Recensioni di Old Fashioned

Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Gli dei sono felici - 18/06/17, ore 17:15
Capitolo 1: Gli dei sono felici
Ciao carissima,
come ebbi già modo di dirti, quando voglio leggere qualcosa di meraviglioso vengo nella tua pagina, pesco a caso e subito sono accontentato.
Questo frammento è assolutamente magnifico. Splendido il concetto della divinità, che gioca con gli uomini e li dimentica leggera, senza che la sua luce ne sia minimamente offuscata, come succederebbe a una bambina capricciosa che gioca con le bambole.
È bellissimo il paragone fra la dea altera, superba, indifferente al destino di Meleagro, che ha già dimenticato, e Atalanta, così umana, piccola, piangente, amorevole.
E Meleagro deve necessariamente adattarsi a questo amore terreno, abbandonare la gran signora in favore della sartina, come tante volte è successo nella storia della letteratura. E anche nella realtà.
Bellissime le immagini che usi, magnifico il linguaggio, tutto stupendo in questo frammento che ha la profondità e la forza di certe poesie di Garcia Lorca. Complimenti.
Recensione alla storia Il papavero - 24/05/17, ore 14:55
Capitolo 1: Il papavero
Ciao carissima,
ogni volta che vengo a trovarti, scopro una magnifica perla fra le tue creazioni. E non devo neanche scegliere, basta pescare a caso.
Questo breve componimento, ad esempio, è qualcosa di magnifico. riesce ad essere al tempo stesso eroico, epico e struggente. Comunica l'esaltazione ella battaglia così come la cecità oltraggiosa del caso, che colpisce meritevoli e immeritevoli allo stesso modo. Splendido poi il saluto alla vita che fugge, e l'ultimo sguardo al cielo. Un cielo che non ha nulla di divino, ma rappresenta piuttosto la spensieratezza, la gioia di sentirsi il sole sulla pelle, di respiare il vento. La giovinezza, in sunto, che si perde nel vento come i petali del papavero.
Che meraviglia, complimenti.
Recensione alla storia Voci - 05/03/17, ore 10:59
Capitolo 3: Parla Antigone
Antigone, o la pietà verso i morti.
Antigone, che si guarda allo specchio e vede una ragazzina, ma è travolta da qualcosa che è immensamente più grande di lei, e lo sopporta, lo gestisce. Se ne prende cura, dando un senso alle parole del padre, che, pur se scherzose, mettevano in evidenza la sua forza di montagna inamovibile.
Come negli altri pezzi, abbiamo la cadenza inesorabile della tragedia greca, di un Destino al quale non si può fuggire, dove la differenza la fa solo la dignità con cui lo si accetta.
Antigone si prende cura di ciò che fa orrore, del sangue e dei morti. Lo fa con tenerezza ma anche con un senso di ineluttabilità, di quello che deve essere fatto, perchè non si può fare altrimenti.
Per la pace di chi è morto e per la sua. Particolarmente bella questa chiusura.
Davvero complimenti. Sono molto felice che tu sia passata a vedere la mia pagina, perchè così ho potuto scovare questa perla.
A presto!

Old Fashioned
Recensione alla storia Voci - 05/03/17, ore 10:53
Capitolo 2: Parla Filottete
E di nuovo un altro pezzo magnifico, complimenti.
Un uomo provato dalla sorte, tuttavia determinato, e dotato di un acume e una lucidità di pensiero che gli permette in un certo senso di vedere dietro l'apparenza delle cose, di coglierne l'essenza, il vero sigfificato. È al di là ormai dei trionfalismi di una guerra che alla fine non è altro che litigio per spartirsi il bottino, e di certo non gli interessa avere una parte in tutto questo, se non forse per compiacere qualcosa che ci presenta come una sorta di capriccio infantile: l'essere celebrato durante i pranzi.
Tutto è vuota pompa, niente ha senso realmente. Rimane solo il respiro possente e numinoso della natura, splendida se contemplata, pericolosa e crudele se vissuta di persona.
Questo è ciò che Filottete ha da insegnare al discepolo Neottolemo, una consapevolezza amara ma pura, lucida e senza illusioni.
Davvero molto bello, di nuovo complimenti.
Recensione alla storia Voci - 05/03/17, ore 10:47
Capitolo 1: Parla Elettra
Ciao, piacere di conoscerti^^
devo farti i complimenti per questa bellissima storia in versi, che ha la cadenza inesorabile e solenne della tragedia da cui è tratta.
Elettra odia senza rimorsi o pentimenti, ma avverte comunque il peso e l'orrore di ciò che si appresta a fare. Nel buio e nel freddo, che sono nella casa ma anche dentro di lei, gli unici colori sono il nero della morte e il rosso del sangue, come a dire che non c'è rimasto altro, per lei, se non una vendetta cruenta.
La fiamma della lucerna oscilla ma non si estingue, a simboleggiare una volontà che pur messa alla prova da orrore e paura, non viene meno.
Elettra sa che dopo la vendetta non le rimarrà nulla, la casa è vuota, l'aria è come gelido vetro, tuttavia persevera senza ripensamenti.
Complimenti, un pezzo davvero splendido ed evocativo.