Recensioni di Nirvana_04

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Recensione alla storia Anche solo per mezz'ora - 14/03/18, ore 20:36
Capitolo 1: Anche solo per mezz'ora
Incantevole!
E basterebbe questo per commentare.
Io amo Peter Pan, l'ho persino inserito nella tesina al liceo. Ho letto il libro, ho visto diversi film... e mi mette addosso un dolore e un disagio che non so spiegare. E' disarmante, ecco tutto. Perché c'è una grande verità in quella storia, spezzettata da altrettante verità e interpretazioni.
La più grande è quella di non voler crescere: sì, la sindrome di Peter Pan, dicono tutti, vedono solo questo, eppure è l'unica cosa che non ci ho visto dentro. Forse, chissà, perché io ho la sindrome di Peter Pan, e come può un pazzo affermare che la pazzia esiste e riconoscere di esserne affetto?
Questa storia è incantevole, ti dicevo, con uno stile leggero, sembrava che lo stessi tenendo sollevato da terra, come una piuma, come se la penna che hai usato per scrivere avesse a stento sfiorato la carta. Bello, niente da fare. Hai abbondato un po' con le similitudini, però non mi sono pesate, anzi hai utilizzato paragoni belli, freschi, genuini, semplici e puri.
Il narratore in seconda persona poi, te l'ho per caso già detto che mi piace un casino? Ottima la focalizzazione su Wendy, ottima la gestione dei suoi pensieri. Conoscendo il fandom, poi, il lettore/io può/posso giocare con quello che pensa e dice Wendy con quello che sa su Peter Pan. Peter dimentica in fretta, non c'è malizia nei suoi gesti, solo spietata innocenza, ma Wendy che cresce e va avanti questo non lo sa o lo ha già dimenticato, sin dall'inizio di questa storia. Lei ha la sua stanza, è una signorina. E' già avanti. Chi può dire se quel bacio e il suo "ultimatum" ha avuto lo stesso effetto su Peter che ha avuto su di lei? Mi piacerebbe pensarla così, ma significherebbe snaturare nella mia mente Peter. No, io penso che Wendy veda tutto attraverso la sua educazione, la sua crescita. Ama, prova la prima cotta sulla sua pelle, ha pretendenti. La sua chiave di lettura è già cambiata, ma non per questo smette di essere candida e delicata. Perché Wendy è fatta così: pura ma rossa come la mela del peccato, come la donna che si presta a diventare.
Peter invece è un bambino: agisce senza pensare alle conseguenze. La bacia perché è l'istinto di chi sta giocando, di chi segue il bisogno "primitivo", la guarda però come un bambino abbandonato. Mi piace l'ambivalenza che si crea attraverso gli occhi di Wendy, ma c'è anche il Peter puro in questa storia, e credo che la grande forza e la tua abilità si noti soprattutto in questo, il doppio filtro con cui leggere questo evento. Lo rende dolce-amaro, piacevole all'inverosimile.
Adoro la frase sulla responsabilità, credo che sia un'ottima chiave di interpretazione per racchiudere il mondo degli adulti e la morte dell'immaginazione. La vita uccide, è lei che fa entrare la morte.
Mi si è bucato il cervello, mi succede ogni volta che qualcosa mi piace a tal punto che mi toglie le parole e non so più cosa dire o come esprimere. Ho subito inserito la storia tra le preferite, prima ancora di commentare (forse questo aiuta per capire come sto). E' stata una bellissima sorpresa trovare questo gioiello*^*
A presto!