma molto arguta e potente. E ha un passato avvolto nel mistero, che stuzzica moltissimo la mia curiosità.
Un altro capitolo stupendo e godibilissimo, che ho amato e per cui non posso che farti tantissimi, meritati complimenti. Sono davvero trepidante di proseguire con la lettura.
Alla prossima ♥