Recensioni di Ai Khanum

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Recensione alla storia Respira - 15/10/14, ore 16:07
Capitolo 1: Respira
Recensione alla storia partecipante al contest "Del Toro Mania"

1° Classificata

Grammatica: 9,70/10

Partiamo da qui, anche se in effetti non ci sta molto da dire. Più che altro, data la brevità del racconto, sono costretta, nel rispetto delle altre due partecipanti che hanno scritto una storia più lunga, ad essere più severa di quanto normalmente non sarei… D’altronde le sviste e gli errori li facciamo tutti! Ho messo anche le mie considerazioni sulla punteggiatura ma non verranno calcolate nel punteggio in quanto, a meno di errori parecchio evidenti, ognuno percepisce la punteggiatura in maniera personale.

-“ci sono cose che una bambina di tredici anni non dovrebbe neanche immaginare e ci sono situazioni tanto traumatiche che nessuno dovrebbe mai essere costretto ad affrontare nel corso della propria vita.” Ebbene qui la frase non ha nulla di sbagliato. Però io avrei messo l’ultima frase “e ci sono situazioni tanto traumatiche…” dopo un bel punto e a capo. Credo che avrebbe reso meglio la sensazione di fatalità che, credo, tu volessi dare a questo incipit (che personalmente ho apprezzato tantissimo!)

-“Nascondere la testa tra le gambe e gridare era stata l'unica cosa in grado di fare, mentre le fauci del mostro si aprivano.” Sono stata diverso tempo a rileggere questa frase, non perché non sia chiara, ma perché l’uso di “era stata l’unica cosa in grado di fare” non mi suona correttissimo. Credo che andrebbe meglio un: nascondere la testa tra le gambe e gridare furono le uniche cose che le riuscirono. Oppure, se non vogliamo stravolgere troppo la tua frase e, al contempo, renderla ancora più cristallina l’unica cosa che fu in grado di fare.

-“gli occhi della donna si spalancarono, abbracciando il buio della camera” Anche qui, la frase è chiarissima. Non mi suona però che degli occhi abbraccino l’oscurità! (sì, puoi dirmelo tranquillamente: sto cercando il pelo nell’uovo!). Magari sarebbe stato meglio qualcosa del tipo: gli occhi della donna si spalancarono, rivelando il buio della camera.

-“la rassicurò, scostando le lenzuola e sedendosi sul letto; le molle del materasso diedero un lamento sinistro, poi le carezzò gentilmente la testa e l'abbracciò, sperando di riportarla alla realtà.” Siamo di nuovo al concetto di sopra. La frase è molto chiara, ma ho notato qualcosa che non è in linea con il tuo modo di scrivere. Ti chiederai cosa, dato che ho letto poche righe di te. Ho notato, e questa è una cosa comunissima, la faccio anche io, che scrivi una frase, la separi con una virgola, e poi dai una spiegazione più incisiva. Tipo: Tra tutti, Onibaba aveva scovato proprio lei, 36 kg di puro terrore contro la mole immensa di un cacciatore interdimensionale.
Ecco nella frase che ti ho segnalato credo che sarebbe stato meglio se avessi messo come un inciso dopo una virgola la particolarità delle molle che cigolano e poi avessi spiegato (senza mettere quel poi) cosa avrebbe fatto il protagonista.
e Mako tremava. Credo che qui sarebbe stato meglio e Mako che tremava. Ma qui desidero sapere da te come avevi inteso la frase. Io l’ho percepita come una serie di sensazioni, al cui culmine ci sta Mako che trema. Quell’assenza del che mi ha dato l’impressione di un’affermazione lapidaria, atta a “impressionare” il lettore, ormai calato nella situazione. Era questo che volevi mettere in evidenza?

-"le sussurrò quindi all'orecchio e qualcosa mutò". Qui toglierei quel “quindi” in quanto la frase in giapponese (a proposito, mi è piaciuto tantissimo l’impatto della lingua madre nella situazione, secondo me crea molto più pathos!) sta parecchio dopo l’incitamento di Raleigh. Anche qui, torniamo sempre al solito fatto. Non è sbagliato il suo utilizzo ma una storia scritta ha meno bisogno, rispetto alla storia raccontata a voce, di ulteriori segni chiarificatori. Se, facciamo l’esempio, l’incitamento fosse stato fatto e poi subito dopo avessi messo la frase coronata da questa spiegazione allora lì si che ci sarebbe andato alla grande il quindi, come naturale conclusione e rafforzativo del concetto.

-Ralaight al posto di Raleight, ma questa è solo una segnalazione per la svista. (infatti non l’ho calcolata come errore)

Stile: 19/20

Parto dal fatto che la formattazione del testo è molto pulita (avrei messo il giustificato al posto dell'allineamento a sinistra) e l’immagine centrale l’ho proprio adorata, davvero! (deformazione stilistica, ho lavorato per parecchio tempo con il photoshop perciò vado in brodo di giuggiole appena vedo qualche lavoro!) Perciò metà del punteggio va a questo. L’altra metà è meritata in todo in quanto il tuo stile è molto chiaro e fluente, le frasi non sono solo il semplice soggetto predicato e complemento ma al contempo non sono lunghe da stancare il lettore. Complimenti!!!

Uso del contenuto del pacchetto: 10/15

Su questo punto purtroppo ho dovuto scalare di un po’ il punteggio, in quanto l’incompiutezza non l’ho propriamente sentita. Di certo la domanda posta da Mako apre la strada ad un possibile seguito della storia, proprio in virtù del dubbio. Ma ti dirò che è solo rileggendo il finale che ho colto l’avvertimento. In realtà, quando penso ad un finale incompiuto, mi viene in mente qualcosa di non spiegato, che fino all’ultimo pensi “okay, ma ora lo scrittore/il regista la farà dire qualche parola di chiarimento” e invece rimane lì, cristallizzato fino a quando il lettore o lo spettatore non troverà una propria soluzione. Tuttavia non si può certo dire che tu il tuo imput non l’abbia dato e ti faccio i complimenti perché è difficile riuscire dare incompiutezza a qualcosa di cui non esiste nemmeno l’aria di un seguito!

Caratterizzazione personaggi: 17/20

Premetto una cosa, che tra l’altro è un discorso che rivolgerò nei loro giudizi anche alle altre due partecipanti che hanno usato Pacific Rim come fandom. Questo film, secondo me, è uno dei meno riusciti di Del Toro. Ebbene, hai utilizzato l’unica coppia (o meglio, personaggio) che mi sia piaciuto nel film, ma soprattutto hai acciuffato l’unica scena in tutto il lungometraggio che mi abbia fatto veramente entusiasmare! Hai proprio centrato il mio cuore, sappilo! Detto ciò, nonostante la brevità del racconto mi hai dato l’idea dell’interiorità di Mako. Il punteggio non è pieno perché poco e nulla è dato al co-protagonista della tua storia. Ad essere sincera non è che mi sia dispiaciuto, ma essendoci pure lui, ed essendo questo un contest, devo essere severa anche su questo punto… Ma non ti nego che da anonima lettrice ero proprio soddisfatta della scelta!

Gradimento personale: 15/15

Forse già dal resto del giudizio ti ho un po’ spoilerato il mio gradimento eh? Come avrai capito, non sono una grandissima fan di Pacific Rim, ma hai avuto la fortunata (e, per quanto mi riguarda, felice aggiungerei!) idea di utilizzare un personaggio che ho amato e una scena da batticuore! Questo racconto lo definirei breve ma intenso! Davvero! Bravissima!

Bonus: 0/5

Totale: 70,7/85

Premio One shot one kill: Ebbene, il titolo di questo premio si spiega da sé! Hai beccato la scena che mi aveva fatto battere il cuore per l'emozione, non potevo non premiarti! :) Una recensione premio per te quindi! :D
Recensione alla storia The glass around your heart - 15/10/14, ore 16:05
Capitolo 1: The glass around your heart
Recensione alla storia partecipante al contest "Del Toro Mania"

2° Classificata

Grammatica: 8,50/10

La maggior parte dei miei interventi riguardano la punteggiatura. Come per le altre, vale anche per te il discorso che, a parte dove c'è realmente un errore, la punteggiatura non è stata considerata nel punteggio per via dell'uso molto personale che ne facciamo. Ho notato, però, qualche errore un po' scomodo qui e lì, fatto notare più volte ogni qual volta capitasse a tiro.

-"pensavo che volesse soltanto tenermi tutta per se" il sé finale va accentato in quanto non è una particella che introduce l'ipotesi ma un pronome di terza persona singolare.

-"ora mi rendo conto di cosa significasse per lui lasciarmi pilotare uno Jaeger" questa frase l'hai messa dopo una virgola, ma il periodo così diventa troppo lungo e ci vuole una bella pausa che dia l'incipit al pensiero di Mako. Inoltre quel "di cosa" stona, è meglio "ora mi rendo conto cosa significasse..."

-"gli uomini strappano ai kaiju quanto questi hanno distrutto durante gli anni di guerra con pazienza" penso che quel "con pazienza" stia meglio dopo il verbo strappare, altrimenti sembra che sia la guerra ad essere condotta con pazienza.

-"entrambi sanno che dietro c’è ben altro che la semplice compatibilità tra co-piloti" anche questa frase l'hai messa dopo una virgola. Io penso che starebbe meglio dopo un punto, dà incisività al questo imput che a breve spieghi.

-"se stessa" sé stessa.

-"le possibilità di ritrovarvi Stacker Pentecost e tutte le immagini del suo passato sono calate drasticamente." ritrovarvi qui non va bene perché implica un luogo dove ritrovare i ricordi su Pentecost. E' meglio usare l'nfinito.

-"Aveva ripetuto quella frase tra se" tra sé.

-"sempre forte, determinato nonostante il dolore che si annidava nel suo cuore" anche questa frase l'hai messa dopo una virgola ma in questo modo il periodo diventa troppo lungo ed il lettore fa fatica a finire il periodo. Meglio spezzare con un punto.

-"Durante la prova per la compatibilità Raleigh aveva alzato gli occhi e sfidato Mako a combattere contro di lui" qui vedo bene una virgola prima di Raleigh perché così metti per inciso il tempo e poi continui con il discorso.

-"senza curarsi del fatto che la ragazza non era un Ranger" non fosse un Ranger.

-"L’immagine di quel ragazzo[…] erano una realtà " manca la concordanza tra il soggetto e il verbo. Dato che le immagini sono due puoi cambiare il soggetto e lasciare il verbo al plurale oppure lasciare il soggetto al singolare ma cambiare il plurale del verbo (e leggendo il resto del discorso direi questa seconda opzione, perché poi è tutto al singolare)

-"tenere Mako con se" con sé.

-"una minuscola parte di se stesso" sé stesso.

-"Non posso impedirle di trovare la felicità". Andrebbe messo tra virgolette in quanto discorso diretto, anche se nei pensieri di Pentecost.

-"spinto dall’insonnia e dall’irrequietezza e aveva raggiunto" andrebbe una virgola prima della seconda congiunzione, nonostante ci sia proprio questa. Questo perché è un inciso che hai aggiunto come dettaglio ma non necessario ai fini della comprensione narrativa.

-"l’unica testimonianza rimasta di quel giorno terribile a Tokyo, dell’orrore che aveva visto attraverso gli occhi di una piccola sopravvissuta;" ho preso tutta la frase per un fatto di punteggiatura: inizia dopo una virgola, andrebbe meglio dopo i due punti. Mentre alla fine metti un punto e virgola, starebbe meglio un punto fermo.

-"che ancora Mako covava dentro di se" dentro di sé. Inoltre per una migliore lettura quell'"ancora" andrebbe meglio dopo covava.

-"Crescerà, lo sai, gli aveva detto Tamsin. E quando arriverà il momento di lasciarla andare, cosa farai?" qui avresti due opzioni per fare chiarezza tra il discorso diretto e indiretto. O metti le virgolette nel discorso diretto, lasciandolo in corsivo come tutto il discorso indiretto, oppure le togli ma necessariamente devi togliere il corsivo, altrimenti si fa confusione. Dato che il pensiero di Pentecost inizia proprio con una battuta diretta, in corsivo con le virgolette, sarebbe stato meglio se avessi mantenuto lo stesso modo d'espressione tra discorso diretto e indiretto, per evitare la confusione nel lettore. Non ti segnalo la battuta successiva a questa, in quanto ha lo stesso problema, il che sfocia poi nelle precisazioni dello stile.

-"con tutta se stessa" sé stessa.

-"e porta con se" con sé.

-"La gente continua il suo viavai per le strade e i negozi, carica di pacchi e di pensieri, Raleigh la osserva con l’occhio sognatore e attento al tempo stesso..." dato che il periodo è lunghissimo, sarebbe meglio spezzare con un punto fermo prima di Raleigh. Anche perché così fai una distinzione tra il periodo che riguarda la gente ed il periodo che riguarda Raleigh.

-"Immersa di nuovo nel rumore ovattato di un pomeriggio autunnale Mako inizia a raccontare," andrebbe una virgola dopo autunnale.

-"a se stessa" sé stessa.

-"Immagini del Marshal, dei primi tempi all’Accademia, della vita coi suoi genitori turbinano" dato che è un elenco di momenti ci vedrei bene un'altra virgola dopo genitori, sempre per il discorso che ti ho fatto sopra che questi sono dettagli sulle immagini, ma non necessari ai fini della comprensione.

-"Mako ha terminato di svolgere la matassa dei suoi ricordi: le parla di Dominique Becket" interrompiamo questo periodo che altrimenti diventa chilometrico. Metti un punto dopo ricordi, altrimenti diventa faticoso leggere.

-"di Yancy, delle loro avventure da ragazzini, di quanto lui gli manchi" anche qui, prima di "di Yancy" andrebbe un punto fermo. E' vero che ancora parli dei ricordi di Raleigh, ma l'argomento è cambiato, ora è Yancy non più di Dominique.

-"la salvezza della popolazione mondiale era di gran lunga più importante di quello di un solo uomo" dato che il soggetto è la salvezza, femminile, allora va messo al femminile anche "di quella".

-"da stupire se stesso". sé stesso.

-"Poteva essere uno spaccone, poteva avere dei modi non perfettamente in linea col comportamento che ci si aspettava dai Ranger, poteva averlo irritato varie volte… eppure era un tipo in gamba, non poteva negarlo" ripetizione di "poteva". Nei primi tre casi andrebbe anche bene, per reiterare il concetto. Ma l'ultimo sarebbe stato meglio eliminarlo, in modo da non dare l'impressione di una vera e propria ripetizione.

-"Mako non aveva nessun altra possibilità" nessun'altra, perché possibilità è femminile.

-"Avrebbe voluto darle il suo addio a quattr’occhi, ma forse era meglio così, non avrebbe sopportato di vederla piangere davanti a lui come tanti anni prima, tra le macerie di Tokyo." Dopo così andrebbe un punto fermo così da dare respiro al lettore.

-" una parte di se" di sé.

-"una parte di se era felice e orgogliosa; era quella a sostenerlo, un passo dopo l’altro. " Hai messo un punto e virgola qui, ma forse sarebbero stati meglio i due punti se non un punto fermo.

-" È in pigiama, fuori dal loro appartamento incombe la notte che culla e inghiotte ogni cosa,..." avrei messo un punto dopo pigiama.

-"... tranquillizzandola fino al risveglio, ma lei no, il suo cuore inquieto non riesce a star buono..." anche qui avrei messo un punto dopo risveglio.

-"stringe di nuovo a se" a sé.

-"Un altro tipo di connessione, diversa ma non per questo meno profonda." "diversa" l'avrei messo tra due virgole.

-" tenere tutto dentro di se" di sé.

-" ripete tra se" tra sé.

-"Raleigh sa che potrà sempre ritrovare Yancy, se ne avrà voglia e Mako potrà riabbracciare..." se ne avrà voglia va messo tra due virgole come dettaglio utile ma non necessario.

-"anche quel vuoto nel petto dove vive ancora il ricordo di Yancy: lo lascerà lì, tra le parole e tutto ciò che ha reso felice il suo passato, senza mai dimenticare." Dopo Yancy metterei un punto, altrimenti il periodo diventa troppo lungo.

Stile: 14/20

Ho tolto un punto per l'allineamento a sinistra che rende disordinato il testo, e ne tolgo un altro per quel punto di confusione tra discorso diretto e discorso indiretto, di cui ti ho parlato nella grammatica. Mi piaceva l'idea del corsivo per Pentecost con il contrasto del discorso diretto evidenziato tramite il carattere normale e l'inverso nelle parti dedicate a Mako e Raleigh, ma ci devi fare più attenzione altrimenti rischi di rendere la parte visiva meno incisiva di quello che avevi in mente. Nonostante questo, apprezzo moltissimo il tuo tentativo di presentazione, quindi comunque è un punteggio alto!
D'altra parte lo stile riguarda anche come è scritto un racconto e qui ho trovato qualcosa che non mi ha convinta fino in fondo. In particolare i periodi lunghissimi che non sempre riesci a completare con chiarezza. A parte le virgole per gli incisi, il resto di ciò che ti ho segnalato riguarda proprio il tentativo di far chiarezza in questi periodi. Ovviamente, essendo la punteggiatura molto personale, questi sono miei consigli e più di questo non vogliono essere! Comunque sia, in generale hai fatto un ottimo lavoro, considerando anche la lunghezza stessa della storia!

Uso del contenuto del pacchetto: 15/15

Nonostante tu non abbia utilizzato tutte e due le tracce del pacchetto, hai fatto davvero un ottimo lavoro nella creazione di questo triangolo sentimentale!!! Quando ho letto di quali personaggi avevi intenzione di parlare mi ero fatta un'idea in mente, che tu hai praticamente messo per iscritto punto per punto! Complimenti!

Caratterizzazione personaggi: 20/20

Hai preso in esame dei sentimenti complicati da gestire, come la gelosia mista a protezione di un padre verso la propria figlia, adottiva o meno. Ho molto apprezzato le riflessioni di Pentecost, realistiche e ben orchestrate per tutto il corso della os. Mi aveva affascinato questo personaggio quando ho visto il film, proprio per l'essere fuori dalle righe (non il classico figo che si mette con la sbarbina, ma un padre con delle grosse responsabilità, verso sé stesso e verso il mondo) Ed anche i caratteri di Mako e Raleigh sono ben organizzati, sviscerati potrei dire. Anche qui ti meriti punteggio pieno, ottimo lavoro!

Gradimento personale: 12/15

Mi è piaciuta molto questa os per la tenerezza con cui hai saputo dipingere il rapporto padre-figlia. L'ho trovata commovente e molto realistica, come se fossero i pensieri di mio padre per me. E' stato delicato anche il modo in cui hai descritto il rapporto tra Raleigh e Mako, il modo in cui Raleigh tenta in ogni modo di non sfiorare nemmeno lontanamente la tristezza di Mako e come questa sappia entrare, in un modo del tutto orientale, nell'animo del proprio compagno. Molto molto brava, complimenti!

Punti bonus: 0/5

Totale: 69,5/85

Premio dolcezza: Come ti ho già scritto, la tua descrizione del rapporto padre-figlia mi è piaciuta veramente tantissimo! Ecco perché ricevi una recensione premio :)
Recensione alla storia Fragments - 15/10/14, ore 16:03
Capitolo 1: Fragments
Recensione alla storia partecipante al contest "Del Toro Mania"

3° Classificata

Grammatica: 9,6/10

Ti faccio i complimenti per la chiarezza del testo che, nonostante la lunghezza, è davvero ben scritto e con pochissimi errori! Sembrerà un paradosso perché, come puoi vedere tu stessa, di seguito sono segnate varie cose… Niente paura! La maggior parte sono miei personalissimi punti di vista sulla punteggiatura. Ognuno legge il testo in maniera diversa e magari ci vede meglio qualcos'altro rispetto a ciò che trova. Ma ogni punto è spiegato e tu hai tutto il diritto di essere d’accordo con me o meno. Come ho detto nel discorso pre-risultati, la punteggiatura non conta nel giudizio e dunque non ci saranno penalizzazioni. In generale ho notato una cosa, che può essere da te condivisa o meno: hai come una sorta di diffidenza verso i periodi brevi. Quelli lunghi li sai giostrare e manipolare magistralmente, ma ho avuto l’impressione che tu tenda ad evitare i periodi brevi forse per timore di impoverire il discorso. Come ho fatto notare in varie annotazioni, credo che avresti ottenuto un’impronta più incisiva se in qualche caso avessi reso più brevi i periodi!

-“rise massaggiandosi il polso dal quale l'aveva afferrata.” Credo che dopo “rise” ci sarebbe stata bene una virgola, per dare un inciso a questa azione, nonostante il massaggio dei polsi avvenga in contemporanea. Oppure, se non t’interessava dare incisività, magari potevi aggiungere un mentre.

-“… per non sbilanciarsi ma invece di contrattaccare…” anche qui, prima del “ma”, avrei messo un’altra virgola per spezzare almeno un’altra volta il periodo piuttosto lungo.

-“continuando a canzonarlo nel mentre.” Quel “nel mentre” lo toglierei assolutamente, dalle mie parti è anche simil dialettale, sarebbe meglio “nel frattempo”. Comunque lo metterei prima, perciò: “continuando, nel frattempo, a canzonarlo”. L’uso delle due virgole è opzionale, dipende da come ti suona la frase nel tuo stile.

-“Sasha poteva anche apparire come la ragazza forte ed incurante del dolore fisico che in effetti era ma lui sapeva che” dato il periodo molto lungo penso che una virgola andrebbe bene prima del “ma”, in modo da dare al lettore la possibilità di prendere fiato.
“e tutti quei i piccoli segreti” la i va tolta. Non lo segno come errore, una piccola svista nella rilettura sicuramente.

-“il suo aspetto così vulnerabile nei momenti in cui la stringeva forte per farle dimenticare le sue paure e tutti quei i piccoli segreti e ricordi che aveva deciso di condividere solo col suo compagno.” Lo so, ti sto annoiando un sacco con tutte le mie virgole, ma anche qui credo che sarebbe stato meglio metterla al posto della congiunzione tra “segreti” e “ricordi”, in quanto la frase è parecchio lunga. Oltre al fatto che, in questa maniera, si perde il senso di chi sia a condividere qualcosa con chi (tu lo specifichi alla fine, certamente, però nel corso della lettura non è più immediato come all’inizio.)

-“Non sappiamo a quale classe apparterrà il Kaiju che ci attaccherà “ apparterrà dovrebbe stare al presente. In fondo, nonostante lo scontro sia il giorno successivo, la classe del Kaiju è sempre quella (nel senso: Kaiju A ha la sua classe, domani attaccherà, ma non è che cambierà la sua classe, rimane sempre Kaiju A). Non so se ho reso bene quel che volevo dire.

-“L’uomo continuava a scrutarla ma il suo sguardo sembrava focalizzarsi su qualcosa di lontano e di intangibile, per la prima volta dopo tantissimo tempo Sasha non riuscì ad intuire a cosa stesse pensando.” la frase è giusta ma anche qui il periodo è molto lungo e direi che prima di quel “per la prima volta” ci starebbe meglio un punto. E’ vero che dopo lo metti, ma credo dia più incisività al periodo successivo, secondo me particolarmente importante in quanto succede una cosa inedita, la prima incomprensione di pensieri da parte di Sasha!

-“poi le fece passare un braccio attorno alla vita” anche qui, non è un vero e proprio errore, diciamo che è il mio sentire della frase. Fare passare il braccio mi ha fatto quasi pensare ad un distacco del braccio dalla persona che lo possiede. Avrei messo “le passò un braccio”. Ma non è un errore, infatti non è segnato. E’ solo il mio diverso sentire!

-“Mi sento strano, non so spiegartelo bene ma sento che qualcosa non va.” Ennesima storia di virgole, sempre personalissima opinione! Secondo me avrebbe fatto più effetto un punto fermo rispetto ad una virgola, in quanto poi apre un periodo anch’esso piuttosto importante, una sensazione quasi profetica.

-“Suo marito non era avvezzo ad inutili preoccupazioni, se qualcosa lo turbava allora non bisognava sminuirla.” Anche qui avrei spezzato con un punto fermo il periodo, darebbe più luce ai concetti.

-“Sasha sorrise nella penombra e si girò, appoggiandosi alla ringhiera con la schiena per guardare in alto, verso il cielo, cercando di sovrapporre col pensiero un fiume di stelle ed una nevicata a quel clima umido ed alla lattiginosa imitazione di volta celeste che era il cielo di Hong Kong.” Questo periodo è davvero lunghissimo, anche se scritto bene e mi sento di segnalarlo per scrupolo più che altro. Non so se ti è mai capitato di leggere senza troppa concentrazione, con il sottofondo d’altri pensieri nella testa. In quel momento leggi e capisci il senso, senza fare troppo caso alle parole utilizzate dallo scrittore. Ecco in questo caso, come è stato quando ho letto la prima volta il tuo racconto, non ci si fa caso. Ma se si legge con attenzione si nota una certa fatica ad arrivare alla fine del periodo senza perdersi. In particolare quando descrivi la volta celeste, a quel punto si è perso il senso di quel verbo lontano, “sovrapporre”, e si deve ritornare indietro a cercarlo per ricollegare la frase. Anche qui, non è un errore e non te lo sto segnando, però vorrei sapere il tuo parere e se, rileggendo dopo qualche tempo, anche a te da la stessa impressione!

-“Probabilmente non avevano dormito per molte ore, guardando dalla finestra non s’intravedeva la luce dell’aurora e l’aria sapeva ancora del freddo e della tipica umidità notturna dei posti di mare.” Metterei un punto o ancora meglio un punto e virgola dopo “ore”, così da dare respiro al lettore mentre legge.
“quando mi sono accorta che tu non c’eri più, non sapevo dove fossi.” Metterei un punto fermo anche qui, ho l’impressione che in questo modo le due frasi entrino più profondamente nell’animo del lettore.

-“Sasha non disse nulla per non turbarlo ulteriormente ma le sembrò di aver fatto lo stesso sogno, diverso tempo prima.” Alla fine della frase “diverso” dovrebbe stare tra due virgole.
Subito dopo la frase di cui ho scritto sopra, c’è un discorso molto lungo pronunciato da Sasha. Io aggiungerei il soggetto quando finisce, metterei in evidenza il fatto che sia lei a parlare perché dal periodo precedente tu dici che lei non dice nulla per non turbarlo, perciò personalmente ho dato per scontato che parlasse Aleksis.

-“Crimson Typhoon venne subito attaccato da Otachi ma rispose prontamente, almeno all’inizio, rispondendo prontamente agli attacchi” la ripetizione prontamente… prontamente, poteva essere evitata.

-“Per un lungo momento raccolsero le forse” sicuramente una svista, forse al posto di forze.

-“Se è vero che quando si è in punto di morte la vita ci passa davanti come un flash” non avrei utilizzato qui il “ci”, avrei mantenuto la frase impersonale in quanto fino a questo momento sono stati i due compagni a parlare e l’introduzione di qualcuno, noi, che non siano i personaggi secondo me crea una sorta d’intrusione non necessaria.


Stile 18/20

La presentazione del testo è molto buona, ho visto la cura che hai messo nel presentarlo al meglio. Ho tolto due punti perché il testo è in allinea a sinistra invece del giustificato, lo rende un po’ disordinato, e poi perché hai spezzato spesso il testo mettendo degli spazi di righi vuoti. Questa cosa non disturba affatto quando hai inserito i pensieri in corsivo, ma trovo che sia fuorviante per il lettore uno stacco così grosso in parti della stessa scena. Anche perché nel momento in cui passavi da un frammento all’altro la cesura era segnalata in modo anche molto elegante, perciò era un di più che personalmente non ho trovato molto utile. Per il resto il tuo stile di scrittura è molto scorrevole, chiaro, ma al contempo semplice. Non solo, hai utilizzato termini tecnici che hanno reso più vera la storia (e non parlo solo della terminologia per definire le parti degli Jeager). Aggiungo nello stile anche la scena di sesso, una scelta che ho gradito tantissimo perché personalmente preferisco qualcosa di accennato piuttosto che la mera e magari triviale descrizione di una scena tanto intima. Davvero brava!

Uso del contenuto del pacchetto: 15/15

Niente da segnalare, hai centrato bene i due punti del pacchetto che ti hanno anche fruttato due punti bonus! Anzi ti dirò, proprio la scena di sesso è stata la più delicata che abbia mai letto, complimenti!

Caratterizzazione dei personaggi: 15/20

Ammetto che questa storia è stata molto difficile da valutare proprio in virtù dei due protagonisti. Hai fatto una scelta molto coraggiosa perché, come poi hai anche detto nelle note, di questi due personaggi si sa pochissimo. Però per come ho percepito io il film e loro in particolare secondo me alcuni comportamenti non sono proprio in linea con lo spirito dei personaggi. Sarò sincera, il film l’ho visto una sola volta e non l’ho riguardato tutto prima di mettermi a valutare i vostri racconti, ma dato che la coppia russa non l’avevo considerata con attenzione sono ritornata a guardare le varie parti del film in cui compaiono. C’è una scena, in realtà pochi fotogrammi, dove i due coniugi sono seduti a mensa e Sasha abbraccia da dietro Aleksis, in un modo quasi possessivo anche se lieve. Nel tuo racconto ho ritrovato molto di questo semplice atto, e quindi tutta la scena d’amore, così come la scena del loro dialogo sulle paure accennate di Aleksis, l’ho vista molto IC. Invece non mi sono ritrovata nel tuo modo di descrivere Sasha come strafottente. E’ vero, l’impressione è che sia una donna (ecco, spesso l’hai descritta come una ragazza. Ma nel film a me è sembrata una donna sui trentacinque anni buoni, le avrei dato più questo appellativo che non ragazza) molto forte, però in quelle poche scene in cui compare mi è sembrata, invece, una persona ligia al dovere, forse tormentata da questa situazione che, se veramente accadesse, sarebbe insostenibile. E non l’ho trovata IC nemmeno quando usa quel tono scherzoso con Aleksis. Dubito, in particolare, che in privato chiami per cognome suo marito. Più in generale, l'hai dipinta parecchio sbarazzina in privato e non riesco a vedercelo un soldato, sebbene a riposo, che si comporti in maniera così fanciullesca (mi riferisco, in particolare, a quando lei rimprovera Aleksis di averle fatto avere un incubo oppure quando lo ammonisce di star in silenzio per farla parlare. Quest'ultimo punto soprattutto mi ha stonato un bel po', anche per la stessa faccia che ha Aleksis!!)Aleksis, invece, è un discorso diverso. Nonostante non abbia ritrovato in lui la durezza di carattere con cui appare nel film, la sua interiorità l’ho apprezzata tanto e mi piace il modo in cui hai affrontato le sue paure, davvero molto maschile!

Gradimento personale: 9/15
Intanto bellissima idea quella del titolo, complimenti! Però ammetto di essere stata tanto a ragionare sulla tua valutazione. L'idea di parlare dei due russi è stata davvero originale, soprattutto per come hai importato tutta la prima metà della os. Ma devo contestualizzare il tutto con il film ed ho notato delle differenze con esso. O meglio, l’ho notata nell’unica parte dove necessariamente vi era bisogno di attenersi al film, ovvero il momento della morte dei protagonisti. In varie parti, a partire dal momento in cui dici che varie voci circolavano sulla comparsa di due Kajiu. Non è esatto questo, in quanto questa conclusione è data da Hermann Gottlieb per primo con il suo calcolo matematico che prevede attacchi sempre più ravvicinati da parte degli alieni, e da Newton Geiszler quando ha un drift con il pezzo di cervello di Kaiju e si rende conto della vera portata degli attacchi extraterrestri. Durante il combattimento ho trovato molto ben fatta la descrizione, assai difficile da riprodurre perché spesso si cade nella confusione più totale e non si capisce chi da il colpo e chi lo riceve, ma anche qui ho trovato delle inesattezze. Il combattimento si svolge in massimo cinque minuti, una sequenza velocissima culminante nella distruzione dello Jeager dei russi. In quel momento o sei concentrato al massimo o muori. Senza considerare il momento in cui i due protagonisti affogano. La connessione neurale è un’unione di pensieri creata da un computer. Che magari ci siano stati dei pensieri condivisi ci potrebbe anche stare, anche se Raleigh all’inizio dice chiaramente a Mako che quando suo fratello è morto ha sentito il dolore, la paura, l’impotenza, per poi non percepire più nulla per via della perdita istantanea di connessione. Qui non solo i due stanno affogando, ma il Jaeger viene fatto esplodere dal Kajiu, ed io non penso che siano arrivati ad affogare. Avrei trovato più realistico il loro terrore personale, una perdita di sincronizzazione tra i due (abbiamo visto con Mako che un ricordo la isola dal suo co-pilota, penso che la stessa cosa accada per un sentimento così forte e paralizzante.) e infine la perdita istantanea di qualsiasi contatto proprio per via di quell’esplosione che di fatto avviene. Fatta questa considerazione, mi viene difficile pensare ad un computer "compassionevole" che dona un paesaggio bianco, paradisiaco, in cui gli ultimi pensieri possono essere di tranquillità. Direi piuttosto che un momento c'è la connessione, l'altro momento si perde per l'esplosione. Come non faccio altro che ripetere: questa è la mia considerazione personale, il fatto che la ponga in maniera così prolissa è solo perché questo è un contest ed ho il compito di valutare secondo i parametri. Da normale lettrice probabilmente non mi sarei fermata così tanto su questi dettagli, avrei apprezzato tutto il resto del tuo discorso senza tanti problemi.

Punti bonus: 2/5

Totale: 68,6/85

Premio stratega: Come ti ho fatto notare altrove, mi sono piaciute tantissimo le tue descrizioni dei combattimenti, per questo ti meriti una recensione premio! :)

Premio Passione: ebbene sì, tu ti sei ben guadagnata due premi! Il secondo è per il riconoscimento, già citato, nel quale mi complimentavo per la scena d'amore! Complimentissimi, un'altra recensione premio :)