Recensioni di theuncommonreader

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Recensione alla storia L'Ombra della Luce - 28/09/15, ore 22:00
Capitolo 5: L'avvento di un Amore
E dunque ecco il colpo di scena che mi aspettavo come non me lo aspettavo: che si trattasse di un sogno ispirato da Camenia ha perfettamente senso, ma mi aveva tratta in inganno l'enfasi posta sul fatto che Egeria non sogna "mai", il che, però, era già stato contraddetto in precedenza e dunque avrei dovuto insospettirmi.
 
Il tema del primo capitolo, il cui Artemide avverte Egeria che la Morte vincerà, qualche volta, e lei non potrà farci nulla, torna nell'ultimo capitolo nella circolarità che mi piace tanto: il messaggio di Camenia è proprio questo (e per inciso, la possessività che sente per Egeria me le ha fatte shippare un po', in modo totalmente angst XD sono terribile?).
 
Che Egeria, che ha vissuto come una mortale e poi è tornata alla divinità, per quanto per finta, ma che sceglie, comunque di tornare dall'amato e a quella vita (mi piace pensare, non solo per amore suo), è stato romantico e giusto ​per il personaggio.
 
Complessivamente, è stata una storia molto godibile, piacevole da leggere tutta d'un fiato, e piena di emozioni!
Bravissima!​

Recensione alla storia L'Ombra della Luce - 28/09/15, ore 21:45
Capitolo 4: Luci Solitarie
Che bell'atmosfera sei riuscita a creare: l'ansia, la paura, e poi la malinconia della rassegnazione all'attesa hanno permeato tutto il capitolo, risultando molto coinvolgenti.

I personaggi, nelle loro varie sfumature, risultano molto credibili: Egeria, che sente il peso della disgrazia imminente e poi trova, come sempre, il lato positivo (più semplice, quando si è una creatura di eternità, dare tempo al tempo; eppure, è diventata una mortale di adozione, e sa che ne sentirà pienamente il passaggio); Artemide, sovrana che compatisce (nel senso che insieme a Egeria patisce) eppure tiene l'occhio fermo sulla necessità; Camenia, divisa tra la sottile soddisfazione del "te lo avevo detto" e il dolore per una sorella per cui non è abbastanza.

E poi Numa, il più silenzioso, che si incammina verso la nuova vita, rassegnato a un destino che sapeva gli sarebbe toccato - sia la dignità di re, che una vita senza Egeria.

"Mi sento così mortale, ora. E quanto lo vorrei essere." Forse con questa frase si potrebbe riassumere l'intera storia sino a qui. L'ho trovata bella.

E ora, attendo questo "male necessario" che Camenia ha menzionato, e che ancora non mi pare realizzato appieno (dunque, dato che il prossimo è l'ultimo capitolo, la mia curiosità verrà certo soddisfatta!).

Capitolo molto emozionante!
Recensione alla storia L'Ombra della Luce - 28/09/15, ore 21:25
Capitolo 3: Un Uomo Diverso
D​i questo capitolo, l'elemento che ho preferito è proprio il rapporto, la vita insieme che Egeria e Numa hanno vissuto assieme, ben lontano dal felici e contenti e che scorre sul filone di un unico tema: il sacrificio. Sacrificio di Egeria, che ha dovuto accettare un terzo incomodo difficile da detestare e che poi, una volta, amata, ha dovuto perdere; sacrificio di Numa, che deve convivere con la propria mortalità e con se stesso, e che sì, si dimostra "eccezionale" nel modo di gestire l'incontro con le varie divinità, a cui si rivolge con un bel parlare (di nuovo, si sentono gli echi classici, dettaglio che ho apprezzato parecchio), ma si concede di essere umano, con la sua vergogna per il trattamento della moglie con cui gli unici elementi in comune sono i figli e l'inferiorità nei confronti di Egeria.
 
Insomma, sei riuscita a narrare bene questa dinamica mostrando poche scene col sennò di poi. Ammetto di aver provato molta empatia per il personaggio di Tazia, che nella consapevolezza della propria situazione, mantiene la sua dignità. Altri due personaggi intriganti sono le due divinità in cui Numa letteralmente inciampa sul proprio cammino, divinità in senso diverso da Egeria: ho sentito una freddezza molto vivida provenire da loro, il distacco di chi trova gli umani un semplice spasso - divinità diverse da Artemide, per esempio, che degli umani si prende tanta cura.
 
Unico appunto, magari avrei preferito che ti soffermassi di più sull'incontro con Zeus, che, per quanto uno sia abituato a imbattersi in esseri più o meno divini, di certo è una spanna sopra tutti gli altri, almeno. Penso che gli sia mancato lo spazio dovuto, ma, per quanto frettolosa, la narrazione della scena in sé da bene l'idea della concitazione e del panico.
 
Avanti con un altro capitolo. :D

Recensione alla storia L'Ombra della Luce - 28/09/15, ore 21:03
Capitolo 2: Cuore Cangiante
Dunque, per quanto riguarda lo stile, nulla di nuovo da segnalare: continua a essere coinvolgente e leggero allo stesso tempo, adatto alla materia narrata.
 
Il rapporto Egeria\Numa è costruito in modo verosimile, ed è facile intuirne retroscena e dinamiche passate anche dalle poche scene chiave che hai raccontato. Egeria è uno di quei pochi personaggi femminili "buoni" che non stufano, non scadono nel dolciastro, e Numa, pur essendo "benedetto" non è inverosimilmente perfetto, anche se ancora, del suo punto di vista, si vede poco.
 
Ho apprezzato la verosimiglianza dell'inferiorità che egli sente nei confonti della dea, il gesto di non giacere con lei per rispetto che è presente anche nella scena di flashback (forse hai preso un po' di ispirazione dall'incontro di Ulisse e Nausicaa nell'Odissea?).
 
E infine, ho apprezzato la piccola backstori di Camenia e del rapporto conflittuale con l'innamoramento di Egeria, più che con Egeria stessa, che mi ha incuriosito sul personaggio e lo ha reso più "umano". Un piccolo modo ingegnoso per mostrare in modo accennato ma comunque soddisfacente le vicende di questo personaggio che per ora è sullo sfondo.
 
Continuo a leggere! 

Recensione alla storia L'Ombra della Luce - 28/09/15, ore 20:52
Capitolo 1: La Dea del Lago
Salve. ù.ù Dato che mi stalkeri con tanta costanza, ho pensato di ricambiare il favore, ed essendo patita di mitologia in generale (anche se ammetto di essere meno ferrata su quella romana che su quella greca), non poteva non cadermi l'occhio su questa storia.
 
Per prima cosa, devo dire che apprezzo lo stile, evocativo ma non troppo pesante, e descrittivo quel tanto che basta per fissare la scena - che resta un vago background come è giusto che sia in racconti dove prevale l'introspezione, come accade si solito con la narrazione in prima persona. Personalmente, ho un rapporto di amore-odio con questo tipo di narrazione, perché quello della verosimiglianza è un confine sottile da superare.
 
Nota di merito, dunque, per l'equilibro dal punto di vista della scrittura. Per quanto riguarda le descrizioni, mi sono piaciute particolarmente quelle di Egeria, il suo modo di vivere la divinità e la distanza con i mortali, che prima vede con diffidenza e poi con amore materno; quella vaga invidia priva di malizia per le emozioni che essi sono in grado di provare, più intense perché in prevedono una fine.
 
Devo dire che la scena che più mi ha colpito, tra quelle del primo capitolo, è quella del momento in cui Egeria guarda negli occhi la donna incinta e trova dentro di sé allo stesso tempo un vuoto da colmare e il mezzo per poterlo fare - almeno fino all'incontro con Numa.
 
Per quanto riguarda le caratterizzazioni, per il momento la mia preferita è di certo quella di Egeria - non tanto per la bontà di carattere evidente, ma per la crescita che subisce, il suo modo, pur creatura immutabile, di cambiare lo sguardo sul mondo che la circonda; come se ne sente parte eppure è allo stesso tempo un elemento diverso - e sento che tu abbia inquadrato perfettamente l'idea di divinità.
 
Quindi i miei complimenti, frattanto, e continuerò questa storia con molto piacere per vedere come si evolverà la situazione!