Recensioni di OttoNoveTre

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia la rosa d'ombra - 12/12/11, ore 19:35
Capitolo 1: La Rosa d'ombra
Iniziamo con i vivissimi complimenti per il modo in cui è stata condotta l'accurata ricerca storico-geografica-linguistica. Pareva di sentire il profumo dei limoni e il rumore del mare. Per non parlare delle tipiche espressioni locali che permettono al lettore di godersi l'atmosfera fino in fondo.
Povera spedizione punitiva, non sono serviti né i pallini in status né vincere l'iniziativa per avere la meglio. Del resto si sa che il lupino è power player per definizione, specie se meccanico.
E ora passiamo a cose serie: dalla prima volta che ho letto mi sono sbellicata dalle risate per come hai saputo rielaborare tutte le conversazioni tra facebook e chat  (e, Vannagio, è tutta farina del suo sacco! Io ho confermato solo certe cose). 
Rincuoro infine la Rosa d'ombra, mia carissima amica, dicendole che le sue conoscenze in laguna godono di ottima salute!
Recensione alla storia La Caduta di Milano - 29/11/11, ore 11:46
Capitolo 1: Veri Sabbat
(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
"La caduta di Milano" accompagna nei giorni cruciali in cui, secondo gli eventi del gioco di ruolo "La Masquerade", un importante punto strategico passa da un potere all'altro. Questo causa sommovimenti che, all'autore, servono per mostrarci reazioni e animi di chi viene coinvolto.
I primi capitoli mettono in scena i personaggi di cui si intrecceranno le vite nel culmine dell'azione: Nicola è immediatamente il più empatico, in mezzo ai mostri di cui si popola il mondo di tenebra, e assieme a lui scopriamo le macchinazioni del potere vampirico in città. Anche i personaggi vampiri sono ben tratteggiati, dagli anziani cinici alle pedine che cercano di sopravvivere. Verso metà storia si passa all'azione e l'autore comincia a tirare i fili, fino alla risoluzione finale.
Si alternano con sapienza capitoli di strategia militare, azione e qualche momento di brivido (su tutti l'evocazione della Stria).
La storia coglie in pieno lo spirito del gioco da cui questa sezione prende il nome, quindi merita un posto nelle scelte.
Recensione alla storia La Caduta di Milano - 11/10/11, ore 14:03
Capitolo 3: Giuda
Abbiamo avuto l'azione pulp, poi c'è stato il momento horror schifido, e adesso passiamo alla fredda manipolazione politica. Questo capitolo "è" un capitolo Lasombra: pacato, freddo, crudele, spietato ma elegante, esattamente come il suo protagonista Gian Galeazzo. 
Mi piace molto come riesci a cambiare il tono della narrazione adattandolo ai personaggi e alle scene.
Galeazzo è perfetto nella sua totale mancanza di sensi di colpa, così come nella convinzione della sua superiorità: anche se è circondato dall'unica gente che può, in questo momento, salvargli il culo, non è che si fa trattare come l'ultimo degli infanti.
E adesso non ci resta che aspettare il seguito!

Recensione alla storia La Caduta di Milano - 11/10/11, ore 13:59
Capitolo 2: Vicissitudine
Bene, questo capitolo mostra con una sintesi precchio efficace perché odio gli Tzimische.
Dopo la fuga precipitosa del primo capitolo qui si passa al raccapriccio più totale. Una cosa che assieme agli Tzimische mi fa schifo sono le cose viscide e i bozzoli, quindi la scena  su di me ha avuto un impatto ancora più forte del normale.
E nonostante tutto la vampira ha un che di losco e affascinante, appropriato per il suo personaggio. Non so se volere la sua ricomparsa o la sua morte :)
Anche in questo capitolo, molto buono il bilanciamento tra dialoghi e descrizioni orrorifiche dell'ambiente.
Recensione alla storia La Caduta di Milano - 11/10/11, ore 13:53
Capitolo 1: Veri Sabbat
Di tutta l'azione pulp io, malk inside, ovviamente ricordo con più nitidezza il poveraccio che ripete "ho fame, ho fame", e lo fa con il tono della gabbianella di Zorba. 
Vabbè.
Proviamo a fare le persone professionali per un attimo: intanto apprezzo l'inizio nel bel mezzo dell'azione. Una missione fallita (ma con Bruno cosa vorresti fare? Poveretti) e la fuga precipitosa. Forse il pezzo migliore è nel finale, con il litigio inutile (specialmente nella situazione in cui si trovano) e la notizia che la giornata, ebbene, può andare anche peggio di un branco falicidiato.