Recensioni di Dark Sider

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Recensione alla storia L'amicizia non genera debiti - 02/02/21, ore 18:04
Capitolo 15: 1287 DR: Il loro ranger scomparso (Parte 2)
Tornare a leggere questa storia è un vero piacere, perché le (dis)avventure di Daren mi erano davvero mancate e perché lo avevo lasciato in un punto parecchio concitato della faccenda.
Qui lo ritroviamo in compagnia del povero Filvendor. Sei riuscita a descrivere, pur senza entrare troppo nello specifico, tutto il disagio provato da questo povero elfo, tutte le conseguenze che le sevizie dei drow gli hanno causato. Hai fatto passare con molto forza il suo stato d'animo, spezzato come il suo corpo. Filvendor non ha mai ceduto, mai davvero e mai del tutto, ma nonostante ciò ha imparato ad adottare dei meccanismi per proteggersi, degli automatismi che mettere irrazionalmente in atto, senza riflettere su quello che gli succede intorno, perché i drow sono subdoli, sono bugiardi, sono crudeli, pertanto quelle promesse di non fargli del male di Daren non significano nulla, per lui, sono solamente il preludio alla sofferenza e, anche quando lui lo cura, Filvendor non riesce a fidarsi, ha paura, perché sicuramente alle cure seguiranno le torture. A noi è lasciato immaginare ciò che l'elfo deve aver subito per essersi trasformato da fiero ranger a servo terrorizzato: i drow hanno fama di essere creature crudeli, spietate, e in Filvendor possiamo vedere tutta la loro malvagità. I suoi giorni di prigionia devono essere stati a dir poco infernali, e ammetto che un po' mi si è stretto il cuore, ho provato disgusto insieme a Daren, nel pensare a che cosa devono avergli fatto, a tutte le torture che devono aver messo in atto su di lui, spesso solamente per divertimento e null'altro. È stata una fortuna, per Filvendor, essere stato trovato da Daren, anche se la situazione per loro due non è delle più rosee.
Come riflette Daren, infatti, gli altri drow sembrano fidarsi di lui, per il fatto che l'hanno lasciato da solo a sorvegliare il prigioniero, ma al contempo non si fidano affatto di lui, per il fatto che non gli hanno permesso di partecipare alla battaglia. Infatti, giustamente, il nostro drow crede di poter essere spiato e controllato. Per lui, non è inverosimile che qualcuno lo stia tenendo d'occhio e che sia stato messo lì per essere controllato a sua volta. Da drow, conosce molto bene quelli della sua razza: anche se non ne condivide l'indole, sa come pensano, come agiscono, cosa macchinano. La sua posizione è decisamente delicata e i passi che ha deciso di compiere sono alquanto rischiosi, ma necessari. Curare Filvendor e recuperare le proprie armi sono essenziali per sperare di fuggire quando arriveranno i rinforzi. Altrimenti, sarebbe impossibile, soprattutto perché i drow giocano in casa e, per quanto Daren possa avere familiarità con certi luoghi, quello non è comunque un luogo che è solito frequentare.
Ho trovato molto realistico il fatto che si sia sentito disgustato da ciò che è stato fatto a Filvendor, ma che abbia deciso di non indugiarvi e di non lasciarsi sopraffare. L'empatia, come dice, è un sentimento che ha sviluppato negli ultimi decenni ed è anche un sentimento che solitamente è estraneo a un drow: interessante il fatto che Daren ne parli consapevole di provarla e di averla, ma come se si trattasse di una cosa a lui esterna, che non fa totalmente parte della sua natura, e che lo distrae dal suo obiettivo. Riesce a provare pietà per Filvendor, ma riconosce che non è qualcosa che naturalmente gli apparterrebbe, in quanto drow, e questo mostra ancora una volta e ancora di più quanto complessa e sfaccettata sia la personalità di questo meraviglioso personaggio. E, anche qui, aggiungi un nuovo tassello alla sua storia personale, descrivendo il suo legame con la sua arma, che ho trovato un elemento molto interessante, volto a far comprendere quanto Daren sia dedito alla sua causa, alla sua divinità e ai suo precetti. Di nuovo, il nostro drow non delude, e spero veramente che riesca nella sua impresa, senza troppe gravi conseguenze (sperare che non ci siano mi sembra un po' troppo).
Zeerith sempre sul pezzo. Non si lascia infinocchiare da Daren, ha delle riserve su di lui, perché come tutti i drow è sospettoso ed è il sospettoso della peggior specie: quello intelligente. Si serve di Sulerin per spiare Daren e mi piace il fatto che, nonostante il consiglio di guerra, abbia modo di considerare la propria posizione da diverse angolazioni: pensa all'attacco da portare agli elfi, ma anche che Sulerin potrebbe ucciderlo facilmente e, ancora, pensa ai comportamenti di Daren che lei gli ha riferito, cerca di dare loro un senso, trovando una spiegazione razionale, più incline alla fiducia, ma - e qui mi è molto piaciuto - senza senza abbandonare la diffidenza: forse Daren è quello che dice di essere, ma forse no, quindi mando due dei miei guerrieri migliori a dare una controllata, giusto per andare sul sicuro. Un tipo senza dubbio molto scaltro. Ho già espresso in precedenza quanto Zeerith mi piaccia e affascini come personaggio, e qui non si è di certo smentito. So che probabilmente farà una brutta fine, però non si può certo dire che se la meriterà. Non per me, almeno.
Raerlan continua a destreggiarsi tra l'aiutare i suoi compagni e mantenere la copertura che si è creato, compito ingrato e per nulla semplice. Almeno, però, ora sappiamo che non è animato da cattive intenzioni, e la cosa mi fa stare decisamente più tranquilla. Avere un traditore non avrebbe di certo aiutato il gruppo di salvataggio, che già si trova in una pessima situazione, con i drow che sanno del loro arrivo e pronti a preparare una bella imboscata.
Hai preparato il terreno per quelli che si preannunciano capitoli carichi di adrenalina e di avvenimenti. Inutile dire che ora la mia curiosità è alle stelle e mi frego le mani nell'attesa di proseguire la lettura.
Come sempre, tantissimi e meritatissimi complimenti. Alla prossima :)
Recensione alla storia L'amicizia non genera debiti - 09/11/20, ore 21:38
Capitolo 14: 1287 DR: Il loro ranger scomparso (Parte 1)
Oh, ma guarda un po' il caro Rearlan come riesce a riprendere in mano la situazione con maestria e senza scomporsi più di tanto, riuscendo a farla franca, anche se ha rischiato grosso. Certo che, per lui che è abituato a non dover stare attento a quello che dice, perché tanto nessuno si fa domande, deve essere stato agghiacciante vedere la druida trovare delle falle nelle sue parole. Per sua fortuna, la sua magia ha deciso di tornare nel momento più opportuno, proteggendolo come ha sempre fatto fin'ora.
Sono comunque contenta di essermi sbagliata sul suo conto e di poter dire che si tratta di un personaggio positivo. Non nutro particolare simpatie nei suoi confronti (siamo partiti con il piede sbagliato, io e lui, e credo che rimarremo così per il resto dei nostri giorni), però mi sarebbe dispiaciuto vederlo nelle vesti di un villain o comunque di un personaggio negativo. A conti fatti, invece, non sembra in alcun modo malintenzionato, ma solo desideroso di mantenere ben celati i suoi segreti. E come potergli dare torto?
Torna anche Sulerin, messa meglio di quanto purtroppo desiderassi e sempre più irritante. Spero davvero, come si augura Zeerith, che finisca morta e stecchita prima della fine di tutta questa faccenda. L'antipatia che nutro nei suoi confronti non ha eguali. Comunque, che andasse a riferire a Zeerith me lo aspettavo: dopotutto, i due hanno un rapporto che, per stessa ammissione di Sulerin, non è come gli altri e, se parlare d'amore è decisamente eccessivo per una creatura come lei, certamente un certo tipo di affetto lo nutre nei confronti del Drow, e questo la porta a una sottile forma di fedeltà, che comunque non va oltre le mere informazioni. infatti, di tornare ad affrontare Rearlan non se ne parla proprio, quantomeno in un primo momento. Sulerin avrà tutti i difetti di questo mondo, ma non è di certo stupida: non ci guadagna nulla a tornare dallo sciamano e farsi ammazzare, stavolta per davvero. In più, Zeerith si trova costretto a scoprire una delle sue carte e a svelare a Sulerin che ha sempre avuto un'arma di ferro freddo pronta per lei, nel caso ce ne fosse stato bisogno.
E bravo Zeerith. Continuo a ribadire e confermare quanto mi piaccia come personaggio. In particolare, apprezzo questa sua arguzia e l'astuzia che mostra ogni volta, nonché questa sua mente calcolatrice che lo porta a essere molto previdente e lungimirante. Sa che tipo di creatura è Sulerin, la conosce molto bene, e per questo si è munito di un'arma contro di lei, senza mai abbassare la guardia, sapendo che la natura della fata può in ogni momento prevaler sul tenue sentimento che prova nei suoi confronti. Più avanti, inoltre, si sofferma a ragionare su Daren, partendo dalla semplice domanda che lui gli fa: vaglia varie ipotesi, analizza ogni dettaglio e si lascia aperte tutte le possibilità, anche quelle che gli sembrano meno realistiche. Questo lo rende senza dubbio - oltre che dannatamente apprezzabile - un reale pericolo per Daren e i suoi rinforzi. Zeerith non sembra affatto il tipo che si fa cogliere impreparato o che si fa ingannare facilmente. Non escludo che faccia tenere d'occhio Daren in qualche modo e che, quindi, non sia proprio vero che lo abbia lasciato totalmente solo con il prigioniero. Un prigioniero che, è vero, ora come ora e tenendo in considerazioni elfi nuovi che arrivano pronti per la tortura, non vale poi più molto, considerando anche il fatto che non ha mai detto nulla per mesi interi, ma che resta comunque e indubbiamente un prigioniero. Zeerith ha messo in conto anche che Daren possa essere in combutta con gli elfi di cui gli ha parlato Sulerin, e che sa benissimo stanno venendo a liberare il loro compagno rapito, quindi davvero ha lasciato a Daren il povero Filvendor senza secondi fini o scopi alcuni? Nel caso avesse ragione e Daren fosse davvero insieme al gruppo di elfi, gli avrebbe praticamente consegnato il prigioniero che cercano, senza costringerli al minimo sforzo. Per me, qualcosa sotto c'è, ma mi auguro che, se così fosse, Daren riesca a gestire la faccenda nel miglior modo possibile.
Per ora, il nostro Drow preferito sembra trovarsi in una situazione, non dico di vantaggio, ma quantomeno favorevole. Per lo meno, ha tra le mani quel poveraccio di Filvendor, che mi fa sempre tanta, tantissima pena al pensiero di tutto quello che ha dovuto subire e patire. La sua mente non è stata spezzata, ma sicuramente in lui sono entrati in gioco meccanismi inconsci che non renderanno semplice a Daren avvicinarsi a lui e guadagnare la sua fiducia, anche solo farsi credere. Per Filvendor, lui è un Drow e i Drow fanno del male, sono subdoli e bugiardi. Non sarà semplice, per Daren, gestire la cosa. Senza contare che l'elfo è messo veramente male e, come giustamente nota anche lui, portarselo dietro in una fuga significa solo rallentarla.
La situazione si fa alquanto spinosa su tutti i fronti; il clima è teso e si fiuta aria di guerra.
Tornare su questa storia è ogni volta un piacere perché, come sempre, ha il potere di tenerti attaccata allo schermo dalla prima all'ultima parola e di farsi divorare. Come sempre, ti faccio tantissimi, meritati complimenti.
Alla prossima :)
Recensione alla storia L'amicizia non genera debiti - 07/10/20, ore 18:28
Capitolo 13: 1287 DR: La loro guerra (Parte 2)
Ma ciao cara, eccomi finalmente tornata su questi lidi. Un capitolo davvero intenso e interessantissimo, questo, dove ci vengono svelte un po' di cose sul nostro misterioso Alicorn, anche se non tutte, e queste sono le mezze rivelazioni che piacciono a me, che dicono quanto bastano, ma non svelano del tutto e lasciano quel senso di voler continuare, di dover sapere che cosa succederà, dove stiamo andando, che succede.
E ammetto di aver goduto tantissimo nel leggere della figura barbina che ha fatto Sulerin e delle batoste che ha preso, una dietro l'altra, e che le sono quasi costate la vita. E dire che io mi era anche preoccupata per Raerlan perché era caduto in trappola e pensavo che, se i suoi compagni non si fossero accorti che era finito nei guai, sarebbe stato davvero un problema per lui (e, davvero, ragazzi, guardatevi indietro e accorgetevi che manca uno di voi, per favore).
Lo scontro tra Sulerin e Raerlan è stato davvero interessantissimo da leggere, soprattutto grazie ai continui cambi di punti di vista, che ci donavano la visione dello scontro sia dal punto di vista dell'unseelie che dell'alicorn. Anche io mi sono stupita, come Sulerin, all'inizio, nel vedere che i soi attacchi incorporei non andavano a segno e che lei non riusciva a usare la sua capacità, che le avrebbe dovuto assicurare un confronto breve e sicuro, dove lei sarebbe risultata vincitrice senza neppure troppo sforzo. Dopotutto, Raerlan era in una posizione di netto svantaggio e nulla poteva farle credere che avrebbe potuto ribaltare la situazione. Ma, a conti fatti, è stata proprio la sua sicurezza a fregarla: era così convinta di essere in vantaggio, così sicura che la sua preda non avesse alcuno scampo, che l'ha sottovalutata, anche quando ci sono stati quelli che erano segnali chiari, se solo si fosse fermata un momento a leggerli per ciò che erano. La sua confusione è anche stata la mia confusione, tanto che mi sono messa a fare congetture con lei su questo e su quell'altro, ma al contempo ho continuato anche a divorare il capitolo perché dovevo assolutamente sapere cosa accidenti stava succedendo.
E scopriamo, così, che Raerlan è uno sciamano. Una classe che amo davvero ma che raramente vedo usare (anche a buon ragione, salvo particolari ambientazioni, non è proprio il massimo, soprattutto in party piccoli). Qui tu ne hai saputo descrivere tutto il fascino e la potenza, tutta l'atavica magnificenza di una creatura che ha potere sulle anime, che le controlla, le vede, le manipola, le richiama. Hai descritto benissimo il panico di Sulerin nel rendersi conto, a poco a poco e con sempre crescente sgomento, di che cosa Rearlan fosse, capendolo in parte, ma non del tutto (quella parte che manca anche a noi di capire). L'alicorn si trasforma, soprattutto nel momento in cui gli viene dissipato il rituale (non l'ha presa bene, per niente bene, perché pare essere una disgrazia e non sai che curiosità mi hai messo addosso a riguardo): da creatura accomodante, diplomatica e tranquilla che abbiamo imparato a conoscere fin'ora, si trasforma in una versione di se stesso particolarmente incazzata e anche spietata, che non si fa problemi a fare del male a Sulerin per riavere indietro ciò che gli è stato sottratto (e ha ragione. Raerlan ha tutta l amia comprensione e stima). L'odio radicato tra l'unseelie e quello che è, a conti fatti, un seelie, anche se in parte, emerge con forza, così come l'urgenza di Raerlan di riavere indietro quel benedetto rituale. Una corsa contro il tempo, che purtroppo, per un motivo o per un altro il nostro povero alicorn non riesce a vincere.
Mi dispiace Raerlan, ma credo che Sulerin sia riuscita a scampare alla morte, purtroppo, e che ti sia sfuggita, per il semplice fatto che certe piaghe come lei non riesci a estirparle così, ma devono tornare a perseguitarti ancora e ancora e ancora. Mi piacerebbe se fosse morta e stecchita, ma temo che ce la troveremo ancora tra i piedi, e più infuriata che mai per ciò che ha subito. Intanto, Raerlan deve fare il rituale da capo, e deve poi addirittura lasciare Sarenestar per deviare ogni sospetto., Questo rituale deve essere davvero qualcosa di grosso, che non passa di certo inosservato.
Che Daren fosse la chiave della faccenda era già chiaro, ma qui ne abbiamo un'ulteriore conferma nel dialogo che Raerlan ha con Visne, dal quale si evince che il dolore di Filvendor fosse necessario per arrivare a questo punto della faccenda. Ora, resta da capire il ruolo reale di Raerlan in tutto questo: chi è davvero e perché sta facendo ciò che fa. Intanto, l'ho rivalutato: non credo che voglia fregare qualcuno, come pensavo inizialmente, ma resta da capire il motivo di questo suo atteggiamento fatto di silenzi, non detti e sotterfugi.
Le vicende si fanno sempre più interessanti e intricate e io sono davvero curiossissima di vedere come se la stanno cavando gli altri e come e quando (e se) riusciranno a ricongiungersi con Daren. Faranno saltare la sua copertura? Riusciranno almeno a trovare Filvendor?
Complimenti come sempre, questa storia è davvero meravigliosa. A presto :)
Recensione alla storia L'amicizia non genera debiti - 12/09/20, ore 09:50
Capitolo 12: 1287 DR: La loro guerra (Parte 1)
Ed eccomi finalmente qui, a tornare su questa bellissima storia e su un capitolo dedicato quasi interamente a Daren. Cosa potrei chiedere di più?
Non ao decidere se mi sia piaciuto di più Daren oppure Zeerith; avevo già espresso in precedenza la mia simpatia per queato personaggio e qui confermo che si tratta di una creatura affascinante, la cui attitudine mi strega ogni volta che ne leggo. È ponderato, razionale, accorto e attento, oscuro, ma non per questo banale. Purtroppo per lui, in Daren ha trovato pane per i suoi denti, e qui il nostro Drow preferito si rivela essere di nuovo scaltro, astuto e dotato di una mente sottile, che gli permette di far fronte anche alle situazioni più spinose come quella in cui si trova adesso. È uno scontro d'intelletti quello al quale ci troviamo ad assistere con il fiato sospeso: c'è un serrato scambio di botta e risposta e ogni parola che Daren dice deve essere pesata e ponderata molto bene, perché è facile smascherarsi quando dici di essere un Drow fuggito da Menzoberranzan e che ha abbandonato la fede in Lolth per abbracciare altro. Persino dicendo di essere stato aiutato a scappare, quando è ben noto come i Drow non siano inclini a simili atti di altruismo, men che meno quando a loro non viene qualcosa in cambio. E tuttavia Daren è magistrale nel dosare la verità al punto giusto, nel dire e non dire, nel non mentire pur non dicendo nulla che possa scoprirlo troppo o renderlo vulnerabile. La sua è una posizione delicatissima: venire scoperto significherebbe morte certa e immediata . I Drow non sono certo conosciuti per la loro clemenza.
Daren sa giocare anche sull'espressività, mascherando i suoi pensieri dietro facce sorprese, confuse o atterrite, in grado di confondere a loro volta i presenti e, soprattutto Zeerith, chr commette un gramde errore di valutazione da parte sua: non si fida di Daren, è diffidente nei suoi confronti, ma man a mano che la conversazione prosegue, tende ad abbassare la guardia e a non ritenere il Drow pericoloso come dovrebbe. Lo sottovaluta, e Daren ottiene dunque ciò che vuole: indebolire l'attenzione del nemico, renderlo sprovveduto nei suoi confronti e carpire informazioni attraverso le crepe che riesce a creare. E alcune di queste informazioni riesce veramente a prendere, quando Zeerith si scopre dicendo che non può lasciarlo proseguire verso le montagne, ma che deve rimanere lì con loro. Perché se fosse catturato sarebbe un bel proplema per il gruppo di Drow che nom deve essere scoperto. E giustamente Daren si domanda che cosa ci facciano i Drow così lontani dalle loro comunità e da così tanto tempo. Noi siamo stati messi a parte del loro piano, o almeno di parte di esso, ma giustamente Daren è confuso. Intanto però il suo tentativo d'infiltrazione è andato bene e certamente rimanendo dove si trova riuscirà a carpire informazioni in più.
Ci spostiamo anche da Sulerin, che va verso la superficie per iniziare le sue ricerche e s'imbatte nei rinforzi mandati per Daren. L'unseelie si dimostra nuovamente subdola e opportunista. Origlia i discorsi, anche se non roesce a captare tutto, ma soprattutto la sua attenzione viene catturata da Rearlan, che in quanto meticcio e legato agli unicorni potrebbe rappresentare per lei una valida fonte d'informazioni.
È il buon cuore di Rearlan a fregarlo. Si lascia ingannare dalla storia della fanciulla in difficoltà, spinto dal suo desiderio di aiutare. C'è una missione da compiere, lui è rimasto solo perché gli altri sono andati avanti, ma nonostante ciò il suo altruismo lo fa distrarre e lo fa cadere in una trappola da cui non gli sarà semplice riuscire a uscire. A questo punto, rivaluto Rearlan, che forse è davvero animato da buone intenzioni, ma che non brilla per capacità strategiche. È una brava persona, forse, ma non un bravo soldato.
Gli ewuilibri si fanno sempre più precari e le sorti dei personaggi per nulla semplici. Ogni cosa è appesa a un filo di lana e io ho adorato le pieghe che la storia ha preso con le svolte di questo capitolo. Come sempre, ti faccio tanti, tantissimi complimenti. Leggerti è sempre un piacere.
Alla prossima :)
Recensione alla storia L'amicizia non genera debiti - 03/07/20, ore 16:28
Capitolo 11: 1287 DR: Le loro risorse
Eccomi tornata con vero piacere su questa storia che mi era mancata moltissimo.
Qui ritroviamo Daren, che avevamo lasciato in una posizione alquanto scomoda, l'ultima volta che abbiamo letto di lui. Ha trovato ciò che cercava, è giunto dai Drow, ma questi sono tutt'altro che amichevoli con lui, e decisamente sospettosi, come la loro natura, nonché la loro posizione, richiede. Fortunatamente, Daren fa di nuovo mostra delle sue capacità oratorie e della sua furbizia: sa dosare bene le parole e si è preparato uno storia decisamente credibile, che a primo acchito non presenta falle, senza considerare che di certo i Drow non pensano a un tradimento ai loro danni da parte di uno di loro. Insomma, chi penserebbe che un Drow possa essere un caro amico di un Elfo chiaro, proprio di quella razza con la quale gli Elfi scuri sono in perenne scontro e con la quale si odiano da tempo immemore? Forte di questi pregiudizi, e del fatto che si sia ritrovato davanti un guerriero non proprio sveglio, seppur prudente, Daren riesce fortunatamente a cavarsi d'impiccio, quantomeno per il momento, e a guadagnarsi il permesso di poter andare al cospetto del chierico.
Ovviamente, ci sono delle cose che non quadrano, e le domande sorgono tanto a Daren quanto al lettore (che poi riceve delucidazioni a riguardo più avanti): cosa ci fanno questi Drow, qui? Perché sono staccati dalla loro comunità che si trova più nella zona interna? Cosa hanno in mente?
Ammetto di essere un po' preoccupata per le sorti di Daren: nonostante abbia dalla sua l'aspetto di un Drow, si trova comunque da solo, circondato da una torma di potenziali nemici e disarmato. Se la sua copertura dovesse saltare, per qualsiasi motivo, non ci metterebbero molto a sopraffarlo e a farlo prigioniero o, più probabilmente, a ucciderlo. Quella di Daren è una situazione scomoda e oltremodo pericolosa: sospetto che il suo obiettivo sia quello di infiltrarsi tra i Drow e carpire quante più informazioni possibili, oltre per poi passarle a Rearlan o comunque contattare in qualche modo Johel. Sono veramente curiosa e trepidante di leggere come proseguirà l'eroica missione del nostro Drow e in quale modo Johel e compagnia si metteranno in contatto con lui, ammesso e non concesso che ci riescano, ovviamente.
Ci spostiamo poi dai Drow e, in particolare, da Zeerith: non posso farci nulla, questo personaggio mi piace davvero moltissimo. Abbiamo già avuto modo d'intravederlo, ma qui ce ne viene mostrata finalmente in maniera più completa la personalità e devo ammettere che è davvero intrigante. Ovviamente, è un Drow, e come tale non ci si può aspettare nulla di positivo, ma mostra anche dei lati del carattere peculiari e distintivi: dopotutto, si tratta sempre di una creatura che si è sottratta dai gioghi imposti dalla sua razza e che, quindi, anche solo per questo ha un sentire tutto suo. Veniamo anche messi a conoscenza di quelli che sono i piani e le intenzioni di questi Drow e devo ammettere che non riesco a condannarli del tutto: dopotutto, vogliono solamente riprendersi la loro perduta città, ciò che un tempo è loro appartenuto. Certo, in mancanza di quella si accontenterebbero anche di massacrare gli Elfi e innestarsi al loro posto, ma dopotutto sono loro a essere stati cacciati in prima battuta dai loro territori, quindi in un certo senso le loro rivendicazioni non sono poi così malsane, o scorrette. A riprova che alla fin fine la verità sta sempre nel mezzo.
Hai descritto davvero meravigliosamente Sulerin, quest'alleata segreta e pericolosa, e il suo fascino irresistibile di fata, che cattura persino una mente ferma come quella di Zeerith. Lei, invece, la detesto e mi farebbe davvero piacere vederle fare una fine orrenda e atroce. Dire che mi sta antipatica è un eufemismo, soprattutto perché pare molto istintiva, e anche molto libertina: fa quel che le pare e questo mi fa sospettare che, più che un'alleata, possa rivelarsi una pericolosa arma a doppio taglio.
Ogni volta che leggo delle torture perpetrate ai danni di Filvendor, il povero elfo mi fa sempre più pena; ammiro la sua incommensurabile e incrollabile resistenza: davvero complimenti, il tuo clan dovrebbe darti una medaglia al valore, se mai ti ritroverà vivo, e spero davvero per lui che sia così, perché ormai la sua sorte mi sta a cuore.
Un altro capitolo coinvolgente e scorrevolissimo. Leggere questa storia è sempre un immenso piacere. Alla prossima :)