Recensioni di darllenwr

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Tre... facce della stessa medaglia: ira, superbia, accidia. - 27/06/13, ore 20:00
Capitolo 3: L'Accidia: Funeral Blues
Molto bella la selta d'intercalare i versi del salmista che fanno da contraltare alla disperazione del protagonista, che si ritrova non solo con la cocente assenza del compagno, ma anche con il risentimento che prova per sé stesso, verso quella forma di rimorso che nulla, né le parole delle Scritture né l'aiuto degli amici possono risolvere, un dissidio tra la sua parte razionale e la sua coscienza che solo il tempo e un processo di autoanalisi possono lenire, ma ci vorrà tempo.
Purtroppo la vita tende spesso a essere un concentrato di "poteva essere" e "sarebbe potuto accadere", riuscire a vivere nonostante queste sensazioni che troppo frettolosamente si tende a classificare come ubbie è da saggi, ma in un momento come quello parlare di saggezza e del suo uso non fa parte dell'orizzonte degli eventi del protagonista.
Non gli resta che la via dell'elogio dell'estinto, prima mentalemente, poi agli astanti.
Recensione alla storia Tre... facce della stessa medaglia: ira, superbia, accidia. - 27/06/13, ore 19:16
Capitolo 2: La Superbia: Attesa
Nella cornice loro destinata, i superbi del Purgatorio dantesco camminano "orando sotto il pondo", cioè devono portare un pesante masso; ebbene c'è da augurare un destino simile al protagonista di questo bel capitolo, che se a prima vista (o meglio, prima lettura) potrebbe esserci per lui un minimo di solidarietà verso chi prova un dolore inatteso, proprio mentre si aspetterebbe tutt'altro, e si sa quanto possano tendere alla setticemia e refrattarie alle cure le ferite sentimentali, soprattutto in un tipo al cui non sembra estraneo l'orgoglio, e infatti non dev'essere bello essere mollati in un modo così distante (e non solo dal punto di vista strettamente geografico), quasi si fosse una noiosa pratica brurocatica da sistemare, e a poco vale il relativo romanticismo dell'uso del mezzo cartaceo.
Ma qui (ottima scelta, a mio parere) scatta invece quella che potrebbe essere chiamata tipica alchimia dell'egoismo, che ingrettisce di molto il personaggio, al punto da far pensar che sia stato meglio che la mittente non fosse nello stesso luogo del destinatario, si dice che no sia da persone beneducate rinfacciare i favori (come se da questi dovessie derivare fedeltà cieca e assoluta), eppure nella prima parte il protagonista fa proprio questo.
Alla fine, il processo di infelice trasmutazione è completamente realizzato, l'odio e il risentimento hanno preso il posto dell'amore che aveva per lei, alla fine, per egoismo, un vago senso di crudeltà e di gusto per una piccola vendetta, una messa i prartica del detto "L'amore fa passare il tempo e il tempo fa passare l'amore" o che altro, il sentimento che aveva per lei è diventato un senso di fastidioso risentimento.
Recensione alla storia Tre... facce della stessa medaglia: ira, superbia, accidia. - 26/06/13, ore 19:33
Capitolo 1: L'ira: Fine di un amore
Molto bella questa storia, a cominciare dalla sorpresa che coglie il lettore che si aspetta di leggere una tipica ramanzina da ufficio e invece si trova come catapultato in una sorta di violento (per fortuna solo con le fotografie, a meno che la protagonista non abbia un fondo di credenze di tipo animistiche pensa di dannegiar ein effigie l'oggetto delle sue rampogne).
Il problema è che non so fino a che punto si può dare ragiona ell'irata protagonista, lei si sente giustamentw delusa per il trattamento subito, ha fatto di tutto per aiutarlo, consolandolo nei momenti difficili ed essendo per lui un'amica fedele e discreta (verrebbe da pensare che però lo sia stata un po' troppo dato che lui non si è mai accorto che la sua collega nutriva un debole per lui..).mi è piaciuto davvero il finale, ovvero che questa dichiarazione corrisponda anche al momento in cui la protagonista metterà tra sé e l'oggetto sei suoi (ex) desideri un bel mucchio di miglia, potrebbe essere inoltre una messa alla prova del famoso detto "lontan dagli occhi..."
Quanto al protagonista, ha dimotrato una cecità sentimentale terrificante, forse pernsava che tutto gli fosse dovuto e che le attenzioni che costei le rivolgeva erano atti dovuti solo in base all'autorità del suo prestigio, o che egli, nella sua qualità di beniamino del bene, non avesse tempo per altre occupazioni, e si dice anche che certi treni passino una volta sola.
E' proprio vero, mai innamorarsi o avere relazioni con i colleghi...
Recensione alla storia Il futuro è una terra straniera - 20/05/13, ore 20:00
Capitolo 1: Prologo
Questo prologo mi è sembrato (spero d inon sbagliare nell'interpretazione) una lunghissima riflessione sul "sentimento del tempo", ovvero di come la sensazione di eventi avvenuti molti anni prima dal periodo in cui tratta la narrazione possano essere sentiti diversamente da chi è vissuto molti anni dopo, solo pochi riescono a capire coem ci possa essere qualcosa inc omune tra quello che avvenut nel passato e quello che si vive nel presente, gli altri (a torto o a ragione) lo vedono diversamente, con più distacco, al massimo come un'occasione per liberarsi degli obblighi quotidiani e per fare una sorta di gita (e questo non vale solo per i Newyorchesi o per gli Americani) mentre altri, non foss'altro per ill lavor che devono svolgere, o perché comunque hanno una mente in qalche modo più aperta e sensibile, riescono a sentire più vicina quella realtà che ormai traspare solo dai ricordi di persone ormai molto anziane e da foto in bianco e nero sbiadite, ma che tuttavia riescono a far capire (sol che lo si voglia) un periodo abietto che potò una delle più illustri nazioni europee a macchiarsi di crimini efferati sotto la guida di un desposta abile quanto feroce, che aveva portato a vedere la colpa di tutti i mali in una minoranza che del resto già non era scevra di pegiudizi ad essa contrari, eppure in quell'immagine una forma oramai larvale di ottimismo nel futuro c'era ancora, anche se ampiamente ingiustificato....

PS. Complimenti per l'immagine scelta, ha un valore simbolico estremamente forte.
Recensione alla storia (Non) Sono solo parole! - 18/05/13, ore 17:59
Capitolo 1: Parte prima
Che bello, un racconto che mischia il poliziesco con l'alchimia.
Devo dire che vedere armeggiare uomini contemporanei (e con una personalità non molto mistica, dato che per la Grande Opera occorreva anche, secondo i cultori di tale discliplina, una forte preparazione spirituale tesa a difendersi da nefaste influenze) con concetti che si credevano morti e sopolti con la rivoluzioni scientifica è stato qualcosa di affascinante.
Menzione speciale per lo stile, davvero bello e avvincente, che conduce il lettore dalla scena iniziale che sembra più o meno la solita scena del crimine dove si è consumato un atto violento a qualcosa che difficilmente sarebbe parso immaginabile, come la scoperta delle particolari ricerche del defunto e la sua scoperta, qualcosa che rende addirittura insignificante la possibilità di tramutare in oro i metalli vili, dato che consente di mutare ai propria desiderata la natura circostante, rendendo veritiere le teorie di chi crede al potere della parola (o, come dice Moretti in Palombella rossa": le parole sono importanti", in questo caso sono state addirittura fondamentali).
Alla fine della lettura di questo racconto mi è tornata alla mente il famoso aforisma di Wilde secondo il quale esistono solo due tragedie, non ottenere ciò che si vuole e ottenerlo, infatti due personaggi (il ricercatore e il dottore) sono finiti vittime di quello che pensavano di sfruttare per i propri fini, e perdipiù con una gran dose d'ingenuità, dato che hanno visto il particolare effetto che certi frasi fatte che diamo per scontate danno (non si penserebbe mai che, augurandosi di inviare qualcuno nelle zona infere, si possa avere davvero visione diretta della città dell'eterno dolore e della perduta gente; o che due tizi si sarebbero causati la propria morte grazie all'imperizia nell'uso della portentosa sostanza (beh, se nel prim caso il personaggio ha voluto giocare troppo con la retorica sentimentale, nel secondo la scena era davvero piuttosto sorprendente, per come il tapino conosceva i personaggi citati).
Insomma, davvero una piacevolissima lettura, grazie per la segnalazione.
PS E complimenti vivissimi per l'apparato critico posto a termine del racconto, è stato davvero utilissimo.