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Recensione alla storia Favola - 10/02/15, ore 23:20
Capitolo 1: Un mattino
Non ho mai letto una favola, ma questo non mi ha frenato di certo. Hai detto che ti sei vergognata nell'avermi dato il link della storia, ma davvero non ne capisco il motivo. Di seguito ti elenco ciò che ho trovato, errori e qualcosa che riguarda più che altro il mio gusto personale, ma con ciò non ti dico di cambiare perchè sta a te decidere, ovviamente.
Non è un errore, ma per via del suono io ci metterei una "d" in "allegri" in:  Uccellini cinguettanti, festosi e allegri.
Hai messo un articolo singolare invece del plurale "I", invece di "Il": I punto migliore da dove ammirarle​.
Qui è più un gusto personale che per altro; io metterei "dal colore" e non "del colore": era indubbiamente una piccola casa del colore del grano.
In questa frase tu parli "delle mani" e subito dopo suddividi la frase con una virgola e metti un "che". Mi suona male, perchè sembra che in questo modo siano le mani a parlare: La nonna allungò le mani verso di lui, che esclamò.
I puntini vanno sempre tre, quelli di sospensione, non quattro: Senti nonna….
C'è una ripetizione che penso tu l'abbia messa per enfatizzare il concetto, ma ripetizione rimane e anche pesante nella lettura. Avrei messo "anche se la scacciava sempre dalla sua mente" oppure "era la definizione adatta. Ma quella definizione, la scacciava sempre": era la definizione adatta anche se scacciava sempre la definizione dalla sua mente.
Hai dimenticanto una "n" in "accogliente"accogliete casina facesse molto freddo.
Il "" esclamativo va con l'accento: Si, ma devi coprirti altrimenti.

Hai uno stile che mi piace da morire. Alcune virgole le avrei aggiunte, ma questione di tono che non sto di certo a scriverti perchè è davvero di poco conto. Tornando al tuo stile... l'ho trovato bello, melodioso come il violino che suona il bambino, soave come l'espressione del bimbo che guarda la nonna e la supplica di stare con lui.
Ho trovato questa favola divertente, dolce e allo stesso tempo triste. Non la proporrei per i bambini ma per i genitori. I genitori e i nonni che non sopportano di avere un nipote "malato" e che si rattristano nel vederlo star male. 
Penso che la natura, o meglio Dio perchè sono credente, ci doni qualcosa per metterci alla prova. Per vedere la vita che affrontiamo e in pochi lo capiscono. Si dice che se non pensi di avere la malattia, questa va via, sai? Io penso sia davvero così. Il bambino vive con leggerezza il suo problema, ma allo stesso tempo con la paura di rimanere da solo.
Il punto che mi è piaciuto di più è stato quando hai descritto il suo continuo provare a salire sulla sedia e alla terza c'è riuscito. I bambini hanno una forza di volontà assurda, non si vogliono far aiutare e non bisogna aiutarli quando non vogliono, perchè vogliono essere autoritari, vogliono riuscire ad affrontare una sfida che fino ad ora non sono riusciti a superare.
Ed è bello come lui si confronta con il suo adorato nonno, ammetto che mi è salita molta tristezza ma al contempo tantissima dolcezza. Un bambino così... piacevole, vero, è l'essenza della vita. Quando si è adulti questi valori non ci sono più ed è un vero peccato.
Quindi sì, mi è piaciuta da morire questa storia, la metterò tra i preferiti.

iceofglass