| Recensione alla storia A light that never comes - 19/09/15, ore 14:58 | | Capitolo 1: Malattia | Sono stata attirata molto dal tittolo, lo ammetto.
Sarà perché è il titolo di una bellissima canzone dei Linkin park... infatti inutile dire che ce l'ho avuta in testa per tutta la lettura.
Questo tuo scritto è abbastanza curato, e mi è piaciuto molto per come è impostato.
Un appunto prettamente estetico: ovvero l'uso delle slash per virgolettare la parola "tesoro". Credo sia più pulito usare le virgolette, o il corsivo, per enfatizzare il fatto che quella parola sia pronunciata con un tono diverso rispetto alle altre (immagino).
Altro appunto: "se stessa", il sé vorrebbe l'accento. Anche se, in effetti, si può tranquillamente evincere dal contesto.
Buono il fatto che non hai commesso il comune errore di accentare la parola " sta' ", come purtroppo fanno in molti...
Credo che la punteggiatura nella frase "Sembra che lo dica più per rassicurare lui che non se stessa: come se fosse lui quello bisognoso di conforto; ha solo bisogno di fumarsi una cazzo di sigaretta." sia da rivedere, soprattutto i due punti e i punti e virgola.
Per quanto riguarda errori di vario genere, non ne ho trovati.
Salvo non me ne sia sfuggito qualcuno.
Ribadisco che ho trovato il tuo scritto molto bello, e molto curato, quindi non mi resta che farti i miei complimenti. mi piace l'aria di confidenza che si respira tra i due, e l'atmosfera che si è creata.Soprattutto alla fine, dove invece vi è molto malinconia, e forse anche un pizzico di ansia.
Ancora complimenti-
(Recensione modificata il 19/09/2015 - 03:12 pm)
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