Recensioni di Old Fashioned

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia I sette peccati capitali - 30/04/24, ore 08:12
Capitolo 7: L'Ira
Carissima,
togliamoci questa tendenza all'autocensura che ormai infesta qualsiasi cosa. Hai scritto un racconto dai toni forti? Molto bene, chi apprezza legge, chi non apprezza sceglie altro. Se andiamo avanti a togliere ogni contenuto potenzialmente offensivo per non turbare gli altri (turbamento al quale, peraltro, si è fatto tranquillamente fronte senza gran sconvolgimenti fino a pochi decenni fa), finiremo per avere solo enormi pagine bianche...
Detto questo, scusa il pippone, l'Ira giustamente brucia. Non si dice "bruciare di rabbia", del resto? Ira fiammeggiante, fulmini, fuoco... quindi è giusto che alla fine il tuo protagonista termini la sua folle corsa proprio in mezzo alle fiamme, che lo consumano e lo devastano, esattamente come l'ira consuma principalmente chi la prova, non tanto chi ne è l'oggetto.
Simpaticamente, non muore. Avrà una vita per meditare sulle conseguenze delle sue scelte, chiuso in galera e ridotto a un mostro.
Una raccolta molto bella, dove ogni peccatore subisce il contrappasso del suo peccato.
Complimenti e alla prossima!
Recensione alla storia I sette peccati capitali - 22/04/24, ore 09:46
Capitolo 6: La Gola
Ciao^^
anche la gola, che parrebbe un peccatuccio da poco, alla fine porta il nostro alla rovina: si ingozza, di alcol, di droghe, di soldi, ma alla fine il boccone gli resta in gola, per così dire. Si spappola il fegato a forza di bere, si perfora la lamina cribrosa dell'etmoide a forza di sniffare coca, si mette contro i più pericolosi trafficanti di New York, affascinato dalla possibilità di avere di più.
Alla fine, ciò che caratterizza l'uomo è la misura. È quella che lo salva, che gli consente di vivere bene e a lungo. Il goloso, per definizione, la misura l'ha smarrita, ed ecco che fine fa.
Come sempre un'ottima esemplificazione dei peccati capitali, attendo il gran finale!
Recensione alla storia I sette peccati capitali - 11/04/24, ore 10:23
Capitolo 5: L'Avarizia
Ciao^^
la tizia spadroneggia sul bambino di otto anni, ma alla fine arriva chi è più grosso di lei e fa la stessa cosa con lei. Poi magari arriverà chi è più grosso dell'omone e si occuperà di lui, o magari il bambino nel suo piccolo angariava i gatti... perché alla fine quella che descrivi è una catena di gente fatta tutta allo stesso modo: i più grossi spadroneggiano sui più piccoli, arraffano quel che possono e tanti saluti. Finché il meccanismo, almeno per la donna del tuo racconto, non si inceppa, e lei finisce a raccogliersi i bulbi oculari sul pavimento...
Una storia cruda e immediata: l'avidità, cari miei, porta malissimo, perché ci sarà sempre qualcuno più avido, più grosso e più cattivo di te.
Recensione alla storia I sette peccati capitali - 26/03/24, ore 11:29
Capitolo 4: L'Accidia
Ciao^^
quando sento parlare Madre Teresa di Calcutta mi viene l'impulso di fare gli scongiuri.
Battute a parte, la tua protagonista esemplifica molto bene l'accidia: non fa niente, fa fare tutto agli altri, se ne sta sdraiata e basta, ad aspettare che le cose succedano.
Nulla le interessa, nulla le suscita un'emozione, si fa scorrere addosso l'esistenza, annoiata da tutto.
Peccato però che quando serve una sua azione diretta, ovvero spostarsi dal punto in cui sta per cadere il soffitto, l'accidia non la aiuti per nulla...
Finisce così, troppo apatica per provare paura, troppo schifata per provare il sollievo di essere stata "liberata" dalla fatica di vivere.
Come sempre un'ottima esemplificazione del peccato capitale, complimenti e alla prossima!
Recensione alla storia I sette peccati capitali - 19/02/24, ore 09:24
Capitolo 3: La Lussuria
Ciao carissima^^
la lussuria, se vogliamo, è il più "inoffensivo" dei peccati capitali, o perlomeno lo sarebbe se la gente si limitasse a far cose in santa pace, senza prendere gente con l'inganno e senza manovrare coltelli. Tutto, se portato all'eccesso, si traasforma in negativo, e anche una sana scopata, se vogliamo anche una scopata estrema come quella che descrivi, si trasforma in qualcosa di mortifero.
Chissà, forse è proprio la moderazione che ci vogliono insegnare con la faccenda dei peccati capitali.
Hai reso la situazione molto bene: è chiaro che per parlare di lussuria ci vuole un linguaggio consono, per cui non ho trovato affatto fuori luogo le tue scelte lessicali.
Rimango in attesa del prossimo peccato, a presto!