Recensioni di Columbrina

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Recensione alla storia Suicide - 31/07/12, ore 12:02
Capitolo 1: Suicide
Di solito le recensioni non iniziano con i saluti - o almeno non le mie - quindi prendimi come una sfuggente passante che hai incrociato per la strada affollata durante l'ora di punta, sul marciapiede, prima che le spinte delle fiumane bestiali ti costringano a tornare sui tuoi passi.
Ebbene questa passante si è fermata a soffermarsi ancora un pò sui particolari, direi cangianti, della storia. Cangianti perchè man mano che passavi in rassegna un personaggio, venivo avvolta da sensazioni diverse, accozzaglie recessive, poichè ogni personaggio ha una propria mentalità e un proprio eco di reazione a quelli che sono gli impatti con i fedelissimi di uno dei Final Fantasy meglio riusciti. Io, ahimè, sono una delle fedeli ritardatarie poichè ho conosciuto Terra e Kefka in Dissidia e solo dopo mi sono fatta una 'cultura' guardando assiduamente i walkthrough che mi proponevano su YouTube e solo dopo ho scaricato un emulatore SNES per giocarci.
Solo per questo considera la mia recensione come una semplice considerazione di un concetto che mi è stato riproposto tante volte, ovvero il viaggio quasi dantesco nelle sensazioni di un personaggio di grande profondità emotiva come Celes Chere, in un punto labile tra la vita e la morte che prende il nome di suicidio. Hai offerto un'esperienza precedente al suicidio vero e proprio, distaccandoti notevolmente da quella che può essere la realtà - diciamocela tutta, un aspirante suicida non penserebbe a tutte e quelle cose e si getterebbe a capofitto nella morte - pur mantenendo uno stile impeccabile e - dal mio punto di vista - alquanto coinvolgente.
Ho apprezzato la rassegna dei personaggi, le cui vite - specialmente in Final Fantasy VI dove la coerenza ha un limite - si intrecciano in modo da lasciare con la bocca sempre piena al giocatore, in modo che non si perda in futili soliloqui sui rapporti e sulla linearità di essi. Se non sbaglio, questo Final Fantasy non ha un protagonista vero e proprio, quindi è difficile destreggiarsi tra un personaggio e l'altro, tra un rapporto e un altro, altrimenti si finirebbe subito in manicomio. A conti fatti, sei stata brava - in quelle che erano le tue intense riflessioni - a inserire un piccolo comma per tutti e dargli l'omaggio che dovevi, soffermandoti in modo particolare su Locke (ovviamente) e sulla sua - fittizia in un certo senso - morte, motivo primario che ha spinto Celes a compiere quell'atto estremo, rivelando una devastazione che traspare anche dal gioco - una devastazione che solo il sublime Kefka sa creare. Non a caso è il mio cattivo preferito, senza offesa per Sephiroth.
La riflessione che mi è piaciuta di più è stata forse quella di Celes, traspariva una certa devozione. E' un bel personaggio, ma è stato Locke a farmela piacere, poichè prima ero orientata verso una devozione estremista per Terra e Locke e solo successivamente mi sono addentrata nell'approfondire personaggi come il divino Edgar, il sublime Setzer o Relm, Cyan, Sabin ...
Il finale è stato condito da quell'elemento melenso che spinge il lettore a fare scorta di fazzoletti Scottex e affogare nelle sue stesse lacrime. Non si dirti se mi è piaciuto o meno, però puoi star certa\o che il mio giudizio è positivo. Le riflessioni così prolungate - ripeto - sono un pò inverosimili, ma è pur sempre una storia e si fa questo per esigenze di copione; sono comunque meglio di tanti papiri danteschi che leggo di solito in situazioni come queste. Quindi rinnovo i miei complimenti e ti rendo merito ancora una volta.
Non a caso sono abituata a recensire storie che mi hanno toccato per davvero - le mie migliori amiche lo sanno bene.


Spero di vederti ancora da queste parti o in qualche altra sezione targata Final Fantasy, dato che mi piace molto il tuo stile lineare, ma efficace.

A presto,
S.