Recensioni di blackjessamine

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Vampier's Diaries - Libro secondo: la mia non morte - 26/08/21, ore 00:06
Capitolo 9: Capitolo 9: Il mio vero talento
Ciao di nuovo!
Ormai temo di dovermi rassegnare al fatto che non sono più capace di recensire con la calma che vorrei avere per poter toccare tutti i punti, e mi dispiace, ma mi dispiacerebbe ancor di più non recensire affatto nell'attesa di trovare il momento giusto – che tanto non arriva mai! – per farlo.
Quindi eccomi, insomma.
La storia continua a piacermi moltissimo, e una delle cose che trovo più interessanti (e non è la prima volta che lo noto, leggendoti) è il modo in cui il contesto fantasy riesce a essere la perfetta occasione per fare delle riflessioni che sono estremamente umane e spesso legate a sfere estremamente concrete. Questo perché i tuoi personaggi hanno sempre caratterizzazioni molto precise e molto solide, anche quando la loro natura li porta ad affrontare in maniera peculiare determinati argomenti.
Mi piace tanto tutta la riflessione che stai facendo sulla vita e sulla morte: in un certo senso sembra quasi che si dovrebbe dare per scontato questo insistere su certe tematiche, data la natura di Erika, ma la cosa bella è che qui non c'è niente di dato per assodato. Tutto, nel suo rapporto con la morte (altrui, o sua, come hai bene approfondito nello scorso capitolo) è in continuo divenire. Questo perché lei, pur trovandosi in una condizione immutabile e irreversibile, è pur sempre una persona giovane, che si sta formando e sta imparando a districarsi con le faccende del mondo.
Mi ha colpito soprattutto la riflessione sul modo in cui gli altri hanno vissuto la reazione di Erika alla morte prematura dello studente: in effetti, non è così raro che un evento traumatico che non ci coinvolge in prima persona arrivi comunque a toccarci molto da vicino, se non altro perché diventa l'occasione per delle riflessioni che riguardano soprattutto noi stessi, distaccandosi in un certo senso dalla tragedia primaria. E non è così scontato ammettere che le cose stiano così, perché forse questo ci fa sentie un pochino in colpa per avere usato il dolore altrui per "sorreggere" un dolore nostro. Non lo so, forse sono solo io, ma è qualcosa che ho sentito molto vicino, e sono stata contenta di vedere Erika che, con il suo distacco, si è sentita pronta ad accettare subito questa verità.
Sono anche sempre più incuriosita da Yao Taman: se da un lato comprendo benissimo la paura di Erika e il suo tentare di rimandare il più possibile il momento della verità, una parte di me invece è curiosa e preoccupata pensando che prima o poi lui dovrà pur rifarsi vivo (o morto – ok, battuta pessima, scusami XD). Forse Terrence farebbe davvero bene ad andare in esplorazione.
Il finale da una parte mi ha molto divertita, perché mi immagino Terrence ormai ben più che adulto costretto a stare in mezzo al fuoco incrociato delle ripicche e dei drammi giovanili... poverino. E povera Erika, tormentata così da un tizio che mi ha ricordato tantissimo quelli convintissimi di frequentare la facoltà più difficile in assoluto e che sentono il bisogno di sminuire i corsi di studi altrui.
Interessantissimo il potere mostrato da Erika, ma ancor più intetessante (e, ahimé, realistico) è vedere come lei insista a percorrere una strada per cui non è portata ignorando quello che invece sembrerebbe un vero e proprio talento naturale.
Insomma, spero di poter continuare a leggere presto!
Recensione alla storia Vampier's Diaries - Libro secondo: la mia non morte - 17/08/21, ore 11:43
Capitolo 8: Capitolo 8: La prima volta in cui vidi la morte (dopo la mia)
Ciao!
Finalmente riesco a passare da questo capitolo, che in realtà avevo già letto qualche tempo fa, ma che volevo recensire con almeno un minimo di tempo e calma, perché affronti delle tematiche secondo me interessantissime e molto profonde, che pur nel contesto fantastico di un essere con caratteristiche inevitabilmente diverse da quele umane, in realtà posseggono comunque un valore assoluto, che va a toccare tutti noi.
È stato bello, prima di arrivare alla crisi e alle riflessioni di fine capitolo, vedere almeno uno sprazzo della vita di Erika, che almeno a modo suo ha l'occasione di comportarsi come una studentessa qualsiasi, di preoccuparsi per gli studi e fare quello che fanno tutti, fra gite sul fiume e pomeriggi di studio che si trasformano in inevitabili sonnellini. Insomma, in qualche modo è consolante vederla comunque in grado di vivere delle esperienze umane e in un certo senso piacevole. Sono momenti leggeri, a tratti esilaranti, che riescono a stemperare la tensione delle tematiche successive (davvero, quando Erika si è messa a riflettere sulle gentilezze dell'amica di Terrence sono proprio scoppiata a ridere, la trovo esilarante nella sua incapacità di rapportarsi normalmente agli altri e di comprendere quelle che sono convenzioni comuni).
Tutto questo però si va a stemperare nel momento finale, con la morte di questo povero studente che costringe in un certo senso Erika a confrontarsi con un trauma terribile, che oltretutto va a scontrarsi con un elemento imprescindibile della sua natura. Aver conosciuto così da vicino la morte la porta in un certo senso a sumblimare quel momento di orrore, terrore e consapevolezza che c'è un istante prima della fine. Mi ha fatto davvero tanta tenerezza, perché ancora una volta in un certo senso emerge la sua totale solitudine, la consapevolezza di essere isolata in una condizione che le rende difficile anche solo soffrire e condividere le stesse paure degli esseri umani che la circondano.
È davvero una condizione difficile, e mi ha colpito tanto pensare a un vampiro terrorizzato proprio dalla morte: perché, se paradossalmente potremmo pensare a un vampiro come all'essere più lontano e diverso dalla morte, in realtà paradossalmente Erika è sempre, costantemente in relazione con essa, ed è effettivamente una prospettiva terribile.
Ho trovato molto bella la scena con il custode, che con il suo infuso, che poi anche per gli umani è soprattutto un conforto simbolico, è riuscito a mostrare pietà e gentilezza.
Sono ora molto curiosa di vedere come proseguirà questa "caccia alla distrazione", spero quindi di riuscire a passare presto!
Recensione alla storia Vampier's Diaries - Libro secondo: la mia non morte - 01/08/21, ore 17:44
Capitolo 7: Capitolo 7: Metterci il cuore
Ciao!
Io, davvero, detesto questo periodo in cui il tempo mi scivola via dalle mani con una facilità incredibile, e detesto aver fatto passare così tanto fra la lettura di un capitolo e l'altra, ma davvero quest'estate sembra non finire mai, e ogni volta che credo di poter tirare un po' il fiato saltano fuori altri casini, altri imprevisti, altre cose da risolvere e le giornate finiscono prima ancora che io me ne renda conto.
Però, insomma, finalmente riesco a passare di qui, e sono davvero felice di averlo fatto.
Questo capitolo mi ha lasciato addosso una malinconia strana, e tanta tenerezza nei confronti di Erika, che qui si trova a fare i conti con dei sentimenti che è difficile misurare, e che la lasciano con la bocca piena di amarezza. E al tempo stesso mi fa tanta tenerezza perché il suo rapporto con John Smith che non è John Smith ha le stesse esitazioni e gli stessi timori di quello che può nascere in qualsiasi adolescente, e insomma, un po' mi scalda il cuore sapere che, nonostante tutto ciò che ha dovuto affrontare, nonostante la natura di ciò in cui è stata costretta a trasformarsi, le rimane ancora la capacità di soffrire per una cotta che forse non è corrisposta come lei vorrebbe (o forse sì, ma lei non lo ha ancora capito... insomma, Terrence non ha detto ancora tutto nemmeno a noi, e credo davvero ci sia tanto che possiamo aspettarci da lui e dal suo rapporto con Erika, che si dimostra complesso e pieno di ombre che ancora non abbiamo del tutto incontrato).
Ho trovato esilarante lo scambio in cui lei, cercando di mostrarsi piena di tatto, gli chiede della sua puttana e lui si mette a parlare di lavoro e burocrazia. Soprattutto quando poi lei se ne esce con quel eh sì, gli esseri umani hanno questo vizio di morire facilmente. Insomma, sono quelle situazioni che forse non dovrebbero nemmeno far ridere, ma in cui i personaggi hanno atteggiamenti così coerenti con la loro natura ma al tempo stesso distanti dal sentire comune che mi fanno sorridere per la stranezza della situazione.
È bello vederli avvicinarsi piano piano, però vedere Erika soffrire così sui libri di studio è un colpo al cuore (anche se, di nuovo, ho adorato la sua sottile ironia quando dice di essere bravissima a fare esplodere le cose, senza però padroneggiare altrettanto bene l'arte opposta. Sono quei dettagli che danno carattere e ritmo alla storia e ai personaggi). Sarà che ho pessimi ricordi dell'università, ma insomma, ho sentito in pieno tutta la sua ansia.
E, mannaggia, quanto può essere frustrante ritrovarsi una proposta di matrimonio dalla persona di cui si è innamorati, ma rendersi conto che questa proposta è solo di convenienza? Poverina, è davvero un momento frustrante, soprattutto perché non è nemmeno in grado di dire ad alta voce che cosa la disturbi e la faccia soffrire di una simile situazione.
In tutto ciò, Terrence continua a incuriosirmi moltissimo: e anche se lui stesso ci dice che Erika (e di conseguenza noi lettori) non sa ancora tutto di lui, io ormai sto cominciando ad abbandonare sempre di più la diffidenza nei suoi confronti (e probabilmente faccio male, ma ormai sono abituata a questi tradimenti di fiducia XD). Mi incuriosisce molto questa sua capacità che sa un po' di preveggenza, o forse è altro... insomma, sono curiosissima di proseguire nella lettura.
A presto!
Recensione alla storia Vampier's Diaries - Libro secondo: la mia non morte - 09/07/21, ore 17:42
Capitolo 6: Capitolo 6: I nostri segreti
Ciao!
Tanto per cambiare, io sono qui super di corsa e disperatamente alla ricerca di un briciolo di concentrazione che mi permetta di lasciare una recensione almeno un minimo sensata, ma non prometto nulla.
Però ci tengo a continuare la lettura con tempi decenti, quindi insomma, eccomi qui.
Questo capitolo mi è piaciuto da impazzire, perché si tratta proprio della svolta che non mi aspettavo. Mi hai sorpresa tanto, ed è stata una sorpresa graditissima. Nel senso, da un lato sono soddisfatta perché non mi sono fidata da subito di John Smith, mantenendo quel piccolo grado di sospetto che ha continuato a farmelo guardare con l'occhietto leggermente socchiuso, e dall'altro sono felicissima che alla fine, di tutti i sospetti che avrei potuto avere, la verità che emerge è qualcosa che assolutamente non mi sarei mai aspettata, e che comunque mi ha colpita veramente tanto, perché credo sia un concetto interessantissimo. Un "vampiro del tempo" è qualcosa di estremamente interessante già di per sé, perché si tratta di una condizione estremamente drammatica, che condanna inevitabilmente a una vita di solitudine estrema, soprattutto per la paura di sottrarre anche inconsapevolmente anni di vita alle persone care. Ed è ancora più interessante accostare questa condizione a quella più "tradizionale" (se mai può essere considerata tale) di Erika. Non lo so, è un confronto che dà davvero spazio a tantissime riflessioni, oltre che aprire la porta a tantissime possibilità (in fondo, se ciò che Smith ruba è il tempo, Erika di tempo, con la sua condizione di non morta, sembrerebbe averne fin troppo, dunque sembra quasi inevitabile che tra di loro si formi un sodalizio che può sfociare in una vicinanza sentimentale).
Insomma, con questo capitolo hai posto le basi per una svolta davvero interessante.
Spero di proseguire presto!
Recensione alla storia Vampier's Diaries - Libro secondo: la mia non morte - 23/06/21, ore 21:19
Capitolo 5: Capitolo 5: Ciò che ci lasciamo alle spalle
Ciao!
Ecco, io lo sapevo che con questo John Smith non si doveva abbassare pa guardia, mannaggialamiseria! E anche se per ora non sembra aver fatto alcuna mossa per mettere concretamente in difficoltà Erika, io continuo a fidarmi pochissimo di lui e a sperare che Erika riesca a guardarsi le spalle, perché in questo momento mi fa una tenerezza infinita. Perché sì, è vero che è una creatura potenzialmente potente e molto pericolosa, ma è fondamentalmente una ragazzina con ben poca esperienza del mondo, è sola e sta cercando di sopravvivere in un contesto che le lascia ben poca libertà d'azione. Insomma, mi dà l'impressione di esssre in quel momento della sua vita in cui ha sì un grande potenziale, ma non ne ha ancora capito i limiti né sa come utilizzarlo nel migliore dei modi, finendo quindi per essere spesso ingenua e cascare in situazioni che chiunque con un minimo di esperienza in più avrebbe saputo misurare meglio.
In un certo senso, poi, mi sento quasi rincuorata all'idea che anche in un contesto fantasy la burocrazia, i cavilli e i documenti siano in grado di essere simpatici come la sabbia nel costume: insomma, in questo periodo in particolare sto riuscendo a empatizzare tantissimo con questa poverina che cerca di barcamenarsi tra divieti e imposizioni senza nemmeno avere granché idea di tutto ciò che sta dietro ogni singola mossa.
Cominciare a studiare sembra un'ottima soluzione per trovere un posto nel mondo, ma ahimé, le cose non sono mai semplici, e riuscire a fare andare al proprio posto tutti i tasselli è qualcosa di estremamente complicato.
Mi è piaciuto molto, poi, il modo in cui quasi inconsapevolmente Erika si è ritrovata a tradirsi davanti a John: è stats interessante la costruzione, in cui hai apparentemente mostrato lei in una posizione di forza, intenta a cercare di adoperare il prorprio potenziale ammaliante, salvo poi ribaltare completamente la situazione sottolineando ancora una volta la sua ingenuità – o forse la malizia del resto del mondo, che trasforma Smith da un semplice burocrate gentile a un individuo estremamente attento, in grado di studiare Erika e di non farsi prendere in contropiede dai suoi tentativi.
Ora sono molto curiosa di scoprire come si evolverà il loro rapporto, e soprattutto di scoprire se e quando Yao Taman si renderà conto che la sua progenie si è presa gioco di lui, e se cercherà di porre rimedio a questa situazione.
Ti chiedo anche scusa per le recensioni un po' superficiali e frettolose dell'ultimo periodo, ma ho poca testa per riuscire ad articolare delle analisi un po' decenti (ed è il motivo per cui non sto più scambiando), ma la storia continua a incuriosirmi molto e ci tengo a proseguire!
A presto!